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Autore: abbey_payne    25/01/2014    1 recensioni
"Aveva passato una vita a sentirsi di troppo in quella vita che non era la sua. Come un burattino, spinto a recitare secondo un copione che lui non aveva potuto rifiutare, troppo perfetto, troppo ben scritto, per essere cambiato."
La storia di un coming out, quello più difficile. Quello con sé stessi.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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He was born this way.

Jacopo quei video li guardava, eccome se li guardava. Ma a lui, non facevano lo stesso effetto che Marco diceva facessero a lui. C'era qualcosa che non lo convinceva in quella gran quantità di culi e tette. Non che fossero noiose in sé, ma più che eccitarlo, gli provocavano una sorta di senso di nausea.
Non che non si fosse mai chiesto il perché di questa cosa; piuttosto preferiva auto convincersi del fatto che se là sotto i risultati erano così scarsi, era perché lui era un tipo "carnale", e preferiva viverle davvero, quelle situazioni.
Ma poi un giorno, senza pensarci troppo, quasi fosse routine, tralasciando il link delle "ragazze in calore" che tante volte aveva visitato, premette il cursore su "tori arrapati".
Subito sullo schermo apparve un'orgia di ragazzi bellissimi e possenti, intenti a far cose che Jacopo non avrebbe mai immaginato, e altrettanto velocemente gli venne duro. Non che non ci avesse mai pensato, ma non sapeva realmente come gli uomini potessero fare l'amore tra loro. A lui, solo l'idea di stare fra le braccia di un ragazzo, e insieme a lui raggomitolarsi tra le coperte, lo faceva sentire in paradiso. Rimase fermo, fissando lo schermo, ammaliato dalla meraviglia che aveva davanti a sé. La gola gli stava diventando secca, le labbra aride, tanta era l'eccitazione.
Non sapeva cosa stesse succedendo, e, a dirla tutta, non gli interessava più di tanto. Aveva passato quindici anni della sua vita pensando di essere come tutti gli altri, gli ultimi sei mesi a dichiarare il suo amore a una ragazza che a stento riusciva a tenere per mano. Una vita a sentirsi di troppo in quella vita che non era la sua. Come un burattino, spinto a recitare secondo un copione che lui non aveva potuto rifiutare, troppo perfetto, troppo ben scritto, per essere cambiato. "Jacopo, tu sei un ragazzo intelligente, farai strada!", "Guarda che bel ragazzo sei diventato, chissà quante ragazze ti fanno il filo!". Aveva passato troppo tempo a vivere la vita che tutti avevano programmato per lui, i suoi genitori, che lo volevano bello ed educato, i professori, che lo consideravano l'alunno perfetto, l'allenatore di atletica,che per lui sognava il primo posto sul podio; tutti, tranne lui stesso, che per sé stesso voleva solo la felicità.
E per la prima volta, davanti a quel video aveva smesso di essere quello che tutti gli altri volevano che fosse. Per la prima volta, davanti a quel computer, Jacopo era quello che era sempre stato. Finalmente aveva una mano dentro le mutande per darsi piacere su qualcosa che effettivamente lo attraeva, e non su quello che Marco e la TV gli avevano sempre detto fosse “normale”.

Le lacrime cominciarono a solcargli il viso e giunte al lato della bocca, Ja le leccava. Non sapevano di amaro. No, quelle lacrime sapevano di accettazione, di gioia, di completezza.

Perché Jacopo lo aveva ormai capito. Era un frocio, un finocchio, un maledetto finocchio. Proprio uno di quelli su cui gli amici idioti di suo padre facevano sempre battute squallide e volgari, che lui non aveva mai capito fino in fondo. Uno di quelli che i suoi compagni del liceo deridevano o chiamavano “checche”.

Già, lui era una checca. E in quel momento, lì, su quella sedia, davanti al suo computer, con la mano ancora nei boxer e le lacrime che scendevano copiose dagli occhi, non sarebbe potuto esserne più felice.

Finalmente, per la prima volta nella sua vita, Jacopo era sé stesso. 

 

 

tumblr.....



 

- "don’t hide yourself in regret
just love yourself and you’re set
i’m on the right track baby
i was born this way"


 





Ciao a tutti! :)
Ho scritto questa one shot di getto, senza pensarci troppo, quindi non garantisco sul risultato. 
L'unica cosa che so per certo, è che è dedicata ad Andrea, che è il mio Jacopo, per dirgli, anche se non so se leggerà mai questa storia, che sono orgogliosa di lui e che gli voglio e che gli vorrò sempre un bene dell'anima, qualunque decisione prenda per sé stesso e chiunque decida di amare; e per ringraziarlo per aver condiviso con me il suo più grande segreto. Spero potrai perdonarmi per averti preso come soggetto anche se non so esattamente come siano andate realmente le cose. 
Ad ogni modo, spero possa piacervi, e che vogliate scrivermi in una recensione il vostro parere.
Un caloroso abbraccio, 
Abbey. 

  
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