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Autore: Martychan Fantasy    29/01/2014    0 recensioni
Questo è un racconto a capitoli, che narra di come l'avventura di "FforFSaga" ha avuto inizio, e pian piano ha preso forma concreta. L'autrice parla in prima persona, e sotto forma di storia, racconta di un piccolo sogno che lentamente ha preso linee e forme concrete.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©



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Vi aspettiamo!!


  



Storyboard 10. Dolore e Rancore

Bett Mary tremava convulsamente, mentre ancora osservava a bocca aperta l'incredibile scena che le si apriva dinnanzi agli occhi. Una sola nave pirata contro quattro corazzate della marina guidate da un vice ammiraglio. Uno straordinario fuoco avvolto con grazia da luminosi fulmini gialli, che si espandeva immenso e maestoso tra cielo e mare.

-Ehe! Ora viene il bello!- sentì distrattamente ghignare di puro divertimento da Oscar, uno dei due compagni di Eve che insieme al giovane Neil, era intervenuto per difenderla dai cannoni della marina,

Subito dopo quell'affermazione, in un breve istante di calma piatta, il fuoco ed il fulmine si erano accesi con un'improvvisa esplosione attorno al corpo della giovane piratessa, che con un solo gesto di una mano rivolta al mare, aveva in pochi attimi scatenato una vera tempesta contro le quattro navi della marina, ora seriamente in difficoltà dal tentare di non rimaner inghiottite dai violenti flutti. La cosa sconcertante, era che la tempesta al largo, si era scatenata solo ed escusivamente nel punto di mare ove si trovavano i marines. Sia sulla Fire and Tunder, che sul resto della baia, il mare rimaneva calmo e piatto.

-E'....incredibile...- sfuggì di bocca in un profondo moto di ammirazione, alla bionda capo villaggio

-Straordinario!- farfugliò Dew accanto a lei, e così tutta la gente dietro alle mura di cinta, spiando dalle finestrelle tra i mattoni, rimaneva a bocca aperta a quello spettacolo.

Ovviamente, non era dello stesso avviso il vice ammiraglio Strawberry, iroso più che mai per quel fastidioso quanto inaspettato intralcio al compimento del suo dovere. Conosceva Ocean J. Eve per voci e sentito dire, ma non aveva mai avuto il dispiacere di averci a che fare di persona. Se ne erano dette tante su di lei ed il suo miscuglio di poteri unici nel loro genere, ma non aveva mai trovato che fosse una chissà quale pericolosa minaccia per il Governo Mondiale. Ora invece, che la poteva vedere in azione coi suoi occhi, il barbuto soldato dalla testa smisuratamente lunga, riconsiderava molto velocemente le sue antiche convinzioni, danto credito alle dicerie su quella piratessa sbucata un bel giorno dal nulla con la sua nave pirata dalle vele nere, alla ricerca di chissà cosa e chissà dove.

-Fuori i cannoni di tribordo e babordo!! Caricare il cannone principale di prua!!- continuava a gridare Boward imperativo dal timone della Fire,

Al suo ordine, nella sala macchine posta nel cuore della nave pirata, Tuono, aiutato da alcuni pirati, metteva in moto gli ingranaggi che muovevano i cannoni, facendoli così uscire dai bocchettoni di destra e sinistra della Fire, mentre di suo solo pugno, caricava il cannone più grande e potente della nave, quello posto alla prua, appena sopra la testa della polena angelica. Erano dieci cannoni laterali in tutto più uno centrale. Cinque dal lato destro e cinque dal lato sinistro.

Run Martine

-CHE FACCIAMO VICE AMMIRAGLIO??!!!! LE ONDE SONO TROPPO FORTI!!! INPEDISCONO AGLI UOMINI DI CARICARE I CANNONI CON PRECISIONE!!!- gridava un soldato da sotto il ponte di comando, tentando in ogni modo di restare in piedi aggrappato con tutte le sue forze ad una fune di fortuna,

Strawberry non rispose ai richiami dei suoi uomini, troppo carico d'ira e disappunto. Non si aspettava certo tutta quella forza e tutto quel potere spaventoso, racchiusi in una mocciosa come quella!. Bruciava nell'orgoglio ammetterlo, ma se non facevano subito marcia indietro, quell'insulsa piccola banda di piratucoli da strapazzo, o meglio, il loro mostruoso capitano, li avrebbe fatti di sicuro colare a picco.

-Allora, vice ammiraglio? Non ho ancora udito la vostra risposta!!- gridò in tono di sfida e di scherno Eve,

-S-SIGNORE!!!- gridò ancora il soldato da sotto il ponte di comando, poco prima di esser sommerso da una violenta ondata che spazzò con furia tutto il ponte secondario della corazzata

Strawberry impugnò nuovamente il lumacofono, ma poi rimase col microfono a mezz'aria, interdetto sul da farsi, consapevole, che qualsiasi minaccia in quel momento sarebbe stata vana contro quel potere spaventoso che li teneva irrimediabilmente in pugno. Potevano provare a fare fuoco coi cannoni, ma se quella piratessa avesse dato più intensità a quella tempesta spaventosa....? Per la prima volta in vita sua, il marine si trovò costretto alle strette, in difficoltà, impotente in uno scontro dove numericamente era avvantaggiato, ma di potere dannatamente inferiore. Avrebbe di sicuro fatto rapporto però, dopo un'incontro del genere! Non era certo finita lì, e quella mocciosa gliel'avrebbe pagata cara!.

Però forse...

-S-SIGNOR...!!!!- gridò per l'ultima volta il soldato dal basso del ponte inferiore, ma le sue grida si persero nel furioso vento, quando un'ondata più alta e forte lo sommerse completamente trascinandolo in mare

-PRONTI A FARE FUOCO!!- gridò con un largo ghigno divertito Boward, pronto a dare il segnale da un momento all'altro,

-Uhuhuhuhh!- prese a ridacchiare improvvisamente tra sè il vice ammiraglio, lasciando i suoi uomini interdetti ed Eve dubbiosa - AHAHAHAHAHAH!!!- scoppiò poi in una crudele ilarità che non prometteva nulla di buono,

-Singore?!- domandò il suo secondo lì accanto, non capendo  quel repentino cambio d'umore.

Ma quando Strawberry si girò proprio verso di lui, il soldato si sentì raggelare nel sangue a quello sguardo gelido carico di crudeltà e sete smisurata di distruzione. Ecco che il vice ammiragio dal lungo testone, mostrava quale fosse la sua vera natura. Un altro uomo di legge che in nome di un ordine e di un governo al di sopra di ogni essere vivente, era disposto a tutto, anche alla più vile bassezza:

-Portami YOSHIDA KURO...e i restanti dieci guerrieri della cara Akarui Umi...- pronunciò quel nome e quelle parole parlando intenzionalmente al microfono del lumacofono aperto, facendo gridare istintivamente Bett Mary in tono terrorizzato e doloroso, mentre tutti i restanti abitanti di Volcano Blind, restavano sconcertati ed impietriti.

-NOOOOHOOOOO!!!!!!!!-

-...- Eve aggrottò di molto la fronte, comprendendo all'istante che quel vice ammiraglio aveva nelle sue mani quei guerrieri scelti da Bett per servire nella Marina, in cambio delle notizie sugli Iron Claw. A quanto pareva, Strawberry era più scaltro e sadico di quanto non sembrasse in apparenza. Si era portato dietro gli uomini di Bett che erano rimasti con la Marina, per essere sicuro di avere un ultimo asso nella manica da giocare, pur di convincere la capo clan e la sua gente alla resa ed alla sottomissione al Governo Mondiale!.

In pochi istanti, dal portone centrale della nave del vice ammiraglio, tutti videro arrivare, spinti dalle spade e dalle lance dei marines, Yoshida Kuro e i dieci guerrieri di Volcano Blind. Tutti giovani e aitanti combattenti tra i migliori del clan del Dragone Nero, tutti affezionatissimi alla loro terra e fedeli fino alla morte al loro capo Akarui Umi. Specialmente Yoshida, coetaneo di Bett, cresciuto sotto alla severa ma giusta guida di Akarui Sora, suo prediletto alievo alla scuola del Dragone Nero, sfidato e sconfitto in seguito da Bett, nella corsa per il posto di primo guerriero del clan. Successivamente, dopo la morte del padre di Bett, Yoshida, che negli anni le era rimasto vicino e fedele amico, l'aveva sostenuta nella sua nomina a successore di Akarui Sora, giurandole fedeltà fino alla morte. Bett Mary voleva molto bene a Yoshida, unico uomo tra tutti a poterla avvicinare, a poter conoscere tutto di lei, ad avere un posto speciale nel suo cuore, dopo i suoi genitori ed il cugino Kitai.

Bett Mary corse disperata ad aggrapparsi e sporgersi dal muro di cinta, guardando col cuore in tumulto, il suo amico fidato ed i suoi compagni, portati come ostaggi sul ponte dell'ammiraglia di Strawberry. Il vice ammiraglio con aria trionfate e sguardo di sfida, prese a parlare al lumacofono:

-Ferma immediatamente questa tempesta, Ocean J. Eve.. altrimenti sarà la fine di questi uomini!- e nel proferire ciò con voce sinistra e tagliente, ad un suo gesto della mano, i soldati armati che circondavano Yoshida ed i suoi compagni, puntarono loro nella schiena ed alla gola, fucili e spade, pronti all'ordine.

-Ghh! Che lurido figlio di troia!- ringhiò Boward tra i denti, non potendo più avere modo di attaccare,

-Un colpo basso e vile, tipico di quelli come lui!- sbottò Viola lì accanto, incrociando le braccia al petto,

-Che succede?!!- uscì da sotto coperta Tuono, non capendo perchè l'ordine di sparare di Boward, tardava tanto ad arrivare,

Eve, per nulla intimorita dalle minacce del vile soldato, con alcuni balzi poderosi, raggiunse la punta del primo albero maestro della sua nave, fermandosi a fissare con aria truce nella direzione di Strawberry. Poi, senza dire ancora una parola,mosse una mano, e la tempesta da lei stessa creata, si calmò leggermente. Strawberry rise ancora agghiacciante, sfidando una seconda volta la piratessa dell'asso di cuori:

-A-ah! Così non ci siamo, mocciosa! Ti avevo detto di far cessare la tempesta! Non di chetarla leggermente....- e nel ridere ciò, mosse ancora una volta la mano, cosicchè i soldati spinsero maggiormente le lame delle spade sulle gole dei prigionieri,

-K-KUROO !!!!!!- griò Bett Mary esasperata, spaventata, distrutta, ricevendo dal giovane un veloce sguardo serio e stranamene dispiaciuto. Perchè Yoshida Kuro doveva essere dispiaciuto?

-Che bastardo!- righiò Neil tra i denti, mentre Oscar accigliato, continuava a fissare le mosse della sorella,

-Allora! Ocean J. Eve! Non mi hai sentito?! Non sei forse dalla parte di questi fuorilegge?!-

-....- Eve con sguardo truce mosse ancora una volta la mano, e la tempesta svanì del tutto,

-Ahhhh!! AHAHAHAHAHAH! Molto bene! Non è stato difficile, visto?! Ahahahah! In fin dei conti non sei altro che una mocciosa impertinente che gioca a fare il grande pirata d'onore! AHAHAHAH!! Tutti quelli come te...o come questa gente che ha vissuto per generazioni fuori dalle leggi del nostro mondo..non siete altro che feccia! Inutili scarti umani che non meritano altro, se non di sparire per sempre!-

-LURIDO FIGLIO DI.....!!!!- Neil stava per saltare verso la nave di Strawberry al colmo dell'ira per quegli insulti, ma lesto Oscar lo trattenne per il bavero della camicia,

-Non sò cosa tu stia cercando di fare, cosa cerchi di dimostrare muovendoti ed agendo in determinati modi sciocchi e sentimentali! Qualsiasi siano le tue motivazioni, resti sempre feccia umana, mocciosa! Tutti coloro che agiscono al di fuori delle leggi del Governo, non meritano un posto in cui vivere!-

"Quelli come voi, non meritano un posto in cui vivere!!"

Quelle parole crudeli.

Quelle parole senza pietà alcuna, senza comprensione alcuna verso il prossimo. Le parole di Akainu. Eve fremette in tutto il corpo, mentre abbassando il cappello sulla fronte, stringeva forte un pugno tremante lungo il fianco destro. Quelle parole le riportavano alla memoria, uno dei momenti più orribili della sua vita, quando scoprì che la malvagità degli uomini non ha confini, ed alle volte, anzi, spesse volte è in grado di schiacciare i propri simili senza alcuna pietà, solo perchè di pensieri, credo o volontà diverse.

-Prima di far fuori questi inutili insetti, e radere finalmente al suolo quella stupida isola coi suoi abitanti..vorrei mettervi a parte di una divertente questione...capo clan Akarui Umi...- Strawberry si rivolse in maniera sprezzante e crudele verso la bionda guerriera con le unghie ormai spezzate conficcate nel duro sasso del muro di cinta,

-Voi, che tanto vi mostrate fiera e risoluta! Che tanto avete sempre sbandierato senza tanti complimenti la vostra avversione per noi della Marina, ma non avete esitato un solo istante, a tradire le vostre stesse convinzioni e quelle della vostra gente, pur di arrivare un pò più vicina a quel clan di banditi che vi ha quasi tolto la vita...- continuò schernendo Bett con voce fintamente sdolcinata,

-Voi, così ciecamente sicura di coloro che vi hanno sempre circondata! Certa della loro fedeltà assoluta e della loro buona fede! Uhuhuhuhuh! Non vi siete chiesta...come sia stato possibile il nostro arrivo qui, oggi?-

-!!!!- Bett Mary sbiancò all'istante a quelle parole orribili e crudeli, incapace di credere alle allusioni che velatamente nascondevano tra le righe di tutti quei discorsi. Eppure, qualcosa nel profondo del suo cuore, mentre cercava gli occhi di Kuro, e vedeva che questi scostava lo sguardo con aria colpevole e dispiaciuta, le si spezzava dolorosamente e le sussurrava la realtà che si rifiutava di cogliere. Non poteva credere che fosse vero. Non da lui, non dal suo fidato amico Yoshida Kuro. Non da un uomo di valore come lui.

-Quelle dannate coordinate, che tanto vi siete prodigata a proteggere a qualunque costo, sono state la condanna a morte per voi e per il vostro popolo, Akarui Umi!-

-Ma di che stà parlando?!-

-Cosa stà insinuando?!-

-Non ha alcun senso!!- vociava la gente dell'isola

-Tra i vostri fidati uomini, c'era da sempre qualcuno che nutriva forti dubbi, e forte risentimento verso di voi, Akarui Umi! Voi! Una donna a capo di un clan che per secolari tradizioni è sempre stato in mano alla guida degli uomini! Non importava quanto forte e combattiva potevate dimostrarvi! Non importava se la vostra forza egualiava quella di un uomo! Qualcuno a voi molto vicino, ha sempre bramato nell'ombra il posto che voi avete preso solo per diritto di parentela, ma non certo per meriti!-

-COME OSI PARLARE IN QUESTO MODO ALLA NOSTRA SIGNORA, CANE DEL GOVERNO?!!! La Signora ha ricoperto il ruolo di nostra guida, per più di un merito!! Un capo migliore di lei non potevamo augurarci!!- urlò in preda ad un'improvvisa collera il vecchio Dew,

-Tsk! C'era da sempre qualcuno a lei molto vicino, che non l'ha mai pensata in questo modo. Qualcuno che a causa sua, ha finito irrimediabilmente per restare nell'ombra, per divenire l'eterno secondo invisibile!-

-No.....- farfugliò Bett esausta da tutte quelle parole, guardando coi suoi begli occhi blu in direzione di Kuro, che ancora evitava il suo sguardo,

-Avete capito perfettamente..Akarui Umi! Stò parlando proprio del vostro più vicino e fedele guerriero.. YOSHIDA KURO!!!- gridò imperativo e malvagio Strawberry scatenando, con quelle parole, una dolorosa catena di reazioni incredule e spaesate.

La gente dell'isola da dietro le mura di cinta, si accalcava gridando di rabbia e di dolore, c'era chi piangeva e chi si strappava i capelli, chi scoteva il capo incapace di credere ad un tradimento simile, e chi agitava in aria bastoni o spade, desideroso di gettarsi sulla gola del traditore. Sull'ammiraglia di Strawberry si creò un certo trambusto a quella rivelazione. I dieci guerrieri che stavano agli ordini di Kuro, in assenza di Bett, insorsero contro di lui, tutti a loro volta ignari che il loro comandante avesse potuto agire in maniera tanto vile alle spalle di Volcano Blind. Molti gridavano insulti, si dimenavano tra le catene e le spade dei marines che cercavano di tenerli fermi, cercando di spingersi verso Kuro per linciarlo. Il giovane guerriero dal canto suo, rimaneva ancora accanto a Strawberry immobile. Alle ultime parole del vice ammiraglio, aveva emesso un sospiro profondo, chiudendo gli occhi un istante, e solo allora, una volta scoperto il suo tradimento, aveva finalmente puntato il suo nero sguardo profondo nel blu degli occhi colmi di lacrime e dolore di Bett Mary.

-Potete togliere le sue catene, uomini. Non sono più necessarie.- affermò Strawberry in tono serio e superiore, sicuro ormai di avere nuovamente tutta la situazione in pugno.

Un paio di soldati si fecero vicini a Kuro, liberandolo dalle catene a piedi e polsi, rendendolo nuovamente libero. Kuro si massaggiò alcuni istanti i polsi doloranti, mentre ancora i suoi dieci compagni poco lontani, continuavano a gridargli contro ed insultarlo con le peggiori offese:

-LURIDO VERME INFAME!!-

-COME HAI POTUTO DISONORARCI TUTTI IN QUESTO MODO?!-

-VOLCANO BLIND E' LA NOSTRA VITA!! IL NOSTRO CAPO E' LA NOSTRA VITA!!!-

-Uhuhuhuhuh! FATELI TACERE!!- ordinò imperativo il vice ammiraglio, e subito i dieci guerrieri vennero presi a calci e pugni per intimar loro il silenzio,

macellaio pazzo

Kuro sembrava impassibile, ma al pestaggio dei compagni, non riuscì a nascondere un moto di fastidio ed un fremito lungo il corpo. Guardò ancora Bett Mary negli occhi, come a volerle trasmettere chissà quale muto pensiero. La giovane capo clan dal canto suo, si sentiva spaccata in due per sempre nel cuore. Il suo più fidato guerriero ed amico, l'unico a cui aveva permesso di avvicinarla, venendo così meno a ciò che si era fermamente imposta il giorno della morte dei suoi genitori. L'unico che sapeva come prenderla, come consolarla, come farla ridere in allegria. Il valente combattente col quale non era mai paga di allenarsi fino al limite. Il fratello insostituibile che non aveva potuto avere a causa del destino infame. Lacrime e rabbia stavano invadendo il corpo, la mente ed il cuore di Bett Mary. Non avrebbe mai creduto che un giorno, sarebbe riuscita nuovamente a soffrire così tanto per qualcuno.

"Qualsiasi cosa accada..noi saremo compagni..per sempre!"

Ricordare quella stretta di mano e muscoli tra loro, il giorno che l'aveva sconfitto, ed era divenuta lei il primo guerriero più forte di tutti i clan dell'isola, faceva male. Ricordare il suo sorriso sincero e solare, quando le diceva quelle parole, faceva male. Ricordare tutto di lui, e di come si era sempre dimostrato affezionato e leale, le faceva dannatamente male. Ora, non poteva credere che l'uomo di pietra che aveva davanti su quella fottuta nave della marina, fosse lo stesso di quelle parole.

-Se vuoi parlare, prima che io dia l'ordine di attaccare..fai pure Kuro!- ridacchiò Strawberry, passando il lumacofono nelle mani di Yoshida,

Il guerriero guardò in silenzio il microfono.

La profondità del suo sguardo e dell'espressione del suo viso, tradiva emozioni e parole che sembrava trattenere a stento dentro di sè. Stava infine per aprire bocca, quando un'altra voce ed altre parole scavalcarono le sue, lentamente, con serietà e dolore:

-Vice ammiraglio Strawberry..voglio negoziare con voi, ora, SUBITO!- affermò decisa Bett Mary, il microfono in una mano, e le dita tagliate e insanguinate, ancora strette nella dura pietra nell'altra

-AHAHAHAHAHH!!! NEGOZIARE?!!! E cosa mai avreste da offrire, capo villaggio Akarui Umi?! Non avete niente, niente che possa interessarci ormai! State solo prendendo qualche inutile istante di vita per voi e la vostra gente!!-

Bett Mary balzò in piedi sul muro di cinta, lasciando tutti a bocca aperta in moti di profondo stupore. Il lumacofono stretto nelle mani tremanti e piene di sangue, ed i lunghi capelli d'oro al vento, luminosi e brillanti più che mai. Lo sguardo deciso e fiero di un vero capo, un vero governante disposto a tutto per la sua terra e per la sua gente:

-..la mia VITA...!!- affermò dura,seria, impassibile

Fu stupore e silenzio per tutti. Lo stesso Strawberry, che non si aspettava un risvolto simile, rimase interdetto alcuni istanti nei quali Bett si approfittò per continuare ad esporre ciò che aveva in mente. Tutto, pur di ottenere la salvezza dell'isola e dei suoi amati compaesani, tutto, anche per Kuro, perchè lo conosceva meglio di chiunque altro, perchè nonostante il tradimento, lo capiva:

-Sono io sola la responsabile di tutto questo. Il mio errore è stato cedere ad un patto con voi della Marina, accecata dall'odio e dalla sete di vendetta. Questo errore però, io sola devo pagare..-

-S-signora...! Ma che state....?- farfugliò Dew interdetto

-...- Oscar e Neil, in piedi poco più avanti di Bett, la osservavano ed ascoltavano seri

-....- Kuro guardava Bett tremando in tutto il corpo

-..allora, vice ammiraglio Strawberry, io vi offro la mia vita, in cambio della salvezza di Volcano Blind e di tutti i suoi abitanti! Mettete pure Yoshida Kuro a capo dell'isola se vi fà comodo, ma risparimate la gente innocente che non merita di pagare per l'errore di una singola persona!- concluse ferma e decisa

-CHE DITE, SIGNORA?!!!-

-NON POTETE PARLARE SUL SERIO!!!-

-SIGNORA !!!-

Eve and Marco

Ma le grida della sua gente, non la fecero cedere o desistere dal suo proposito. Costava la morte dell'anima fiera alla coraggiosa Bett, il donare Volcano Blind in quella maniera, ma sapeva altrettanto che non c'era altro modo, non c'era altra strada. Si era illusa, quando aveva visto il fuoco ed i fulmini di quella piratessa, ed aveva sbagliato a riporre in lei tutte le sue speranze di salvezza. Quelle erano solo favole sentimentali e sognatrici. I sognatori erano destinati a morte certa, e Bett Mary non poteva permettersi debolezze simili. Il mondo era meschino e crudele, e una volta messi alle strette, era necessario scendere a patti a qualunque costo, anche calpestando l'onore pur di salvare vite innocenti.

Eve non si era più mossa e non aveva più fiatato. Aveva partecipato come spettatore passivo di tutta quella tragica situazione, senza più intervenire, lasciando la scelta in mano ai protagonisti di quella faccenda. Non era ancora il momento di muoversi, e come lei, i suoi compagni attendevano in silenzio un suo cenno o un suo ordine.

Yoshida Kuro dal canto suo, non sapeva più cosa sentiva.

Da quando era rimasto coi suoi compagni in uno dei quartier generali della Marina, non aveva fatto altro che svolgere il compito di addestrare le nuove reclute nelle tecniche di combattimento, e rodersi dentro l'anima per Bett Mary. Kuro era un giovane buono e leale, ma anche testardo, orgoglioso e tremendamente ferito dalla sua eterna condizione di 'secondo' dietro a Bett. Per tutta la vita, da quando aveva cinque anni, si era duramente allenato sotto la guida di Akarui Sora, era diventato il suo prediletto, il futuro erede del clan del Dragone Nero, proprio perchè il capo non aveva avuto come primo genito un maschio come da tradizione. Kuro ci aveva creduto con tutto sè stesso. Voleva molto bene alla piccola Umi, fantasticava sul loro futuro, sognava di prenderla in moglie, e rendere molto fiero il loro clan. Che delusione, che affronto vedere invece tutti i suoi sogni, le sue gioie, le sue speranze cadere invece a pezzi. Scoprire un giorno, improvvisamente, che la piccola e dolce Umi, spiava di nascosto le lezioni e si allenava da sola. Venir a sapere che il maestro Sora si era convinto di voler dare la possibilità a sua figlia di allenarsi seriamente, e presentarsi come guerriero ai tornei dei clan, come un qualsiasi altro partecipante uomo. Trovarsi al torneo, essere sconfitto da lei, proprio dalla sua amata piccola Umi, divenendo così l'eterno secondo. Trovarsi combattuto e dilaniato dentro tra l'amore e il risentimento.

Digrignò forte i denti, Yoshida Kuro. Li digrignò così tanto da ferirsi.

**

Ace furia

Nello stesso istante, Akarui Kitai, seguito a ruota dal fedele Gen, correva a perdi fiato lungo la fitta boscaglia fuori dal villaggio del Dragone. Il giovane si stava dirigendo verso il cuore dell'isola, nel suo pieno centro, ove sapeva di trovare il mezzo per spostare l'isola e cambiare così nuovamente le sue coordinate. Kitai era molto amante dello studio, in particolare quello dedicato alla storia del mondo o del passato della sua terra natia. Aveva letto e riletto centinaia di libri e pergamene che parlavano delle origini di Volcano Blind, della sua costruzione da parte di un pugno di sognatori che, stanchi di sottostare alle regole imposte dalla società e dal Governo, si erano ritirati alla ricerca di un luogo libero ove poter vivere in pace. Trovarono dopo anni di viaggi per mare, una piccola isola galleggiante, emersa probabilmente a causa dei movimenti della terra in fondo agli oceani, e staccatasi da essa, era divenuta un'isola solitaria in continuo sebbene lento movimento.

Felici più che mai di quell'inaspettata scoperta, i "nomadi sognatori del mare", vi attraccarono stabilendosi su quell'oasi felice in maniera definitiva. Con gli anni ed i secoli, misero in pratica i loro differenti saperi e conoscenze, trasformando l'isola in alcune sue profonde parti, rendendo la sua "rotta" in continuo cambiamento casuale, governabile se e quando avessero voluto. Era questo, tra le tante cose che Kitai aveva appreso nelle letture sui suoi avi, che gli interessava e che sperava di trovare, raggiungendo il vulcano dell'isola, nel cui interno si scriveva nei testi, vi fosse custodito il "Grande Timone dei Sognatori". La sola possibilità che avevano di salvarsi dalla minaccia della Marina, il solo modo di impedire che Bett Mary potesse commettere qualche pazzia pur di salvare tutti.

-Ci siamo, Gen!! Inizio a scorgere l'ingresso del vulcano là in fondo!!- gridò trionfante Kitai sorridendo di sollievo,

-Sbrighiamoci, Signorino! Non abbiamo più molto tempo, temo!!- gridò a sua volta il guerriero

Le nere ombre oltre l'antro del grande vulcano, inghiottirono in pochi secondi i due coraggiosi volcaniani. La speranza di farcela era a due passi da loro, la riuscita ancora dubbia e sfuggente.

Fight for Fire Saga/The Official Video10- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ben ritrovati a tutti, carissimi!! ^_^

Era da un bel pò che non aggiornavo questo storyboard, ma finalmente oltre all'ispirazione che mancava, ho trovato anche il tempo!^^'''
Ormai mi rassegno! Cos'è? La quarta volta che spero di concludere la "Saga Bett Mary"??!! xD Ahahahaha! Ma anche stavolta..niente! Vedremo col prossimo aggiornamento se arriverò ad un finale per il passato di questo interessante membro della ciurma dell'Asso di Cuori!^^
Finalmente scopriamo come ha fatto la Marina a scoprire le segretissime coordinate di Volcano Blind! Ed entra in scena l'autore del misfatto : Yoshida Kuro. Voi che ne pensate di questo personaggio? :
A me non fa rabbia, nonostante il vile tradimento. Diciamo che si è lasciato stupidamente accecare dalla sua ossessione di 'eterno secondo' dietro a Bett. B'è! Nel prossimo capitolo (spero) vorrei riuscire a far ancora più luce su di lui e sul rapporto che lo ha legato da sempre alla famiglia Akarui. Eve per ora è 'passiva', ma presto (povero testone di Strawcacca..) scatenerà un putiferio che farà pentire il viceammiraglio di essersi avventurato a Volcano Blind. xD
Ebbene sì! Non riesco a nascondere il mio godimento, nel descrivere un personaggio potente come Eve, in grado di far mangiare acqua salata, polvere o sabbia agli idioti della Marina! Muahahahah! xD A-ehm! Ok! Riprendiamoci!

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del Secondo Video dedicato a questa Saga, eh.....il lavoro è lungo ed intenso, ma stà procedendo bene. Abbiate pazienza, purtroppo di mani a disposizione ne abbiamo solo quattro, e facciamo del nostro meglio!^^ Presto comunque, ci sarà la pubblicazione di un interessante video che riguarda proprio lo stato di avanzamento dei lavori! Quindi...non cambiate canale gente! (?) xD

Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP011 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


   
 
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