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Autore: Dolcemaia Shizuru117    27/07/2003    0 recensioni
Salve a tutti!! Come avrete notato siamo in due, cioè questa fic è stata scritta a 4 mani… Vabbè è un esperimento, ma io e Shiz ci abbiamo davvero investito moltissimo ( per i poco svegli, non parlavo di soldi Nd Dolce&Shiz), quindi speriamo davvero che apprezziate, perché vi troverete di tutto, odio, amore, amicizia e se ci gira anche qualcosina di più… (Shiz non ti preoccupare, fidati di me…^_^ Nd Dolcemaia) Altrimenti fuoco e fiamme si abbatteranno su di voi…. Skerzo, non siamo ancora arrivate a questo punto, ma poco ci manca… Per il momento le note si fermano qui, ma sappiate, se non recensirete, una botta in testa avrete… (X la serie NO ALLA VIOLENZA)! A parte gli scherzi, ci farebbe molto piacere ricevere i vostri commenti, è del tutto inutile dire che anche quelli negativi saranno graditi, xkè NON E’ VERO!!! Non basta già che le recensioni siano elargite con il conta gocce, volete pure infierire dicendo che non vi piace??? Risparmiateci, please!! Cmq dopo queste note, che preferirei definire AVVERTIMENTI (!!!) (Shiz ora preoccupati! Nd Dolcemaia), vi lasciamo alla fic! Buona lettura!!! ^_^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Way of Heart di Dolcemaia & Shizuru117

 

Dopo tante disavventure (tra le nostre e quelle del sito potremmo scrivere un libro, altro che fic), ecco a voi un altro capitolo di questa fic, che fidatevi di noi, è stupenda... Sappiamo che il nostro non è un parere imparziale, in fondo siamo noi a scriverla, però leggete e vedrete... Anzi più che altro scrivete, per il solito motivo, ossia, più commentate, più saremo invogliate a scrivere... Basta commenti e buona lettura!!

by Dolcemaia e Shizuru117

Capitolo 2 : L'uragano Hikaru

Appena uscita dalla stanza in cui aveva ricevuto una delle notizie più belle delle sua vita, corse nella sua stanza, si tolse di dosso la divisa, e poi convinta di trovarla lì, in un baleno volò in giardino, per parlare con Minami. Le raccontò tutto d’un fiato, non omettendo chiaramente il suo stato di totale estasi.

“Minami non so se ti rendi conto di quello che ti sto dicendo?? Passerò con lui tre interi giorni… Fianco contro fianco, a strettissimo contatto, magari lui mi sfiorerà la mano, e proverà lo stesso brivido che sento io ogni volta che lo vedo, mi fisserà dritto negli occhi, si accorgerà che sono io la donna della sua vita e s’innamorerà perdutamente di me…” Disse la ragazza, buttandosi di peso su una panchina. Aveva parlato con l’aria trasognata e lo sguardo fisso nel vuoto, come se la scena, mentre la raccontava, si stesse svolgendo davanti ai suoi occhi.

“Si, Hikaru, io mi rendo conto benissimo, ma credo che tu ci stia sperando troppo…”

“Troppo??” Il viso della ragazza era più che interrogativo, che cosa voleva dire Minami con quelle parole? Invece di essere contenta per lei, la vedeva perplessa, non aveva motivo di temere che facesse una delle sue solite scenate al Comandante, perché lo adorava e solo da lui, avrebbe accettato passivamente ogni decisione, anche se totalmente sbagliata.

“Si, decisamente!”

“Ma dai, stavo scherzando, non mi aspetto poi così tanto!! Non siamo mica nei film!”

“Non ti aspetti, ma lo speri!”

“E’ chiaro, ma credi sia di ghiaccio? Mi piace troppo quel ragazzo per poter rimanere impassibile all’idea di doverci lavorare assieme in un progetto così importante! E sinceramente non capisco perché tu sia così diffidente!”

“Mi odierai, per quello che sto per dirti, ma credo che ne resterai delusa..”

“Delusa? Minami, smettila di parlare con mezze frasi, proprio non mi piace!!”

“Intendo dire, che tu come al solito, investi tutta te stessa in nuovi rapporti che siano d’amicizia o d’amore, perché idealizzi le persone che ti sono di fronte, le immagini perfette e quando ti mostrano di essere umane, con dei difetti che è logico che abbiano, tu le fai cadere dal piedistallo su cui le avevi messe e ti senti delusa!”

“Ma che c’entra ora?”

“Stai facendo la stessa cosa con il Comandante! Se scoprirai che non è come immagini, cosa farai?”

“E’ un discorso campato in aria… Per esempio con te e Asaba questo non è successo, spiegami il perché!”

“Perché ci conosciamo da una vita e ci siamo talmente abituati ai nostri difetti da non accorgercene nemmeno!”

“Non è per questo! E’ perché siamo persone speciali e anche Squall Leonhart, lo è… Ne sono certa, non mi deluderà!!” Disse alzandosi dalla panchina e andandosene via. Perché Minami voleva metterla così in difficoltà? Era così difficile per lei capire, che era certa che qualcosa sarebbe cambiata a causa di quella situazione? Per una volta avrebbe avuto la possibilità di mostrarsi ad un suo superiore, che per di più le piaceva da matti, com’era veramente e che il suo temperamento a volte troppo impulsivo ed eccessivo, non le impediva di poter essere efficiente nel suo lavoro, non voleva e non poteva mandare all’aria quell’occasione solo per timore di essere delusa.

E poi era più che certa che Squall fosse praticamente perfetto, se non fosse per un unico difetto... quell’oca della sua fidanzata… Forse poteva mostrargli che non tutte le ragazze erano così interessate all’aspetto esteriore e ce n’era addirittura qualcuna capace di articolare un discorso serio, senza fermarsi ogni due secondi per sapere se aveva detto qualcosa di sensato; in più era un modo come l’altro per conoscerlo meglio e sentire il suo profumo.

Inutile dire che, quando si è innamorati, il tempo passa veramente veloce.

Senza che Hikaru se ne accorgesse, era già giovedì e lei non stava più nella pelle. Quel pomeriggio Asaba e Minami erano dovuti andare a Timber per conto della prof.ssa Trepe e lei aveva preferito stare al Garden, pur sapendo che non aveva niente da fare. Decise, quindi, di andare a mangiare qualcosa in mensa con la speranza di trovare ancora qualche panino. Come si aspettava, l'intero locale era pieno di ragazzi e ragazze che urlavano alla disperata ricerca di qualcosa da mangiare; avevano messo su una vera e propria rissa. Lei, contenta e motivata, si buttò in mezzo alla mischia.

"Ehi, lascialo! Quel sandiwich è mio!"

"Neanche per idea! Adesso l'ho preso e non lo mollo di sicuro" Urlò Hikaru.

"Stammi a sentire ragazzina, è da circa mezz'ora che cerco di avere qualcosa da mangiare e tu, l'ultima arrivata, non mi fregherai di certo il panino!"

"Ehi, guarda che se continui così ti spacco la faccia, fossi anche un Seed."

"Ma io SONO un Seed per tua informazione!"

"E chi se ne frega..." Rispose con noncuranza Hikaru.

"Senti, Zell Dincht non si è mai fatto battere da una mocciosa!"

"No, non mi dire. Tu sei quel Zell? Quello che ha combattuto assieme al comandante?"

"Esatto. E ora, se non ti spiace, vorrei avere il mio pranzo." Disse Zell, un tantino arrabbiato.

"Ma te lo puoi proprio sognare!! Eroe o non eroe, ti assicuro che il mio stomaco è di gran lunga più temibile della Strega!" Disse Hikaru, in modo piuttosto sfrontato, stringendo ancora più a se, l'agognato panino.

"DAMMI IMMEDIATAMENTE QUEL PANINO, MEZZA MATRICOLA CHE NON SEI ALTRO!!!"

"MEZZA MATRICOLA??? HAI DETTO MEZZA MATRICOLA??? TU DI QUESTO PANINO DI QUESTO PASSO NON NE VEDRAI NEMMENO UN QUARTO!!!" Urlò la ragazza ancora più arrabiata. Zell era un suo superiore e non avrebbe mai dovuto permettersi di trattarlo in quel modo, ma in fondo anche Quistis era la sua professoressa e con lei non si era fatta alcun problema, in più era noto al mondo che più si feriva Hikaru nell'orgoglio, chiamandola matricola, più la ragazza s'infervorava.

"Che diavolo sta succedendo qui?? Perchè state urlando in questo modo?? E tu matricola, si può sapere perchè stai litigando con un tuo superiore?" disse una voce familiare.

Hikaru si fermò all'istante, Squall era lì davanti a lei e stava parlando con Zell. Certo, sapeva che erano amici, ma non credeva di poterli vedere, insieme, alla mensa della scuola. Per un momento fu indecisa sul da farsi, quella volta non c'erano Minami ed Asaba con lei così, da brava matricola, rispose alla domanda.

"E-Ecco, non sappiamo di chi è quel panino, d-diciamo che è una piccola lite sulla proprietà..." Quanto si vergognava. Quando si trovava faccia a faccia con lui parlava proprio come una deficiente.

"Zell, ha ragione?" Disse il comandante.

"Ma Squall, è una vita che cerco di poter mangiare qualcosa! Io ho fame!"

"E smettila. Non sei più una matricola. Quanto a te Chieng, non ti azzardare più ad attacar briga con un Seed, sono stato chiaro?"

"Ma io...sì, ho capito" Disse con rassegnazione Hikaru. Era inutile prolungare ancora di più quel discorso. Sarebbe stata solo una perdita di tempo e lei, come minimo, avrebbe ricevuto una ramanzina che non si sarebbe più scordata.

"Beh, io adesso vado Zell. Ci vediamo stasera."

"Ciao Squall." Zell salutò l'amico. In seguito guardò Hikaru "Ehi, mi dispiace che ti abbia risposto così male. E' un po' rude a volte... anzi diciamo spesso... senza contare che, forse, è anche colpa mia"

"Puoi ben dirlo amico! Ma io non capisco, ma perchè solo le matricole devono essere trattate come zerbini?"

"Vabbè, facciamo così: visto che io so cosa vuol dire essere una matricola bistrattata dal mondo, ci dividiamo a metà il panino. Oltretutto non ci vedo dalla fame!"

"No, non preoccuparti, mi è passata la fame, prendilo pure tutto. Io me ne vado in camera." Rispose al ragazzo, quando ormai si era già allontanata, facendogli un gesto della mano per salutarlo.

"E di che! Grazie a te che me lo lasci pappare tutto!" Le rispose, guardandola allontanarsi nei corridoi del Garden... Qulla ragazza aveva qualcosa di strano, ma che non gli dispiaceva, Zell aveva la sensazione che non sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe vista...

Hikaru, nel frattempo, non riusciva a capacitarsi del fatto che quello strano biondino avesse combattuto assieme a Squall, sembrava veramente un bambino da come si comportava, magari era molto bravo in battaglia, ma era decisamente troppo infantile per poter essere messo a paragone con il suo statuario capitano. Passò quasi tutta la giornata in camera ad aspettare che Minami ed Asaba tornassero e, alla fine, decisero che sarebbero andati tutti insieme a mangiare qualcosa in pizzeria, in fondo saltare il pasto le aveva messo addosso un languore che avrebbe digerito in breve tutta la mensa se solo avesse potuto.

La serata trascorse tranquilla a parte il conto della pizzeria che fu alquanto esorbitante visto che Hikaru affamata come non mai aveva ingurgitato più di tre pizze consecutivamente, attirandosi gli sguardi leggermente schifati dei suoi due amici, che ormai non sapevano come porre rimedio ai comportamenti vagamente mascolini della loro amica.

Il giorno seguenta Asaba e Hikaru stavano vagando per i corridoi alla ricerca di qualcosa che sembravano proprio non trovare...

"Sono proprio una scema..."

"Per fortuna che mi risparmi la fatica di dirtelo e lo riconosci da sola!" Disse il ragazzo con tono ironico, continuando a camminare dietro l'amica, con le braccia alzate incrociate dietro la nuca. Per lui era proprio uno spasso vederla così agitata solo per un uomo.

"Quando penserai di piantarla, Asaba??" Continuò lei aprendo la centesima porta e sbirciandovi dentro.

"Visto che non sai fare altro che trattarmi male, ora me ne vado!!"

"E allora fallo! Sono ore che mi minacci così!! Ti giuro che se Minami non avesse avuto da fare, non ti avrei mai chiamato!!"

"Siamo nervosette, oltre che molto molto scortesi!! In fondo ti sto facendo un favore accompagnandoti!!"

"Non sono una bambina, so andarci anche da sola!!"

"Non direi proprio, visto che sono almeno due ore che giriamo in questi corridoi alla ricerca dello studio in cui Selphie organizza il Festival ogni anno e non siamo riusciti a trovare nulla!!!"

"Mica è colpa mia!!" Si discolpò la ragazza.

"E di chi allora?? Eri talmente imbambolata, quando hai saputo che avresti lavorato con il comandante che ti sei scordata di tutto il resto, compreso le cose essenziali, del tipo, DOVE CI RIUNIAMO!!!!"

"Pensi che non lo sappia?? Potessimo almeno chiedere qualcosa a qualcuno... Magari quel tipo.... Zell, lo sa?"

"Mah, può essere, ma quello non mi sembra tipo da sapere queste cose!!"

"Sempre meglio di continuare a girare a vuoto.. In più so già che tutto ciò, mi costerà se non una sonora punizione, sicuramente una predica apocalittica..."

"Sarebbe anche giusto, chissà è la volta buona che ti decidi a scendere dalla nuvoletta rosa su cui sali, ogni volta che si nomina Squall Leonhart!!"

"Simpatico!!" Rispose la ragazza seccamente, facendo un sorriso di stizza. Immediatamente si diressero verso la bilbioteca, luogo che Zell frequentava assiduamente, sebbene nessuno l'avesse mai visto con in mano uno straccio di libro. Hikaru sperava vivamente che, quel'assurdo individuo la potesse aiutare, sarebbe già stato imbarazzante arrivare in ritardo, figuriamoci se fosse venuta fuori la causa di quel ritardo.

In effetti, si era comportata proprio da svampita, non chiedendo nulla circa i dettagli tecnici dell'organizzazione, ma non era nemmeno colpa sua se il cervello le era andato completamente in pappa appena aveva sentito che Squall l'avrebbe aiutata. Si aspettava grandi cose da questa collaborazione, sebbene non volesse ammetterlo apertamente a Minami, che aveva intuito tutto e soprattutto a se stessa.

Videro Zell che assieme ad un suo amico, un tipo strano con indosso un lungo giaccone di pelle marrone e un cappello stile cowboy, stavano appunto dirigendosi fuori la biblioteca, verso l'ingresso del Garden. Hikaru fece una corsa assurda, pur di riuscire a fermarli, seguita dal povero Asaba, che sebbene non avesse nulla a che fare con il festival aveva promesso all'amica di aiutarla almeno all'inizio....

"Zell... Zell... Fermati un secondo ho bisogno di un'informazione importante!!" Disse la ragazza piombandogli alle spalle e piegandosi in due per il fiatone.

"Ah, ma tu sei la pazza del panino!!" Rispose lui, quasi come fosse una cosa naturale quella che aveva detto. Hikaru, sbiancata di colpo per l'affermazione, si girò e guardò Asaba alle sue spalle, con un'espressione assurda come per dirgli "Questo è totalmente scemo!", facendolo scoppiare di punto in bainco a ridere.

"Stamattina vi siete svegliati tutti molto simpatici..." Ribattè la ragazza sottovoce, riferendosi anche alle battutine cattive che le aveva fatto l'amico precedentemente.

"Eh?"

"No, niente! Comunque mi chiamo Hikaru!!"

"Hai proprio un bel nome, e anche il resto non scherza..." Aggiunse lo strano tipo con il cappello, squadrandola dalla testa ai piedi.

"Scusalo, Hikaru.... lui è Irvine!" Disse Zell, mortificato per il comportamente del'amico.

"Il migliore tiratore scelto dei Garden di Balamb e Galbadia è onorato di fare la tua conoscenza!!"

"Ehi, piantala Don Giovanni!!" Tuonò Asaba, avvicinandosi ad Hikaru. Non gli piaceva per niente quel tipo, soprattutto per come guardava la sua amica e soprattutto per la rapidità con cui aveva già cominciato a metterle le mani addosso con la scusa di salutarla affettuosamente.

"Il fidanzatino è geloso?" Domandò Irvine sarcastico.

"Non ho nessun fidanzatino!! Lui è Asaba - presentò l'amico - E comunque non sono affari tuoi!! Sono qui per un altro motivo" Disse rivolgendosi di nuovo a Zell.

"Zell non è che sapresti dirmi, dove Selphie organizza il Festival ogni anno???"

"Ma allora vedi che ti sono più che utile??" S'intromise Irvine prima che il biondo potesse intervenire, prendendo la ragazza a braccetto.

"Ho spesso aiutato Selphie nell'organizzazione e non c'è nessuno che conosca meglio di me quello studio!!" Continuò il ragazzo passeggiando, tenendo ancora ben stretta la ragazza, presumibilmente verso la benedetta stanza, seguiti a ruota dagli altri due.

"Diciamo che lo conosce molto bene, perché è il luogo preferito dei tuoi incontri amorosi con Selphie... LA TUA RAGAZZA, HAI PRESENTE??" Disse Zell chiaro e forte, facendo sbellicare dalle risate Asaba, mentre il povero malcapitato era piombato a terra, vista l'enorme figura che aveva fatto con Hikaru.

"Bè ragazzi, non vorrei interrompere questo momento esilarante, ma devo proprio scappare, perché sono già infinitamente in ritardo, non è che sapreste indicarmi dov'è??" Chiese Hikaru, facendo appello alla sua pazienza. Ma com'era possibile che quei due fossero i compagni del suo Comandante?? Più i secondi passavano, più questa domanda le rimbalzava nelle pareti della calotta cranica.... Per lei era davvero un mistero.. quei due erano troppo, troppo assurdi.

"Siamo quasi arrivati, tanto vale che ti ci accompagnamo noi!" Le rispose Zell. Bè forse aveva tirato troppo presto le somme, non sembrava poi così male, era gentile in fondo a volerla scortare fin lì.

"Come mai t'interessa tatno il festival?? Non dirmi che sei fissata come Selphie??"

"Ehi, Gallinaccio, bada a come parli, quella è sempre la mia ragazza!!!" Disse Irvine mostrando un pugno in segno di minaccia al povero Zell.

"Allora ogni tanto te lo ricordi!!" Infierì ancora Asaba, non riusciva mai a trattenersi dal fare quelle battute, ma in fondo aveva capito che con quei due si poteva scherzare, senza farsi troppi problemi.

"A dir la verità, è una punizione..."

"Punizione?" Domandò perplesso Zell.

"Si, la prof Trepe, mi ci ha costretto, se no col cavolo che mi prendevo questa responsabilità!!"

"Quistis che costringe qualcuno a fare qualcosa... Strano....E' saccente e forse un pò troppo intransigente certe volte, ma non è mai stata così autoritaria... Mah..." Disse Irvine molto pensieroso.

"Ma allora tu sei quella pazza che le ha gridato contro che è antica...."

"Zell, ma ci stai prendendo l'abitudine??? E' la seconda volta che mi dai della pazza in circa cinque minuti!!" Disse arrabbiata Hikaru.

"E' vero, me la ricordo ancora Quistis arrabbiata come non mai... Pensa che ha quasi spaccato una sedia per la rabbia e poi si è fatta prendere da una crisi isterica di pianto!!"Disse Irvine ridacchiando, non rendendosi conto di aver fatto sentire minuscola Hikaru. In realtà aveva visto Quistis sempre e solo come ua professoressa, piuttosto antipatica che si frapponeva continuamente fra lei e la perfezione, con quei suoi metodi assurdi, ma non aveva mai pensato che dietro quegli occhialetti ci fosse una donna sensibile come tutte le altre, che piange quando la si offende e si sente avvilita, quando lo si critica.

"Bè... si... però mi dispiace!!" Si limitò a dire.

"Alcuni particolari, Irvine, poteva anche evitare di raccontarteli, però anche tu avrai le tue buone ragioni, so che significa stare dall'altra parte, quindi è comprensibile per certi versi il tuo atteggiamento e Quistis lo sa, forse è anche per questo che continua a battere su di te..."

"Cioè?" Chiese incuriosita la ragazza a Zell.

"Sì, insomma, credo che lei abbia intravisto qualcosa di buono in te, ecco perché insiste tanto, altrimenti fidati di me, le sarebbe bastato non ammetterti all'esame da SeeD per vendicarsi!!"

"Quindi, credi che questa punizione sia un buon segno??"

"Io, credo di sì!" Disse aprendo la porta davanti cui erano fermi già da parecchio tempo senza accorgersene.

Hikaru entrò, già convinta di doversi sorbire una ramanzina dal Comandante, ma con sua grande sorpresa, dovette constatare che lì vi erano solo i membri del comitato di benvenuto del Garden e i responsabili delle varie sezioni del festival.

Hikaru fu per un attimo smarrita, cosa che non passò inosservata agli occhi dei suoi accompagnatori. Asaba preferì rimanere in silenzio, sapeva già che quell'espressione non era altro che l'esternazione della delusione che la ragazza stava provando.

"Hikaru, che c'è?"

"No, niente!" Provò ad fingere la ragazza.

"Non è vero.... E' che La prof. le aveva detto che ci sarebbe stato il Comandante a darle una mano...!" Rispose Asaba al suo posto, tentando di mettere una pezza a quella reazione incontrollata.

"Campa cavallo che l'erba cresce, Squall se non lo vai a prendere di peso, qui non ci metterà mai piede, se non quando Rinoa gli si scollerà di dosso!!" Disse Irvine ridendo. In effetti era vero, Squall ormai era sotto il dominio incontrastato di Rinoa e senza di lei non faceva nemmeno un passo, figuriamoci andare ad organizzare un festival, cosa che lui odiava quasi sopra ogni cosa e se non fosse stato per Selphie che ne andava matta, avrebbe volentieri eliminato l'evento in un batter di ciglia.

"Questa cosa non è giusta!! Io non ne so niente del Festival, mi avevano assicurato che lui mi avrebbe aiutato, non posso mica far tutto da sola!!!" Disse Hikaru, al massimo della sopportazione. Stava veramente per scoppiare! Quell'oca di Rinoa stava per rovinarle tutto, ma lei non l'avrebbe permesso per nessun motivo al mondo!!

Senza perdere tempo disse ai membri dell'organizzazione che sarebbe stata via per qualche minuto e in un battibaleno uscì dalla porta portandosi appresso il povero Asaba.

"Hikaru, HIKARU, MA SEI IMPAZZITA??!!" Protestò il ragazzo.

"Senti Asaba, per la prima volta nella mia vita posso fare qualcosa di importante, di veramente importante e non sarà certo una bamboccia a rovinarmi i piani!"

"Devo dedurre che stai parlando di Rinoa?"

"Ma che strano, credevo che il grande Hyne non ti avesse fatto il dono del cervello...Certo che sto parlando di lei!"

"C'è un unico problemino..."

"Sputa il rospo."

"Come al solito ti sei lasciata prendere troppo la mano e ti sei scordata una cosa fondamentale, DOVE ANDIAMO A CERCARLI??"

"Ma porc...mi sono scordata di chiederlo a Zell!" Disse Hikaru battendosi il palmo della mano sulla fronte.

"Ehi, ma sei diventata anche isterica oltre che pazza?!"Dise il biondo sbucando all'improvviso alle spealle di Hikaru.

"Senti Zell, in questo momento ho bisogno di tutto meno che delle tue battutaccie. Dove lo trovo il Comandante?" Ribattè Hikaru, senza rendersi conto che si stava guardando intorno come se fosse a caccia.

"Tutto qui il problema? Se non sono alla zona segreta probabilmente Squall si è andato ad allenare al centro addestramento. Se vai lì lo trovi di sicuro."

"Grazie Zell, un giorno saprò sdebitarmi." Si girò e corse come una forsennata per il Garden. Delle volte si chiedeva come mai l'avessero fatto così grande, ci voleva una vita per girarlo tutto. Il povero Asaba cercava di starle dietro ma l'amica correva troppo veloce e in poco tempo la perse di vista.

"Ehi, guarda! Siamo arrivati finalmen...Asaba? ASABA? DOVE TI SEI CACCIATO?"

"TANTO PER CAMBIARE NON VEDI OLTRE IL TUO NASO... SONO DIETRO DI TE." Hikaru vide il suo amico il lontananza, con il fiatone, mentre si teneva la pancia con un braccio.

"Ti credevo più in forma..." Provò a scherzarci su.

"Lo sai che in questi ultimi giorno ti trovo più SIMPATICA che mai?" Asaba era fuori di sè. Lo sapeva che non era tagliato per correre, non lo era mai stato.

"Su entriamo che altrimenti, quando torno, quelli dell'organizzazione mi tagliano in due!"

"Lo sai che non sarebbe una cattiva idea?"

Hikaru non rispose ed entrò camminando velocemente. Decise di prendere la porta di sinistra, era il modo più veloce per arrivare alla zona segreta. Si guardò un po' intorno e non vide nessuno fino a quando non arrivò un Archeosaurus davanti a lei. Solo in quel momento si era ricordata di aver lasciato la sua balestra in camera e adesso non poteva che usare i suoi pugni.

"Solo questa, ci mancava... solo questa. Io non lo so che gli ho fatto al grande Hyne. Adesso ci manca che ci lascio le penne e poi ho finito!"

"Senti Hikaru, io vado a prendere le armi ci vediamo dopo! Mi raccomando, fa fruttare le lezioni di Judo!"

"ASABA, BRUTTO BASTARDO! TORNA IMMEDIATAMENTE QUI!!!!!" Non si era nemmeno accorta di aver urlato come una bambina. Fece appena in tempo a girarsi che l'Archeosaurus si era lanciato all'attacco. Lei faceva del suo meglio per evitare i colpi della sua coda ma dopotutto non sapeva come difendersi senza contare che i suoi pugni erano poca cosa con l'HP elevato del mostro. Era molto in difficoltà ma ben presto le venne un'idea. La prof.ssa Trepe si raccomandava sempre di usare l'elemento gelo con il dinosauro e ben presto le venne un'idea folgorante.

"La sai una cosa bestione? Credo che, dopotutto, le lezioni teoriche di Quistis non siano così inutili. Vuoi vedere una cosa? TRIPLE, BLIZZAGA!" Lanciò le magie con l'unica cosa che le era rimasta, la speranza. Come si aspettava il mostro cadde a terra morto e lei si era guadagnata pure un bel po' di EXP.

"Ma guarda che mi tocca fare per organizzare uno stramaledettissimo festival!"

"Matricola, dove avevi lasciato la tua arma? Dovresti avere imparato che non si viene mai al centro addestramento senza." Queste parole le disse una voce familiare.

Proprio lui, pensò Hikaru.

"Senta Comandante, con tutto il rispetto, io non sono venuta qui nè per allenarmi nè per divertirmi!" La rabbia si era impadronita di lei, dopotutto, era per lui che aveva corso un inutile rischio.

"Non vorrei ricordarti di portare rispetto. Stai parlando con un Seed." La guardò con sfida e con i suoi soliti occhi corrucciati.

"Adesso basta. Lo sai perchè sono venuta qui? Per te. Mi sembra che la prof.ssa Trepe ti avesse cortesemente detto di aiutarci nella preparazione del festival."

"Non giustifica il fatto che ti rivolgi con tanta impertinenza ad un tuo superiore."

"Ringrazio ancora il cielo che il maestro Kyoshiro mi abbia insegnato il Judo. E adesso TU vieni con me nell'ufficio del festival e oltretutto TU ci aiuterai." Senza neanche rendersene conto lo prese per una manica della sua maglietta e lo portò in giro per il Garden come un cagnolino, senza neanche ascoltare le sue lamentele. Aveva veramente perso il lume della ragione e la rabbia era passata sopra persino alla sua cotta per lui. Il povero Squall non sapeva più che pesci pigliare, una matricola impazzita lo stava trascinando dappertutto e solo ora si rendeva conto che stava protestando al vento.

Non appena entrarono nell'ufficio, tutti furono sorpresi di vedere il Comandante che veniva portato dentro da quella sottospecie di uragano umano.

"LO SAI CHE PER QUESTA IMPUDENZA POTREI FARTI ESPELLERE??" Squall era proprio fuori di sè.

"Allora ragazzi, in questi tre giorni avremo l'onore di lavorare con il comandante Squall Leonhart quindi, gambe in spalla!" Sentenziò Hikaru, senza nemmeno ascoltarlo.

"Ehi ragazzina, vedi di ascoltarmi!"

"Lascia perdere Squall, è inutile, quella è una pazza fatta e finita." Disse, avvicinandosi, Zell.

"Questo l'ho visto da solo ma non crederà che lascio correre la questione così."

"Fa un po' come vuoi, ma ricordati che lei ha ragione. Sapevi benissimo che ti era stato affidato questo compito e logicamente abbiamo informato la tua < collaboratrice> che non ci saresti mai venuto qui, a meno che qualcuno ti ci portasse di peso e lei ci ha preso alla lettera!"

"Quindi è colpa vostra... Vatti a fidare degli amici! Mi conviene punire anche voi oltre quell'invasata!"

"Io sarò anche un'invasata, ma andiamo davanti al preside ed esponiamogli i fatti!! Probabilmente io sarò punita per i modi bruschi, ma non credo che la tua fama ne uscirebbe intatta, da questa faccenda!" Disse Hikaru, ancora arrabbiata nera, mentre distribuiva agli altri membri del comitato, dei fogli su cui aveva scritto alcune idee per il festival.

"Squall, mi dispiace farti notare che ha perfettamente ragione, quindi piantala e vedi di collaborare!"

"Per favore Zell, non ti ci mettere anche tu. Già che Rinoa mi da troppo da fare..."

"E dai, che ti costa perdere un po' del tuo pomeriggio! Cerca di essere meno bruto, almeno fino a quando non finisce il festival"

"................."

"Va bene, lo prendo per un sì."

Continua...

  
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