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Autore: DAlessiana    26/01/2014    3 recensioni
L’adolescenza è quella fascia d’età che va dai 13 ai 19 anni, dove si è troppo piccoli per fare i grandi e troppo grandi per fare i piccoli. Un periodo fatto di incertezze e confusione ma, dopotutto, è un periodo indimenticabile. (Irv)
Una mia visione personale di "Everwood" come sarebbe stato se il gruppo: Ephram, Brigth, Colin e Amy si fosse formato fin dall'inizio. E' la prima fanfiction che pubblico in questo fandom, spero di fare un buon lavoro!
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Abbott, Andrew 'Andy' Brown, Bright Abbott, Ephram Brown, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L’adolescenza è quella fascia d’età che va dai 13 ai 19 anni, dove si è troppo piccoli per fare i grandi e troppo grandi per fare i piccoli. Un periodo fatto di incertezze e confusione ma, dopotutto, è un periodo indimenticabile. (Irv)

Il giovane Brown si avviava felicemente verso il suo armadietto, pronto per iniziare quella fatidica giornata di scuola, per lui era proprio fatidica perché tutto dipendeva dal voto che avrebbe preso nel test di storia, o meglio non tutto, ma il permesso per andare ad una festa dove suo padre non si sarebbe mai sognato di mandarlo, ma dovette scendere a compromessi: se il figlio avrebbe ottenuto la sufficienza nel test di storia allora sarebbe potuto andare alla festa.
“Ephram!” esclamò una voce maschile dietro di lui, era il giovane Abbott seguito da sua sorella, Amy e dal suo migliore amico Colin, che era occupato a stringere tra le braccia Amy, la sua ragazza “Ehi, Bright!” ricambiò il saluto prettamente maschile che facevano ormai ogni giorno, il solito mano mano, pugno pugno “Colin, Amy” salutò con un cenno del capo ed un sorriso i due fidanzati “Ephram” sorrisero loro, tutti e tre erano in fremito aspettavano l’esito che il dottor Brown aveva dato al figlio e ad Ephram piaceva tenerli sulle spine, infatti non pronunciò parola e continuò a riporre i libri nell’armadietto “Ephram…non ci devi dire niente?” chiese l’unica ragazza di quel gruppo bizzarro “In riferimento a cosa?” domandò lui di rimando “Ah, non tenerci sulle spine! Puoi o non puoi venire alla festa di domani sera?” chiese sbuffando Bright “Be’ dopo una lunga serata a parlarne e una specie di litigata sulla fiducia, sono sceso a compromessi con mio padre” rispose il giovane “Sarebbe?” chiese Colin che fino a quel momento non aveva parlato “Se prendo almeno la sufficienza nel test di storia ho il permesso” spiegò, sistemando gli ultimi libri e chiudendo l’armadietto “Ma se la prof ti odia!” lo stuzzicò Colin, scoppiando a ridere “Non mi odia! Semplicemente non le sto simpatico” si mise sulle difensive “E poi se fa un buon test non può dargli una F” si intromise Amy per non far scoppiare una lite “Be’ su questo hai ragione” disse Colin, stringendole la mano “Mi fate salire la nausea” esclamò disgustato Bright, Ephram si limitò ad arricciare il naso “E voi? Avete il permesso?” chiese Colin, trattenendo una risata per la faccia disgustata del suo amico, come risposta ottenne un silenzio tombale da parte dei due fratelli “Ragazzi ancora lo dovete chiedere?” domandò Ephram incredulo “Be’ il posto è un po’ pericoloso e…” “E secondo voi perché ho dovuto litigare con mio padre per il permesso?!” li interruppe il giovane Brown un po’ irritato, gli avevano messo fretta nel parlare col padre e adesso erano loro che non sapevano se potevano o meno andare  “Aspetta ad aggredirci!” sbottò Amy “Semplicemente ancora dobbiamo parlare con i nostri genitori, ma sicuramente ce lo daranno!” esclamò Bright per tranquillizzare i due amici, ma ne lui e ne Amy erano convinti di ottenere il permesso.
“Allora ragazzi come promesso vi ho riportato i vostri test” annunciò la signora Roland con un sorrisetto maligno “Mi fa paura quando sorride così” sussurrò Colin ad Ephram che si trovava davanti a lui “E’ il tipico sorrisetto maligno che hanno tutti i professori quando riportano i voti, come a dire mi piace mettervi nei guai con i vostri genitori, dandovi dei voto orribili” sussurrò Ephram con la sua espressione impassibile “Che, probabilmente, neanche meritiamo” aggiunse Colin ed entrambi soffocarono una risata. “Quando avete finito di ridere voi due, potete dare un’occhiata ai vostri disastrosi test” disse beffarda l’insegnate consegnando i lavori ai due ragazzi “Disastrosi, ma cosa?” disse tra sé Ephram, rimanendo incredulo davanti al foglio che portava il suo nome con una F rossa in alto che attirava l’attenzione dato che il colore della penna usata del ragazzo era nero “Mio padre mi uccide, letteralmente!” esclamò sconsolato Ephram, facendo testa e foglio “Be’ non ci voleva proprio” disse l’amico dietro di lui “La festa me la posso anche dimenticare” aggiunse.  La campanella segnò la fine dell’ora “Ragazzi ricordatevi di portarli firmati domani” disse l’insegnante, sedendosi dietro la cattedra “Be’ puoi anche non dirglielo” propose Colin “E come faccio se li vuole firmati entro domani?” chiese Ephram, sconsolato “Falsifica la firma” rispose semplicemente il giovane Hart “Sì così se lo scopre mi uccide non una, ma due volte! Sei pazzo!” esclamò il ragazzo, mettendo il test nello zaino e uscendo dall’aula “Allora esci di nascosto” “Impossibile, Delia sta male e mio padre sta sempre nella sua stanza che è proprio affianco alla mia, se esco di nascosto se ne renderà conto” disse, andando verso l’armadietto e sbattendogli la testa contro “Quale dramma affligge la vita di Ephram adesso?” domandò in tono scherzoso Bright, allontanando il suo amico dall’armadietto “Questo dramma!” esclamò buttandogli il foglio in faccia, Bright lo prese tra le mani ignorando il tono acido dell’amico “Oh questo sì che è un bel guaio” disse dopo aver letto il brutto voto sul test “Già” sospirò il ragazzo “Gli ho consigliato di falsificare la firma ma non ne vuole sapere!” esclamò Colin, Ephram riprese il foglio per riporlo nello zaino “Be’ la firma di tuo padre è facile, puoi dirgli che hai preso un bel voto tanto la vostra insegnante è l’unica tanto sadica da rivolere i test firmati” aggiunse Bright, ridendo per l’ultima sua affermazione “D’accordo, firmerò io al posto di mio padre, ma solo se voi ottenete il permesso” disse il ragazzo “Okay, passo da te oggi dopo aver chiesto ai miei e se otterrò il permesso, cosa che accadrà sicuramente, ti aiuterò con la firma” affermò il giovane Abbott porgendo la mano per sigillare il patto, Ephram la strinse.


-Questo è il primo capitolo di una mia personale visione dei fatti, non so se piacerà o meno, ma volevo tentare. 
Sarei felice di sapere cosa ne pensate, grazie anche solo per aver letto! <3 
  
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