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Autore: _Met_    27/01/2014    3 recensioni
[Questa Fanfiction partecipa al contest "...And what about crack!pairings?" indetto da Iris e Alle sul forum di EFP].
{Marco x Gianluca }
“Che senso ha vivere, se non puoi sentirti vivo?”
E' una semplice domanda a cui però Gianluca non ha mai trovato risposta. E forse la troverà grazie a Marco.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gianluca Zanardi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: _Met_
Titolo:  You Live. I live
Eventuale Sottotitolo: //
Pairing: Marco x Gianluca
N ° parole: 934
Frase: “Che senso ha vivere, se non puoi sentirti vivo?” 15 { credo }

Personaggi : Marco Maseratti, Gianluca Zanardi
Note: non so mai che scrivere nelle note { è snervante non sapere che dire }. Comunque ringrazio Alle per avermi dato qualche giorno in più per pubblicare. Ho scelto la Marco x Gianluca perchè   oramai questo pair sta scomparendo e volevo mettermi alla prova scrivendo su di loro. E niente spero vi piaccia. Uno stra mega abbraccio ciliegioso (?)
Met
 
 
 
“Che senso ha vivere, se non puoi sentirti vivo?”

La frase è scritta in un elegante corsivo sulla prima pagina del libro di testo.  Gianluca studia per un pò quella frase poi rivolge lo sguardo alla lavagna, dove inizia a scribacchiare qualche appunto.  La lezione termina e lui esce dalla classe per dirigersi verso casa. All’uscita scorge la sagoma di Marco che allegro come sempre gli sorrideva radioso.
« Ciao Gianlu » saluta il ragazzino dai capelli rossi mentre si sistemava meglio lo zaino sulle spalle.
« Non chiamarmi Gianlu » risponde freddo Zanardi.
 « Okay Gianlu » sorride Marco.
A volte quel ragazzino è proprio irritante. Pensa il ragazzo dai capelli corvini.
Il discorso finisce lì. Entrambi hanno lo sguardo e i pensieri distanti. Solo che Marco è perso nel suo mondo, mentre il maggiore pensa a tutta la sfilza di compiti che gli è stata assegnata per il giorno successivo.
« Oggi vieni al campetto Gianlu ? » domanda Marco mentre apre il cancello di casa.
«  No, non posso, devo studiare » risponde l’interpellato.
« E dai solo cinque minuti » insiste il ragazzo aggrappandosi al braccio dell’amico.
« Staccati Marco » lo rimprovera Gianluca.
« No! » protesta il ragazzo dai capelli rossi.
« Mi stacco solo se oggi vieni al campetto » insiste Maserati.
La pazienza di Gianluca sta raschiando i limiti e questo Marco lo sa. Come sa che per ottenere ciò che vuole deve insistere.
« Per favore Gianlu » lo supplica.
« Ho già detto di no Marco. Non insistere » protesta Zanardi.
« Dai fai solo due tiri e poi vai a casa » propone Marco.
Gianluca sospira per la seconda volta.
« Non posso Marco, ho troppe cose da fare » si giustifica esasperato.
Il più piccolo sbuffa contrariato e borbotta un incomprensibile dannati compiti.
« Io vado a domani Marco » saluta Gianluca avviandosi verso casa.
« Quindi oggi verrai al campetto ? » chiede ancora Marco speranzoso.
« Vedremo » risponde vago il ragazzo dai capelli corvini.
Eppure Marco sa che Gianluca si presenterà al campo.
Lo fa sempre è Marco lo ama proprio per questo.
Perché per lui Gianluca e come una calamita, più lui si allontana, più lui si sente obbligato ad avvicinarsi.
***
Gianluca sbatte la porta con violenza e butta lo zaino in un angolo a caso della casa. C’è riuscito di nuovo, per l’ennesima volta Marco l’ha convinto a venire.  Si siede sul divano e si prende il volto tra le mani sospirando. Come faccia quel ragazzo a fargli quell’effetto se lo chiede da sempre. Lui si allontana e Marco lo segue a ruota. Riluttante il ragazzo prende lo zaino e si dirige in camera, dove inizia a studiare. Prende il libro di letteratura e casualmente il suo sguardo si posa sulla frase scritta in un corsivo elegante.

“Che senso ha vivere, se non puoi sentirti vivo?”~.

Gianluca abbassa lo sguardo. Un nodo gli si forma alla bocca dello stomaco. È in quella stretta percepisce una nota di consapevolezza. Come faccia quella frase a descriverlo così bene solo il cielo lo sa. Perché lui se le è posta troppo spesso quella domanda a cui non ha mai trovato risposta. E tuttora se lo chiede il motivo per cui valga la pena vivere. Come sempre non si da risposta e continua a studiare. Però questa volta c’è un qualcosa che impedisce al ragazzo di concentrarsi. La domanda gli frulla in testa come una musichetta insistente e fastidiosa. Si prende il viso tra le mani e sospira pesantemente. Finalmente dopo due ore d’intenso studio il ragazzo chiude il libro e si butta sul letto stanco morto. Ma nell’esatto momento in cui chiude gli occhi il cellulare suona insistente e fastidioso. Gianluca cerca di ignorare il trillo assordante ma pochi minuti dopo si costringe a rispondere al messaggio. Si alza con fare scocciato e dalla borsa raccata l’arnese infernale che continua a squillare.
« Quando mai ho avuto questa suoneria del cavolo » impreca a mezza voce Zanardi mentre apre il messaggio. E poi si ricorda che quella maledetta suoneria gliela impostata Marco il giorno in cui gli ha preso il cellulare dalla borsa.

Vieni al campetto ?

Il messaggio ovviamente è di Marco che insistente come sempre gli chiede di vederlo. Non ricorda nemmeno più lui da quant’è che questa tiritera va avanti. Però deve ammettere a se stesso che non gli dispiace per niente.

Vengo ma faccio solo due tiri.

Risponde in modo frettoloso come se non vedesse Marco da una vita e tutto ciò che vuole, è stringerlo a se per non lasciarlo mai più.  Una risata amara gli sfugge dalle labbra, non riesce a capacitarsi del fatto che lui Gianluca Zanardi dipenda così tanto da Marco Maseratti. Che poi lui la chiama dipendenza come se Marco fosse una droga quando invece ha un altro nome che sa di dolcezza e affetto. È una parola che in molti usano e che troppo spesso è detta con superficialità. Cinque lettere che nessuno ha mai provato nei suoi confronti prima di Marco. Amore.  È questo che prova Gianluca nei confronti di Marco.  Lo sa, eppure non da alcun segno di essere innamorato del rosso.  Eppure ogni volta che lo vede, non può far altro che sorridere. E forse solo ora sa rispondere a quella domanda del libro di testo. Ora che e con Marco sulla panchina abbracciato a lui. Ora che le loro labbra sono unite in un bacio che entrambi desideravano da molto, troppo tempo. Ora che finalmente Gianluca è riuscito a dirgli Ti amo e quella droga è diventato amore.
 
Vivi perché ci sarà sempre qualcuno che riuscirà a farti sentire vivo.
 
   
 
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