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Autore: Hellomad_    26/01/2014    0 recensioni
Osservò il cellulare, 16:30. Fece scorrere le dita sullo schermo e, dopo aver portato le cuffie all'orecchio, compose un numero.
'Federica ?' quelle parole furono accompagnate dall'assordante masticare, ma nessuno ci fece caso. ' Mi ha richiamato...'riuscì a pronunciare con la voce ormai spezzata dal pianto. '...Non ce la faccio più.' E candide lacrime iniziarono a solcarle il viso.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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'It’s our party we can do what we want
It’s our party we can say what we want
It’s our party we can love who we want..'

Una mano incerta fuoriuscì dalle coperte, abbondonandone il caldo tepore. Con assoluta lentezza arrivò al comodino, prendendone svogliatamente da sopra il cellulare che imperterrito continuava a riempire l'aria con suoni sconnessi.
'Mhn...pronto ?' La voce apparve roca ed assonnata, al contrario di quella che era dall'altra parte della cornetta. 'Hai da fare ?' pareva avesse chiesto, ed un semplice 'No' abbandonò le labbra schiuse in una piccola smorfia di disapprovazione. 'Passo a prenderti fra 30 minuti, fa' presto.'

Fa' presto, dice. Come se potessi metterci così poco tempo.

Il telefono cadde sul materasso, e la stessa mano che prima lo teneva, strinse in un pugno le coperte, alzandole. Velocemente i piedi furono poggiati a terra, in cerca delle ciabatte, mentre gli occhi si posavano sul pavimento. 

*****

L'immagine riflessa allo specchio non era delle migliori: i capelli lunghi e ricci, legati precendentemente in una coda, ormai erano scesi. Gli occhi, celesti come il cielo, erano gonfi, rossi. Il viso, ormai troppo stanco per modellarsi in una qualche espressione.
Riuscì a prepararsi in quel poco tempo concessole, cercando di apparire il più decente possibile. Si guardò un'ultima volta allo specchio, finse un sorriso e, dopo aver preso il cellulare, uscì di casa.

 

Deficiente, mi ha fatta preparare in fretta e furia, e non è ancora qui.

Osservò il cellulare, 16:30. Fece scorrere le dita sullo schermo e, dopo aver portato le cuffie all'orecchio, compose un numero.
'Federica ?' quelle parole furono accompagnate dall'assordante masticare, ma nessuno ci fece caso. ' Mi ha richiamato...'riuscì a pronunciare con la voce ormai spezzata dal pianto. '...Non ce la faccio più.' E candide lacrime iniziarono a solcarle il viso.

*****

Avrei molto da dire.
Dovrei parlare di lui;
Dovrei parlare di loro;
Dovrei parlare di Lei..

  
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