Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
Ricorda la storia  |      
Autore: Osage_No_Onna    26/01/2014    1 recensioni
[Collegata a "Like a rose thrown into a violent breeze"]
[ATTENZIONE: SPOILER CIRCA LA TRAMA!]
Salve a tutti/e.
Questo sarà probabilmente il mio ultimo lavoro su questo fandom.
Un lavoro che parla di morte.
Ayumi Hayashibara non ha mia avuto vita facile: cresciuta in una famiglia piena d' orgoglio e priva di sentimenti, è dovuta fuggire data la sua natura da "mostro" che i suoi familiari non accettavano.
Ripudiata dalla sua stessa famiglia, riuscì a trovare gioia solo per poco tempo e, quando fu in serio pericolo di vita, strinse un patto iniquo con "il diavolo".
Ora il contratto è scaduto e il prezzo da pagare è la sua stessa vita, oltre a qualcos' altro di infinitamente più prezioso...
Cosa mai avrà potuto pensare?
[Fanfic scritta VOLUTAMENTE con l' assenza di descrizioni circa le due protagoniste]
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~Shooting Stars~

 
Non erano rimasti che lei e il cielo oscuro di quella notte senza luna.
Le stelle erano poche e non le parevano amichevoli come le erano sempre apparse, anzi, in quel momento come non mai erano solo dei puntini gelidi e minacciosi che la guardavano inclementi dall’ alto.
Un rivolo di sangue segnò il profilo del suo volto.
Le mancava il respiro.
“Ageeeeeeeeena! Ageeeeeeeeeeeeeeeeeena, Dio santo, dove cavolo sei?!”
A quelle urla, la neo-generale delle Truppe Astrali accorse leggera al suo fianco.
Troppo tardi, comunque: Ayumi quasi non riusciva più a distinguere la sua pelle azzurrina, né le rune violacee, né tantomeno la divisa da generale che pareva uscita dalle corti francesi del Settecento, con tutte quelle frange dorate che svolazzavano sulle spalle spioventi.
“Hayashibara-san, eccomi, non c’è bisogno di strillare… Soprattutto nel tuo stato. Guarda qui com’ è andata a fondo questa katana. Non hai neanche provato a schivarla, eh?” disse lo spirito evanescente dai corti capelli indaco ridacchiando.
“Voi Astrali sapete bene che grazie al vostro regalino, chiamiamolo così, è stato decretato che io morissi in questo preciso istante. Non facciamoci illusioni, mi sono detta, è impossibile evitare il Fato, soprattutto quello che è stato scritto con il sangue degli innocenti.”
“Hai capito la Victrix.”
“No, non pronunciare più quell’ appellativo. Lo odio. E odio sapere pure che lo stesso destino dovrà capitare a mia figlia. Mi odio. Sono stata sprovveduta.”
“Sì, hai ragione, è stata tutta colpa tua.”
“Agena, sei una stupida.”
“Eh, lo so. Non prendo le cose con la dovuta serietà. Ma finché ci sarà Vega al mio fianco ci penserà lei a ricordarmelo, così come io le farò sempre presente che certe volte è fin troppo rigida.”

La donna guardò la neo-generale con gli occhi azzurri velati di lacrime, mentre le nocche delle sue mani scarne e pallide tremavano: sapeva che l’ affetto di Agena verso la sorella gemella era puro e reale, e le invidiava. Lei era cresciuta in un ambiente sterile e privo d’ affetti, tra una madre ed un padre dal cuore di pietra che non l’ amavano ed un fratello maggiore in cui non aveva mai trovato neanche un briciolo di corrispondenza, era tanto preso dall’ incarico di tenere alto l’ Orgoglio della Cristianissima Casata Hayashibara da sembrare una statua di marmo e sale.
Ma con la scoperta dei suoi poteri da Victrix tutto era peggiorato, era passata improvvisamente da essere umano a creatura del diavolo, degna di essere bruciata.
Suo padre s’ era impiccato per la vergogna.
Ed anche se aveva provato a crearsi una famiglia tutta sua, con l’ unico uomo che l’ avesse mai amata per ciò che era ed era stata, c’ era quel dannato Patto che andava a rovinare tutto.
Secondo ciò che era stato decretato nel momento in cui l’ aveva stretto, la sua vita sarebbe finita in quello stesso momento o pochi istanti più tardi; ed anche la figlia che aveva avuto poche ore prima non avrebbe vissuto per molto tempo.
Questo era ciò che più le bruciava: non era stata una brava madre.
Quando era stata giovane, lei stessa aveva odiato la propria perché non era stata capace di donarle quell’ amore di cui aveva avuto tanto bisogno e si era ripromessa di essere ciò che Midoriko Hayashibara non era mai stata.
Ma probabilmente non avrebbe mai potuto portare a termine questo proposito: anche se non fosse morta, chi o cosa le avrebbe assicurato che non avesse seguito l’ esempio della madre?
Avrebbe mai potuto donare, lei, quell’ amore imperfetto e senza radici, tipico delle figure materne, che non aveva mai ricevuto?
Come si fa a donare ciò che non hai?
Effettivamente quel patto non era stata un’ ispirazione del diavolo.
Forse Junichiro Kazama, l’ uomo che l’ aveva amata e che lei aveva amato, avrebbe potuto far di meglio, perché lui era ed aveva tutto ciò che lei non aveva mai posseduto e non era mai stata.
Lui sapeva amare; i sentimenti che elargiva gratuitamente a tutti erano gioiosi e scoppiettanti come una festa e puri come un diamante, una pietra preziosa che nasce da un elemento di poco conto.
Lui non si deprimeva mai, l’ ottimismo era la sua natura.
Lui sapeva essere frivolo e serio nella maniera giusta.
Lui non era figlio di pregiudizi e stupida ipocrisia.
Lui non era un demone.
Meglio così, si disse l’ ormai esanime Ayumi Hayashibara.
Io avrei solo rovinato tutto.
“… Agena? È una stella cadente quella che ho appena visto in cielo, giusto?”
“I tuoi occhi ti hanno dato l’ immagine giusta, Ayumi… anzi, Phaedra.
rispose Agena con le lacrime agli occhi.
Il momento stava per arrivare.
“Prima di andartene saluta Vega e i principini da parte mia, birbante d’ una generale che non sei altro. E ricorda alla vostra dannata Regina che, nonostante tutte le pene che mi avete fatto soffrire, sarò sempre a sua disposizione. Ah, e di’ al Messaggero Astrale di essere buono con la mia Hoshiko, quando sarà il momento.”
La volta del cielo si riempì di scie bianche: erano le stelle cadenti, belle da strappare il cuore.
Le lacrime di una Dea che probabilmente aveva pietà di lei e della sua sorte, la regina Andromeda, l’ unica persona che avrebbe potuto capirla e condividere appieno la sua sofferenza, se solo fosse stata viva… e invece no, se n’ era andata pure lei.
Prima o poi l’ avrebbe raggiunta, quando il tempo l’ avrebbe concesso.
L’ animo di Ayumi non avrebbe lamentato la giovinezza perduta nell’ Ade,non avrebbe scontato i suoi peccati tra le fiamme e le voragini dell’ Inferno; né si sarebbe diretta subito verso il Cerchio della  Reincarnazione: avrebbe continuato a vagare sulla Terra per aiutare chi più degli altri avrebbe avuto bisogno di lei.
Ed era contenta così.
Una come lei non avrebbe mai trovato pace, era inutile sperare…
Lo sciame meteorico fece cadere l’ ultima sua stella e la donne fece scendere l’ ultima sua lacrima. Al cervello non arrivava più il sangue, i polmoni non ricevevano più ossigeno, le membra s’ erano irrigidite perché il cuore non pompava più sangue.
Ayumi Hayashibara era morta sperando e piangendo di gioia, accompagnata dal dolce bagliore delle stelle cadenti.
Agena, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano, si rialzò lentamente.



Angolo dell' Autrice
Ciao a tutti! ^_^ (faccina assolutamente inopportuna dato che sto uno schifo T.T)
Questa è, come avrete potuto notare, la mia ultima opera ("opera"? Ahahahahahahahah NO).
"Ultima" nel vero senso della parola perché, probabilmente, mi prenderò una pausa.
O forse uscirò direttamente dal mondo della Fanfiction e della scrittura in generale.
In questo periodo la mia ispirazione è pari al meno mille per cento e tutto ciò che riesco a buttare fuori (tipo questo racconto)... fa letteralmente pena. Per questo stavo pensando di sospendere anche "Like a rose thrown into a violent breeze" e "Kokoro no Kiseki" a tempo indeterminato.
Si prenderanno un luuuuunghissimo sonno, come le Puellae in fase di stasi di "Kazumi Magica" (no, ok, questa è grottesca) O-O.
A meno che Zeus non mi conceda l' ispirazione. *Parte la scenetta stile Umika Misaki quando ha il blocco della scrittrice*
Vorrei dedicare questa storia a Sognatrice_Felice, un' amica fantastica in grado di sopportare i miei scleri, le mie depressioni e le mie manie shippofile e Slashofile (specie per le pairing, vero?)! Detto questo... sommergetimi di bandierine bianche, arancio, rosse, blu, viola, marroni, grige e nere. (Ah, e anche verdi se volete).
Vogliatemi 'bbbene! Vi ho amato(?)!
See you!
-Puff
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL / Vai alla pagina dell'autore: Osage_No_Onna