È una fredda mattina d'inverno, siamo a gennaio e fuori dalla finestra il cielo è ancora buio. Mi vesto con fatica mettendomi una camicia scozzese azzurra, un paio di jeans e delle timberland un po' rovinate. Lego l'ammasso di capelli mossi, castani, ne troppo lunghi ne troppo corti e metto il giubotto. Esco di casa con le cuffiette alle orecchie e il sapore di dentifricio ancora in bocca. Gli alberi sono ormai spogli, nudi, il freddo fa lacrimare gli occhi. Il motivetto ormai mi rimbomba nella mente.
"Oh, my God, I feel it in the air 
Telephone wires above all sizzlin' like your stare 
Honey I'm on fire I feel it everywhere 
Nothing scares me anymore 
Kiss me hard before you go 
Summertime sadness 
I just wanted you to know 
That baby you're the best"
ad un certo punto una moto nera e lucida si ferma per farmi passare, deve tenerci molto il padrone perché in effetti non ha nemmeno un graffio. faccio scorrere lo sguardo e noto delle converse nuove nere, un paio di jeans larghi, una cintura borchiata a scacchiera nera e bianca, una giacca di pelle nera e una t-shirt con su scritto "just smile", una collana in corda con la metà di un cuore. Poi mi soffermo sul viso, labbra sottili, naso all'insù, gli occhi coperti dal "paraocchi del casco" e casco nero. Rimasi un po' ad osservare quella figura e poi attraversai. voltandomi di tanto in tanto, finché non sfrecciò via lanciando una ventata di gelo.
arrivata a scuola Sara mi stava aspettando, per messaggio mi aveva scritto che mi doveva parlare.
E: Ciaooo!!
S: hey... Elle...
E: che cos'è successo?
S: sai... Chiara... Quella di terza... Beh Gary e lei hanno scopato, lo sa tutta la scuola e io sentivo di dovertelo dire.
In quell'istante, non so se era più la rabbia o il semplice fatto di essere stata tradita che mi fece scappare. Andai in bagno e poco dopo vidi Alice affianco a me, mi abbracciava, mi stringeva a se ma, in quel momento non importava molto. Tutte si aspettavano che io fuori da scuola pestassi Chiara e, a fine scuola, appena me la trovai davanti ammetto che avrei tanto voluto sputarle sul viso.
C: ciao! hai scoperto che mi sono fatta il tuo ragazzo? sai... mentre lo facevamo mi ha detto che con te era noioso, non lo soddisfavi
in quel momento mi pentii di averlo fatto con lui, lo amavo, e ora mi faceva male anche sentire solo il suo nome, trattenere le lacrime era difficile, volevo morire, magari la mia insulsa vita avrebbe avuto un po' di tregua, volevo dormire per sempre, addormentarmi in un sogno felice.
ad un certo punto le lacrime iniziarono a scendere, sempre più veloci, le risate echeggiavano ed io mi misi le mani davanti al viso.
A: hey Alex aspetta!!
Ax: non me ne frega, se è come mi hai detto io quella la prendo a schiaffi!!
Alex?? non conoscevo nessuno con quel nome. staccai le mani dal volto e la voce femminile che avevo sentito prima aveva finalmente una figura. il motociclista di prima, quello che mi aveva fatta attraversare prima era una ragazza, aveva i capelli corti, neri con un ciuffo ondulato che le ricadeva sugli occhi. 
Ax: e tu, perché te ne stai a piangere! chi ha sbagliato è lei!!
E: aspetta!!
corsi verso di lei e le fermai la mano che fremeva dalla voglia di tirare un gancio a Chiara. in fine vidi Alex sputarle in faccia.
C: vaffanculo lesbica di merda
in quel momento la mano che ero riuscita a fermare scattò e Chiara si beccò un pugno in pieno volto.
Ax: sarò pure lesbica... ma chi fa schifo tra noi due sei tu! non ti vergogni ad andare in giro? a darla a chi ti capita? fai schifo!
subito dopo Chiara si dileguò con le quattro oche delle sue amiche. ed io finii tra le braccia di Alex, non mi conosceva e mi aveva difesa. rimasi un po' a guardarle gli occhi, castani proprio come i miei. finii incantata dai suoi occhi che ormai avevano rapito i miei, distoglievo qualche volta lo sguardo e guardavo perterra.
A: hey Alex, stasera ci vediamo in discoteca al solito orario?
Ax: certo Ali, vengo con Sophie
A: ah ok, vieni anche te Elle?
E: non so...
Ax: eddai, ci divertiremo! smettila di piangere!
E: ok...
mi asciugai le lacrime e mi soffiai il naso con un fazzoletto. sarei andata in discoteca solo per non pensare al dolore che Gary mi aveva procurato. sarei andata solo per Alex. Dopo un po' Alice se ne andò ed Alex mi accompagnò in motorino a casa.
Ax: ti vengo a prendere alle 9
E: ok...
mi salutò con un sorriso luminoso e poi se ne andò.

ANGOLO DELL'AUTRICE:
salveeee!!! nuova storiella, volevo scrivere qualcosa di diverso, spero vi piaccia... p.s. in questi giorni scriverò e posterò il seguito se vi va :3 p.p.s. Recensite, per favore, ho bisogno di sapere cosa ne pensate!!