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Autore: AquamarineRiddle    28/01/2014    0 recensioni
due ragazze, un solo destino, un'unica missione: salvare l'intero mondo della magia da uno dei maghi più pericolosi della storia.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Olivander, Oliver Wood/Baston | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 1

Niente posta la domenica

 

Aquamarine se ne stava sdraiata sulla spiaggia pensando ad Hogwarts e a quello che sua madre le aveva raccontato di questo magico luogo.

Era già da parecchio tempo che con tutto il suo cuore desiderava che nel suo sangue di Sirena si trovasse anche quello di una Strega, tramandatole da suo padre. Al suo undicesimo compleanno, Aqua avrebbe dovuto effettivamente scoprirlo, ma, sfortunatamente, non era successo nulla. Da quel giorno erano passati ormai quasi due mesi, infatti, era agosto e il suo compleanno era stato il 2 giugno. La ragazza era abbastanza delusa, ma non perdeva mai la speranza che un gufo arrivasse improvvisamente con una lettera da Hogwarts per lei.

Niente posta la domenica, e questo lo sapeva benissimo, ma sapeva anche che all'inizio dell'anno

ad Hogwarts mancavano solo due settimane, e, con sua grande sorpresa, un gufo arrivò anche di domenica. Tra le zampe teneva una pergamena arrotolata che lasciò cadere nelle mani della ragazza. Contemporaneamente, anche in Inghilterra, in un piccolo quartiere di Babbani, un'altra giovane Strega aveva appena ricevuto la sua prima lettera per Hogwarts. Impazienti, le due ruppero il sigillo e, emozionate, aprirono la lettera:


Cara signorina Aquamarine Riddle,                                                                             Cara signorina Clara Wright,


siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a                                             siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a

frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria                                          frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria

di Hogwarts.                                                                                        di Hogwarts.

Qui accluso troverà l'elenco                                                                                  Qui accluso troverà l'elenco
di tutti i libri di testo e                                                                                          di tutti i libri di testo e      
le attrezzature necessarie.                                                                                   le attrezzature necessarie. 

I corsi avranno inizio il 1° settembre.                                                            I corsi avranno inizio il 1° settembre.
Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo.                                 Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo.

 

Con ossequi,                                                                                                   Con ossequi,
Professoressa Minerva McGranitt                                                                     Professoressa Minerva McGranitt
Vicepreside                                                                                                     Vicepreside

Appena ebbero finito di leggere la lettera, le due si alzarono e, saltellando, andarono ognuna dalle rispettive madri, sventolando animatamente la carta giallastra: “E' arrivata!!!!!!”.

La madre di Clara, Amelia, fece un sobbalzo e guardò la figlia con occhi sgranati e con un sorriso disegnato sulle labbra. La stessa reazione la ebbe anche la madre di Aqua, Eleonore, che iniziò a stringere forte la figlia a sé.

 

Le due settimane volarono e, senza preavviso, arrivò anche il giorno della partenza per Hogwarts. Per procurarsi tutto il materiale che occorreva alle due ragazze, la gita a Diagon Alley era stata fondamentale. Aquamarine aveva con sé la sua bacchetta di faggio con nucleo di cordes di cuore di drago presa da niente meno che il signor Olivander in persona, venditore di bacchette dalla nascita dell'intera Diagon Alley. Anche Clara si presentò da lui per scegliere la sua bacchetta. Per entrambe le ragazze, Olivander era rimasto molto sorpreso della scelta delle bacchette.

Quella di Clara, molto rara, era in legno di ebano con nucleo di piuma di fenice.

Aquamarine aveva anche un gatto tigrato, grigio e nero, di nome Sgrinfio e una civetta bianca di nome Chanel. Clara, invece, che veniva da una famiglia molto modesta, non aveva un gufo tutto suo, ma suo fratello possedeva un gufo reale, di nome Ares, che usava solo per faccende del Ministero della Magia, dove lui lavorava da ormai tre anni.

La stazione di Londra era davvero affollata e piena di giovani Maghi che, forniti di carrelli porta

valige e quant'altro, si dirigevano verso il binario 9 ¾, cercando di non farsi vedere dai molti Babbani che quella mattina del primo settembre aspettavano il loro treno.

Le due ragazze, accompagnate dalle proprie famiglie, si fermarono davanti al muro che stava tra i binari nove e dieci. Si guardarono e, emozionate, corsero assieme contro la parete che, inaspettatamente, si aprì al loro contatto e le smaterializzò dall' altra parte. Davanti a loro, l'enorme locomotiva dell' Hogwarts Express fumava e i ragazzi salutavano dai finestroni del treno i rispettivi familiari.

Le due proseguirono assieme verso il vagone portabagagli e caricarono tutti i loro oggetti sul treno.

“Sgrinfio non grattare la sua valigia! Scusami, ha sempre bisogno di giocare con qualcosa.” Aqua tese la sua mano verso la valigia di Clara e controllò che Sgrinfio non l'avesse rovinata troppo. “Tranquilla, tanto è vecchissima.” rispose allora Clara. Arrivarono le madri delle ragazze che, trovandosi una di fronte all'altra, si scambiarono un lungo sguardo, come se stessero condividendo lo stesso pensiero. Aqua e Clara lo notarono e si guardarono con fare interrogativo a vicenda. Lo strano silenzio venne rotto dal comandante del treno che ordinò a tutti gli studenti di salire a bordo. Eleonore strinse forte a sé Aquamarine “Miraccomando, sta attenta, e mandami un gufo quando arrivi!”, “ Sì mamma, sta tranquilla.”. Lo stesso, accadeva tra Amelia e la figlia Clara, dove il tono della madre era però molto più eccitato”Oh, la mia bambina va ad Hogwarts!! Non ci posso credere! Come passa il tempo, vero caro?” disse Amelia rivolgendosi al marito Matthew che stava lì in piedi accanto a loro e che rispose annuendo commosso.

Aquamarine e Clara salirono a bordo del treno e si guardarono un po' attorno. C'erano molti scompartimenti, quasi tutti occupati. Clara proseguì più avanti lungo il vagone e ne trovò uno libero. Aprì la porta a vetri scorrevole e si sedette sul divanetto rosso in pelle. Prese il suo libro di

Incantesimi e iniziò a leggerlo.

Aquamarine era ancora all'inizio del vagone, e cercava disperatamente uno scompartimento libero dove accomodarsi. Andò un po' avanti e, oltre la porta a vetri, scorse la ragazza con la quale aveva poco prima scaricato i bagagli. Era piccola e i capelli lunghissimi di un castano scuro le cadevano lisci sulle spalle e sui fianchi. Aveva gli occhi scuri e grandi, con ciglia folte e un viso magro e chiaro. A completare il tutto delle labbra sottili che la ragazza morsicava con fare pensieroso. Era vestita con una maglietta larga azzurra molto semplice e con dei pantaloni scuri un po' scuciti in fondo.

Aqua si avvicinò e aprì la porta scorrevole, ficcò la testa dentro allo stanzino e disse indicando la poltroncina rossa di fronte a Clara :“ Ciao ! Questo posto è libero?”. Clara, immersa com'era nella lettura, non si era accorta della presenza di Aqua e, sentendo la sua voce, alzò lo sguardo e sobbalzò sulla sua poltroncina, chiudendo frettolosamente il libro che teneva in grembo e sistemandosi nervosa i capelli.”Sì.. Certo, siediti pure!”. Aqua sorrise e si accomodò sulla poltroncina rossa di fronte a Clara, vicino al finestrone. Distrattamente guardò fuori il paesaggio e dentro di sé pensò che non vedeva l'ora di varcare il portone d'entrata del castello. Nel frattempo, Clara si guardava intorno, spostando poi pian piano la sua attenzione sulla strana ragazza che le stava di fronte. Era poco più alta di lei e ciò che per primo le saltò all'occhio, furono i suoi capelli, illuminati da riflessi violacei che ne risaltavano il colore scuro. Aveva capelli lunghi e ondulati che le incorniciavano il viso un po' squadrato e dai lineamenti decisi. I suoi occhi erano a nocciola e scuri, con ciglia lunghe e folte. Sulla guancia sinistra e sulla punta del naso, aveva dei nei marroncini molto piccoli, che le davano un'aria altera assieme alle labbra rosacee e carnose, quasi sempre accompagnate da un bel sorriso. Aveva la pelle chiara e le curve morbide del suo fisico erano accentuate da un vestito stretto viola scuro e dei leggins neri.
Aquamarine si riprese dai suoi pensieri e lentamente voltò lo sguardo. Si accorse che la ragazza la stava fissando con gli occhi sgranati e uno sguardo quasi perso. Non appena Aqua incrociò il suo sguardo, l'altra si riscosse e, arrossendo, riprese a leggere il libro che poco prima aveva chiuso.
Aquamarine sorrise ed esclamò: “Comunque mi chiamo Aquamarine! Aquamarine Riddle.” - “Io sono Clara Wright.” rispose l'altra sorridendo timidamente. Non riuscì a riprendere fiato che già un ragazzino pallido, con gli occhi di ghiaccio e il viso appuntito, della loro età, affacciatosi al loro vagone, disse con aria altezzosa: “Vi consiglio di indossare le vostre divise, siamo quasi a destinazione.” Poi, spostando lo sguardo su Clara, disse con un ghigno: “Tu è meglio se fai in fretta. Con quei vestiti sei peggio del mio elfo domestico!” Clara impallidì guardando i propri vestiti, mentre Aquamarine rimase a bocca aperta. Il ragazzino proseguì con voce melodiosa: “Ah, voi sareste..?” - “C-Clara...Clara Wright” rispose la prima pronunciando le ultime due parole con uno sguardo torvo. “Aquamarine Riddle” disse la seconda in tono deciso. “Io sono Draco Malfoy. Avrete sicuramente sentito parlare della mia famiglia, la più ricca e famosa tra quelle dei maghi.” Aquamarine lo squadrò da capo a piedi e rispose in tono disinteressato: “Incantata..” - “Non ne dubito!” rispose prontamente l'altro. Proprio in quel momento il treno iniziò a sbuffare segnando l'avvicinamento alla destinazione. “Oh, ma che peccato! Dobbiamo proprio interrompere questa conversazione così interessante! A presto...Draco” disse Aqua afferrando per un braccio Clara e portandola fuori dalla carrozza. Malfoy si allontanò con aria infastidita mentre il treno iniziava a rallentare.
Le due ragazze scesero dal treno e si guardano scoppiando in una vivace risata: “ Ma l'hai sentito quello ?! “ esclamò Aqua :” Era davvero davvero convinto... la mia è una delle famiglie più ricche e potenti nel mondo dei maghi... ridicolo!” . Anche Clara stava ancora ridacchiando, poi però si ammutolì e iniziò a guardarsi i vestiti :”Ma sono davvero così brutti?..” chiese ad Aqua con aria demoralizzata. Aqua la guardò con uno sguardo ironico e rispose: “ Seriamente, tu sei stata ad ascoltare quel tizio con la permanente?? Ma l'hai visto?! “, a quel punto, Clara scoppiò di nuovo a ridere e assieme si diressero verso le barche che erano attraccate a riva. Vi montarono sopra assieme ad altri due ragazzi dai capelli rossi. Erano gemelli e avevano un' aria furba e malandrina. Aqua sembrava un po' nervosa, come se qualcosa la preoccupasse. “Tutto bene?” chiese Clara. Aqua non alzò lo sguardo dall'acqua e rispose “Cosa? Ah, no, è solo che... Ho paura dell'acqua!”. I due gemelli udirono la conversazione e si guardarono con fare divertito, come se avessero in mente qualcosa. Improvvisamente, quello più a destra iniziò a far traballare la barca e l'altro gridò: “Oh mio dio Fred! La barca si sta per ribaltare!” e l'altro “Si George!! Presto, si salvi chi puo' !!” e continuarono assieme a far dondolare la barca sempre più forte. Sul viso di Aqua si dilaniò il terrore e iniziò a strillare. “Fermi ! Basta! Vi prego! No.. Dai ! Ahhhhhhh...”. Ad un certo punto Clara si alzò in piedi e, puntando la bacchetta verso i gemelli, gridò: “Gambemolli!” I due gemelli smisero di ridere all'improvviso e il loro corpo iniziò involontariamente a ballare in modo sfrenato. Inciamparono entrambi sul bordo della barca e caddero in acqua accompagnati da un sonoro SPLASH!

Aqua, sorpresa, guardò in direzione di Clara, che, a sua volta, la guardò con aria soddisfatta.

Una voce roca tuonò da un'altra barca più avanti. “FRED! GEORGE! NE SENTIRETE DA SILENTE!!!”. Un omone alto e robusto con la barba folta imprecava contro i due giovani che, a fatica, risalirono a bordo. “Questa ce la paghi, Raperonzolo!” dissero in coro i due gemelli sorridendo. Le due ragazze li guardarono con aria compiaciuta e scoppiarono tutti in una fragorosa risata.

 

Scesi a riva, dall'altra parte del lago, l'omone dalla folta barba chiamò a raduna tutti i ragazzi del primo anno: “Quelli del primo anno con me!” Tutti i ragazzi lo accerchiarono e si misero in cammino verso il castello. All'ingresso vi era una scalinata che portava davanti ad un enorme portone chiuso. L'omone si girò e disse ai ragazzi di fermarsi e di aspettare lì per qualche minuto.

 

Alle sue spalle, comparve una donna alta e magra, con la pelle avvizzita e i capelli scuri raccolti in una cipolla. Gli occhiali rettangolari le conferivano un'aria severa. Il lungo mantello verde smeraldo le cadeva sul corpo e ondeggiava seguendo i suoi movimenti. Si piazzò davanti agli studenti e ad alta voce disse :” Bene ragazzi, benvenuti alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Io sono la professoressa McGranitt, insegnante di trasfigurazione e vicepreside. Tra poco verrete smistati nelle vostre case, che saranno la vostra famiglia durante tutta la permanenza ad Hogwarts. “ poi, rivolgendosi all' uomo con la barba :”Grazie Hagrid, ora tu puoi andare.” Ritornando poi a rivolgersi agli studenti :”Bene, siamo pronti per ricevervi. Seguitemi!”. Il portone si aprì lasciando passare gli studenti. La professoressa li condusse alla Sala Grande, fermandoli davanti ad una piccola scalinata sulla quale era posto uno sgabello con sopra un vecchio cappello rattoppato. Aqua e Clara notarono che, oltre lo sgabello ed il vecchio cappello, vi era una lunga tavolata, alla quale erano seduti tutti gli insegnanti che li guardavano con fare incuriosito. La McGranitt aprì una lunga pergamena e prese in mano il cappello. “Quando chiamerò il vostro nome verrete a sedervi sullo sgabello, io vi metterò il Capello Parlante sulla testa e lui vi dirà quale sarà la vostra casa di appartenenza. Bene, iniziamo! Neville Paciock!” Un ragazzino cicciottello dai denti sporgenti si avvicinò terrorizzato allo sgabello e si sedette. La professoressa appoggiò il Cappello Parlante sul suo capo che venne coperto fino agli occhi. Il cappello improvvisamente si mosse gridando: “Grifondoro!” Una serie di ovazioni percosse la sala. Il ragazzo andò ad accomodarsi tra le file dei Grifondoro che erano seduti sulla lunga tavolata a destra. Tra questi vi erano anche i due gemelli che Clara aveva fatto cadere in acqua. La professoressa McGranitt continuò con l'appello: “Draco Malfoy!” Il ragazzino del treno salì gli scalini deciso. La professoressa non fece nemmeno in tempo ad appoggiare il cappello sulla sua testa che già questo gridò “Serpeverde!”. Malfoy ghignò maliziosamente in direzione di Aqua e Clara che ricambiarono lo sguardo di sfida. Dopodichè andò a sedersi tra i Serpeverde che applaudirono ammirati. Aqua notò che uno dei professori sorrideva compiaciuto. Aveva i capelli neri e unti e un naso appuntito. Il mantello nero gli cadeva sulle palle e stava scambiando due parole con un professore pallido che portava un turbante scarlatto sulla testa. I pensieri di Aqua furono interrotti dalla voce della McGranitt che pronunciava il nome di

Clara. La ragazza salì le scale nervosa. Sua madre era stata nella Casa dei Tassorosso, mentre suo fratello era stato un Grifondoro. Non sapeva in che Casa sarebbe stata smistata e si sedette sullo sgabello più impaziente che mai. Si sentì calare il Cappello Parlante sulla testa che le oscurò la vista. Improvvisamente sentì una voce parlarle all'orecchio: “Ooh, interessante! Sei curiosa, ragazza?” - “Sì..” rispose Clara impaziente. L'unica cosa che sperava era di non finire tra i Serpeverde con quel biondino che l'aveva insultata sul treno. Desiderava invece stare insieme ad Aqua. “Bene bene..” disse il Cappello, “C'è un po' di confusione qui dentro, ma vedo decisione, forza di volontà e tanto coraggio...Grifondoro!” Clara tirò un lungo sospiro di sollievo. Aveva trattenuto il fiato per tutto il tempo in cui il Cappello aveva riflettuto. Il boato di applausi esplose di nuovo tra i Grifondoro. Clara guardò felice verso Aqua e alzò i pollici in segno di buona fortuna, andandosi a sedere tra i suoi compagni. La McGranitt esclamò :”Aquamarine... Riddle..?” e sbirciò incuriosita da sotto gli occhiali. La stessa reazione la ebbe anche il professore al centro della tavolata degli insegnanti, che sembrava essere il più vecchio e saggio, con una lunghissima barba bianca e occhiali a mezza luna. Aquamarine salì le scale e andò a sedersi sullo sgabello. La professoressa le poggiò il cappello che parve pensieroso :” Mmmh.. ecco un'altra ragazza interessante. Devo ammetterlo, è molto difficile, perchè in te scorre sangue nobile, ma la tua umiltà ti differenzia dai tuoi antenati. Quindi, dove ti metto?” Aqua, perplessa, pensò tra sé e sé

Sangue nobile? Ma che significa?. Il cappello, che parve sentire il suo pensiero, rispose tranquillamente :” Ogni cosa a suo tempo mia cara. Ora, pensiamo al presente. Io ci sono... ti metterò alla prova... Serpeverde!”. Molte ovazioni partirono dal tavolo dei Serpeverde mentre Aqua guardò in direzione di Clara alzando le spalle in segno di rassegnazione. Aqua andò a sedersi tra i suoi nuovi compagni e proprio di fronte a lei era seduto Malfoy che la fissò con aria incuriosita. “Famiglia nobile eh... Come hai detto che ti chiami?” , “Non penso ti riguardi, Malfoy” tagliò corto la ragazza.

Quando tutti i ragazzi del primo anno furono smistati, Il professore al centro della tavolata degli insegnanti si alzò in piedi e richiamò l'attenzione sbattendo un cucchiaino contro un bicchiere. Il silenzio calò nella sala e il vecchio insegnante iniziò a parlare: “Ho una sola cosa da dire: Pigna, Pizzicotto, Manicotto, Tigre!” Clara scoppiò a ridere e tutti gli altri ragazzi del Grifondoro si voltarono a guardarla. Uno dei due gemelli, George, la guardò divertito e iniziò a ridere anche lui dando dei colpi di gomito al fratello Fred che stette al gioco e scoppiò in una risata forzata. Presto in tutta la sala si espansero le risate e il professore che aveva parlato alzò le braccia sorridendo dicendo ad alta voce: “Che il banchetto abbia inizio!” Le risate cessarono pian piano e i tavoli si riempirono con delizie di ogni genere. Clara guardò verso il gemello che l'aveva aiutata con aria riconoscente. Lui sorrise: “Io sono George. Lui è Fred” disse indicando il fratello “Benvenuta tra i Grifondoro, Clara!”. Clara ringraziò con un ampio sorriso.
Dall' altra parte della Sala Grande, Aqua stava gustando un ottimo tacchino al forno accompagnato da patate saltate e croccanti. Mentre mangiava, rifletteva su ciò che il Cappello Parlante le aveva sussurrato riguardo la sua famiglia e i suoi antenati. Lei non ne sapeva molto, sua madre non le aveva mai parlato di suo padre troppo dettagliatamente, le aveva solo detto che era un mago e che si erano conosciuti proprio ad Hogwarts, essendo appartenuti alla stessa Casa. Tuttavia, non le aveva mai detto dove fosse o cosa facesse e per Aqua la vita di suo padre era sempre stata un enorme punto interrogativo. Ti metterò alla prova... Serpeverde!, cosa intendeva il Cappello con quella frase, quale prova avrebbe dovuto affrontare? Migliaia di domande iniziarono a ronzare nella mente della ragazza, domande alle quali non sapeva dare una risposta.

Alcuni ragazzi che erano accanto a lei iniziarono ad attaccare bottone “Ehi ciao ! Noi siamo Tiger e Goyle. Sei contenta di essere una Serpeverde?”. Aqua, che non aveva granchè voglia di conversare con quei due strani individui, sorrise forzatamente e rispose in modo cordiale: “ Io sono Aqua e sì, dai, sono abbastanza contenta; diciamo che me lo aspettavo un po', anche i miei genitori erano dei Serpeverde..” non fece in tempo a finire la frase che una voce altezzosa la interruppe:” Ah si? Beh, la mia famiglia appartiene alla casata dei Serpeverde da secoli, era scontato che sarei finito qui anche io, assieme ai migliori.” disse Malfoy scambiando un ghigno con Tiger e Goyle che annuirono soddisfatti. “Io non ne so molto, né di Serpeverde, né della scuola di Hogwarts in generale, mia madre non ha voluto raccontarmi molto per non rovinarmi la sorpresa.” disse Aqua in risposta. “E tuo padre era d'accordo? Da me è stato lui stesso a svelarmi tutti i trucchi e segreti di questa scuola. “ rispose Malfoy, aspettando impaziente una risposta di Aqua. La ragazza parve seccata

:” Mio padre non mi ha parlato proprio di nulla, visto che io e lui non ci siamo nemmeno mai visti.” Malfoy parve sorpreso e sgranò gli occhi :”Mi stai dicendo... che non hai mai conosciuto tuo padre?” Aqua lo guardò con occhi pieni di dolore e disse :” No.” facendo intuire a Malfoy che non era il caso di andare avanti con quella conversazione.

Quando tutti ebbero finito di mangiare, il professore dalla lunga barba bianca si alzò nuovamente in piedi e fece vari annunci :”Io sono il professor Albus Silente, preside della scuola di Hogwarts. Con questo nuovo anno ho anche delle nuove raccomandazioni da farvi. Naturalmente, l'accesso alla foresta proibita è severamente proibito, così come anche al corridoio del terzo piano. Il nostro custode Gazza provvederà a punire gli eventuali studenti che infrangeranno le regole. E ora vi prego di seguire i prefetti che vi condurranno ai vostri dormitori. Vi auguro una buona, prima nottata qui ad Hogwarts.”.

Aqua si alzò e uscì dalla Sala Grande seguendo la massa dei Serpeverde che erano davanti a lei. Appena oltre il portone, incontrò Clara, che le andò incontro con un sorriso in volto. “Ehi! Eccoti! Che peccato.. mi sarebbe piaciuto stare nella tua stessa Casa...”. Aqua sorrise dolcemente e rispose:”Ciao Clara. Sì, anche a me sarebbe piaciuto stare nella stessa tua Casa... ma è andata così... però possiamo frequentarci lo stesso no?”. Clara parve d'accordo e annuì sorridente.

“Allora, quel Malfoy ti ha dato ancora fastidio?”. Aqua roteò gli occhi e rispose divertita :” Nah.. neanche tanto, abbiamo solo scambiato due parole. Perchè questa domanda?”. Clara fece un sorrisetto furbo:”Così.. è che lui pare molto... interessato a te!” disse facendo ad Aqua l'occhiolino, :”Anche se comunque non mi fiderei mai di uno così.”. L'altra, che stava per risponderle, venne interrotta proprio dallo stesso Draco :” Aquamarine, o come diavolo ti chiami, devi muoverti perchè il nostro prefetto è arrabbiatissimo dato che non ti trovava più.” Aqua si voltò a guardare Draco e poi guardò Clara che ridacchiava e le sussurrò in tono accattivante :”Non dirlo mai più! Nemmeno per scherzo.. Raperonzolo!” . Clara arrossì e le rispose con un sorriso. Poi Aqua si rivolse a Malfoy:”Sì eccomi !” e con lui andò a ricongiungersi agli altri Serpeverde.

Mentre Aqua si allontanava, Clara stava a guardarla da lontano. La battutina su Raperonzolo l'aveva un po' spiazzata. A quanto pare Aqua pensava che George le interessasse. Non aveva mai pensato ai ragazzi in quel modo. Certo, aveva avuto due o tre cottarelle, forse alle elementari, ma era roba da bambini. George sembrava simpatico, anche se le dava molto l'impressione di uno di quegli scansafatiche che non fa altro che cercare di farsi notare dagli altri con stupidi scherzi. D'un tratto una voce la fece tornare a sé: "Ehi tu! Finalmente ti ho trovata! Cosa stai facendo qui!? Muoviti, tutti gli altri Grifondoro sono già nei loro dormitori !”. Clara si voltò e vide un ragazzo dai capelli rossi come quelli di Fred e George. Stava lì davanti a lei e la guardava con aria severa. Sull'uniforme aveva la spilla da prefetto, così Clara intuì che doveva trattarsi di Percy Weasley, il fratello maggiore di Fred e George Weasley. "Sì, scusa. Arrivo" rispose Clara distrattamente. "Seguimi. E sii un po' più concentrata!" disse Percy scocciato.

 

Aqua stava percorrendo un lungo corridoio nei sotterranei assieme ai suoi compagni. Era ancora di fianco a Malfoy che ogni tanto le scambiava qualche parola per raccontarle qualche curiosità riguardo ai dormitori di Serpeverde. Anche se quel ragazzino le stava particolarmente antipatico, trovava la sua compagnia rassicurante, e le poche volte che le aveva parlato in tono cordiale era anche riuscita a godersi la conversazione. Aveva anche iniziato a legare con alcuni ragazzi e ragazze, in particolare, con Justin Breadly, battitore della squadra di Quiddich dei Serpeverde, e Martha Lockland, una ragazza rossiccia di capelli molto simpatica.

Quando percorsero tutto il corridoio, si trovarono davanti a un muro. Il prefetto disse ad alta voce “Purosangue” e il muro si divise lentamente in due, permettendo ai ragazzi di entrare nell'ampia sala che si apriva davanti ai loro occhi. Aqua vide Malfoy spalancare la bocca dallo stupore e anche lei non riuscì a fare a meno di pronunciare un emozionatissimo “Wow...”. La parte centrale della stanza era decorata da grandi divani e poltrone in pelle nera e argentata, colori che si ritrovavano anche nel resto dell'ambiente, assieme ad un brillantissimo verde smeraldo. Da un muro sporgeva un grande camino in pietra con il fuoco che scoppiettava e mandava scintille qua e là. L'atmosfera buia era illuminata da molte candele, che davano un'idea di intimità e relax. Dalle finestre entravano i riflessi verdi dell'acqua del Lago Nero, che davano l'impressione di essere in un relitto sul fondo del mare. Aqua si sentì subito a casa. Da questi dettagli, capì che il loro dormitorio doveva trovarsi proprio sotto le acque del Lago Nero.

Aquamarine vide una specie di apertura sulla destra, sotto a una specie di portico, e vi entrò. Lì, vi

trovò molti letti a baldacchino, eleganti con trapunte verdi e lenzuola argentate. Andò verso il centro della stanza e scelse il letto davanti alla finestra, dalla quale poteva scorgere tutto il fondale del lago. Si sedette sul letto e notò che le sue cose erano già state sistemate nell'armadio di fronte a lei. Ai piedi del materasso c'era Sgrinfio che, come al solito, ronfava beatamente. Aqua si rese conto di essere molto stanca anche lei e assieme alle sue compagne si mise il suo pigiama di seta azzurro e si sdraiò sotto le coperte. Le ragazze restarono un po' a chiacchierare fino a quando non si addormentarono profondamente. 

  
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