Last Wish

Il bianco è la sola cosa che gli occhi di Taeil riescono ad avvertire.

Non sente ne caldo ne freddo. Non vi sono suoni, non vi sono odori.

Ci mette un secondo a ricordare il motivo della sua condizione.

Controlla che almeno il possesso del suo corpo ci sia ancora e fortunatamente lo trova.

Si guarda ancora intorno ma non c'è proprio niente da vedere. Non ha idea di cosa fare se non... Aspettare. Non lo lasceranno di certo lì, qualcuno prima o poi verrà a prenderlo.

Non è angosciato, sapeva che prima o poi sarebbe successo. Un tumore ai polmoni non è una cosa che si supera in un batter d'occhio.

Dal momento esatto in cui il medico glielo aveva detto si era immaginato la più tremenda delle sorti.

Ed ora eccolo lì.

In quella sottospecie di sala d'aspetto per il paradiso.

Addosso ha ancora il camice dell'ospedale. Anche se, probabilmente quello non è il suo corpo, ma la sua anima.

Il corpo è sicuramente rimasto sul lettino bianco nella sala operatoria dell'ospedale di Seoul.

Guarda in basso e non riesce bene a capire su cosa stia camminando... Forse il vuoto?

Tenta di sedersi e ci riesce, senza stare troppo a chiedersi il perché.

Appoggia i gomiti sulle ginocchia e si sorregge la testa con i palmi delle mani.

Un tratto è come se la malinconia arrivasse tutta insieme. Se prima neanche ci pensava adesso gli rimbombano in testa mille pensieri.

Sua madre... Suo padre... Riusciranno a superare la cosa?

Tutti i suoi amici... Le persone a cui voleva bene...

Ma soprattutto... Lui.

Come starà?

La persona che gli è stata accanto fin dal primo giorno della malattia, ma anche prima.

Con cui ha condiviso le più belle esperienze, le più stravaganti emozioni e provato sensazioni che prima non aveva nemmeno idea esistessero.

Riuscirà Jihoon a sopportare la sua perdita?

Con lui ha pianto, riso, giocato, scherzato, litigato... E superato sempre tutto brillantemente.

Loro si sono baciati, hanno fatto l'amore, si sono tenuti per mano nei momenti più duri... Ogni giorno da quando si sono conosciuti.

In testa gli scorrono immagini di loro due e per quanto ci provi non riesce a scacciarle.

Non che voglia dimenticarle... Tutt'altro.

Passano secondi, minuti, ore... Chi lo sa? Si può quantificare il tempo in paradiso?

D'un tratto qualcosa cambia; davanti a lui appaiono due oggetti, un foglio ed una penna.

Li afferra e si accorge che nel frattempo è comparso un altro oggetto; un foglietto molto più piccolo dell'altro, su cui spicca una calligrafia impeccabile:

“Di solito si concede un ultimo desiderio”

Lo guarda per due secondi esatti prima di lasciarlo ricadere.

Chiunque leggendolo non capirebbe al volo cosa quelle parole vogliano significare. Eppure lui impugna subito la penna e inizia a scrivere...

“So che quando leggerai queste parole non potrai far altro se non bagnare la carta con le tue lacrime.

Proprio per questo la scrivo.

Leggi attentamente e memorizza ogni parola, perché non ci sarò io a ricordartele dora in poi.

Ho sempre saputo che non sarei guarito. Lo percepivo.

Ogni giorno mi sentivo più stanco e affaticato.

E la cosa più dolorosa è sapere che tu, dopo che me ne sarò andato, non sarai più lo stesso.

So che starai male e non troverai più una ragione per stare al mondo.

Ma ti ricordi cosa mi dicevi ogni volta che mi portavi in terapia?

Che la vita è lunga e che le speranze sono infinite.

In non ti credevo, sapevo che la mia vita si stava scorciando sempre di più, ma su una cosa ti davo pienamente ragione.

La speranza ce l'avevo, eri tu. E lo sarai sempre, perché anche da lassù continuerò a pensarti.

Ma come potrò continuare a pensare a quanto amavo il tuo sorriso, se non lo vedrò più?

E non mi riferisco al fatto che non ci sarò più, ma al fatto che probabilmente non vorrai più sorridere. So che lo farai, ti conosco troppo bene.

Di solito si concede un ultimo desiderio a chi sta per morire... Bene, tu devi promettermi che non butterai via la tua vita.

Perché da lassù dovrai continuare ad essere la mia speranza.

E non dovrai mai piangere, perché i tuoi occhi sono stupendi così.

Mi prometti che lo farai? Che ti rifarai una vita? Che andrai avanti e sorriderai illuminando tutti ogni giorno di più?

Se mi hai davvero amato come so che hai fatto, allora non sarà un problema accontentarmi. E la mia sorte potrà essere migliore anche da lassù

Ti amerò per sempre Jihoon, ricordalo.
 

-Taeil”

Ricontrolla il tutto due volte, assicurandosi di aver impostato bene i verbi.

Deve sembrare una lettera scritta prima della sua morte.

Piega il foglio in due e lo lancia in aria, poi questo sparisce.

Sa dove finirà quel foglio.

Quello è l'oggetto del suo ultimo desiderio.

I dottori non gli hanno dato modo di vedere Jihoon nei suoi ultimi giorni.

Evidentemente, qualcuno lassù, sa quanto ci tiene a rivolgere quelle parole al ragazzo che tutt'ora ama e che amerà per sempre.

Così, mentre qualcuno sulla terra trova una misteriosa lettera sotto al cuscino, un varco luminoso si apre davanti a Taeil.

Si alza, emette un sospiro - sempre che le anime possano respirare - , e si dirige verso le porte dell'aldilà.

~ Sono nuova in questo fandom e spero che questa flash-fic non abbia fatto schifo.

Oltretutto è la mia prima death-fic in assoluto, ho tipo fatto le corna per tutto il tempo mentre scrivevo (?)

Che altro dire? AMO questa Otp e non mi perdonerò mai per aver fatto morire Taeil *ri fa le corna*

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