Pov Natsume
Ahi che male alla testa, cos'è successo? Ah si, ora ricordo, Jasmine ha cercato di uccidermi. Tentativo fallito.
Lentamente mi alzo dal pavimento mentre le immagini che prima erano leggermente sfocate ora sono completamente visibili. Mi volto alla mia destra e vedo il corpo di Mikan, non posso ridarle la vita purtroppo ma posso vendicarla e Jasmine la pagherà cara per questo affronto.
Me ne vado, non sopporto vederla così.
Esco da questo strano edificio e mi soffermo a guardare il 'mondo esterno'.
Sono stato per tutti questi anni in Accademia, ora mi sembra di essere finito chissà dove.
Un uomo mi passa davanti guardandomi in modo strano, poi mi si avvicina "Un ragazzo della tua età non dovrebbe aggirarsi in questo posto" "Sò badare a me stesso" rispondo molto sbrigativo, non ho voglia di parlare con questo tipo "Ma davvero? Però non cambia il fatto che questo posto è pericoloso e..." "Lui è con me" il tipo non fa in tempo a finire la frase che arriva Narumi "Andiamo" entro in macchina e mi riporta in Accademia.
"Ora che l'hai vista sei soddisfatto? Avevi paura che la usassero come cavia per qualche esperimento?" "Più o meno, è brutto vedere la persona che ami in quello stato" "Sò cosa provi Natsume, è brutto anche per me vederla così. Prima sua madre ed ora lei..." la sua voce trema, se non fosse per il fatto che sono seduto accanto a lui sarebbe scoppiato a piangere come un bambino.
Arriviamo in accademia e me ne vado dritto nella mia stanza, non voglio vedere nessuno, tantomeno quell'insopportabile di Sumire.

Entro nella mia stanza e, neanche il tempo di appoggiare le chiavi sul comodino, sento bussare.
Vado ad aprire e mi ritrovo davanti la faccia di Sumire.
"Cosa vuoi?" "Posso entrare?" "No" "Dai fammi entrare così ti consolo io" "Sparisci dalla mia vista" detto ciò chiudo la porta e mi metto a dormire. Ok, sono solo le 4 del pomeriggio ma non me frega niente, preferisco dormire che vedere di nuovo la sua faccia.

Alla fine non mi sono svegliato ieri sera e ho dormito fino ad ora. Spengo la sveglia prima che si metta a suonare e, solo dopo essermi svegliato per bene, realizzo il fatto che stasera c'è la festa di Natale.
Per fortuna oggi non ci sono lezioni così posso prendermela con comodo.
Sento bussare alla porta e vado a vedere chi è il mio scocciatore.
"Ciao Natsume" dice Rei entrando in camera mia "Devo parlarti" iniza lui sedendosi sulla sedia davanti alla mia scrivania "Cosa sai su Jasmine?" "Ha confessato di lavorare per Rei che non è in prigione" "è evaso?" "No, un uomo il cui Alice gli permette di cambiare identità si è finto Reo" "Maledetto bastardo" "Calmati, non è la cosa migliore. Secondo me dovrerste mandare via Jasmine" "Per farla tornare da Reo? Scordatelo" "Per mandare in fumo i suoi piani. è qua dentro per spiarci, quando uscirà dall'Accademia nel suo giorno libero andrà di sicuro a spiattellare tutto ciò che ha visto a Reo" "Quindi cosa consigli di fare mister so-tutto-io?" "Cancellatele la memoria come avete fatto con Mikan 5 anni fà" "Potresti avere ragione" "Io ho sempre ragione e ora vattene" senza aggiungere altro se ne va.
Sento che sarà una lunga giornata...


Pov Mikan
*Natsume ed io ci baciamo
Vado nella stanza di Nonoko e scegliamo un vestito
Esco e vado con Jazmine
Parliamo
Mi infila un microchip nel collo
Me ne vado
Mi sento debole
Vado in classe
Mi chiama il professore e raggiungo la cattedra
Inizio a versare dell'acqua in un bicchiere e perdo i sensi
Sono morta*

Dopo che tutte queste immagini mi passano davanti agli occhi come in un film riprendo a respirare.
Ripenso alla conversazione di Natsume e Jazmine avvenuta qui, perchè Reo mi vuole morta? 
Mi guardo intorno e un'altra domanda cattura i miei pensieri: dove mi trovo? Già bella domanda, e come ci torno a scuola?

Mi alzo dal letto e cerco l'uscita. Dopo averla trovata e attraversata una fitta mi colpisce il cuore, dev'essere quello
stupido microchip, cerco di attenuare gli effetti con il mio Alice, ora fa meno male.
Un'uomo mi fissa, spero che sia un'Alice o che non lavori per Reo.
"Hai bisogno d'aiuto?" mi chiede, è un poliziotto, probabilmente un'Alice.
"Beh si, devo andare all'Alice Academy ma non ho idea di dove mi trovo" "Sei un'Alice?" non so se dirgli la verità o mentirgi però essendo un poliziotto non dovrebbe farmi del male giusto? "Ecco io... Si" L'uomo si avvicina a me e dopo pochi secondo mi ritrovo davanti all'accademia.
L'uomo che sorveglia l'entrara mi guarda "Vuole entrare?" "Si" "Non può" che antipatico, adesso neanche gli studenti possono entrare? "Io sono una studentessa, lo chieda al signor Narumi" "Come ti chiami?" "Mikan Sakura" "Mikan Sak... Ho scusa, non ti avevo riconosciuta, entra" "Grazie" "Ma tu non eri morta?" mi chiede "Beh si, no, non lo so, ora devo andare. Arrivederci" mi fa un cenno con la testa e vado verso la sala insegnanti. Nel tragitto sento dietro un angolo due ragazze parlare tra di loro "Non sei super eccitata per la festa di questa sera?" "Già, sarà la festa di Natale più bella di tutte. O almeno lo spero" me ne vado e arrivo all'entrata dell'aula insegnanti. Sento delle voci e entro.

"Mikan?" è il signor Narumi a parlare, alquanto scioccato "Come fai ad essere qui, il dottore ha detto che eri morta" dice invece il signor Noda "Io non so nulla, so solo che Jasmine mi ha inserito un microchip nel collo e dieci minuti fa mi sono ritrovata su un letto" "Jasmine?" chiede scettico il signor Jinno "Si, ho sentito che lavora per Reo" "E chi te l'ha detto?" chiede di nuovo "Lei, beh non a me ma a Natsume. Potete chiederglielo, lui non sa che sono viva" "Chi lo sa?" "Voi" i professori alternano lo sguardo tra di loro a me nella stanza entra poi Rei "Mikan?" "Hey" chiede a Narumi poi mi guarda in modo stano fino a quando Narumi prende la parola "Se è successo quel che è successo è a causa di Jasmine, quel microchip è nell'organismo di Mikan. Deve essere estratto immediatamente" "Sò da  chi portarla, Vieni Mikan" annuisco e in men che non si dica ci ritroviamo in ospedale.

Entriamo e lui si avvicina a un medico che sembra conoscere molto bene.
Dopo pochi minuti andiamo in una stanza e, dopo essermi messa quella specie di camicia da notte che hanno tutti i pazienti, mi sdraio sul letto. Il dottore si avvicina e mi fa l'anestesia, dopo ciò buio totale.

Dopo un paio d'ore, oltre ad essere terminato l'intervento, posso tornare a scuola.
Durante il 'viaggio' di ritorno Rei mi avvisa che oggi c'è la festa di Natale.
Ma solo una volta arrivata a scuola mi rendo conto che la festa è già iniziata da circa 10 minuti mentre io non ho la minima idea di cosa indossare.

Quando arrivo in camera mia svuoto l'armadio e, dopo aver esaminato attentamente ogni singolo vestito per evitare di fare figuracce, scelgo un semplice vestito argentato un po' brillantinato, lo indosso e vado alla festa.

Arrivo davanti alla porta della stanza e si sente della musica, segno che ormai sono già arrivati tutti e che, quindi, non posso semplicemente imbucarmi nella speranza che nessuno mi noti.
Prendo un profondo respiro e abbasso la maniglia.
Quando entro tutti si girano e mi guardano come se fossi un fantasma. è imbarazzante avere tutti quegli sguardi su di me. Dopo circa un secondo vengono tutti intorno a me inondandomi di domande:
"Come fai ad essere qui?" "Cos'è successo, sei resuscitata?" "Sei un fantasma?" "Dove sei stata?" "Sei diventata uno zombie?" tutte domande a cui non sapevo rispondere, eccetto quella sugli zombie: no! Accidenti ne sò quanto loro. Per fortuna Natsume mi ha vista e viene a salvarmi
"L'unico che ha diritto di sapere cosa le sia successo sono io quindi sparite" dopo le sue parole la cerchia di persone ammassate intorno a me sparisce e io resto sola con Natsume, a cui poi si aggiungono Ruka e Hotaru.
"Come fai ad essere qui?" Natsume prende la parola "Em, ecco io.. In realtà... Non ne ho idea" "Qualcosa devi sapere Mikan, infondo eri tu quella che... Beh hai capito" Ruka sembra piuttosto scioccato e confuso "Hey io ne sò quanto voi" solo che ora mi sono un po' scocciata di parlare della mia non-morte, è una festa no? E allora voglio divertirmi, così trascino Natsume in un angolo della stanza e, appena parte la canzone seguente, un lento, mi stringo a lui che mi strige a sè e balliamo, se si può definire ballare.


Arrivata la mezzanotte tutti si scambiano i regali ma io non ne ho per loro e mi sento un po' in imbarazzo così esco dalla stanza. Anche se i regali sono solo una scusa. Natsume mi segue.
"Hey" "Hey" "Che ti prende?" "Niente" alza un sopracciglio e io sospiro "è che capitano tutte a noi, prima sono stata mandata via dall'accademia, poi l'amnesia e la mia 'morte', sembra che nessuno voglia lasciarci amare in pace" mi sorride e mi abbraccia "Sei ancora qui no? è la prova evidente che nessuno può dividerci Mikan" dopo questa frase, non sò se per commozione o chissà cosa, ma inizio a piangere e Natsume mi stringe un po' di più per poi posare le sue labbra sulle mie.

__________________________
Pensavate che avrei fatto morire Mikan eh?? No, non sono così cattiva...
Tornando a noi *si gira sulla sedia accarezzando un gatto* sò che il capitolo è un po' corto e che sono ancora una volta in ritardo ma il prossimo sarà meglio (spero).
Beh fatemi sapere se vi è piaciuto... che altro dire? ci vediamo al prossimo capitolo!!
Baciotti