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Autore: lady hawke    27/01/2014    3 recensioni
C’era troppo rosso e troppo sangue, nei sogni di Viserys, c'era sempre e in continuazione. Talmente tanto da tormentarlo e da farlo impazzire, da fargli perdere di vista anche il suo obiettivo più importante.
Talmente tanto da pensarlo reale.
Questa storia è arrivata seconda al contest: flash a pacchetti - Halloween
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Viserys Targaryen
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Titolo: Incubi Rossi

Autore: Ladyhawke

Fandom:  Games of Thrones

Personaggi: Viserys Targaryen

Pairing: nessuno

Genere: Introspettivo, drammatico

Rating: giallo

Avvertimenti: violenza nemmanco tanto velata su minori

Note Autore: Ho felicemente usufruito dei pacchetti Mummy e Giallo, che mi sono stati enormemente di aiuto nella stesura di questa storia. Viserys è un personaggio difficile e complesso da trattare, ma amo i suoi dissidi, la sua follia e il suo dolore. Chi molto soffre, spesso diventa più cattivo, e il nostro Targaryen ne è l’esempio più evidente. La violenza su Dany è feroce e spesso scatenata da accadimenti piccoli ed insignificanti, ma è, credo, l’unico modo di Viserys di mantenere il controllo su qualcosa, in questo caso sul suo unico suddito. Perciò eccoci qua. 498 non proprio di splatter, ma spero sufficientemente in tema. A voi!




Incubi rossi


Quello che rendeva i Targaryen speciali, agli occhi del piccolo Viserys, erano quei capelli argentei, capaci di splendere anche al buio. Così unici, così particolari, erano un marchio di riconoscimento e un vanto. Come lui li avevano avuti suo padre e suo fratello Raeghar, anche se ora non erano che polvere. Come lui li aveva Dany, e li faceva svolazzare in giro, quando correva e giocava. Era sempre per i capelli che l’afferrava, quando voleva trattenerla o colpirla. Erano morbidi e setosi anche più dei suoi, e li stringeva con la mano sinistra, mentre con l’altra sfogava le sue angosce e la sua rabbia.
L’aveva fatto anche quel giorno, quando Danaerys gli aveva mancato di rispetto facendogli una smorfia, e risposto in maniera insolente ad un suo richiamo.
“Tu non sei il mio re.”
L’aveva rincorsa, urlando. Poi l’aveva afferrata per i capelli e l’aveva colpita.
“Io sono il maggiore, io sono il tuo re, e un giorno tu sarai la mia regina.”
Non si era trattenuto davanti al corpo di bambina, non aveva nemmeno percepito il dolore delle sue, di mani, mentre continuava a colpire la sorella, con tutta la cattiveria di cui era capace. Aveva continuato fino a che Dany non era rimasta muta e immobile, con i capelli che si erano tinti di rosso, grumosi. Si era fermato lì, osservando il modo in cui aveva intaccato quella splendida massa argentea. Non pensava a Dany, pensava a come aveva lordato uno dei simboli dei Targaryen, così com’era avvenuto a Westeros. Aveva continuato a fissare quella macchia rossa sempre più grande, pensando alla Fortezza Rossa, e a tutto il sangue che aveva visto, o a quello sul letto di sua madre, quando era morta di parto.
Le sue mani ora erano macchiate e impure.
Con ancora tutto quel rosso negli occhi si era svegliato nel mezzo della notte. Supino, sudato e con il fiato corto, si era voltato giusto per scoprire che Dany dormiva accanto a lui. Doveva essersi nascosta nel suo letto chissà quando, spaventata dai rumori della notte. Era una sorella affettuosa, nonostante il carattere di Viserys, e tornava sempre da lui, come un cagnolino.
Viserys si ritrovò a vergognarsi di se stesso: aveva sognato di colpire così violentemente sua sorella, mentre lei lo cercava per essere rassicurata. Non era un buon fratello maggiore, questo era certo, ma non avrebbe saputo essere diverso da com’era. Non riusciva a non detestare la sorella, anche se non era colpa sua, non riusciva a non pensare che quella poppante fosse un peso, una responsabilità, una zavorra. Era anche la sua unica garanzia per avere un erede puro, ma a volte perfino questo perdeva importanza.
Si voltò ad osservarla, i raggi di luna che illuminavano i suoi bei capelli. Se ne attorcigliò una ciocca attorno ad un dito. C’era troppo rosso e troppo sangue, nei sogni di Viserys, perciò si rimise a dormire stringendo quella ciocca, come protezione agli incubi che la notte gli avrebbe di sicuro portato ancora.


 
 
 

ps: pubblico con estremo ritardo questa storia perché me ne sono totalmente dimenticata, mea culpa! Faccio però onore al bellissimo giudizio di Agnese, che mi ha fatto arrivare seconda dopo Trick. http://freeforumzone.leonardo.it/d/10715354/-MULTIFANDOM-Contest-flash-a-pacchetti-Halloween/discussione.aspx/1

Forma, stile/ accuratezza lessico e grammatica: 7.5/10 
Niente da rilevare se non un errore che fai abbastanza spesso, in frasi come "Erano morbidi e setosi anche più dei suoi, e li stringeva": se vuoi usare la virgola, usala anche dopo, in questo caso, setosi. Non è un errore gravissimo e so che c'è una certa diatriba sulla questione, ma di solito niente virgola prima di e. 
L'unico altro appunto che mi sento di fare è che lo stile, pur chiaro e piuttosto scorrevole, è un po' intaccato dalla mescolanza ciò che accade/POV di Viserys. Mi spiego. Scrivi "succede X" e poi ci attacchi le reazioni di Viserys, poi di nuovo un pezzetto, un a capo e un altro sentimento/reazione/considerazione di Viserys. È giusto un pochino cervellotico, ma assolutamente niente di grave :) 

IC e caratterizzazione dei personaggi: 9/10 
Non sono proprio sicura del giudizio, ma di sicuro il Viserys violento e che bada di più ai simboli che alle persone è lui spiccicato. Mi ha lasciato un po' perplessa il senso di colpa, ma credo lo lascerò passare come un singhiozzo di umanità in quella bestiaccia bionda. 

Attinenza agli obblighi, originalità: 8.5/10 
Anche qui, l'incubo non è una scelta particolarmente originale, né lo è il fatto che Viserys picchi Dany... Ma la scelta di concentrarsi sui capelli come simbolo mi è piaciuta un sacco :) 

Totale: 25/30 




 
  
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