1° Capitolo: Un Arrivo Travolgente
Una tranquilla mattina d'inizio Aprile a Nerima.
L'aria primaverile ancora fredda scaldata da un tiepido Sole.
I petali dei ciliegi in fiore trasportati, in un turbine rosa, dal vento caldo sui tetti, sulle strade, fra i capelli...
Il cielo terso, i prati freschi e bagnati, l'acqua limpida...
Era proprio una bella mattina d'inizio Aprile a Nerima.
A casa Tendo tutto scorreva come nella più bella e pacifica delle favole: Kasumi era in cucina, avvolta dall'odore del riso che si cuoce al vapore, intenta a preparare qualche squisito manicaretto per il pranzo della domenica;
Nabiki leggeva una rivista e sgranocchiava un biscotto al cioccolato;
Akane sorseggiava un tè caldo e si godeva la sensazione delle gocce bollenti che venivano prosciugate dal tiepido e profumato vento primaverile ed infine Ranma, nella sua divisa bianca, si allenava nel cortile, mescolando le gocce di sudore con la brina del mattino.
Per una volta non c'erano grida, nè persone che si picchiavano, nè vecchi maniaci che scappavano con mutandine di seta sulla testa.
Per una volta era tutto al suo posto.
Tutto tranne Soun Tendo, il quale vagava per la sua stessa casa come un'anima in pena, cercando ogni occupazione per distrarsi dall'assenza del suo migliore amico che ormai già da tre giorni non si faceva vedere.
Ma lo strano equilibrio che si era miracolosamente venuto a creare in una normale domenica d'Aprile, venne rotto all'improvviso.
Accompagnato da una folata di vento che profumava di fiori, il signor Genma fece in suo ingresso nel giardino della (seppur solo per una volta) tranquilla famiglia Giapponese.
Mai avrebbe pensato (o forse si?) che quell'innocente ragazza che teneva sotto braccio, avrebbe potuto creare tanto scompiglio in una famiglia avvezza ai guai come la sua.
Al suo fianco infatti, con una piccola e candida mano poggiata delicatamente sul suo avambraccio, c'era una ragazza dalla bellezza sconvolgente.
Il contrasto fra le due figure era evidentemente comico.
Tutti li fissavano attoniti chiedendosi come fosse anche solo lontanamente immaginabile che una dea del genere potesse aver a che fare con un individuo come Genma Saotome.
Tutti tranne Ranma che, come in trance, fu il primo a rompere il silenzio:
<< Kaori?>>
Come a rallentatore tutti i mebri della famiglia, escluso il gongolante padre del codinato, assunsero un'espressione che sfumava dallo stupore all'incredulità più assoluta.
La melodiosa voce della bella sconosciuta risuonò nell'aria:
<< Ranma.. .>>
<< Kaori?? >> ripetè di nuovo il ragazzo, con più foga ed energia mentre un leggero sorriso cominciava a comparire sulle sue belle labbra
<< Sì Ranma, sono io>> rispose la straniera sorridendo anch'essa e come spinti da un'impulso esterno i due si buttarono l'una nelle braccia dell'altro.
Kaori strinse forte le sue lunghe braccia attorno al collo del ragazzo che nel frattempo la faceva volteggiare in aria.
<< Kaori, non mi sembra vero, è così tanto che non ci vediamo, non sei cambiata di una virgola, sei sempre.... >> Ranma si interruppe di colpo, sentendosi tutti gli occhi puntati addosso.
In particolare a guardarlo nel modo più truce, era un paio di occhi color nocciola il cui sguardo sembrava voler gridare "Ranma ma che diavolo stai facendo?!?!?!"
La nuova arrivata invece non sembrava essersi accorta di nulla e, con fare molto affabile, accarezzò prima la guancia e poi il braccio del ragazzo, accompagnando i gesti dicendo: << Ranma invece tu sei cambiato molto, sei diventato più alto e più forte!>> e finendo ogni frase con un sorriso dagli occhi stretti.
La scena alla sgomentata famiglia Tendo si presentava così: un imbarazzatissimo e vermiglio Ranma si grattava al testa e guardava in basso mentre al suo fianco si scagliava la figura della ragazza più bella che tutti quegl' occhi avessero mai visto.
Ad interrompere il quadretto fu la dolce Kasumi: << Ranma, ma non ci presenti la tua amica?>>.
Ai suoi occhi infatti, che non coglievano mai la malizia nelle cose, nel giardino di casa, non c'era nient'altro che Ranma, il suo quasi-cognato pasticcione, che aveva salutato una sua amica e stava quasi sfociando nella maleducazione non presentandola al resto della famiglia.
<< Ehm...sì, hai ragione...ecco lei è...lei è...Ka-Kaori...io ehm...la...la conosco da....>> mentre Ranma continuava a balbettare queste parole sconclusionate, la bella Kaori con grazia entrò in casa e, ad uno ad uno, andò a salutare ogni membro della famiglia:
<< Lei è senz'altro il signor Soun>> disse la straniera con un inchino << felice di conoscerla>>.
Mentre il capo famiglia già arrossiva, lei era già vicina alla tenera ragazza che aveva parlato poc'anzi: << tu che sei stata così gentile devi essere Kasumi...è un piacere incontrarti...>>.
<< Si...>> aveva appena fatto in tempo a rispondere Kasumi che venne interrotta dalla voce astuta di Nabiki : << Tu ci conosci!>>
<< Sì Nabiki, Ranma mi ha parlato di voi, a proposito è un piacere conoscere anche te>> e disarmando la più temuta delle lingue con queste semplici parole, si era avvicinata alla piccola Tendo:
<< E tu... tu devi essere Akane! Sei proprio come Ranma ti ha descritta...>>
Buonasera ladies and gentlemen,
questa è la mia prima ff... (ho recentemente scoperto questo mondo e ho voluto provare a cimentarmi).
Spero vivamente che vi piaccia sia la storia, sia il mio stile di scrittura!
Sono molto ben accette recensioni, qualunque tipo di parere a anche (andateci piano però!!) critiche....
Grazie a tutti coloro che leggeranno :)
Aronoele (: