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Autore: Despicable Meggs    27/01/2014    7 recensioni
OS a tema natalizio dedicata alle mie fedeli lettrici/lettori!
È quasi Natale, ed il momento perfetto per riflettere sulla propria vita e sul proprio futuro. Cosa succederà a Tony e Ziva questo Natale? Avranno delle sorprese? Non vi resta che leggere!
Ovviamente OS TIVA totally Fluff! Fatemi sapere se vi è piaciuta! :D
Buon Natale a tutti!
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Tiva's Holidays'
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Night 
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Dopo aver dato da mangiare a Lena, Ziva annunciò che era l'ora del bagnetto.

"Facciamo il bagnetto tutte le sere, vero Lena? Perché le signorine devono essere sempre pulite e profumate. Non come il tuo papà che si lava una volta a settimana" disse Ziva prendendo in braccio la bambina.

Lena rise divertita e si accoccolò addosso a Ziva, le piaceva molto stare in braccio alla madre.

"Molto divertente, Zee. Non voglio sapere cos'altro tu le abbia detto di me in questi mesi. Qualcosa di bello glielo avrai raccontato spero..." intervenne Tony.
"Permaloso, Tony? Certo che le ho raccontato cose belle... Le parlo sempre del suo papà" rispose Ziva.
"Ora, pensi di aiutarmi a farle il bagno? È divertente... E a lei piace fare il bagno con la schiuma" aggiunse.
"Certo che ti aiuto... Vieni andiamo nel bagno della mia camera" disse Tony facendo strada.

Mentre lui riempiva la vasca, Ziva toglieva il vestito alla figlia. Tony la guardava senza farsi vedere, incantato dal suo modo di comportarsi con Lena.
Non avrebbe mai pensato che Ziva potesse essere così brava a fare la mamma.

Ziva prese la bambina ed entrò nel bagno e mise Lena nella vasca, che Tony aveva riempito con un po' di acqua calda.
La mise nella vasca e subito Lena inizò a schizzare l'acqua con le manine, ridendo.

"Vado a prendere il bagnoschiuma, resta con lei. E preparati, uscirai zuppo da questa stanza" disse Ziva.
"Ok, allora porta un ombrello" commentò Tony divertito.

"Allora piccolina, ti piace fare il bagnetto qui?" le disse Tony schizzandole un po' di acqua.

Lena rise felice, così Tony lo fece di nuovo.
Si divertiva davvero molto a vedere la figlia sorridere.
Quando Ziva rientrò nel bagno e vide la scena scoppiò a ridere.

"Che fai Tony? Pensavo che la bambina fosse lei, non tu" disse Ziva.
"Scusa mi sono fatto un po' prendere la mano... Ma lei si diverte così tanto" spiegò Tony.
"Ti sei fatto prendere un po' la mano? Il bagno è allagato ormai!" rispose lei indicando il pavimento.
"Tralasciamo... Forza è ora di fare la schiuma, pronta Lena?" aggiunse.

Si mise vicino a Tony e verso del bagnoschiuma nell'acqua, poi iniziò a lavare la figlia che non sembrò apprezzare molto l'acqua negli occhi.
Tony glieli asciugò con l'asciugamano.

"Mi hai raccontato tante cose Zee, però ora io vorrei sapere cosa ti ha spinta a tornare da me" disse improvvisamente Tony.

Aveva pensato a questo fin dal primo momento in cui l'aveva vista nella sua stanza intenta a montare le lucine.

"Sapevo che me lo avresti chiesto... E ora ti dirò cosa è stato che mi ha fatto cambiare idea" disse lei sorridendo a Tony.

"Ho passato i primi mesi di vita di nostra figlia ad occuparmi di lei... La guardavo e pensavo a quanto fossi fortunata. Sai dopo la sua nascita mi sono sentita meno sola..." iniziò lei.
"Ziva, se ti sentivi sola perché non mi hai chiamato? O perché almeno non hai chiamato Gibbs?" le chiese lui accarezzandole la mano.
"Non ero pronta..." rispose.




Flashback




Ziva aveva appena messo Lena a dormire, mancava un mese a Natale e stava già pensando a cosa regalare a Tony.
Aveva deciso che gli avrebbe spedito qualcosa da Israele, ma ancora doveva decidere cosa. Voleva che fosse una cosa speciale, un qualcosa che gli ricordasse il loro amore.
Stava risistemando la casa prima di andare a dormire quando trovò una vecchia rivista.
Non appena la prese in mano gli occhi le si riempirono di lacrime. Si sedette sul divano e pianse, a lungo.
Si lasciò andare per una volta nella sua vita, vedere quella rivista le riporto alla mente troppi ricordi che cercava di bloccare.

Si, perché quello era il giornale che Tony le aveva portato all'aeroporto poco prima che lei partisse per Israele, per andare a seppellire suo padre.
Perché lui sapeva che a lei piaceva leggere mentre viaggiava in aereo e sapeva anche che con la confusione di quel terribile momento le se ne era dimenticata.
Ma non fu la rivista in se a farla piangere, fu il pensare alle parole che Tony le disse prima che lei salisse sull'aereo.

"At lo levad"

Perché lei non era sola, non lo era mai stata dal giorno in cui aveva messo piede all'NCIS. Se solo avesse aperto gli occhi prima, se solo avesse permesso a Tony di amarla invece che reprimere i suoi sentimenti per paura di soffrire, questo non sarebbe successo.

E fu in quel momento che decise che non sarebbe più stata sola, fu in quel momento che capì che la cosa giusta da fare era tornare a casa, tornare da Tony. L'amore della sua vita.

Così la mattina seguente, dopo aver svegliato Lena andò dritta da sua zia Nettie, doveva comunicarle la sua decisione.

"Zia, io credo che tornerò in America. Subito dopo Hanukkah, prima di Natale" disse.
"Oh, Ziva. Finalmente ti sei resa conto che è là il tuo cuore. Era ora, tesoro" rispose Nettie.
"Quindi a te va bene?" domandò.

Non che sua zia fosse una che obbligava a fare ciò che diceva, ma aveva paura che non condividesse la sua scelta.

"Certo che mi va bene, se è quello che ti fa felice io sono felice. E credo anche che tu meriti di stare con la persona che ami e che Lena meriti un padre. Quindi vai, corri da Tony" disse.




Fine flashback





"E sono venuta qui..." concluse Ziva.
"Wow, quindi è per quello che ti ho detto quando è morto tuo padre?" chiese Tony.

Non pensava che Ziva avesse preso così a cuore le sue parole, non dopo aver saputo di Adam.

"Si... E anche per tutto quello che hai fatto per me in questi otto anni. Mi hai salvata tante volte, Tony. Meritavi di conoscere tua figlia, meritavi che il tuo amore per me fosse ricambiato... Io ti ho sempre amato, sono solo stata un po' lenta a dimostrarlo... Scusa" spiegò lei.

In tutta risposta Tony la baciò, quelle parole per lui erano davvero importanti. E sapere che Ziva era tornata perché sapeva che con lui sarebbe stata amata gli riempiva il cuore di gioia.

Il loro momento di intimità fu però interrotto da Lena che, con grande divertimento, continuava a schizzare acqua ovunque.
I due si guardarono e risero divertiti pensando alla gioia che provavano e che avrebbero provato d'ora in poi nell'essere questa piccola famiglia.

"Tempo di uscire dall'acqua, amore" disse Ziva avvolgendo Lena in un asciugamano.

La riportò in camera di Tony e la preparò per la notte. Poi insieme si sedettero sul divano, aspettando che Lena si addormentasse.

"Si addormenta sempre in braccio a te?" le chiese Tony mentre guardava la figlia che lentamente chiudeva gli occhietti.
"Qualche volta, ma di solito si addormenta nel suo lettino. Dovrò farmi spedire alcune delle sue cose da Israele" rispose Ziva.
"Ci pensiamo domani, amore" disse Tony avvicinandosi a Ziva e facendole appoggiare la testa sulla sua spalla.

Lena si addormentò velocemente, così Ziva la mise nel suo passeggino e la coprì bene.

"Tony, ho bisognosi parlarti di una cosa. È importante" disse lei con tono serio.
"Ok, amore. Dimmi" rispose Tony.

Prese un bel respiro e iniziò.

"Sono tornata qui perché voglio stare con te, perché voglio vivere con la mia famiglia. Però ora rivorrei anche il mio lavoro. So che ora abbiamo una figlia e che sicuramente tu penserai che per me sia meglio rimanere a casa, ma ho davvero bisogno di lavorare. Mi mancate tutti, mi manca fare squadra... Non ce la faccio a stare a casa" spiegò lei.
"Però ho paura. Paura che Gibbs non mi voglia più nella sua squadra, paura che gli altri abbiano del risentimento verso di me. Ho paura a presentarmi di nuovo in ufficio... Come prenderanno il fatto che abbiamo avuto una figlia e io non ho detto niente a nessuno?" aggiunse.

Tony l'abbracciò. Un po' per la felicità di sapere che lei voleva tornare al lavoro, un po' perché sapeva che Ziva aveva davvero bisogno di quell'abbraccio. Capiva anche lui quanto quel momento fosse difficile per lei.
Era andata via senza salutare nessuno ed era normale temere che tutti avessero problemi a farla rientrare di nuovo nelle loro vite.

"Ho un'idea per questo" disse lui mentre la stringeva a sé.
"Saranno ancora tutti insieme a festeggiare, sono sicuro. Potremmo andare a casa di Abby e fare una sorpresa tutti" le propose.
"No... Io non voglio rovinare il Natale a nessuno, Tony" disse lei.
"Occhioni belli, perché dovresti rovinare il Natale? Spiegamelo?" le rispose Tony.
"Se non mi volessero più vedere? Sicuramente rovinerei il Natale" affermò lei.
"E cosa pensi di fare? Restare nascosta qui per tutta la vita? Non si ne parla. Forza mettiti il cappotto, copri bene nostra figlia e andiamo a salutare tutti" le disse Tony sorridendo e aiutandola ad alzarsi.

Dopo meno di mezz'ora erano davanti alla casa di Abby. Tony afferrò la mano di Ziva, vedendola un po' preoccupata.

"Andrà bene" le disse sorridendo mentre suonava il campanello.

Abby aprì la porta e rimase pietrificata nel vedere chi aveva davanti. Si spostò da davanti la porta per lasciarli entrare e non appena furono dentro la casa abbracciò Ziva.

"Sei tornata" disse felice.

A quel punto si erano già tutti radunati intorno a Tony e Ziva e stavano fissando la bambina che dormiva beata nel passeggino.

"Hai qualcosa da raccontarci, Ziver?" disse Gibbs indicando Lena.
"Si ho avuto una figlia e si... È di Tony..." disse piuttosto nervosa per la reazione di tutti.
"Congratulazioni" le rispose Gibbs abbracciandola.

Ora Ziva si sentiva a posto. Certo voleva che anche gli altri le facessero capire che erano felici che fosse tornata e che non provavano rancore nei suoi confronti.
Ma dal momento che Tony e Gibbs l'avevano accetta era di nuovo tranquilla.

Quando si staccò da Gibbs si accorse che tutti gli altri si erano fermati a guardare la bambina e Tony stava raccontando loro quello che era successo la sera prima.

"Come si chiama?" chiese Ducky.
"Lena DiNozzo" rispose Ziva avvicinandosi alla figlia.
"Ora tornerai al lavoro con noi, vero Ziva?" domandò Tim. Sembrava davvero felice di sapere che era di nuovo lì.

Ziva guardò Tony e poi Gibbs.

"Io... Si... Mi piacerebbe, però immagino che ci sia qualcuno al mio posto ora..." disse.
"Si, c'è una nuova ragazza. Però lo sai che per te c'è sempre posto, Ziver" rispose Gibbs.
"Passa da Vance finite le vacanze di Natale. Sono sicuro che riusciremo a sistemare tutto e tu sarai di nuovo parte della nostra squadra" aggiunse.

Ziva sorrise e rispose "Grazie".
"Andiamo, dovete sedervi con noi. Dobbiamo raccontare un sacco di cose a Ziva e lei deve raccontare tutto quello che è successo in questo anno e mezzo che non ci siamo visti" disse Abby prendendo Ziva per mano.
"Ok... Ma per favore non facciamo troppa confusione, lei dorme" chiese Ziva indicando Lena.
"Oh, non ti preoccupare. Saremo silenziosi! Oh, ma presto dovrai conoscere il figlio di Palmer e Breena! È così dolce" rispose Abby.

Rimasero in casa di Abby un paio d'ore durante le quali furono ricoperti di domande. Quando Ziva si alzò per andare a prendere un bicchiere d'acqua Gibbs la seguì.

"Hey, tutto bene?" le chiese.
"Si, Gibbs" rispose.
"Sei felice, ora che sei tornata. Lo sai è importante che tu sia felice" le disse.
"Si lo sono, ora so che questa è la cosa giusta da fare. Stare con voi, con Tony" rispose.
"Grazie, per non esserti arrabbiato" aggiunse abbracciandolo.
"Oh, ma ero arrabbiato, quando sei andata via. Molto anche. Ma ora sono solo felice di averti qui. Bentornata a casa" le disse dandole un bacio sulla testa.

Quando, dopo aver passato del tempo con gli amici, tornarono a casa e andarono a dormire, Ziva non poté fare a meno di buttarsi tra le braccia di Tony.

"Carenza di coccole, occhioni belli?" le disse lui stringendola.
"Si e... Voglio anche dirti grazie. Avevi ragione" rispose.
"E di cosa, Zee. Sono qui per questo, per aiutarti quando hai bisogno" disse.
"E comunque, grazie a te per essere tornata. Iniziavo ad impazzire senza di te" aggiunse.

Ziva lo baciò e tornò ad abbracciarlo.

"Voglio passare tutta la mia vita così" disse Tony.
"Ti amo" aggiunse.
"Ti amo anche io" rispose Ziva poco prima di addormentarsi.

Dopo poco anche Tony si addormentò, pensando alla sua nuova vita con Ziva e con Lena.
Tutto sarebbe andato bene, ora.













Note dell'autrice:

Eccoci qui con l'ultimo capitolo! XD
Beh, ovviamente ci avevate azzeccato... Ziva e Tony si incontrano con il resto della squadra!
Come poteva essere altrimenti? Non volevo concludere la storia senza sapere come avrebbero reagito tutti al ritorno di Ziva e a Lena! :D

Cosa ne dite del momento in cui Ziva ha capito che doveva tornare a casa? Ci ho pensato un po'... E siccome adoro quelle tre parole che Tony le ha detto, ho deciso che quella poteva essere la cosa che le ha fatto cambiare idea...

Come potete vedere, ho detto che hanno un'altra persona che sostituisce Ziva... Ma non ho citato la Bishop...
Per un semplice motivo: di lei ho visto poco o nulla e non voglio esprimere opinioni... Se mai scriverò qualche FF dove metterò anche il suo personaggio vedrò come comportarmi... Magari è un bel personaggio ma io proprio non riesco a farmela andare a genio... -.-

Comunque...
Grazie a tutti quelli che hanno letto, inserito la storia tra le preferite e recensito.
Siete davvero fantastiche!

A presto.
Baci, Meggie.

P.s.: in teoria mercoledì dovrei aggiornare "Do you believe me?", ma giovedì ho un esame all'università... Quindi se riesco aggiorno, altrimenti dovrò spostare l'aggiornamento a giovedì! Se ciò accadesse, spero possiate perdonarmi... :)
P.p.s.: se mi sento ispirata può anche darsi che inizi una nuova storia che posterò ogni lunedì... Ho qualche idea, ma non faccio promesse! XD 
  
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