Tutta colpa del sangue saiyan

Quando le sue labbra erano finalmente riuscite a pronunciare quella fatidica domanda, Gohan aveva avuto seriamente paura, come durante gli innumerevoli scontri che aveva affrontato nell'arco della sua vita.
Videl era assolutamente il nemico più ostico mai affrontato, il nemico più bello e meraviglioso che potesse capitargli.
Ed alla fine si era ritrovato lì, con una faccia da stupido e le guance rosse, inginocchiato dinnanzi alla donna che sempre gli aveva tenuto testa e che, alla fine, era riuscita a rubargli il cuore. Tra le mani teneva una scatoletta aperta contenente un anello semplice, con un solo diamantino posto al centro. Era tutto ciò che era riuscito a comprare con la sua paga e sperava vivamente che lei non glielo lanciasse in faccia, insultandolo per quel misero gioiellino.
Avrebbe tanto desiderato mantenere il suo sguardo fisso in quello di Videl, ma non ci riuscì, non riuscì a sostenerlo, timoroso di un rifiuto, timoroso di essere stato troppo affrettato e di perderla per sempre con quel gesto che, in quell'istante, gli apparve così stupido e fuori luogo.
"Sì, lo voglio, sì!"
Solo la risposta entusiasta di Videl gli permise di aprirsi in un solare ed enorme sorrisone e tornò a puntare gli occhi in quelli azzurri e splendenti dell'amata.
"Fantastico!" esclamò Gohan, tornando di scatto in piedi, senza riuscire a controllare la sua euforia. Questo movimento così brusco ed improvviso fece cadere la scatolina con l'anello e, come se non bastasse, Videl sbatté il mento contro la testa di Gohan, rischiando di farsi seriamente male. Mentre lei si era chinata, lui si era alzato, una combinazione a dir poco micidiale!
"Oddio, Videl, tutto bene?" 
Il mezzo saiyan entrò nel panico e si sentì piuttosto in colpa per quella botta data alla fidanzata. Fortunatamente lei era sempre stata piuttosto resistente ed orgogliosa e mai e poi mai si sarebbe messa a piangere dinnanzi a lui.
"Sei proprio un pasticcione, Gohan." lo rimproverò la mora, sbuffando sonoramente e massaggiandosi la parte lesa. Ma chi glielo aveva fatto fare di accettare la sua proposta di matrimonio? "Comunque devo dirti una cosa anche io, Gohan..." proseguì, abbozzando una sottospecie di sorriso e ricacciando indietro quelle lacrime di dolore che, prepotenti, facevano di tutto per scendere.
"Cosa...?" chiese flebilmente il mezzo saiyan, spaventato dall'ipotesi che avesse cambiato idea e non volesse più sposarlo.
Le movenze successive di Videl gli fecero decisamente cambiare idea: si avvicinò a lui e lo baciò dolcemente, per poi afferrare una sua mano e poggiarla sul suo ventre.
"Presto saremo in tre."
Quelle poche parole gli fecero sgranare gli occhi e la sua espressione facciale divenne ancora più ebete del solito. Poi si aprì in nuovo sorriso e la prese in braccio, girando più volte su se stesso ed esternando tutta la gioia di quella lieta notizia.


Mancavano solo pochi giorni al matrimonio e tutto sembrava perfetto. Niente avrebbe potuto rovinare quelle liete giornate, niente avrebbe potuto distruggere la felicità di Gohan.
Videl aveva ormai un evidente pancione ed entro poche settimane sarebbe nata la loro bellissima bambina. Già, era una femmina e lui non avrebbe potuto avere notizia migliore.
Stava discutendo al telefono con gli addetti al catering, quando sua madre entrò come una furia dentro casa sua.
Non si premurò nemmeno di salutarlo e si limitò a strappargli il telefono dalle mani, guardandolo con un'espressione fin troppo preoccupata.
"Mamma? Che succede?" domandò Gohan, allarmandosi immediatamente. Che ci fosse stato un attacco nemico? No, non aveva percepito l'aura di nessuno. Che qualcuno stesse male? Che Videl stesse male? La sola idea rischiava di farlo svenire.
"Videl... tesoro, devi correre in ospedale..."
Bastò solo il nome della sua amata a farlo scattare e subito si precipitò fuori di casa. 
Non volò mai velocemente come quel giorno e nel giro di pochi minuti si ritrovò dentro l'ospedale di Satan City, lì dove sicuramente si trovava lei.
Chiese agli infermieri il numero della sua stanza e dalla loro risposta ebbe un'ulteriore conferma della sua presenza.
Non aveva idea di cosa le fosse successo e nessuno sapeva rispondergli.
Quando raggiunse la camera 211, per poco non gli venne un infarto. 
Videl era pallidissima, stesa in un letto bianco con troppi fili attaccati al suo corpo.
"Videl?" la richiamò il mezzosangue, spaventato dall'ipotesi che potesse avere qualcosa di brutto, qualcosa di irrimediabile.
"Videl, rispondimi, ti prego." 
La chiamò con un tono tanto disperato da fare bene intendere quanto la preoccupazione lo stava divorando. Si avvicinò a lei e le strinse una mano, carezzandole il viso con delicatezza, in una carezza amorevole.
La bambina come stava? Perché Videl non gli rispondeva? Cosa era successo? 
Tutte quelle domande erano destinate a non avere una risposta, o almeno a non averla fino a quando qualcuno non si fosse degnato di spiegargli qualcosa.
Sospirò di sollievo nell'esatto istante in cui la sua amata riaprì gli occhi, mostrando quelle iridi azzurre che tanto adorava. La vide confusa, come se non capisse dove si trovasse. Quando acquisì consapevolezza, accennò un lieve sorrisino verso di lui e strinse a propria volta la mano del futuro marito.
"Che cosa ti è successo?" domandò Gohan, con il cuore in gola, spaventato dalla risposta che lei avrebbe potuto dargli. E se fosse stato qualcosa di mortale? No, non riusciva ad immaginarsi una vita senza lei al suo fianco, senza lei e la loro figlia.
Videl allungò ulteriormente la tortura prendendosi qualche attimo per rispondere. Si carezzò il pancione, per poi sorridere divertita.
"Tua figlia promette bene... ha scalciato veramente forte."
Gohan in un primo momento sembrò non capire e fissò la fidanzata con un'aria a dir poco da citrullo. Solo quando ricollegò che anche la piccola aveva sangue saiyan e che Videl era un'umana tirò un sospiro di sollievo e sorrise a sua volta, carezzando delicatamente il ventre rigonfio della sua bella, lì dove stava crescendo sana e forte, fin troppo forte, sua figlia.
"Mi hai fatto prendere un colpo. Non pensavo che portare in grembo un saiyan potesse procurare simili problemi."
Eh già, un calcetto da una bimba fin troppo forte poteva essere dannoso per un'essere umana!
Fortunatamente alla fine tutto si era risolto per il verso giusto e dopo un paio di giorni Videl si ritrovò di nuovo in piedi più attiva che mai.
Il matrimonio fu celebrato senza intoppi, a parte per qualche figuraccia di Gohan. 
Tutto bene quel che finisce bene!
 

The End

Non chiedetemi come è uscito un simile obbrobrio, ma tecnicamente doveva essere un regalo per Rohan visto che compie gli anni. Alla fine è uscita una schifezza, ma va bene comunque u_ù in fondo è risaputo che odio Gohan e che le Gohan/Videl proprio non le so scrivere <3 Piccoletta, spero che apprezzerai questo stupido ed insignificante regalino *_* Ancora auguroni! Vi invito a leggere anche la storia di Nede, 'Quel figlio mai desiderato', altro regalo di compleanno per Rohan che ha di base lo stesso tema di questa storia u_ù
Alla prossima!

Sayuri_92