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Autore: ZivaDDavid    29/01/2014    6 recensioni
E se Tony avesse degli zii italiani? E se andassero a trovarlo lì in America?
Tanto Tiva, e umorismo!
Una vera storia da Tiva life... Buona lettura!
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Anthony DiNozzo Senior, Ziva David
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!!!! Nuova storia nata da un sogno! 
Spero che vi piaccia davvero...
Buona lettura....


Era una giornata scura e piovigginosa, e Tony DiNozzo era giù di morale.
Non aveva un motivo ben preciso ma quel tempo lo intristiva parecchio. Ziva lo osservava dalla sua scrivania e aveva già capito ch qualcosa non andava : non aveva insultato né infastidito il povero McGee in alcun modo; era rimasto seduto per più di due ore sulla sua sedia ( cosa degna di nota!) e non si era lamentato col capo perchè non avevano casi.
In quella calma lo squillo del telefono di Tony fece sobbalzare tutti.
-Agente DiNozzo
-Ciaoooo Antonioooo, sono la zia Giovanna. Come stai? Siamo qui in America in vacanza con gli altri zii e i cugini! Siamo ospiti da tuo padre! Questo fine settimana devi venire! Dobbiamo rivederci! Ti aspettiamo venerdì sera. Va bene?
-Zia…io veramente non potrò…devo lavorare. Sai…
-No no Antonio! Ci parlo io col tuo capo se non ti fa venire! Ci vediamo ogni 10 anni! E ci sentiamo si e no una volta l’anno. Ci vediamo venerdì…. Ah…Tuo papà mi ha detto che stai con una bellissima ragazza! Portala la vogliamo conoscere… ciao ciao bello della zia.
-Ma zia…  - e sentì che aveva già riattaccato. Peggio di così poteva andare? Non solo era giù per fatti suoi… e ora anche gli zii italiani ci mancavano! Per non parlare di suo padre che non riusciva mai a tenere la bocca chiusa!
A chi si riferiva suo padre?! Sapeva benissimo che lui non aveva una storia seria da tantissimi anni… Ma la risposta non tardò ad arrivare. Alzò lo sguardo e vide Ziva. Anche lei intenta a decifrare cosa aveva detto al telefono in italiano.
 
-Tutto bene DiNozzo? – arrivò dal capo
-Emh.. si capo…diciamo…
-Rimettetevi a lavoro.
 
La giornata continuò tranquilla ma lui non poteva non pensare alla chiamata di sua zia. Era costretto ad andare. Ma con chi? Non avrebbe mai avuto il coraggio di chiederlo a Ziva…
Arrivate le 18, Gibbs li mandò a casa.
Mentre Tony prendeva la sua roba, vide McGee e Ziva scambiarsi degli sguardi…
 
-Cosa avete voi due ?
-Bhè veramente dovresti dircelo tu Tony…- intervenì McGee
-Io? Non ho niente…
-Tonyyyyy!! Oggi non hai chiamato McGee con alcun soprannome e non mi hai torturata né infastidita. Visto? Sicuramente stai male…
-Piccola Mossad ti piace che ti torturi?! – si girò a guardarla con il suo solito sguardo malizioso… il povero pivello alzò gli occhi… si sentiva sempre di troppo in quei momenti.
-Non ho niente davvero… - aggiunse poi.
-Allora andiamo tutti e quattro insieme in un bar…ci stai? – chiese McGee che voleva saperne di più…
-Ok… a che ora? Ma perché quattro? Pensi che Gibbs venga???
-Tony… ovviamente McGee si riferiva ad Abby.
-Ah…va bene…
-Tony alle 21 nel piccolo bar nella Avenue?  Prima ci mangiamo qualcosa?
-Prima una pizza dal Pizzaiolaiomagico!- Intervenì Ziva
-Pizzaiolo…pizzaiolo magico Zee… ok alle 21 là…
-Tony mi passi a prendere tu?- disse Ziva piuttosto imbarazzata
-Sisi… a dopo.
 
Era più che felice di passare del tempo con i suoi amici, figuriamoci con la sua Ziva. Ma doveva prima risolvere il problemino “famiglia”.
Alle 20.45 era sotto casa di Ziva. Per non aspettare in macchina decise di salire, tanto aveva le chiavi di riserva che lei gli aveva dato per ogni evenienza. Con il loro lavoro quello era il minimo.
-Zee…sono Tony!
-Tony entraaaaaaa- sentì urlare dal bagno
-A che punto sei?
-Sono pronta! 2 minuti…
-Ok… sono in salotto…
 
Dopo neanche due minuti, Ziva si presentò in salotto in jeans e camicetta verde acqua con delle ballerine abbinate.
-Andiamo?
-Certo piccola Mossad… andiamo!
 
In macchina ascoltarono un po’ di musica, ma Ziva decise che voleva capire cosa avesse Tony. Dopo più di 8 anni lo conosceva bene. Conosceva tutto di lui. Ogni sua espressione, ogni suo gesto, persino i suoi sentimenti. Nonostante nessuno dei due avesse avuto il coraggio di confessare il proprio amore per l’altro.
-Tony tutto bene? Oggi sembri…distante…
-No Zee tutto bene…
-Mi stai mentendo… ti devo ricordare che so quando mi dicono bugie? Te ne ho dato prova anni fa…
-Okok Mossad rilassati… non è niente di che…davvero
-Allora perché non me ne parli?
-Proprio perché non è importante… Zee davvero..
-No Tony! Parla… o non scenderai da questa macchina.
-E’ una minaccia piccola ninja?
-Si esatto...
-Oggi quando mi hanno chiamato… era… - prese un bel respiro e continuò- era mia zia Giovanna dall’Italia. E’ qui in America con tutta la settima generazione a casa di mio padre! E vogliono che vada da solo per il fine settimana.
-E che c’è di male? Perché non vuoi vederli? Con tuo padre va già meglio… Ma Tony … non mi avevi detto di avere questi parenti in Italia!
-Ci sentiamo raramente non ne ho mai avuto occasione di parlartene… non è che non voglio vederli…ma dobbiamo lavorare- e così dicendo posteggiò e scese dall’auto. Ziva che non si arrese, scese dalla macchina e lo raggiunse.
-Il lavoro è una scusa… è successo qualcosa con qualcuno di loro???
-No…ziva davvero…lasciamo stare…
-Tony! Perché non me ne devi parlare?
-Perché sei così insistente stasera? Sembri mio padre… come al solito lui combina guai… tu cosa vuoi invece? – disse Tony senza neanche riflettere troppo agitato.
-Io…Tony non voglio niente volevo…vabbè lascia stare.
-Zee – e le bloccò il braccio prima che entrasse nella pizzeria – scusami. Non me la volevo prendere con te. Solo che mio padre combina sempre danni…e tu invece vuoi aiutarmi. Scusami.
-Tranquillo Tony, l’ho capito. Ora andiamo, se no Abby ci fa cercare dall’FBI. Dopo ne riparliamo.
 
La serata fu tranquilla e molto allegra. Si divertirono un sacco parlando del più e del meno, di Gibbs, di Vance. Mentre bevevano l’ultimo drink della serata, Tony  e Ziva restarono a fissarsi negli occhi come al solito. Tim ed Abby allora ebbero la saggia idea di salutarli e andarsene. Speravano davvero che quella fosse la serata giusta…
-Dici che è la volta buona Abby?
-Lo spero Tim. Se no il uccido!!!! Pure i muri l’hanno capito che si amano…uff…
 
 
Arrivati sotto casa di Ziva, lei disse a Tony :
-Sali e ci vediamo un film…
-Zee…domani dobbiamo andare a lavoro… è già tardi…
-DiNozzo che si tira indietro ad un film?
-Mai!!! Andiamo!
-Ecco bravo ah ah…


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Note : Allora piaciuta la storia? 
A me tanto... e l'ho scritta io ahah

Mi devo scusare per le altre storie che a breve finirò... a causa degli esami sono stata meno a scrivere, ma mi farò perdonare in questi giorni dove caricherò nuovi capitoli delle storie già in corso. 
Grazie ancora a tutti coloro che mi seguono sempre, che recensiscono e che leggono le mie storie....
Aspetto commenti.
Baci, Zivadavi
  
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