Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: Alessandra S    29/01/2014    3 recensioni
«Alla fine sei cambiato anche tu... - dissi stringendoti nella sua camicia rossa a quadri extra large comprata in uno dei tanti negozi punk del quartiere – come tutti gli altri... me lo sarei dovuta aspettare, lo avrei dovuto immaginare... invece ho creduto alle tue promesse fatte col mignolino, ai tuoi “per sempre”, ma il “per sempre” non esiste, niente dura per sempre, mai».
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Conor Maynard, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a chi,
come me,
non ci crede più nel
per sempre”.

 

Nulla dura per sempre, mai.

 

“Lasciami solo,
Tanto ero solo in ogni caso.”

 

Correvo, correvo, correvo.
Le strade di Brick Lane sembravano infinite.
E io continuavo a correre.
Correvo, correvo, correvo.
E, all'improvviso, arrivai davanti alla porta del tuo condominio, la spinsi ed iniziai a salire le scale.
Correvo, correvo, correvo.
Quarto piano, ero arrivato, mi diressi verso la porta numero 16, quella all'angolo, la tua.
Il mio cuore correva, correva, correva.
Mi fermai a riprendere fiato, espiravo, inspiravo, lentamente, profondamente.
Ma il mio cuore correva comunque.
Chiusi gli occhi e presi coraggio.
Uno, due, tre colpi sulla porta.
Bastarono tre colpi, e poi sentii il legno allontanarsi dal mio pugno e i cardini cigolare.
Aprii gli occhi ed incontrai i tuoi.
I tuoi meravigliosi occhi, rossi, gonfi, delusi.
Il tuo meraviglioso viso, contratto in un'espressione rabbiosa.
Per un momento mi mancò il fiato.
Sentii i polmoni svuotarsi, perdere ogni traccia d'ossigeno, come se avessi ricevuto un forte pugno nelle costole.
E non sapevo cosa dire.
E tu aspettavi in silenzio che io parlassi.
E io sentivo l'aria farsi sempre più pesante.
E io sentivo il cuore farsi sempre più pesante.
«Lasciami spiegare» «Non c'è niente da spiegare» sussurrasti con quella tua voce da stronza che usavi solo quando qualcuno ti faceva male per davvero, e questa volta era colpa mia.
«Invece c'è tutto da spiegare...» «No Conor, è tutto più che chiaro ! Ti sei trombato un'altra, che altro c'è da spiegare ?» abbassai lo sguardo colpevole, non c'era più nient'altro da spiegare.
«Mi dispiace» «Lasciami sola... tanto ero sola anche prima, tanto lo sono sempre stata, tanto non cambia mai un cazzo...» «Non è vero Lillian, non dire cazzate... io ti ho amato per davvero» «E poi che è successo ?».
Rimasi in silenzio, spiazzato dalla tua domanda... e poi che era successo ?
Non lo sapevo, questa era la verità, non sapevo che cazzo era successo, non ne avevo idea...
«Non lo so...» ti fissavo, speravo che mi dicessi qualcosa, qualunque cosa, ma non lo facevi, rimanevi zitta e mi fissavi con quei tuoi occhi da cattiva ragazza che ti rendevano ancora più misteriosa.
«Non lo so che è successo» ripetei.
«Che peccato... in fondo io ancora ti amo, ma credo che dovrò semplicemente farmene una ragione».
E sta volta quello che non diceva niente ero io.
«Alla fine sei cambiato anche tu... - dissi stringendoti nella tua camicia rossa a quadri extra large comprata in uno dei tanti negozi punk del quartiere – come tutti gli altri... me lo sarei dovuta aspettare, lo avrei dovuto immaginare... invece ho creduto alle tue promesse fatte col mignolino, ai tuoi “per sempre”, ma il “per sempre” non esiste, niente dura per sempre, mai».
L'amarezza nella tua voce mi fece salire milioni di brividi freddi su per la spina dorsale.
E adesso che ?
«Cosa farai adesso ?» ti chiesi con titubanza.
Mi guardasti negli occhi con sicurezza, sfilasti una sigaretta dal pacchetto di Lucky Strike e te l'accesi nel bel mezzo del pianerottolo.
Non t'importava se i vicini si sarebbero lamentati, non t'importava niente in quel momento.
«La stronza, Conor».
Chiudesti la porta seccamente, facendo risuonare forte il suono della serratura che scattava in tutto il pianerottolo, e io rimasi lì, in piedi nel mezzo di una nuvola di fumo.
Niente dura per sempre, mai.
E allora mi girai e me ne andai.
Avrei fatto lo stronzo anche io quella notte.

***

Ho scritto questa OS di getto, ispirandomi al video di “Crooked” di G-Dragon.
Ho pensato “tutte le mie OS parlano di storie finite bene, perché non ne facciamo finire male una ?”
Spero vi piaccia !!

 

 

Luthienne
 

 
   
 
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