Mi ripetevo continuamente di essere forte, ma come avrei fatto?
 
Ormai dentro di me regnava, solitudine, caos il mio cuore batteva al ritmo di dolore. 
Ormai non c’era più, quella persona che mi aveva visto crescere , quella persona che mi aveva imparato tutto quello che sapeva, il mio eroe, il mio re, il mio papà non era più al mio fianco, ora l’unica cosa che ci divideva era il cielo.
 
Ero distrutta mentalmente e fisicamente, avevo perduto una parte della mia vita.
Era un giorno qualunque, quando mi arrivò quella chiamata, quella chiamata dove mi comunicavano che il mio papà era stato vittima di un incidente, dove lui aveva perso la vita.
 
Ormai era passata un settimana da quando tutti i nostri parenti si erano riuniti per piangere mio padre, e da quel giorno avevo notato le vere facce false che possedeva la gente!
 Avevo deciso di trasferirmi a Londra da mia madre, per lasciarmi alle spalle quello che era successo, per lasciarmi alle spalle la nostra casa, la nostra amata Boston. Le nostre passeggiate nel parco vicino casa, quel albero di ciliegia di cui mi ero innamorata e dove avevamo inciso che non ci saremmo mai lasciati, perché io ero la sua principessa e lui il mio re. 


I miei genitori avevano divorziato quando avevo appena 5 anni, mia madre non poteva accudirmi per il suo maledetto lavoro da attrice, e mi affido a mio padre, che mi accolse a braccia aperte.
E per questo che lo ammiravo, perché non mi faceva mancare nulla, mi amava e mi rendeva felice con  le piccole cose. 
 ''Amore devi essere forte, ogni cosa che succede devi avere la testa alta, realizza i tuoi sogni, sorridi alla vita, sei la cosa più bella che mi sia capitata, ti amo più di me stesso, sei la mia piccola bimba''
Questo mi disse prima di scomparire. Ma come avrei superato questo come avrei sorriso alla vita, sapendo che lui non c’è più, come avrei vissuto da mia madre quella donna che mi aveva sempre disprezzato, quella donna che non mi aveva mai amato, non l'avevo vista mai ai miei compleanni oppure alle mie recite, non avevo mai condiviso qualcosa con lei, nemmeno un consiglio materno e nemmeno un abbraccio. Quale era la medicina per far guarire il mio cuore?Ah giusto non esisteva, perchè mi avrei portato sempre il ricordo di mio padre dentro me.
 
 Mi avevo costruito una maschera, al suo interno c’erano racchiusi i miei sentimenti, la vera me. L'unica cosa che volevo essere amata essere accettata, cambiare.


 




Ciao a tutti, allora questa è la mia prima storia, amo tantissimo scrivere, e praticamente la mia migliore amica, mi ha costretto ad iscrivermi a questo sito. Spero che la storia vi piaccia e la seguite, sono davvero emozionata, ci sarà presto il seguito, non sono pratica di fanfiction, infatti man mano sto imparando :P