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Autore: Kuruccha    26/01/2014    4 recensioni
La ricordava più alta. Più forte, chissà.
[Mako/Korra | Post Book 2]
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Korra, Mako
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ogni volta



La ricordava più alta.
È tutto ciò che riesce a pensare quando la rivede – e subito si dà dello stupido, perché non c’è nessuno che rimpicciolisca invece di crescere e Korra non è certo l’eccezione. Poco gli importa di quel che è davvero cambiato in lei: che i suoi capelli siano meno lunghi, che non abbia più quelle spalle da uomo così marcate che ha preso in giro una marea di volte, che la porzione di pelle pronta a far bella mostra di sé sia molto più ridotta di quando era giovane. Di quando, per meglio dire, erano entrambi più giovani e con meno preoccupazioni di cui farsi carico – e anche per questo pensiero si dà dello stupido, perché nessuno dei due ha mai portato fardelli leggeri.
La ricordava più alta. Più forte, chissà.
Forse, si dice, forse sono stato io a crescere, invece.
 
È Naga la prima ad accorgersi di lui. Il suo punto di forza è sempre stato il naso; una parte di lui è convinta che il cane-orso polare non abbia dimenticato il suo odore, e gli piace pensare che non l’abbia fatto nemmeno lei.
Quando il muso bianco si allunga nella sua direzione, anche lo sguardo di Korra si sposta per un attimo verso la destra della platea. È solo un battito di ciglia, eppure è certo che si sia accorta della sua presenza.
Il pubblico però richiede altre parole, altri discorsi, e lei non è mai riuscita ad accettare l’idea di poter deludere le aspettative di chicchessia, perciò continua. Continua a parlare, e dietro il leggio sembra farsi ancora più piccola.
Mako abbassa gli occhi.
 
Li risolleva solo quando la tenda è quasi vuota; quando, oltre a lui, ci sono giusto un capannello di gente intenta a dibattere per conto proprio e un paio di vecchi addormentati sulle loro sedie.
Se la trova lì, a due passi di distanza, e in un attimo è a cavalcioni sulla sedia di fronte a lui con tutte le sue solite abitudini da maschiaccio e quel sorriso che, in barba a tutto il resto, è sempre rimasto sincero.
Non si aspettava certo di ricordare così bene il suo profumo.
 
Parlano di tutto e di niente. Mako indaga sulla palestra che lei ha aperto in collaborazione con Bolin, anche se non ha davvero bisogno di nessuna informazione a riguardo; le chiede Ma sul serio Naga ha avuto dei cuccioli? Magari potrei prenderne uno, le dice, a Kita piacerebbe di certo, è un bambino che va molto d’accordo con gli animali, e poi aggiunge Potremmo anche passare a salutare i tuoi genitori, è tanto che non li vedo, e forse Kita non li ha nemmeno mai conosciuti.
Korra sorride ancora e le poche rughe attorno ai suoi occhi gli sembrano del tutto differenti da quelle che vede ogni giorno sul viso di sua moglie – non più marcate, forse, ma con una profondità del tutto diversa.
Lei gli racconta dei guai di Republic City, anche se sa bene che lui non ha bisogno di nessun resoconto; gli parla dell’inaspettata ma assoluta competenza di Bolin nel ruolo di insegnante, delle avventure delle ragazze, dell’adolescenza da disagiato che sta vivendo Meelo, dei mille pretendenti che lei si trova attorno e di come finalmente ne sia arrivato uno che sembra avere un certo spessore. Mi piace abbastanza, dice, e Mako sa già che quello è un punto netto a favore dello sconosciuto.
 
Mentre Korra parla e fa scorrere le dita sullo schienale della sedia di legno, d’improvviso gli sembra più adulta.
Il passaggio è sempre lo stesso, in ognuno di quei loro incontri rarefatti. Mako arriva sentendosi ormai cresciuto e se ne torna a casa di nuovo adolescente. Arriva convinto di essere sempre stato il più adulto dei due, dal principio al presente del loro rapporto; il primo a sistemare le cose, il primo ad avere una moglie e un figlio e un posto in cui stare. Se ne va con il dubbio di aver voluto strafare, con la convinzione che avrebbe dovuto prendere le cose con più calma, che magari tutto si sarebbe sistemato, che l’adesso nel quale vive sarebbe stato diverso.
È l’adesso, però, a farlo tornare indietro, perché se Korra ha ancora il profumo delle possibilità, il suo adesso ha invece quello delle certezze. Il suo adesso profuma di casa, e una casa non l’aveva mai avuta, e non la lascerà andare così in fretta.
 
Appena fuori dalla tenda, la saluta baciandole le guance come ogni volta e, come succede sempre con lei, finiscono per ripromettersi le stesse cose: Vediamoci prima che passi un altro secolo, eh, e ma certo, passerò in palestra ogni tanto, non ti preoccupare.
Korra se ne va con l’andatura decisa che l’ha sempre contraddistinta. Naga lo annusa un’ultima volta, poi la segue. Nessuna delle due si guarda indietro.
 
E come ogni volta ripenserà a Korra, nei giorni appena successivi al loro incontro – alle belle spalle che aveva quando erano giovani, al modo in cui acconcia ora i capelli, alla sua voce che pronuncia mille parole e nessun discorso davvero degno di essere ricordato - e si ripeterà di non doverlo fare. Ne allontanerà il pensiero, e ci riuscirà, e si stupirà di averlo fatto davvero così in fretta.
 
Non sarà lei a cercarlo, la volta successiva.

 


26.01.2014
Due parole su questa storia. Ero assolutamente convinta che non avrei mai e poi mai scritto una Mako/Korra in vita mia - anzi, anche se ora è virtualmente su carta mi sembra ancora impossibile che sia stata scritta da me - eppure eccola qua. Perdonatemi per tutto questo angst. (Chi era stato a dire che fosse inevitabile, dopo l'ottimismo dell'ultima Tonraq/Senna? XD)
Non ho mai shippato particolarmente questa coppia: il loro rapporto non si sviluppa in un modo interessante per la mia mente di fangirl, perciò li ho sempre messi lì in un angolo e catalogati come vabbé. Il finale della seconda stagione, però, mi è parso tremendamente giusto per loro due - e non perché io ami vederli divisi, ma solo perché nel loro decidere di dividersi hanno mostrato entrambi una maturita che non mi aspettavo di certo. Se devo essere sincera, ecco, li shippo dal momento in cui si sono lasciati, perché sono convinta che quando torneranno insieme (e - anche se qui ho detto tutto il contrario XD - probabilmente lo faranno) avranno un potenziale del tutto diverso sia come singoli che come coppia, visto che avranno alle spalle un viaggio che, stando insieme, non avrebbero potuto effettuare.
Ma questa, in fondo, è solo la mia idea. Ci tenevo solo a spiegarvelo. :)
Scusate per le note infinitamente lunghe! Buona giornata a tutti!
Kuruccha
   
 
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