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Autore: MeliaMalia    28/01/2014    2 recensioni
E' proprio come un tempo, ognuno ha il suo ruolo e deve recitarlo per bene, fino in fondo. Sembra di essere tornati a dieci anni fa, quando questo era il nostro quotidiano.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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E' proprio come un tempo, ognuno ha il suo ruolo e deve recitarlo per bene, fino in fondo. Sembra di essere tornati a dieci anni fa, quando questo era il nostro quotidiano.
Inspiro lentamente. Sophie mi ha insegnato come farlo, è un modo per tenere sotto controllo l'agitazione. E per non accoltellare nessuno. Sappiate che infilzare persone a casaccio con un coltello o una forchetta può rovinare qualsiasi operazione, per quanto ben orchestrata essa sia. E' una lezione di vita importante, tenetela a mente.
Trattengo il fiato, conto fino a tre. Lo rilascio, piano piano. Sì, va meglio.
"Dobbiamo andare in scena" Nathan ha atteso pazientemente che io mi calmassi, sondandomi con sguardo attento. Piega le labbra in quella sua solita smorfia da vecchia volpe, porgendomi il braccio sinistro. Lancio un'occhiata cerchio d'oro che adorna il suo anulare, ricordo di una cerimonia di nozze cui abbiamo partecipato cinque anni fa.
Il matrimonio fra Nate e Sophie. Divertentissimo. Anche se Elliot picchiò Sterling. Forse per questo mi divertii tanto.
"Ho paura d'inciampare" bofonchio, appoggiandomi al mio complice. Per la prima volta da quando ci conosciamo, è Nathan a partecipare a qualcosa che io ho organizzato. Non si è permesso di discutere alcun dettaglio dell'operazione, limitandosi ad accettare il ruolo che gli ho affidato con un lieve cenno del capo e un sorriso colmo d'approvazione.
Mi sostiene mentre usciamo. E' una presenza forte, autorevole. Come un principe, come un cavaliere; come un papà. Provo un moto di malinconia, il desiderio di riaverlo con noi. Sono dieci anni che tengo le redini della Leverage senza di lui. Vorrei mollare tutto e buttargli addosso ogni responsabilità che mi ha lasciato. Quando c'eri tu, la mia vita era di gran lunga più facile e non avevo nemmeno una ruga. Questo vorrei dirgli. Ma non è il momento né il luogo. Il ruolo che sto recitando non prevede che io mi metta a discutere con lui su quanto peso mi abbia lasciato sulle spalle. In effetti, dovrei già essergli grata solo per il fatto di essere qui oggi.
Gli cammino accanto, tenendo sollevato l'orlo del vestito. E' lungo, ma leggero e pratico per un'eventuale fuga. Sophie mi ha fatto notare che non dovrebbero essere queste le caratteristiche alla base della scelta di un abito, ma certe abitudini sono dure a morire.
"Alla fine non hai messo i tacchi" osserva placido Nathan, scortandomi verso l'ingresso di una grande sala.
Sorrido. "Speriamo che Sophie non se ne accorga"
Lui ride piano, mentre facciamo il nostro ingresso. Diverse persone ben vestite occupano buona parte della sala. Sophie è tra di loro, al suo posto, i capelli neri che ricadono sulla stoffa viola di un abito corto al ginocchio. Indossa tacchi alti e le è sufficiente lanciarmi un'occhiata per capire che io, invece, no. Ma deve giocare il suo ruolo fino alla fine ed esso non prevede ramanzine alla mia persona, almeno per il momento.
Poco lontano da lei, scorgo Elliot, conciato come un damerino. I completi non gli hanno mai donato, né lui ha mai imparato ad apprezzarli. Ma il suo compito, oggi, è di tenerne uno addosso e fingere di sentirsi a proprio agio. Mi sorride e strizza l'occhio. Entrami vorremmo correre a indossare qualcosa di più pratico, ma in questo momento dobbiamo recitare su un palcoscenico che esige un certo stile.
Lo vedo rifilare una piccola spallata ad Alec, con fare complice. Siamo un bizzarro trio, uniti come fratelli. Beh, a voler ben vedere io e Hardison facciamo cose che tra veri fratelli apparirebbero sconvenienti...
Come quella di oggi.
Ognuno è al suo posto e ognuno interpreta il suo ruolo.
E' tutto pronto. Bisogna soltanto andare fino in fondo.
Nathan - un padre, un maestro - mi scorta verso Alec - il mio tutto - e lì mi sorprende con un tenero bacio su una guancia. Hardison mi scruta con quell'espressione di pura meraviglia che assume soltanto quando compra qualche diavoleria tecnologia straordinariamente costosa ed Elliot - mio, suo, nostro fratello - si pone alle sue spalle in silenzio.
L'agitazione torna alla carica. Ma so di avere Sophie dietro di me - madre, amica, consigliera, damigella d'onore - e questo mi calma.
Ognuno sta svolgendo il suo ruolo. Siamo tutti insieme, come un tempo.
E sebbene in ogni film che io abbia visto e in ogni libro che io abbia letto il matrimonio rappresentasse la fine della storia, sento che non potrei avere compagnia migliore per questo nuovo inizio.
   
 
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