Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: miriel67    08/06/2008    4 recensioni
Un viaggio, un incontro fra due culture diverse, un periodo storico difficile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Oriente ed Occidente 15 Un attimo e si lasciano le mani,allacciate fino ad un attimo prima di fronte a quel quadro.
Una specie di scossa elettrica ha attraversato il corpo di Nina,conscia all'improvviso della sua mano,grande e affusolata, nella sua.
-Scusa-gli dice ritirando la mano e abbassando la testa.
-A volte mi comporto come una pazza...-
Lui ha appena ripreso il perfetto controllo di se,e stringe appena i pugni per dominare quella cosa che gli umani chiamano emozione.
Non è riuscito per un istante a controllarsi,soprattutto quando ha visto il cane bianco addormentato ai piedi di Shashee.
E immediatamente ne ha capito il significato.
-Il ritratto è stato commissionato dalla prima Caterina...-Una pausa della voce -io sono la seconda-
Sesshomaru guarda Nina,uno sguardo che è insieme domanda e risposta.
-Già...-prosegue lei con la voce bassa-io sono la prima donna in famiglia,dopo di lei.Ci sono stati solo discendenti maschi da Alvise Marco in poi...e poi prosegue a voce ancora più impercettibile...
-Con me finiscono i Farsetti Cornaro...sono figlia unica-

Il custode in quell'istante entra e spezza la tensione dentro quella sala.
-Dottoressa  devo chiudere,è quasi l'una...-
-Si Bepi,mi devi scusare,volevo far vedere questo quadro a questo mio amico...-
Il Principe dell'Ovest non ha ancora detto nulla,semplicemente l'intensità di quella occhiata è imbarazzante.
-Dottoressa?!-un tono assolutamente distaccato.
-Beh,si,in conservazione dei beni culturali,sono una specie di archeologa-storica dell'arte, un po' complicato...-
Un lampo di orgoglio e il viso si distende illuminato da un sorriso.
Finalmente.
Scendono insieme le scale, lentamente.
-Beh ciao,e scusa ancora-
Caterina si volta,un lieve tremore delle spalle.
Sta andando via,ancora una volta.
Ancora una volta.

-
Caterina-
Lui pronuncia il suo nome,con calma.
Non si è mosso dal fondo della scala,aspetta che lei si volti,lo sa che si volterà.
Nina si volta,la bocca socchiusa,una muta attesa dipinta su quel bel viso.
-Non avere paura...di me-
Il tono della sua voce sembra vento che appena increspa l'acqua.
La bocca di Caterina si piega in un sorriso,dolce.
-Non ho paura...di te-
Un invito ed una sfida,ancora,come allora.

Nella sera veneziana,Caterina cammina verso casa,immersa nei suoi pensieri.

Nella sera veneziana,Sesshomaru cammina,immerso nel passato.
Si ferma a San Marco,di fronte all'isola di San Giorgio.
Domani ci sarà la festa del Redentore e stanno già allestendo la grande chiatta galleggiante nello specchio d'acqua di fronte a palazzo Ducale e il ponte di barche alla Giudecca.
Riesce a scorgere gli artificeri che nella riva di fronte a lui stanno preparando le migliaia di fuochi di artificio che incendieranno la laguna 

Un ricordo,la prima volta che era sbarcato in Europa,anno 1640,in Portogallo nel pieno della rivolta anti-spagnola.
E di tutto quel sangue versato.Quanto ne ha visto in questi anni...secoli per la precisione...
Strani gli esseri umani,scannarsi per un idea o per una nazione...
Strani gli esseri umani,capaci di creare con la mente e con le mani arte e poesia e contemporaneamente strumenti di morte terribili,come le armi da fuoco che avevano tolto ogni grazia al combattimento.
Pensava lui di essere uno strumento del Cielo,uno straordinario strumento di morte,freddo come le sue lame e preciso come i suoi artigli.
Si era ricreduto.
Gli umani erano molto più creativi di lui,in quanto alla morte.
Molto più crudeli.
Il suo animo aveva avuto un moto di ribellione in Spagna,quando aveva scoperto che cosa era l'Inquisizione.
E contemporaneamente aveva ammirato a Madrid i quadri del Velasquez.
Che ironia.
Era arrivato in Italia nei primi anni del 1700 e aveva ammirato e studiato a Roma,e nella dotta Bologna.
A Venezia non vi erano tracce dei Farsetti Cornaro.
Non poteva sapere che si erano tutti trasferiti nel bellunese e nel trevigiano.
E che avevano mutato il nome in Corner.
Se ne era andato in Francia,spettacolare la reggia di Versailles e la vita che vi si conduceva.
Quanti cuori avesse infranto,con i suoi argentei capelli al vento,mentre cacciava cervi con tre re chiamati Luigi,non lo sapeva.
Ma il suo rimaneva intatto.Inviolabile.Integro.
Ricordava con nitidezza le meravigliose dame ed una in particolare,bella e sfrontata,che si era fatta trovare nuda cosparsa di petali di rose rosse, nella sua stanza.
Fremeva nell'attesa,e lui le aveva sfiorato il seno con un artiglio,per poi elegantemente allungarle una vestaglia per coprirsi.
Non aveva tempo per quello.
Studiava,imparava,leggeva.Ogni cosa.
Rousseau e Diderot. E Voltaire.
La mente umana continuava a sorprenderlo.Razionale e Critica.
E la sua assorbiva,confrontava,reagiva,imparava.
Il Romanticismo l'aveva sorpreso e incuriosito.Quale tensione per l'Assoluto,per degli umani...mortali.
E lui che pensava fosse una prerogativa degli immortali e degli Youkai...
Com'erano dotte le passioni umane elevate ad arte e Londra era una splendida città dove vivere dopo Parigi.
Si era fermato li fino allo scoppio della seconda guerra mondiale e poi se ne era andato nel cosiddetto Nuovo Mondo.
Non che fuggisse la guerra,ma non c'era grazia,non c'era poesia,non c'era arte in quel modo di dare la morte.
Gli umani continuavano a sorprenderlo,barbari e a volte toccati dalla grazia,come quando aveva ascoltato a Vienna la prima esecuzione della Nona sinfonia di Beethoven...Aveva sentito,percepito il suo animo.
Qualcosa in lui era mutato.
Neanche lui avrebbe saputo dire cosa.
Era sempre se stesso,ben inteso.
Freddo e intangibile come le nevi eterne.
Ma aveva acquisito quella sensibilità data dalla conoscenza o più semplicemente, aveva portato alla perfezione la sua,conoscendo.
Essere immortale aveva qualche vantaggio.
Nessun rimpianto,tranne uno.
Aver sfiorato la vita senza aver avuto gli strumenti per possederla.
Guardando l'ultimo raggio di sole nascondersi all'orizzonte,pensò che stava per avere una seconda occasione.
E che questa volta non l'avrebbe persa.

Caterina guarda dall'altana di casa sua verso il mare.
Il sole sta incendiando di rosso la laguna,il profilo della città delineato dalle ombre della sera.
Le scie di spuma dei vaporetti e dei motoscafi.
Lo stereo le rimanda le note dei Dire Straits,Tunnel of Love.
-E'stata una giornata lunga-pensa mentre si accoccola sulla sdraio allungando le gambe nude e lunghe sul parapetto.
I capelli umidi di doccia,una maglietta oversize grigia a coprirla appena.
E'stanca,una tensione così non se la ricordava più dai tempi dei primi esami all'Università
Le hanno già telefonato in cinque...-cosa fai domani,dai vieni,andiamo in barca a fare il Redentore...dai Nina vieni ,non vorrai lavorare tutto sabato-
Ma non ha voglia.
Si sente sciocca.Continua a pensarlo.Affascinante e misterioso.
Come un libro in una lingua sconosciuta che devi imparare a decifrare,perchè lo vuoi leggere e vuoi capire.
Basta trovare la chiave.
-Non gli ho neanche chiesto dove sta e un telefono-
Morde la pesca noce e chiude gli occhi...
....She said you are the perfect stranger she said baby lets keep it like this...
-Ma cosa sto pensando...-
ma l'assolo di chitarra è già partito e la voce di Mark Knopfler, una carezza ruvida.
Risente la sua mano nella sua e non riesce ad impedire alla mente di correre.
Sta vagando,immagini...avvolta dal calore e dalla luce del tramonto...
-Lei che cavalca insieme a lui fra i ciliegi in fiore,una notte a fare il bagno in un lago,cosa sono quei segni?,oh quelle mani sui suoi fianchi...quelle mani...Oddio,oddio,oddio.-
Spalanca gli occhi,come quando ci si sveglia improvvisamente da un sogno.
Le gira leggermente la testa,come se avesse bevuto.Le sue labbra sentono di mandorle,come sempre, dopo una forte emozione.
La spalla brucia.
Si guarda.
La mezzaluna brilla così intensamente che quasi Nina si spaventa.
-Ho bisogno di un bicchiere d'acqua-
Scende la scaletta che la porta in casa,la finestra della sala è aperta...
Strano la zanzariera è su e lei odia le zanzare e quel profumo di fresco in casa cos'è,sembra neve.

Entra in cucina a piedi scalzi e apre il frigo.Sesshomaru la osserva,avvolto dalle prime stelle della sera,appoggiato con leggerezza al cornicione del suo palazzo,appena fuori dalla finestra.
Sente il suo profumo,non l'aveva scordato,rose e bergamotto.Dolce con una leggera nota aspra.Ne osserva le forme contemporaneamente morbide e sottili,che la t-shirt svela mentre si versa l'acqua nel bicchiere.
Poi lentamente si allontana,silenziosamente come è arrivato.





Grazie :)
Spero di non essere stata noiosa con La Storia... La festa del Redentore si tiene la seconda o la terza domenica di Luglio ed è la più sentita tradizione popolare di Venezia
 




   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: miriel67