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Autore: Three    26/11/2004    2 recensioni
se fossi un animale quale saresti? immagina una persona con caratteristiche feline...e da questo partì tutto ciò che portò l'uomo a credersi Dio.
Genere: Fantasy, Generale, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
Niente.
Non c'erano entrate.
Dannazione! Come avrebbe fatto a scavalcare quel muro adesso?
Rospo gli aveva dato l'indicazione sbagliata come al solito! Chissà se poi c'erano davvero quelle reliquie, così preziose, come diceva lui....in un posto come quello non si sarebbe aspettata nient'altro che tombe e ossa!
Ormai era lì...che faceva? continuava a restare impalata come un pesce lesso o si dava da fare????
Asha scosse la testa contrariata!
Rospo questa me la paghi!!!
Ringhiò preparandosi alla scalata del muro di cinta.
Arpionò la sua frusta ad uno degli spuntoni di ferro battuto.
Si diede una lieve spinta, sollevandosi con leggerezza dal suolo, incominciando la sua ascesa.
I capelli, corti e mossi, erano parte del buio mentre risaltavano le due ciocche azzurre che scendevano ai lati del suo viso dagli occhi verdi.
Asha, la Gazza Ladra, era tra le furfanti più conosciute dalle forze dell'ordine.
Leggera, come una piuma, si infiltrava in qualsiasi abitazione o museo...e anche cimitero a quanto pareva, riuscendo ad eludere i più complicati sistemi di sorveglianza conosciuti.
E, dopo ogni colpo, lasciava il suo segno...una piuma azzurra.
Senza il minimo sforzo arrivò in cima al muro e si fermò ad osservare la situazione...

Questa si che era interessante! Una ladra che veniva a rubare in un cimitero! Proprio bella! Ok, si sarebbe divertito un po'!
Lymahl silenziosamente, con un balzo agile e aggraziato, salì sullo stesso muretto della donna che lo incuriosiva tanto. Accucciandosi nella sua stessa posizione si mise a fissarla a pochi metri di distanza da lei, chissà quando se ne sarebbe accorta che era osservata? Era attenta mentre cercava qualcosa che evidentemente non trovava....voleva troppo sapere che voleva, così non resistette e glielo chiese in tono basso, giusto per spaventarla un po':
"Cosa cerchi? Posso aiutarti?"
Lei fece un breve salto sul posto poi, puntando i suoi occhi in quelli di lui, rimase ferma ad attendere il momento giusto per andarsene.
Con uno scatto improvviso scese giù dal muretto dove aveva fatto fatica a salire e cominciò a correre velocemente. Lymahl, in breve, era dietro di lei deciso a non farsela sfuggire.
Ad un tratto però qualcosa lo fermò, una percezione, che solo il suo istinto avvertì. Pericolo per lui. Uno di quei bestioni armati che volevano, come ogni sera, rompergli le scatole. Cagnacci li chiamava lui...o banda Bulldog.
Si stavano avvicinando sempre di più e lui si mise in posizione di attacco, artigliando le dita con le unghie lunghe, gli occhi socchiusi a fessura, il respiro che emetteva uno strano fischio...il suo istinto lo stava preparando a combattere. Persino Asha si fermò non sentendolo più dietro di se. Quando lo vide, in quella posizione e con quello sguardo minaccioso, si nascose al sicuro per vedere che sarebbe successo...non era normale che fosse così.
I ragazzi grandi, grossi e brutti come Bulldog arrivarono a circondarlo in cerchio. Lymahl squadrandoli, uno ad uno, nemmeno sentì ciò che gli stavano dicendo. Quando uno di loro attaccò per primo lui saltò immediatamente e agilmente dietro di loro e arrivandogli alle spalle con una profonda e dolorosa graffiata gli lacerò la schiena. Quando un altro fu su di lui si limitò ad abbassarsi e ad assestargli un calcio nei bassi fondi. Ad un altro gli ficcò le dita negli occhi accecandolo . Quei cagnacci sembravano non finire più.
Ogni sera si rifacevano vivi, non avevano mai abbastanza di tutte quelle che lui gli dava. Agilmente, aggraziato, spietato, velocissimo, letale, fulmineo. Li fece fuori tutti in breve. Infine, saltando sul muretto di una casa lì vicino, accucciandosi come faceva solitamente nella sua posizione preferita, cominciò a sistemarsi e a curarsi le poche ferite che presentava. I capelli tornarono meravigliosi e lisci subito, la pelle morbida, i vestiti in ordine.
Maledizione, per colpa di quei bestioni lei le era scappata! Peccato.

'Ma guarda....' mormorò Asha recuperando fiato e restando ad osservare la scena in un luogo sicuro "...Machiavelli e la sua squadra guastatori danno la caccia anche a quello strano tipo! interessante la cosa..."
Osservò il giovane destreggiarsi elegantemente tra quelle sottospecie di bestioni bavosi.
"Però...niente male...." certo che il tipo era veramente agile...avrebbe potuto fare il ladro senza troppi problemi...nooooooooo!!!! poi avrebbe dovuto vedersela con la concorrenza!
"....questo mi sembra il momento adatto per darsela a gambe....ritornerò a prendere quello che cerco la prossima volta...." fece per voltarsi quando andò a sbattere contro qualcuno o qualcosa.
"Ahi!!! Maledizione!" gridò finendo con le chiappe a terra.
Una figura in nero torreggiava davanti a lei.
"Scusa..." disse l'uomo rivelando la sua natura maschile "....ti ho fatto male? Però la colpa è tua che non guardi dove vai!"
Asha alzò lo sguardo verso il giovane...e se fosse stato uno sbirro?
I capelli di tenebra e gli occhi come quelli di un corvo negarono questa possibilità.
Lo sconosciuto, comparso dal nulla, le tese la mano senza la minima espressione.
"No grazie!" rispose secca e, facendo pressione sulle mani, si alzò con uno scatto da perfetta atleta.
Judas rimase ad osservarla per un momento, indifferente.
"Che brava! Sei molto abile...mi domando che ci fa una ragazza vestita in pelle nera....armata di frusta....vicino al cimitero!" disse notando l'oggetto che pendeva dalla sua fondina dietro la schiena.
"Questi non sono affari tuoi...!" esclamò e, prima che lui potesse reagire, si voltò allontanandosi in direzione di Lymahl...

"Hai da fare per il resto della tua vita?" Questa voce lo fece bloccare, un attimo, dalla cura della sua persona, ma notando che era la ragazza di prima fece un sorriso sornione e riprese a mettersi in ordine i capelli senza guardarla:
"Perchè?" disse solamente! In un modo alquanto strano era riuscito a catturarla ugualmente!
" Ti voglio come mio compagno di lavoro!" semplice e schietta.
OOOOohhhh...la cosa si faceva interessante!
Con l'unica intenzione di stuzzicarla un po' disse, mantenendo l'aria superiore e di sfida,:
" Se accetto tu che mi dai in cambio?"
" Non ti interessano i soldi e i gioielli che ruberemo?" Alzando un sopracciglio cominciava a non capire le sue intenzioni.
"No" Infatti rispose lui.
"Allora cosa?" era decisamente un tipo interessante ed estremamente utile!
Con un sorriso oltremodo preoccupante Lymahl disse:
"Il tuo corpo tutte le volte che ne avrò voglia!" Strafottente e furbo. Odioso nel complesso. Non gli era mai capitato uno così. Che doveva fare? Accettare o rifiutare?

Il ragazzo non fece in tempo ad udire la risposta, che fu scaraventato a terra da una figura scura con un'incredibile forza e altrettanta velocità. Lymahl socchiuse gli occhi per poter distinguere, tra le tenebre, i tratti del viso della figura che lo sovrastava, obbligandolo, sdraiato, sul freddo suolo del cimitero. Occhi grigi e screziati di giallo, capelli neri sfumati anch'essi di un insolito grigio arruffati in piedi, denti affilati e disumani messi in mostra da un ghigno sinistro e l'inconfondibile orecchino a forma di croce che dondolava ritmicamente appeso al lobo sinistro.
"Zaphir... ancora tu!"
" E chi volevi che fossi?! Come hai fatto a non accorgerti della mia presenza?! Le troppe donne hanno annebbiato i tuoi sporchi sensi di felino?!"
"Cos'è questa? Invidia, lupo solitario?!"
Effettivamente l'uomo assomigliava molto a un lupo: dalle fattezze fisiche e gli abiti scuri che portava al modo di muoversi e di agire.
"Se fossi in te non farei troppo lo spiritoso... Ti ricordo che grava una grossa taglia sulla tua testa e sai benissimo che io sono qui per questo!"
Tra i due calò un silenzio pesante, mentre la notte moriva tra le tombe...

Effettivamente aveva anche un po' ragione...quando si trattava di donne, i suoi sensi si concentravano unicamente su chi aveva davanti e se arrivava qualcuno non lo sentiva nemmeno.
Doveva stare attento a questo, ma Zaphir sapeva come trattarlo, è dai tempi che furono che cercava di prenderlo. Ricercato e pericoloso com'era aveva parecchi nemici! Anche se il motivo per cui il bel lupacchiotto lo cercava era vecchio e sepolto per Lymahl, per Zaphir e le ‘regali’ autorità che lo avevano ingaggiato affinchè lo prendesse, non lo era affatto!
"Ma dai! Non è poi così grave farsi la principessa e poi scappare una volta usata per bene! E' colpa sua che si è innamorata di me! Io non la capisco mica! Prima accetta la mia corte, accetta di venire a letto con me segretamente un paio di volte, ma quando mi stufo e dico che me ne sarei andato da qualche altra parte mi viene a dire che mi vuole per il resto della sua vita! Ma se io ho detto che sono stufo di lei, ed è la verità, che devo farci? L'unica è stata scappare! Che colpa ne ho se ora mi vuole o morto o vivo per espormi nel suo palazzo come trofeo di non so che? Perfino la taglia mi ha messo quella pazza! E pure alta! Bah. io non la capisco! Certo era bella , ma lo sanno tutti quelli che mi conoscono che io non mi lego mai a nessuno...amo la mia indipendenza, figurati se ora vengo con te!
Allora ti ho convinto? Mi lasci andare coro vecchio amico?"
"No!" Rispose l'altro ragazzo, poi aggiunse sbadigliando "Ma lo sai che mi ero dimenticato di quanto parlassi? Sei il solito esagerato!"
Nemmeno questa volta l'aveva convinto!
Pazienza, non gli andava di combattere di nuovo, si era appena messo in ordine , e poi doveva mettersi d'accordo con quella bella ladra! Se riusciva a mettere a punto l'accordo con lei sarebbe stato perfetto...così non si sarebbe più annoiato di notte, mentre di giorno avrebbe continuato a dormire! Guardò la ragazza accanto a se che ascoltava il tutto con un sopracciglio alzato!
Che strani esseri che esistevano al mondo! Ad un tratto la prese per mano e cominciò a correre più veloce che mai! Gridando infine "Alla prossima Lupetto caro!"
Saltò su un muretto, su un balcone di una casa ed infine sul tetto tirandosi dietro la donna che pensava di morire! I tetti erano il suo ambiente naturale....per stasera forse se lo sarebbe tolto di dosso, ma sarebbe ben tornato! Prima o poi avrebbe dovuto affrontare anche lui!
FINE CAPITOLO 2
  
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