Preoccupazioni

“Non piangere, Cho: non succederà nulla! Non hai sentito Silente quando ha detto che si è fatto in modo che nessuno muoia durante il Torneo?”

La voce di Cedric era dolce, come il suo lieve tocco delle mani sulle guance di lei, per asciugarle quelle lacrime di preoccupazione che involontariamente le avevano rigato il viso.

“Quindi nessun Basilisco?” chiese lei ironizzando e riprendendo il sorriso.

“No, nessun Basilisco e anche se fosse, Potter ne ha ucciso uno a dodici anni, vuoi che non ce la faccia io che sono un mago più esperto?”

Ora sui loro visi non c'era più traccia di preoccupazione, c'era solamente quell'agitazione che precedeva una partita importante, forse solo un po' più forte perché c'era seriamente il rischio di farsi male.

Era arrivata l'ora e i due ragazzi si separarono.

“Tornerò vincitore e ti farò vedere il valore dei Tassi e se non vincerò, spero almeno sia Harry a portare la vittoria a Hogwarts.”

“Credo in te Ced!” gli disse lei con voce rotta, ma non fu sicura che lui l'avesse sentita.

***

Cedric ed Harry avevano preso la Coppa insieme! Che eccitazione! Che euforia per gli studenti di Hogwarts e che disdetta per i partecipanti delle scuole straniere!

Poi però erano spariti e lo sgomento aveva iniziato a percorrere gli spalti. Cho vedeva Silente e gli altri giudici che confabulavano e dopo un tempo che sembro infinito e molta preoccupazione, l'aria ai margini del labirinto tremò, vi fu un luccichio e comparve il trofeo, insieme a due ragazzi a terra, inerti.

La ragazza scattò in piedi e come molti altri si avvicinò, vide Harry che piangeva c'era gente che urlava e chi mormorava che Diggory fosse morto. Nemmeno quando lo vide con i suoi occhi ci credette; il suo Ced non poteva averla lasciata... le aveva promesso che sarebbe tornato, che era impossibile morire... le aveva detto che non c'era nessun Basilisco. Come poteva essere morto? Lui così gentile, così solare e leale. Lui che lei amava e da cui era amata.

La folla si diradava sotto ordine di Silente, ma lei rimase lì a fissare il punto dove poco prima c'era il corpo del suo ragazzo. Quasi non s'accorse che Marietta la stava accompagnando al Castello: nella sua mente e nei suoi occhi si alternavano solamente le immagini di Cedric vivo poche ore prima e di quel fantoccio che volevano farle credere fosse il suo cadavere.

NdA
Questa storia stava marcendo sul mio pc, quindi per non far dimenticare a Efp che una volta scrivevo, ho deciso di postarla e vedere cosa ne pensa il fandom xD
Ave atque vale! *il latino la sta uccidendo e per resistere sclera*

GGC :D