Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: giulswords    29/01/2014    2 recensioni
Questa è una pazzia, ne sono assolutamente sicura! Molti di voi mi conosceranno come 'Giuls' de lacoppiadifuoco, questo è un vecchio account che avevo come lettore e che ho deciso di riaprire per inserire una nuova ff, che scrivo solo io, e di più capitoli. (Le OS saranno pubblicate con l'altro account)
Immaginate Katniss, Peeta e tutti gli altri nel nostro mondo, ai nostri tempi. Katniss ha appena fatto l'esame di maturità, e insieme alle sue quattro migliori amiche, parte per il viaggio dei 18 anni. Durante questo viaggio ne succederanno delle belle, leggere per scoprire:)
Sono gradite recensioni e critiche :)
giuls
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 

Un fresco vento pieno di libertà mi aveva appena scompigliato i capelli, ero uscita da scuola da qualche minuto e mi sentivo già una donna.
Avevo passato gli ultimi 13 anni della mia vita dietro ad un banco, a dar retta a dei professori che sapevano essere veramente stronzi ma che, in fin dei conti, mi avevano insegnato il mondo, preparandomi a quello che sarebbe stato dopo.
Impari a conoscere realmente la gente quando stai al primo anno di superiori, quando iniziano ad esserci i bulletti e quelli fighi, quando inizi a crearti una vita sociale ed una reputazione; io non mi sono mai potuta lamentare.
Il primo anno la mia cerchia di amici si restringeva al solo gruppo di classe, dal secondo qualcuno ha iniziato a notarmi e i rappresentanti d'istituto avevano cominciato ad adorare me e le mie doti organizzative e soprattutto canore.
Uno di loro era un chitarrista, ci divertivamo a cantare ogni tipo di canzone, improvvisavamo e ogni volta qualcuno finiva per guardarci e applaudirci, soprattutto durante le occupazioni.
Quest'anno sono stata io eletta come rappresentante e credo di non aver mai provato una sensazione migliore: la gente credeva in me, nelle mie capacità, nelle mie promesse. Per la prima volta nella mia vita sapevo che potevo farcela, soprattutto grazie a quegli studenti che stavano lì a sostenermi e ad appoggiarmi.
Mi sentivo apprezzata, ed era una sensazione nuova; nessuno mi ha mai notata, figuriamoci persino apprezzata.

Cammino e attraverso la strada, mi ritrovo sul marciapiede di fronte scuola e mi perdo alla vista di quella che per cinque anni è stata la mia seconda casa.
Tantissimi ricordi mi passano davanti agli occhi e due, solo due, semplicissime lacrime solcano il mio viso e finiscono per inciampare in un sorriso orgoglioso e un po' nostalgico.
Mi mancherà il liceo, ma c'è un tempo per ogni cosa e finirei per sprecare il mio se pensassi di rimanere rinchiusa in quelle aule per tutto il resto della mia esistenza solo per la troppa paura della vita, quella vera, quella che mi sta aspettando. Metto le cuffie alle orecchie e per l'ultima volta percorro la strada che porta al tram con in testa le note della colonna sonora di questi anni, di questa stessa strada.
Per l'ultima volta aspetto alla fermata dopo essere stata a scuola, per l'ultima volta torno a casa con uno zaino straripante di libri, da cui ho ripassato prima dell'esame.
E quando mollo per l'ultima volta quello stesso zaino, compagno di avventure e disavventure di questi cinque anni, per la prima volta mi rendo conto di una cosa : è finita, è finita davvero.

Mi passo una mano fra i capelli e mi butto sul letto, quasi senza accorgermene cado in un sonno profondo. Al mio risveglio noto con piacere di aver fatto un sonno privo di sogni, pieno soltanto di stanchezza e di bisogno di riposo.
Il mio primo pensiero va al mio telefono, quando lo sblocco trovo 14 telefonate perse e 25 messaggi, tutte e tutti da quelle pazze delle mie migliori amiche: Chris, Giù, Tess e Lena.
I messaggi chiedevano tutti dell'esame e soprattutto avevano la chiara intenzione di fissare un festeggiamento immediato: quella sera, ora 23, spumante, bar.

Guardo l'orologio e mi rendo conto di aver dormito almeno tre ore, sazia di sonno mi dirigo verso il bagno, ho veramente bisogno di una doccia.
Mentre mi lavo penso alle ragazze e a quale stranissima serata sarebbe stata quella, anche se probabilmente avremmo bevuto un bicchiere e ci saremmo semplicemente fatte un giro per la città, anche se con la fortuna che mi ritrovo -che non è mai dalla mia parte- potrei trovarmi faccia a faccia con quel deficiente di David e la sua nuova fiamma.
Ci siamo lasciati da qualche settimana dopo due mesi, voglio soltanto dimenticarlo, anche se non penso sarà così semplice purtroppo. In fondo siamo stati insieme per così poco, no? Però a volte mi sembra di sentire la sua mancanza..
Pensare a lui mi intristisce sempre nell'ultimo periodo, quindi meglio non pensarci!

Nel frattempo è passata mezzora e credo sia il caso di uscire da questa doccia. Mi avvolgo con un asciugamano il corpo e con un'altra i capelli, mi fermo davanti allo specchio.
Non ho mai amato l'aspetto esteriore, non gli ho mai dato tanta importanza quanto fanno, invece, le ragazze della mia età; preferisco essere me stessa che una strana pedina nei giochi delle menti degli uomini che approfittano della bellezza femminile.
Stasera però è diverso, e se non lo faccio per me, lo devo fare per le ragazze, sarebbe speciale per loro. Indosso un vestito nero smanicato e che cade ben definito sul mio corpo, senza mettere, però, in risalto le mie curve. Ai piedi dei tacchi, non molto alti, sempre neri, e i capelli li raccolgo nella solita treccia.

Prima di uscire di casa saluto mia madre e mi assicuro che Prim stia bene, da quando papà è morto mamma è scivolata lungo il fondo dell'oblio, credendo di poter nascondere i propri sentimenti, e potersi nascondere per sempre dalla realtà, da noi, che cerchiamo in ogni modo di risollevarla, purtroppo senza grandi risultati.
Se lo faccio, comunque, è solo per Prim.
Io non le perdonerò mai l'averci abbandonate a noi stesse, come se non avessimo subito nessuna perdita, come se noi non sentissimo la mancanza di papà.

"Vedi che prendo la macchina" - dico.

Lei annuisce soltanto guardando un punto fisso o, più semplicemente, il vuoto. Lancio un'occhiata esasperata e preoccupata a Prim.

"Se vuoi non.."
"Non ci provare nemmeno, vai e divertiti"
- dice Prim trascinandomi alla porta e buttandomi fuori di casa, non prima di avermi dato un bacio sulla guancia al volo ovviamente.

Ridacchio un po' scuotendo la testa, non cambierà mai. È così premurosa, così gentile.
Penserà sempre prima a me, così come io ho sempre messo sempre al primo posto lei.
Mi avvicino alla macchina, apro lo sportello, mi siedo e metto in moto, destinazione: centro città. A quest'ora ci sarà un casino incredibile, non amo uscire in macchina proprio per questo.
Parcheggi inesistenti e troppe persone incompetenti alla guida!
Dopo 20 minuti di giri a vuoto trovo parcheggio, finalmente! Scendo e vado verso la piazza dove devo incontrare le altre, quando arrivo le trovo già tutte li che parlottano tra loro tutte eccitate.

"E allora? Che complottate senza di me?" - arrivo sorridendo e loro si girano lasciando scappare delle grida di gioia.

"Noi non complottiamo assolutamente niente!" - dice Giù.

"In compenso però abbiamo una sorpresa!" -dice elettrizzata Lena.

Tess tira fuori dalla borsa una busta bianca, rettangolare.

"State scherzando? Oddio no, non ci credo!" - ho già capito, un senso di felicità mi pervade completamente e il mio sorriso si apre largo sul mio viso.

In coro dicono : "Viaggio di maturità!" Ci abbracciamo, partiremo assieme come avevamo sempre progettato.
Passeremo i prossimi tre mesi chissà dove, ma insieme!

"Volete sapere dove andiamo?" - dice Chris che ancora saltella.

"Certo testa bacata!"
 "Che aspetti a dircelo?!"

Chris fa la finta offesa-" Allora non vi dico che ce ne andiamo in..ITALIA!"

"Italia? Ma è fantastico!" -dico.

 "E poi in Italia ci sono un sacco di fighi!" - dice Giù ridendo. 

Giù è la colonna portante del nostro gruppo, è la più forte e la più divertente. Riesce a strapparti una risata sempre, anche quando pensi di non riuscirci più. Io la adoro, la conosco dall'asilo e siamo sempre state compagne di banco. 
Oltre ad essere fantastica, è anche una pervertita impressionante. Neanche Johanna Mason, la nostra vecchia compagna di classe, bocciata tre volte a causa del suo caratterino, potrebbe batterla!

"Sei sempre la solita cretina!" - Tess le da una gomitata ridendo.

"Oh ma che volete!" - Giù si finge imbarazzata quando lei non è mai in imbarazzo, è spontanea, ed è fantastico esserle amica proprio per questo.

La discussione dura ancora per molto e la serata passa in modo tranquillo, ma io ho solo un pensiero.

L'Italia!

-- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 
ANGOLO DELL'AUTRICE:

Buondì! Questo capitolo serve un po' da introduzione, per presentare il viaggio e le amiche di Katniss. La storia -ovviamente- è EVERLACK ( *_* ) ahahah , solo che Peeta spunterà solo fra qualche capitolo e, purtroppo, inserirò anche Gale un po' più in là.  *Odio profondo* 
La storia parla di loro, ma principalmente di me stessa. E' un po' la mia vita ed è un ricorrere pian piano i miei ultimi tre anni.. la sento mia quasi quanto le One Shot che ho postato su 'lacoppiadifuoco'! 
AH! Posto qui questa Long e non sull'altro account perché quello è condiviso con Ilaria, e non volevo far perdere di importanza la nostra FF. 
Detto questo, aspetto qualche recensione, qualche consiglio :) 
Grazie a chi sta leggendo queste note, significa che ha letto il capitolo :) 
Al prossimo capitolo
giuls

PS. non siate troppo cattivi, è la prima volta che scrivo una AU- OOC!

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: giulswords