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Autore: JordanKyle97    29/01/2014    1 recensioni
-Sei qui per prendermi in giro? E’ quello che ti riesce meglio. Oppure sei qui per uccidermi su ordine dei tuoi superiori? Non saranno molto contenti che il loro Signore sia morto - replicò lei impaurita
Quello fu come uno schiaffo in piena faccia per Malfoy –Sono stato costretto a diventarlo!! Io non volevo essere un Mangiamorte!- gridò Draco mostrandole... Se vuoi sapere di più leggi!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley, Sorpresa | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ci stava pensando da giorni ormai: il bacio che c'era stato tra lei e Ron non era significato nulla, era stato un impulso improvviso, niente di più Non se n'era mai resa conto fino ad ora ma il suo cuore apparteneva ad un altro, lo stesso ragazzo che la odiava e la ridicolizzava ogni volta che le capitava sotto tiro, Draco. Pochi mesi prima avrebbe pensato di essere sotto influsso di qualche incantesimo ma ora... Avrebbe dovuto dimenticarlo, in fondo lui non era niente, o no? Hermione era seduta in sala grande insieme a molti altri che si erano resi disponibili per mettere a posto la scuola. Ma ormai i lavori erano finiti e si erano presi una pausa per riprendere fiato. Vide Ron venire verso di lei, fingendo di non averlo visto si alzò e si diresse verso l'ingresso e lui era li, non era possibile! -Cosa ci fai tu qui?- sbottò lei -Paura Granger? Non urlare, sono qui per aiutare- -Non ne abbiamo più bisogno grazie! Ora scusami ma devo andare.- -Hermione? Dove sei?- era Ron che la cercava La strega si voltò e corse a perdifiato verso i bagni, voleva allontanarsi il più possibile da Ron e Draco -Dove stai andando così di fretta Granger? Scappi dal tuo amichetto?- Draco la stava seguendo -Non sono affari tuoi!- gli urlò Hermione. Aprì la porta del bagno e si chiuse dentro, pensando di averlo seminato ma da fuori una voce disse: -Alohomora- e la portà si aprì. -Avresti dovuto sigillarla se volevi tenermi fuori- disse Draco con un ghigno -Perché mi stai seguendo?! Lasciami in pace, vattene!- -Non credo proprio… Dimmi un po’, perché scappi da Weasley? Ora voi due non state insieme?- -Non sono…- -… affari tuoi…- terminò Draco -Sì, questo l’hai già detto, ora voglio una risposta diversa o sei a corto di idee?- -Va al diavolo Malfoy!- -Non ne ho voglia… Penso che starò qui invece, tu che ne dici?- disse lui sistemandosi i capelli allo specchio -Sei qui per prendermi in giro? E’ quello che ti riesce meglio. Oppure sei qui per uccidermi su ordine dei tuoi superiori? Non saranno molto contenti che il loro Signore sia morto - replicò lei impaurita Quello fu come uno schiaffo in piena faccia per Malfoy –Sono stato costretto a diventarlo!! Io non volevo essere un Mangiamorte!- gridò Draco mostrandole il marchio -Non ho mai voluto far del male a nessuno, devi credermi!- -E perché dovrei crederti? Perché mi stai dicendo questo Draco? Tu mi odi!!- -Io… Forse…- balbettò lui –Non lo so- disse infine -Che ti è successo Draco? Sei cambiato…- disse Hermione -Credo che quando zia Bella ti stava torturando- la ragazza si afferrò il braccio, lui se ne accorse, fece per allungare la mano verso di lei ma la ritirò subito – io… Io non potevo sopportarlo, volevo aiutarti, togliertela di dosso ,ma ero li impietrito e non ho mosso un dito, ero terrorizzato… Non lo dimenticherò mai, non potrò perdonarmi per quello che ho fatto…- -Perché? Io in fondo sono solo una sporca Mezzosangue! Valgo meno di niente per te!!- -Smettila!- disse lui con rabbia, la afferrò e la spinse contro il muro mentre lei si divincolava per sfuggire alla sua presa –Tu non sai quello che dici!! Non sai quello che ho passato! Non volevo le lei ti toccasse, tu… Io non…- Era disperato, non trovava le parole per spiegarlo. Le lacrime si addensarono e scesero, lui cadde in ginocchio, scosso dai singhiozzi. Hermione, vedendolo così fragile e inerme provò pena per lui, non poteva capire come era stato cresciuto, col pensiero che i Mezzosangue fossero solo delle nullità, la feccia che infestava il Mondo. Iniziò ad accarezzargli la schiena, cercando di confortarlo, lentamente Draco si calmò e alzò lo sguardo ma lei era troppo vicina, riusciva a contare le lentiggini sul suo naso, le pagliuzze dorate nei suoi occhi, le sue labbra carnose, il suo respiro, il suo profumo… Assolutamente troppo vicina. Si rese conto di quello che stava per fare quando era ormai troppo tardi per tornare indietro, chiuse gli occhi e premette le labbra contro quelle di Hermione. Si allontanò di scatto –Mi… mi dispiace… Non so cosa mi sia preso… Non avrei dovuto, perdonami…- disse lui abbassando lo sguardo. Lei era stupefatta, si sfiorò le labbra con la punta delle dita, non poteva credere che fosse successo –Draco…- sussurrò. Lui alzò la testa al suono del suo nome, la ragazza stava sorridendo, dopotutto quello che le aveva fatto passare, quando la prendeva in giro e l’umiliava lo faceva per attirare la sua attenzione, senza però rendersi conto del male che le provocava, ora la capiva e capiva anche che l’aveva perdonato. Aveva capito di amarla, per la sua bellezza, la sua forza, la sua astuzia e la sua intelligenza. Lei era semplice e umile, al contrario di lui superbo e arrogante, ed era per questo che l’amava tanto. E poi il suo nome sussurrato da lei in modo così dolce gli aveva fatto sentire dei brividi lungo la schiena, non era una sensazione spiacecole anzi… La strinse a se –Ti amo- sussurrò –So di non essere perfetto ma… cercherò di migliorare. Ti amo Hermione, non dimenticarlo mai! - fece per andarsene ma lei lo abbracciò forte, per la prima volta in vita sua credeva alle parole di quel ragazzo perché erano sincere, senza la solita nota sprezzante e sarcastica con cui di solito si rivolgeva a lei. Inoltre si era resa conto che Draco l’aveva chiamate con il suo nome, Hermione… non l’aveva mai sentito pronunciato da lui –Anche io Draco, anche io…- e guardandosi intensamente negli occhi si diedero un secondo bacio, che non avrebbero mai dimenticato Fu allora che la porta si spalancò e sulla soglia c’era l’ultima persona che avrebbero voluto vedere.
-Eccoti, Hermio… -si bloccò di colpo -Scusatemi… Non volevo interrompere niente…- disse sbattendo forte la porta -No! Ronald!! Torna qui…- gridò Hermione isterica. Draco la guardò mortificato –Io… Mi dispiace, posso fare qualcosa per aiutare?- -No Draco, grazie ma questa devo risolverla da sola- disse prima di baciare Draco –Torno subito, aspettami qui, ti va?- -Stai attenta, Weasley mi sembrava un po’ sconvolto…- rispose Draco preoccupato. La ragazza gli strinse la mano e si allontanò. Doveva chiarirsi con Ron, ma come? Lui li avava visti baciarsi! Non avrebbe dovuto scoprirlo in quel modo, avrebbe dovuto parlargliene lei un giorno, con calma ma ora… -Ron!- chiamò –Ronald!! Dove sei? Non fare il bambino! Lasciami spiegare!!- -Spiegare cosa?- chiese una voce da dietro l’angolo –Eh Mezzosangue? Cosa devi spiegare al tuo Ronnie?- -Va’ a quel paese Parkinson…- rispose scontrosa Hermione “Ci mancava solo lei” pensò. -Oh Granger, modera i toni, altrimenti qualcuno potrebbe farsi male…- minacciò Pansy puntandole contro la bacchetta -Non ho paura di te…- disse Hermione sfoderando la sua -Invece dovresti! CRUCIO!!- gridò la Serpeverde. Quello che avvenne in seguito non lo capì nemmeno lei: Draco le si era parato davanti incentrando su di se la maledizione, urlò dal dolore, ma prima che Hermione potesse arrivare in suo soccorso qualcuno disarmò Pansy che corse subito a terra accanto a Malfoy -Draco!! Draco, stai bene? Mi dispiace, perché ti sei messo in mezzo?- Si avvicinò per baciarlo ma lui la spinse via -Ma che fai?- le gridò Malfoy –Stammi lontano!! Hermione stai bene? Non ti ha colpito vero?- chiese senza voce -Certo ma chi…? Si guardò attorno per vedere da dove era venuto l’incantesimo che aveva disarmato la Parkinson ed eccolo là, Ron, bacchetta in pugno, sguardo puntato su di lei –Ron…- bisbigliò -Vieni, ti porto in infermeria- disse lui rivolto a Malfoy. Hermione e Pansy li seguivano a poca distanza, guardandosi in cagnesco. Vennero subito aiutati da Madama Chips –Fallo sdraiare qui- fortunatamente non chiese cosa l’avesse colpito, in quei giorni era talmente caldo che spesso qualcuno sveniva all’improvviso –Solo uno di voi può entrare, il ragazzo ha bisogno di riposo- -Vengo io!- strillò la Parkinson -Weasley, non è che…- supplicò Draco -Uh… Sì, certo…- rispose il rosso -Grazie- disse Draco quando le ragazze furono uscite –Perché hai… Insomma, perché l’hai fermata? Cioè, te ne sono grato, non fraintendermi, ma… Cosa ci guadagni? - -Credo che… Forse tra noi non c’è mai stato niente di più dell’affetto, in realtà. Non sapevo come spiegarglielo, per me non è mai stata più che un’amica ma sai come sono le ragazze… -Si, ma allora perché hai reagito in quel modo quando ci hai visti?- ribattè Draco -Be’, ufficialmente eravamo ancora una coppia… Quindi…- meditò pochi secondi –In effetti è stata una reazione stupida…- -Già- sorrise il Serpeverde –Perciò… senza rancore? – chiese porgendogli la mano, ma la ritrasse immediatamente. Come poteva non portargli rancore dopo anni che lo derideva ogni volta che lo vedeva? Ma Ron rispose –Dopo che ti sei preso la maledizione al posto suo come potrei? Quando vi ho visti avvinghiati…- Draco arrossì -… ho pensato: “ Si sta prendendo gioco di lei” ma ora che ho visto quello che hai fatto come potrei dubitare che tu sarai un ragazzo migliore di quanto io sia mai stato? Be’ buona fortuna con lei… Ha un caratterino…- -E’ indomabile! E’ per questo che mi piace tanto… - rispose Malfoy Ron si diresse verso la porta –Se non ti dispiace vorrei parlarle ora… Tranquillo, non voglio portartela via, ma… Ch mi dici della Parkinson? - -E’ tutta tua amico- rispose Draco incredulo –Ma non so quanto potrà stare al gioco…- -Oh be’, ha il cuore grazie a te, sarà facile- rispose Ron -Che mente contorta…- rise Draco –Se non ti dispiace dopo falla entrare, Hermione, non Pansy- -No problem, amico- disse il rosso battendo il cinque, perché in effetti ora erano veramente amici –Te la mando il prima possibile, non vorrà parlare molto con me…- -Ci si vede, Ron- disse Malfoy sdraiandosi a letto -Sai, non è male questo nuovo Malfoy… Forse prenderò in considerazione di chiamarti anche io con il tuo nome- e detto ciò uscì dall’ infermeria. Draco sorrise, era seriamente intenzionato a farsi perdonare per tutto quello che aveva combinato a Harry e Ron Ma soprattutto a quella ragazza che dopo pochi minuti era di fronte a lui, le guance rigate da calde lacrime. Le accarezzò la guancia –Non piangere, ci sono qua io adesso- la rassicurò lui -Lo so, grazie per…- Il ragazzo non le fece finire la frase, la baciò delicatamente ma con passione, a lungo -Grazie a te- sussurrò lui –Grazie di tutto-
  
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