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Autore: IshiMondoFangirl    28/01/2014    1 recensioni
-Accidenti! Chissà dove sarà finito.-
Si fermò, sistemandosi come meglio poteva il fiocco tra i capelli e spazzolandosi il vestito con le mani.
-Speriamo di trovarlo in fretta. Voglio tornare a casa per il the.-
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AveH.
Mi sono spremuta la mente (?) su questa fic e spero che vi piaccia. c:
Buona lettura e grazie per aver letto uno dei miei capolavori(?). :''3
Genere: Comico, Parodia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sembrava uno strano sogno. Uno di quelli che non fanno né paura, né ti fanno ridere. 
Era solo strano.
La piccola Bluebell camminava, nella fitta vegetazione, mentre il vestitino azzurro si impigliava in ogni spogenza. Doveva fare attenzione per  non strapparlo.
Per pur strano che fosse, lei era andata lì per un motivo: trovare quel ragazzo dalle orecchie bianche di coniglio, e chiedergli dove fosse diretto con così tanta fretta.
Un ramo più basso degli altri le spettinò i capelli, spostando il fiocco blu scuro che aveva legato sulla testa.
-Accidenti! Chissà dove sarà finito.-
Si fermò, sistemandosi come meglio poteva il fiocco tra i capelli e spazzolandosi il vestito con le mani.
-Speriamo di trovarlo in fretta. Voglio tornare  a casa per il the.-
Improvvisamente, un rumore proveniente dal fitto del bosco la fece sussultare, stuzzicando la sua instancabile curiosità. Un'occhiata non avrebbe certo fatto del male a nessuno, no?
Si avvicinò cauta, nascondendosi dietro ad un albero, e facendo capolino per poter sbirciare.
Davanti a lei c'erano due ragazzi, impegnati in un'accesa discussione.
-Ti dico che dobbiamo andare di là! Di qua ci siamo gia passati!-, sbraitava il ragazzo con i cepelli argentati. Li teneva lunghi fino alle spalle, leggermente incurvarti verso l'alto.
-Ma no. E di là che siamo gia passati, te lo assicuro-, assicurava l'altro ragazzo, più alto, cercando di calmare l'amico.
Lui aveva i capelli corti, completamente neri, e uno sguardo buono.
Entrambi portavano la stessa maglia a maniche lunghe e a righe gialle e rosse. I pantaloni rossi, che entrambi indossavano, erano tenuti su da due bretelle gialle. Quelle del ragazzo dai capelli argentati erano slacciate, lasciate penzolare sui fianchi.
Bluebell fece un passo avanti, cercando di non far rumore, per avvicinarsi ai due strani ragazzi.
Continuavano a litigare, mentra la ragazza si avvicinava cauta.
Purtroppo, la piccoletta andò a finire su un ramoscello, che si spezzò sotto uno dei suoi piedi, producendo un rumore secco che fece girare i due ragazzi.
-Chi è là?-, gridò il ragazzo dai capelli argentati, guardando nella sua direzione.
-C'è qualcuno?-, anche il ragazzo moro si girò.
La ragazza si fermò, guardando i due e cercando una risposta adeguata.
-Sono Bluebell. Non volevo interrompervi, ero solo curiosa di sapere perché discutevate.-
I due le si avvicinarono, guardandola curiosi.
Il primo a parlare fù il ragazzo alto, con lo sguardo buono.
-Io sono Takeshi Yamamoto.-
-E io Hayato Gokudera-, si intromise il ragazzo con i capelli argentati, scostando malamente Takeshi.
-Molto piacere.- 
La ragazza li salutò  con un breve inchino.
-Volevi sapere  perché discutevamo, giusto?-, le disse Gokudera, senza darle neppure il tempo di proferire parola.
La ragazza stava per rispondere, quando l'albino la zittì con un cenno della mano, continuando a parlare.
-Il fatto è che questo scemo vuole andare di qua, quando invece dobbiamo andare di là!-
Si girò verso Takeshi, guardandolo in cagnesco. La ragazza stava per parlare di nuovo, quando a interromperla stavolta fù il moro.
-Ma di là siamo gia passati. Te lo giuro, Gokudera.-
Finalmente, Bluebell prese parola.
-Ma, esattamente, dove sono "qua"e "là"?-
I due la guardarono torvi, come se avesse appena chiesto la cosa più banale del mondo.
-Da quella parte-, dissero i ragazzi simultaneamente, indicando ognuno, con entrambe le mani, una parte diversa del bosco.
Bluebell non riusciva a capire e rifolmulò la domanda, ottenendo sempre la stessa risposta.
-Vero che dobbiamo andare di là?-, sbraitò Gokudera rivolgendosi finalmente alla ragazza.
-Ma Gokudera, di là siamo gia passati. Ora dobbiamo  andare di qua, giusto?-
Anche Takeshi si rivolse a Bluebell, che ora li guardava entrambi intimorita.
Non sapeva cosa rispondere.
-Ti dico che dobbiamo andare di là!-
L'albino prese la ragazza per un braccio, tirandola nella sua direzione.
Anche il moro fece lo stesso, tirando la piccola nella direzione opposta.
Bluebell si sentiva in balia dei due ragazzi che, oltre a tirarla in due direzioni opposte, continuavano a litigare fra loro.
-Adesso basta!-, urlò la ragazza puntando i piedi a terra. I due rimasero interdetti, e si zittirono, smettendo di tirarla.
-Non mi importa più nulla del perché discutevate ne mi importa di quale direzione vogliate prendere! Grazie, ma ora me ne vado!-, e detto questo girò i tacchi, allontanandosi a testa alta infuriata.
Li sentì nuovamente urlare poco dopo, non appena si fù infiltrata nel bosco.
-Vedi cosa hai fatto? Se ne è andata perché tu volevi andare di qua!-
-Non è vero! è colpa tua che volevi andare di là!-
Sbuffò, aumentando il passo. Ne aveva fin sopra i capelli di quei due, e prima si sarebbe allontanata, meglio sarebbe stata. 
Non fece in tempo a fare due passi che inciampò, finendo con la faccia a terra.
-Uffa! Non mi piace questo posto!-
Cercò di rialzarsi, ma non riusciva a vedere ad un palmo dalla faccia. Intorno a lei, aleggiava una strana nebbia violacea. Tossì, quando le entrò nelle narici.
Riprese a camminare a tentoni, cercando di non cadere di nuovo. Spostò due enormi rami, che le impedivano il passaggio, e improvvisamente la visuale cambiò: la nebbia viola si stava diradando e lei si trovava in uno spiazzo grande almeno venti braccia, occupato quasi completamente da un enorme fungo bianco e azzurro. La ragazza alzò gli occhi, incontrando quelli di un uomo dai capelli lunghi, verde-acqua, tenuti legati da un codo che ricadeva morbido sulla schiena. Teneva un unico ciuffo davanti al viso, sempre dello stesso colore.
-Chi sei, tu?-, disse rivolgendole un sorriso, tenendo in mano una strana pipa blu attacata ad un lungo tubicino. Sembrava che fosse quella cosa, la causa del fumo.
Bluebell si avvicinò a lui, tossendo nuovamente.
-Io sono Bluebell, e tu?-
L'uomo prese una boccata di fumo viola dalla pipetta, che soffiò poi in faccia alla ragazza.
-Un qualcosa di ignoto. Ancora non identificato. Chiamami, Kikyo.-
Lei tossì, cercando di spazzar via il fumo facendo aria con una mano. Poi fece un brave inchino.
-Piacere, Kikyo. Io sono...-
-Cosa, sei tu?-, le disse senza neppure lasciarla finire di parlare.
-Una bambina.-
-E cos'altro?-
La tempestava di domande, sdraiandosi tranquillamente sul fungo e prendendo lunghe bocchate dalla  pipa blu.
Lei lo guardò spaesata, stringendo i bordi del vestito. Si mise a guardare a destre e a sinistra, come in cerca di una qualche risposta.
-Allora?-
Cominciava a spazientirsi.
-Io sono una bambina. Mi chiamo Bluebell-, gli rispose, trovando finalmente le parole giuste da dire. 
-Adesso si ragiona. Cosa, fai qui?-
-Cercavo un ragazzo con due enormi orecchie da coniglio che sembrava andar di fretta. Sono curiosa di sapere dove va! Sai dirmi dove è andato?-
Lui la guardò, contrariato. Poi le soffiò una nuova nuvoletta di fumo in faccia.
-Innanzitutto, l'educazione! Non si parla così a chi si è appena conosciuto! Soprattutto non si parla così ad una persona più grande di te!-
Lei tossì per l'ennesima volta, per poi puntagli lo sguardo fisso addosso.
-Nemmeno tu sei tanto educato che mi fumi in faccia! Chi ti credi di essere? Posso benissimo cavarmela senza il tuo aiuto! Ciao!-, e detto questo fece un altro inchino, e se ne andò, attraveso gli arbusti.
Kikyo la fissava, sempre più contrariato, soffiando velocemente sempre più fumo, fino a riempire la zona della nebbiolina viola che Bluebell aveva trovato appena arrivata. Prese a tossire sempre più forte, cercando di tornare dall'uomo per chiedergli di smettere. Sarebbe morta soffocata. Ma appena fù tornata nella piccola radura con il gigantesco fungo e la nebbia si fù diradata, lui non c'era più. Guardò intorno, sotto il fungo e anche in cielo.
Niente.
Sembrava sparito insieme al suo fumo viola. Bluebell sbuffò, riprendeno la via.
-Che uomo permalos- ahi!-
Non riuscì a finire la frase, che qualcosa la punse in un braccio. Riuscì solo a vedere un piccolo insetto che volava via.
Aveva delle strane sfumature verde-acqua.
  
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