26/01/2014
2 recensioni
Damon era salito in camera,dove Katherine stava aspettando la sua inevitabile fine.
Stava andando da lei per mettere fine alla sua vita,e per vendicarsi di tutto il male che lei gli aveva provocato.
Si fermò qualche istante sulla soglia della porta,osservandola con un sorrisetto ironico dipinto sul suo volto.
Era compiaciuto nel vederla in quello stato,ma nel giro di qualche istante,le cose cambiarono stranamente.
<< Damon..Sei tu..? >>
Katherine sussurrò il suo nome con voce bassa,priva di forze e costretta a non potersi muovere.
Il vampiro non sapeva per quale motivo,ma decise di abbandonare per un pò i suoi istinti omicidi verso di lei.
Si avvicinò al suo capezzale,e si sedette di fianco a lei,osservandola e scrutandola come se stesse guardando un condannato a morte.
Era stato felice di conoscere il destino della donna che,a suo dire,gli aveva rovinato la vita in ogni modo possibile.
Sapere che stava morendo di vecchiaia,e che non poteva salvarsi in alcun modo,neanche con un trucchetto dei suoi,lo rendeva particolarmente orgoglioso e non si vergognava di mostrarlo a nessuno.
Invece Katherine,che ormai aveva accettato il suo destino,voleva compiere un ultimo gesto disperato.
Ormai aveva ottenuto il perdono di Stefan,e quello che le premeva adesso era avere un confronto con il maggiore dei Salvatore.
Glielo doveva,e lo sapeva fin troppo bene.
<< Anche in punto di morte riesci ad essere una spina nel fianco.Se vuoi posso mettere fine alle tue sofferenze.Una o due di queste siringhe e non ti risveglierai più.Non sarà nemmeno doloroso. >>
<< Sta zitto,Damon. >>
<< In effetti hai ragione.Vederti morire e agonizzare sarà anche più divertente. >>
<< Mi dispiace.. >>
Damon sgranò gli occhi,totalmente stupito da quelle parole.
Non riusciva a trovarne il senso,ma il solo fatto che Katherine Pierce si stesse scusando era,di per sè,un evento storico.
<< Sai..Ho commesso molti errori in passato,primo tra tutti ingannare te.E' stato meschino ed egoista da parte mia.
Non..non avrei mai dovuto mentirti,non avrei dovuto..ferirti.
Non mi scuserò per aver ferito la dolce piccola Elena,o gli altri abitanti di questa stupida città,ma a te devo le mie scuse.Io non avevo il diritto di rovinarti la vita,e non spicco di certo per buona condotta.Ma sul serio,Damon,mi dispiace.. >>
<< Non te la caverai così facilmente Katherine.Solo 150 anni di ''mi dispiace'' forse potrebbero bastare. >>
<< Come vedi non ho 150 anni a disposizione,quindi le mie scuse devi fartele bastare.E devi starmi a sentire.. >>
<< Non ho intenzione di cadere in un altro tranello. >>
<< Io ti ho amato,Damon. >>
<< Cosa?? >>
<< Ti ho amato davvero.Forse non come ho amato Stefan,forse in un modo che neanche io capivo,ma ti ho amato.L'ho capito quando mi sono rifiutata di vederti morire per il morso di un licantropo e ti ho portato la cura,anche se potevo scappare,anche se Kalus poteva uccidermi.L'ho capito quando ho fatto di tutto per far si che Stefan provasse qualcosa,per spingerlo a salvarti la vita,quando chiaramente Klaus ti avrebbe fatto uccidere in pochi minuti.E ricordo ancora le tue parole..Tu mi chiedesti di prendermi cura di me stessa,ed io l'ho fatto,l'ho fatto meglio che potevo.E ora lo chiedo a te.. >>
<< Smettila,Katherine. >>
<< Prenditi cura di te stesso,Damon.Non avere paura di amare,e non avere paura di soffrire. >>
Il vampiro,dopo tutti quegli anni passati ad odiarla,per un solo attimo pensò all'ipotesi di perdonarla.
Si rese conto,subito dopo,che non sarebbe riuscito a farlo,non così velocemente,e neanche voleva.
Sospirò forte,e cercò le parole che,tuttavia,gli si bloccavano su per la gola.
L'aveva amata così tanto,e l'aveva odiata con altrettanto trasporto.
Ora davanti a lui c'era una Katherine spenta,una Katherine umana,fragile e insicura e infondo non era capace di essere così meschino da farle male ulteriormente,non dopo tutte quelle parole.
Lasciò che lei gli sfiorasse la guancia dolcemente,prima di distendersi nuovamente a letto,provocandogli un brivido non indifferente,che gli persorse tutta la schiena.
Cercò di dipingersì un sorriso finto sulle labbra,fingendo di non importarsene più di tanto.
<< Bugiarda fino alla fine,non è vero? >>
Mormorò appena,una volta diretto verso la porta,per uscire da quella stanza.
In qualche modo sentiva che quella fosse la verità,la vera Katerina Petrova che usciva fuori,e che come un riccio si richiudeva dentro di sè dopo poco.
<< Idiota! >>
Katherine sussurrò con un leggero sorriso,complice del fatto che ormai sapeva di essere stata sincera con Damon,e che lui lo aveva capito.
Poi lo vide scomparire lentamente,capendo che quello sarebbe stato forse il loro ultimo incontro.