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Autore: polytlas    27/01/2014    2 recensioni
Manuale di sopravvivenza. ~
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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The a, b, c of Kim Jongin.
Manuale di sopravvivenza per le fans.
Autore: Do Kyungsoo
                                             
 
 
 
A. Aneurisma: questo termine indica l’eccessiva dilatazione delle arterie, e, fidatevi, con Kim Jongin sarà la prima reazione che avrete. Perché è impossibile incontrarlo per strada e non sentire il sangue cominciare a scorrere come un pazzo anche nei punti in cui non dovrebbe. Jongin provoca questo, me ne provoca di continuo, e ammetto che la prima volta che mi ha parlato mi è quasi preso un infarto. Colpa dell’Amore.
 
B. Bastardo: pensavate scrivessi Bello, vero? Troppo scontato. No, Kim Jongin è un bastardo patentato. Un esempio? A vostro parere, può considerarsi benevolo il suo comportamento ogni volta che, prima di un live, durante le sue cosiddette “prove”, comincia a ballare sensualmente davanti a me, spesso e volentieri strusciandosi ovunque? Quell’emerito coglione non solo pretende che pomiciamo prima di ogni esibizione, ma si diverte anche a provocarmi qualora io cerchi di tirarmi indietro. Quel culetto perfetto che si muove a destra e a manca, quei fianchi che ad ogni movimento sembrano  voler violare anche l’aria e quelle sue espressioni che, be’, fanno davvero concorrenza ai migliori pornostar di livello internazionale. Interrompo per un momento la scrittura, devo correre in bagno; questi pensieri hanno i loro effetti collaterali e voi Kaisoo shippers sapere a cosa mi riferisco.
 
C. Culo: giusto per riprendere un po’ il discorso precedente. Ora, non vorrei risultare volgare( volgare io? Ma che cazzo dite?), ma a questa lettera non posso associare altro. Il fattore C - o lato B che dir si voglia – di Jongin è da venerare. Mi sorprendo di come gli antichi santoni asiatici non abbiano predetto la venuta di cotale meraviglia, ergendo un tempio in suo onore. Penso che se l’avessero fatto davvero, voi fans non vi sareste più rotte di studiare storia dell’arte, materia che sarebbe stata resa decisamente più interessante da queste sode opere. Sia chiaro però, voi pensate alla teoria, perché della materia pratica mi occupo solo io.
 
D. Danza: questa volta forse sono stato troppo prevedibile, ma va be’. Jongin balla ovunque, sempre e comunque. Balla anche senza musica, o se accidentalmente mi sente fischiare qualche musichetta priva di senso. Balla anche se sente la sirena di un’ambulanza, o se qualcuno segnala il suo arrivo pressando il campanello del nostro dormitori, provocando così un fastidioso rumore – effettivamente credo dovrei manometterlo per il bene comunque -.
Credetemi se vi dico che una volta ha cominciato ad improvvisare una coreografia perché ha sentito Chanyeol russare.
 
E. Erezione:  ribadisco, non sono volgare, ma non potevo scrivere altro. E poi fa parte di noi anche quella! In realtà non penso ci sia troppo da aggiungere, se non che è l’effetto che mi provoca – e che provocherebbe anche a voi se non aveste una… Vagina, ew -  ogni volta che mi guarda ammiccante. Ed effettivamente mi tocca dire che questo effetto sta per avere atto se Jongin non smette di miagolare sul letto, dicendomi di venire da lui perché ha bisogno di coccole.
 
F. Fifone: Jongin è un fifone pazzesco, e lo è ancora adesso che ha vent’anni. Mi chiedo ancora cosa ci sia di così pauroso nello scoppio – prevedibilissimo - improvviso dei coriandoli durante le premiazioni, o degli occhi di Chanyeol che si sgranano fino all’impossibile appena Baekhyun cammina a petto nudo per il dormitorio. Una notte, poi, mi sono svegliato per andare a bere un po’ d’acqua  e l’ho trovato rannicchiato, sotto il tavolo della cucina, perché c’era un temporale. Inutile dire che la scena di uno stangone di un metro e ottantaquattro, le cui gambe uscivano per metà da sotto la tovaglia, mentre piagnucolava,  è stata davvero esilarante. Più che altro, ad essere stato Fantastico è stato sicuramente il modo in cui mi è toccato consolarlo sul pavimento, proprio sotto quel tavolo. Ma questo non rivelatelo mai a Suho hyung, per favore!
 
G. Geloso: oh sì, Jongin è geloso, così geloso che quella sua sembra più una patologia. È geloso di qualsiasi cosa gli appartenga e riuscirebbe anche ad essere aggressivo se qualcuno osasse toccare quel che reputa suo – tutto? Be’, circa quasi -. Se gli mettessero una camicia di forza e gliela togliessero dopo non troppo tempo, sarebbe geloso anche della camicia. Magari si presenterebbe da me urlandomi: « Hyung, quegli stronzi hanno preso la mia camicia! ». E giuro solennemente che la scena descritta non si allontana molto dalla realtà. In più, immaginate cosa sia in grado di fare non appena mi limito a pronunciare un nome femminile che non sia quello della mia mamma.
 
H. Hotpot: nulla di importante, se non il dolce pensiero di lui che mi osserva mentre gli cucino questa pietanza.  Dopo averla assaggiata durante lo Showtime, ne è quasi diventato dipendente. E ammetto che è piacevole quando decide di aiutarmi, abbracciandomi da dietro.
 
I. Iperattivo: Jongin potrebbe saltare, ballare, cantare, dire cretinate con Sehun anche per sei ore di fila. Da un lato comprendo perché non si stanchi: sono tutte azioni che ama svolgere, quindi la stanchezza la mette sempre in second- no, aspetta, terzo… no, neppure, facciamo settimo posto. Per esempio, sul palco canta e balla, che sono le cose che più ama fare in assoluto(rettifico: mi ha appena detto che ballare e scopare con me vanno di pari passo. Modestamente). A volte mi chiedo dove sia situato il suo tasto Off, anche se penso che se effettivamente ci fosse, non lo utilizzerei: Jongin è così, prendere o lasciare – io lo prendo sicuro, voi fate meglio a non avvicinarvi neppure -.
 
J. Jjang: posso dire che è un riassunto della sua personalità. Jongin è jjang. Specie quando combina qualche danno e utilizza il suo maledettissimo aegyo: riuscirebbe a dirgli di no manco la persona più spregevole al mondo. Anche se il danno è davvero grave.
 
K. Koala: perché il dolce Jongin-ah avrà di sicuro qualche cromosoma appartenente ad un Koala. Io mi rifiuto di credere che sia del tutto umano. Tenerezza inverosimile e profumare come un dolce eucalipto a parte, non riesco a spiegarmi come possa stritolarmi pericolosamente ogni volta che dormiamo. Una volta ho persino tentato di sgattaiolare via, ma lui mi ha stretto così forte il collo che ho temuto per la mia giovane vita. Sono riuscito a sopravvivere svegliandolo in tempo – e poi la mia lingua in bocca gli ha risvegliato qualcos’altro -, ma questa storia si ripete quasi tutte le notti. Devo dire che però grazie a questi stritolamenti, ho scoperto di riuscire a restare in apnea per più di due minuti senza collassare.
 
L. Loquace: lo so, lo so che può non sembrare, ma parla davvero tanto, ed io, in qualità di fidanzato, devo ascoltarlo fino al resto dei nostri giorni. Parla di mattina, mentre mastica e s’ingozza come un bufalo; parla di notte, nel sonno e non. Parla mentre fa la doccia ed io mi sto sistemando i capelli, e anche mentre è al cinema, perché se non commenta ogni singola scena non può sentirsi appagato. L’unica occasione in cui non riesce a spiccicare mezza sillaba, oltre mentre balla, indovinate qual è? Orsù, so già che voi shippers avete capito.
 
M. Micetto: Jongin è il mio gattino. Fa le fusa, gli piace strusciarsi su di me, di tanto in tanto chiede se può lavarmi con la sua linguetta – anche se poi gli scopi, lo capite, sono ben diversi -, e vuole sempre del latte. Da bravo padrone, cerco di accontentarlo sempre, perché è vero, i gatti sono tanto teneri, ma graffiano senza pietà. Francamente dopo essere stritolato tutte le notti, non me la sento di avere il corpo sfregiato, manco fossero i postumi dell’aggressione di un lupo mannaro che no, non renderebbero più figo il nostro concept.
 
N. Noona: perché il rapporto che ha con le sue noona è davvero unico, ma questo comporta delle complicazioni: Jongin non ha problemi a fare amicizia con ogni tipo di noona, e ciò mi dà estremamente fastidio. Perché lui è mio, solo mio. E anche le sue sorelle ormai lo sanno.
 
O. Oh Sehun:  lasciare uno spazio anche per il piccolo – sì, sì, solo di età, lo so. Lo so che l’elfo in questione sono io – Sehunnie mi sembrava doveroso. È il suo migliore amico e insieme diventano il disagio. Sono due disadattati sociali che pensano che regalare guanti e dischetti struccanti per Natale sia qualcosa di carino. Ovviamente mi fido ciecamente di Sehun, so che non cercherebbe di portarmelo via. Perché in quel caso potrei anche porre fine alla sua carriera di idol, e Luhan hyung dovrà trovarsi un altro fidanzato.
 
P. Pelle: è una fissazione di Jongin. La sua pelle. Il colore della sua pelle, in realtà. È convinto di essere troppo scuro, e si cruccia di continuo per questa cosa. Passa ore ed ore davanti lo specchio, riempiendosi di fondotinta bianco – combinando anche pasticci madornali che poi mi tocca sempre ripulire -. Eppure non faccio che ripetergli che è meraviglioso così, ma non sembra ascoltarmi. Quella pelle ambrata a me piace tantissimo: sembra caramello, ed è buona come il caramello.
 
Q. Quickie: per come ho già accennato in precedenza, prima di ogni live, Jongin fa qualsiasi cosa che possa condurci dentro i camerini, e no, non per giocare a dama. Considerati i tempi brevi, quel che cominciamo – e che siamo costretti a portare a termine, se no il manager hyung ci ucciderà – si trasforma in una sveltina. Non che ci piaccia molto, ma sempre meglio di ritrovarsi con un erezione dolorante davanti miliardi di fans.
 
R. Radioso: seriamente, l’avete mai osservato bene mentre sorride? Anche il Sole sarebbe geloso! Illumina tutto quando ride, sghignazza, o anche solo accenna un sorriso. Vi confido che di tanto in tanto finge di offendersi quando lo chiamo « sunshine », ma in realtà so che gli piace da impazzire sentirselo dire.
 
S. Sexy: be’, è sicuramente la prima cosa che una persona può notare di lui. Jongin è sexy in ogni suo aspetto, è sexy anche mentre sospira – a seconda dei sospiri, è chiaro -. Quando balla, poi, santa pace, lì davvero riuscirebbe a provocarmi una Sincope, ma dopo tutti questi anni ho imparato a conviverci e a limitarmi alla sudorazione fredda. Troppe volte, poi, durante le prove, comincia a muoversi in maniera sin troppo sensuale, guardandomi con quella faccia da pornostar mancato, giusto per il gusto di vedermi eccitato. Ok, ammetto che non è male esserlo, anzi, sarebbe una tragedia non esserlo davanti ad una creatura simile sul letto. L’unico problema è esserlo davanti a tutti, ché quello è anche doloroso. Per questo motivo, comunque, ho decretato che Jongin sia dannatamente sexy.
 
T. Taemin: zona rossa ad alto pericolo. Taemin è il suo sunbaemin preferito, il suo hyung preferito, e bla bla bla bla bla bla. Lo odio, ok? Perché Taemin è bellissimo, ed è una zona estremamente pericolosa.
Sono geloso, va bene? Lo sareste anche voi se lo aveste come fidanzato: Jongin attira individui – maschi, femmine, insetti, volatili, erbivori e chi più ne ha più ne metta – come il miele attira le mosche.
 
U. Ultimate: sta per ultimate bias. Anche io ho il mio. Sono delusional se vi dico che proprio lui lo è? Il mio animo fanboy comincia a sragionare quando lo vedo esibirsi, o mentre registra le coreografie per i vari teaser.
Ci sono volte in cui vorrei urlicchiare come una ragazzina, ma mi limito a crogiolarmi nella mia gioia quando, una volta finite le riprese, corre da me e mi bacia dentro il camerino.
 
V. Vanitoso: Jongin è parecchio vanitoso. Come? Non lo sono anche io, cosa andate blaterando? Cerco solo di stare attento al mio stile. Jongin è quello che si specchia ovunque e che chiede di continuo se il fondotinta gli è scivolato via, mettendo in mostra la sua pelle bronzea. Potrà sembrarvi estremamente virile, ma c’è una primadonna anche in lui.
 
W. Wheeze: significa ansimare, e siccome non voglio sembrare volgare, ho deciso di scriverlo in inglese per dargli una musicalità maggiore.  Questo è un argomento importante, perché Jongin che ansima al mio orecchio è qualcosa di idilliaco e infernale al tempo stesso. E no, non mi riferisco ai momenti di intimità – quella è solo pura estasi -, bensì alla quotidianità: Jongin si diverte ad ansimarmi accanto per il puro gusto di vedermi in difficoltà. Per promemoria, vi consiglio di rivedere la voce Bastardo.
 
Y. Yoga: è l’unica cosa che mi viene in mente dell’Ipsilon. Qualche mese fa abbiamo deciso di prendere lezioni di yoga per rilassarci e liberare la mente da tutte le varie frustrazioni – no, non è vero, in realtà l’abbiamo fatto per cercare di controllare le erezioni in pubblico -. Risultato? Io, lui, ripostiglio dei tappetini, gemiti. Subito dopo ci siamo veramente rilassati.
 
Z. Zuccone: è  più testardo di un mulo, e mi riferisco al fatto che da mezz’ora mi sta urlando di spegnere il pc e smettere di non calcolarlo. Inutile ripetergli che sto facendo tutto questo per lui: da bravo zuccone, non si lascerà mai convincere. Considerato che tra non molto, penso proprio si alzerà e mi catapulterà con forza sul letto, credo sia meglio concludere dicendo che forse, nella lettera K, avrei dovuto scrivere Killer. Anche se un Koala stritolante ed un Killer sono circa la stessa cosa.
 
 
 
 
 
 





Angolo Adeloso: a me i malesseri portano a questo. Prima di cominciare con i miei sproloqui, però, voglio precisare che la storia NON è del tutto mia. Vi spiego: originariamente era una os sui Tokio Hotel che ho voluto rivisitare e adattare agli EXO. Ora, io non conosco l’autrice della storia originale, non saprei neppure come contattarla, ma nel caso si trovi nei paraggi, mi faccia un fischio, sicché io possa farle i complimenti. ;; Diciamo che postando ciò voglio anche omaggiarla, però se darà fastidio, chiaramente la toglierò. x) Nel frattempo, godetevi questa piccola Kaisoo. Mi sono divertita tanto a scriverla e spero vi possa piacere. Ho scelto proprio Jongin perché… no, leggete e capirete. Quel ragazzo è causa di tutte le mie frustrazioni sessuali. /Sobs.
Va be’, sparisco che è meglio.
Allora prossima.
Xoxo, Adele. ~

 
   
 
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