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Autore: SimoInvaded    09/06/2008    7 recensioni
"Oggi il mio viso, non era dei migliori...occhi gonfi e stanchi...dovuti alla nottata passata a piangere. Avevo avuto uno strano presentimento. Il presentimento che quell’esile creatura adagiata sul letto dietro di me, se ne andasse da un momento all’altro, lasciandomi da sola."
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi guardai attenta allo specchio.
Oggi il mio viso, non era dei migliori...occhi gonfi e stanchi...dovuti alla nottata passata a piangere.
Avevo avuto uno strano presentimento.
Il presentimento che quell’esile creatura adagiata sul letto dietro di me, se ne andasse da un momento all’altro, lasciandomi da sola.
Da sola a piangere.
Da sola a lamentarmi della sua assenza.
Da sola...chiudendomi nel mio dolore.
Semplicemente sola.
Mi voltai guardandoti.
Dormivi beato...senza preoccupazioni.
Mi avvicinai cauta al letto e mi ci adagiai sopra, stando attenta a non interrompere il tuo sonno.
Ricordo ancora il nostro primo incontro...
 

Il tuo...il vostro concerto.
Il meet&greet per potervi incontrare.
L’autografo.
Una foto insieme.
Un sorriso.
Due chiacchiere ed un abbraccio.
Tutto sarebbe finito lì.
Ma...colpo di scena, lo stesso Hotel.
Un altro sorriso.
Un invito inaspettato.
La cena insieme.
E poi magia...follia...passione.
Oppure, semplicemente definito da te...colpo di fulmine.
“ Sei la prima con cui provo tutte queste emozioni...Non ho mai pensato di concedermi la prima notte a qualcuno. Ma avevo escluso che quel qualcuno potessi essere tu...” mi dicesti baciandomi.
Si...anche io mi ero concessa a te. La mia prima volta. Avevo sempre pensato che concedersi ad una persona senza conoscerla e per di più, per la prima volta era decisamente inaccettabile e schifoso. Ma non avevo fatto i conti con te.
Con la tua dolcezza.
Con la tua voglia di amare ed essere amato.
Avevamo passato un’intera settima insieme, tra passeggiate mano nella mano e giornate intere chiusi in Hotel a parlare. Parlare di noi. Parlare ininterrottamente come due fidanzatini che si conoscono da anni.


Mi avvicinai al tuo viso.
Con le labbra iniziai a delineare il tuo profilo.
La fronte.
Il naso perfetto.
Le labbra morbide.
Mi soffermai su quest’ultime.
Ne delineai il contorno con la lingua per poi assaporarle.
Erano dolci.
Dolci come te.
Non mi accorsi che ti eri svegliato.
Per un istante mi pentii di averti toccato.
Avrei voluto lasciarti ancora dormire.
Poi mi abbracciasti felice e dimenticai le mie preoccupazioni
- Buongiorno mia dolce vita...- sussurrasti.
Sorrisi. - Buongiorno...-
Mi accoccolai beata tra le tue braccia.
Restammo svariati minuti senza parlare.
Dopo un po’ mi alzai guardandoti negli occhi.
I tuoi occhi vispi e allegri.
Occhi che se ne avessero la possibilità, parlerebbero...esprimendo tutta la gioia e l’amore che provano per me.
- Tu non mi lascerai mai, vero?-
Mi guardasti dapprima confuso, cercando di capire il perché di quella domanda.
Poi sorridesti. - Mai!-
“ Promettimelo...”
Ti alzasti avvicinando il tuo viso al mio.
Troppo vicino.
- Te lo prometto...-
Ed eccole lì...le tue labbra sulle mie.
Le tue labbra che premevano con foga.
La tua lingua che vagava.
Vagava alla ricerca della mia.
E poi quel contatto freddo con il tuo piercing.
Ed ogni volta...brividi.
Brividi di piacere insopportabili ma estremamente piacevoli.
Il bussare della porta interruppe quel momento.
Andasti ad aprire.
Dopo aver confabulato per un bel con tuo fratello, chiudesti la porta con forza.
Ti voltasti irritato verso di me.
- Devo partire.-
Il mio cuore smise per un istante di battere per poi ricominciare più forte del dovuto.
- Quando?-
Prendesti le tue valigie, iniziando a riempirle di vestiti.
- Ora.-
Risposta secca.
Immediata.
Fredda.
Fredda come te in quel momento.
- Vai via così? Senza dirmi niente. Avendomi promesso poco fa, che non mi avresti mai lasciato?-
Mi avvicinai al letto sedendomi ai piedi di quest’ultimo.
Portai le mani alla testa e scoppiai a piangere.
- Il lavoro...non posso abbandonarlo. Mi spiace.-
Le tue uniche parole.
Ti vestisti in fretta.
Con in mano le valigie, ti avviasti verso la porta.
Prima che potessi aprire la porta, mi alzai e corsi verso di te.
- Non mi saluti neanche eh?!-
Incrociai di nuovo i tuoi occhi.
Non erano più vispi e felici.
Man mano diventavano sempre più lucidi.
Lasciasti andare le valigie buttandole per terra e mi abbracciasti.
Scoppiasti a piangere.
- Scusa. Scusami. Io ti amo. Ti amo. Ti amo. Non voglio lasciarti. Ti prego prendimi e portami via. Rinchiudimi da qualche parte in modo che nessuno possa trovarmi. Non posso partire senza di te.-
- No. Tu parti. Io aspetterò. Anche tutta la vita se sarà necessario. Io voglio e vorrò per sempre e solo te.-
Lo guardai negli occhi per poi dargli un casto bacio sulle labbra.
Sorrisi. - Vai. Corri via. Prima che ci ripensi.-
Ancora con le lacrime agli occhi, ti staccasti da me.
Quanto odiavo vederti star male.
Era insopportabile.
Prendesti le valigie ed apristi la porta.
Prima di scomparire, sussurrasti:
- Aspettami. E pensami perché io lo farò. Ti amo, mio unico amore.-
  
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