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Autore: AkaneT87    10/06/2008    2 recensioni
Salve a tutti! Prima di tutto voglio premettere che ho scritto questa storia quando ero davvero senza far nulla quindi capirei se a qualcuno dovesse fare schifo... Però per favore, non siate troppo crudeli ok? Allora... Tutti hanno visto il nostro eroe Goku nelle vesti di colui che riesce a salvare il pianeta, o nelle vesti del solito burlone, ma qualcuno di voi lo ha mai visto in un momento di crisi con sua moglie Chichi? Qualcuno di voi sa se o come lui sia riuscito a superare o meno tale crisi?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Crilin, Gohan, Goku, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Normal

 

 

Era una tranquilla mattina d’autunno, e nonostante la maggior parte degli abitanti della terra vivevano nella convinzione, che ormai il loro pianeta fosse nella pace più totale, c’era chi sapeva benissimo che le cose non stavano andando proprio bene per la terra… Infatti Crillin, Yanco, Junior, Ten – Cing, Riff e naturalmente Vegeta Goku e Gohan continuavano i loro allenamenti, in vista dell’attacco dei cyborg previsto da Trunks. Erano trascorsi due anni dalla previsione del giovane sayan e mancava un anno al grande giorno...

Per prepararsi al meglio all’attacco dei cyborg,  Goku e il piccolo Gohan continuavano ad allenarsi ininterrottamente, trascurando così ogni altro impegno... Goku usciva di casa all’alba per poi ritirarsi al tramonto, portandosi dietro suo figlio nonostante sua moglie Chichi non fosse affatto d’accordo… Questo infatti è uno dei motivi principali che portò in crisi il loro rapporto e accadde così che una mattina, quando padre e figlio rientrarono dagli allenamenti per riposarsi un po’, Chichi non appena intravide il volto di Goku gli lanciò contro un servizio di piatti di porcellana che ovviamente Goku evitò con grande abilità.

- Chichi tesoro, ma sei impazzita? – chiese il nostro eroe ingenuamente.

- Non chiamarmi né Chichi né tesoro! Sei solo un bugiardo!!! – urlò contro la donna infuriata.

- Ma vuoi darti una calmata?! Si può sapere che ti prende?! – richiese Goku non riuscendo a capire cosa fosse successo.

- Io non c’è la faccio più! Non so come altro dirtelo! Se vuoi continuare ad ammazzarti con i tuoi stupidissimi allenamenti fallo pure! Ma lascia Gohan fuori da tutto questo!!!

- Sono io che non so come altro dirtelo, Gohan è un elemento essenziale per la salvezza della terra, ricorda che nelle sue vene scorre il mio stesso sangue! Il sangue di un sayan!! – cercò di difendersi Goku.

- Ma guardati adesso! Stai parlando esattamente come Vegeta! Non vi fa per niente bene la compagnia di quello sfaccendato!

- E adesso cosa diavolo centra Vegeta? Sono mesi che non lo vedo!

- Goku è possibile che tu non capisca!!? … Tu pensi solo ed esclusivamente ai tuoi allenamenti! Non ti preoccupi di tuo figlio! Non ti preoccupi delle spese e… E non ti preoccupi di me!!! – lo accusò Chichi urlando sempre di più. Forse la donna tutto sommato aveva ragione, essere sposata con un uomo che passa la maggior parte del suo tempo ad allenarsi e che non ricopre sua moglie delle attenzioni che merita, beh… Non deve essere proprio il massimo, ma d’altra parte anche Goku aveva le sue ragioni; sicuramente anche lui sentiva la mancanza dei momenti intensi trascorsi con la famiglia, ma il dovere lo chiamava! Aveva bisogno di allenamento, non poteva rischiare di perdere lo scontro con i cyborg! In più dopo l’incontro con il futuro Trunks, Goku sapeva che dopo un anno si sarebbe ammalato di cuore e che senza la medicina dal giovane prescrittagli, sarebbe passato a miglior vita. Quindi sapeva sì di non morire, ma sapeva che parte del suo tempo l’avrebbe trascorso nel letto mentre quei due mostri distruggevano l’intero pianeta e non poteva permettere, al suo risveglio, di farsi trovare impreparato.

- Ma è proprio perché voglio proteggere te e Gohan che continuo ad allenarmi! Secondo te credi che in uno scontro io possa essere in grado di sacrificare la vita di nostro figlio?! Io sacrificherei la mia di vita, ma non la sua! Lo sto allenando perché in futuro dovrà essere in grado di proteggere sua madre e l’intero pianeta se io non ci sarò! – rispose Goku anche lui molto adirato.

- Non credo che se non ti alleni per un giorno, succeda il finimondo! – Gohan non avendo mai visto i suoi genitori discutere in un modo tanto acceso, non esitò ad intromettersi cercando di difendere suo padre…

- Mamma ascolta… Papà vuole solo…

- Stai zitto Gohan! Non intrometterti! Questa è una cosa che riguarda solo me e tuo padre! – rispose Chichi alzando la voce anche contro il figlio, poi abbassando la testa continuò: “Gohan! Per favore inizia ad andare dal nonno… Io ti raggiungerò presto!” Gohan non esitò, salutò il padre e volò dritto verso la casa del vecchio Juma.

- Sai Goku? A volte mi pento di esserti venuta a cercare quel giorno! Ma chi me lo ha fatto fare!! Però io… – proferì Chichi mettendosi le mani tra i capelli, ma Goku non le fece neanche terminare il discorso che le tolse la parola dichiarando:” E’ quello che mi chiedo anch’io! Se non ti avessi sposata la mia vita sarebbe stata sicuramente diversa! … Siamo stati due sciocchi a sposarci così presto! In fondo io di te non conoscevo nulla! Sapevo solo il tuo nome e dove abitavi! Mentre tu, l’unica cosa che sapevi oltre al nome era ciò che facevo! Allenarmi e battermi quando qualcuno è in pericolo! … Solo perché quando a malapena avevo dieci anni ti ho promesso che ti avrei sposata, questo non voleva dire che poi dovevamo sposarci veramente! Solo una ragazzina come te poteva crederci in queste sciocche promesse e io più idiota ti ho seguita! Ma adesso basta! Lasciami vivere la mia vita! Tu sei solo una… - le urlò Goku inconsciamente e sfogando parte della sua rabbia, ma non terminò le sue accuse in quanto si rese conto di aver esagerato vedendo Chichi con gli occhi colmi di lacrime.

- E’ questo ciò che hai sempre pensato? – chiese Chichi non riuscendo a trattenere le lacrime; Goku non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo chiudendo gli occhi, poi Chichi cercando di non singhiozzare continuò: “ Avevi detto che oggi mi avresti accompagnata da mio padre…”

- Vacci da sola da tuo padre! Visto che per te sono un buono a nulla che non ha la responsabilità sulla famiglia, vacci da sola! – rispose Goku alterandosi di nuovo.

- Bene! Sai che ti dico? Che io vado via! Non so se torno stasera! Esistono alte probabilità che io non torni, perché mi sono stancata! Non ti sopporto più! Addio Goku!!! - ribadì Chichi uscendo di casa sbattendo la porta al punto di romperla.

Goku dal canto suo non volendo ammettere che la notizia lo avesse scosso, le rispose invitandola ad andarsene sul serio dicendo che finalmente le sue preghiere erano state esaudite.

Chichi così lasciò la casa, e non appena chiuse la porta, Goku per la rabbia diede un calcio al tavolo rompendolo tutto e distruggendo mezza casa. In realtà non pensava esattamente tutto quello che le aveva detto, ma la rabbia parlò al posto suo.

Non sapendo come altro sfogare la sua rabbia, decise di continuare i  suoi allenamenti nel bosco, non accorgendosi però di esagerare un po’. Goku iniziò ad abbattere interi boschi distruggendo così quasi mezza collina, fino a quando si rese conto di non poter più continuare a radiare al suolo tutto il paesaggio e per la stanchezza si sdraiò senza fiato su una distesa di prato verde da lui risparmiata.

- Urca! Come sono stanco! – poi guardandosi intorno e osservando ciò che aveva combinato commentò: “ Accipicchia! Credo di aver esagerato un po’! Ho distrutto tutto! … Mi sono lasciato prendere dalla rabbia e ho combinato un bel pasticcio! Per fortuna che sono stato attento a non uccidere gli animali del bosco…” Volendo riparare al disastro da lui causato, decise di recarsi in quel che restava del bosco e aiutare gli animali a cercare una nuova tana. Passarono circa un paio d’ore e Goku riuscì ad aiutare sia glia animali feroci che quelli deboli e indifesi e, mentre stava tornando a casa udì delle urla.

 - Aiuto!!! Vi prego aiutatemi!!! – Una povera fanciulla era in pericolo, due briganti le volevano fare del male.

- Stai zitta! Ci hai visti in faccia e ora dovrai morire! – le disse uno di loro puntandole contro una pistola. La ragazza, li aveva accidentalmente visti mentre parlavano del successo delle loro rapine, e aveva scoperto che erano pronti per un altro colpo.

Goku sentendo le urla della ragazza non esitò a soccorrerla e con abile mossa ci impiegò meno di dieci secondi a rendere le loro armi del tutto innocue.

- Ehi! Ma chi diavolo sei?! – gli chiese un dei due banditi con voce tremante.

- Non ha importanza chi sono, ciò che importa è quello che avete fatto e che stavate per fare! Andate a consegnarvi alla polizia! – ordinò Goku con un tono di voce abbastanza determinato.

- Ma non se ne parla proprio! – rispose l’altro bandito con dei capelli verdi e lunge basette dello stesso colore, e convinto della proprie forze si diresse verso il nostro eroe colpendolo allo stomaco e in altri punti del corpo. Il ragazzo stanco dei due banditi, in una manciata di secondi li legò e usando il tele trasporto da poco imparato, li condusse alla centrale di polizia, per poi ripresentarsi davanti alla ragazza in men che  non si dica. La ragazza giaceva ancora a terra, viva, ma con gli occhi chiusi dallo spavento.

- Ehi… Stai bene? – chiese Goku aiutandola a rialzarsi. La ragazza lo guardò ancora impaurita ma quando capì chi le aveva salvato la vita, sorridendo gli si buttò addosso dicendo: “ Goku! Ma sei proprio tu!? Quanto tempo è passato! Che bello vedere che stai bene!” Goku non capì ancora di si trattasse poi osservando i suoi lunghi capelli rossi, i suoi occhi e quel suo sorriso sempre dolce e sbarazzino tutto gli fu chiaro.

- Urca! Ma tu sei Sara! … Sei quella bambina che abitava in quel villaggio dove ho distrutto parte dell’esercito del fiocco rosso!

- Sì, sono io! Vivo ancora in quel villaggio, solo che ora non sono più una bambina… - Goku la osservò dalla testa ai piedi e notando le sue curve, un po’ imbarazzato rispose ridacchiando: “ Già… Hai ragione!”

- Bhe… Anche tu sei cambiato molto! Ti ricordo così piccolo ed ora guardati! Mamma quanto sei cresciuto! – commentò Sara. Goku arrossì leggermente, poi chiese il motivo che aveva spinto la ragazza a lasciare il suo amato villaggio…

- Ma no! Non ho lasciato il villaggio! Sono stata via solo una settimana perché sono andata a trovare una mia amica che abita più o meno da queste parti, ora stavo tornando a casa, ma ho incontrato quei brutti ceffi e così…

- Da quanto tempo sei in viaggio?

- Sono partita questa mattina all’alba e non immagini quanto sia stanca!

- Immagino… Ascolta se vuoi, puoi venire a casa mia a riposarti un po’! – chiese Goku cercando di essere cortese.

- Bhe in effetti avrei bisogno di riposarmi un po’… Ok! Ci sto! Dov’è la tua casa?- domandò Sara accettando l’invito.

- Non è molto distante da qui, ma con il tele trasporto arriveremo in un batter d’occhio! – affermò Goku tendendo la mano a Sara, la quale lo guardò confusa chiedendo cosa fosse il tele trasporto; ma Goku non avendo molta voglia di raccontarle tutto, afferrò la mano della ragazza e in una manciata di secondi si ritrovarono di fronte alla casa del nostro eroe.

- Cosa?! Ma dove siamo? Come siamo arrivati qui? – chiese Sara sbalordita.

- Col tele trasporto! Questa comunque è casa mia!

- Uauh! Allora è qui che vivi?

- Sì, vivo qui da quando mi sono sposato. – dichiarò Goku entrando in casa, ma Sara sempre più curiosa e convinta di non aver capito bene continuò: “ Cosa?!! Ti sei sposato?!! E da quanto tempo? E chi è tua moglie?”

- Ehi! Ehi! Una domanda per volta! Sì, sono sposato ormai da anni e quella donna nella foto è Chichi, mia moglie… - Improvvisamente Goku ripensò alla discussione avuta con Chichi in mattinata e immediatamente si amareggiò, ma la ragazza non ancora soddisfatta di ciò che aveva sentito, imperterrita osservando meglio la foto continuò: “ E chi è quel bambino con quel cappello rosso?”

- Lui è Gohan, mio figlio...

- Non avrei mai immaginato che in questi anni ti saresti costruito una così bella famiglia! Sembrate così felici in questa foto!”

- Già in questa foto!... – pensò Goku, ma non disse nulla per non prolungare oltre l’argomento.

Sara si guardò intorno e osservò il disordine che aveva regnato per tutta la mattina nella casa del suo salvatore, il servizio di porcellana rotto in mille pezzi da Chichi, il tavolo spaccato da Goku, la porta rotta dalla furia di sua moglie, per non parlare del resto!

- Non ci fare caso al disordine, non è sempre così! – le disse Goku cercando di rimettere in sesto il tavolo, ma Sara notando un po’ di imbarazzo non chiese cosa fosse successo e notando il frigorifero domandò se poteva aprire il frigorifero e pensare lei al pranzo.

- Grazie! Sei gentile ma…

- Niente ma! Voglio cucinare un pranzetto davvero delizioso! – Goku non obiettò più di tanto anche perché dopo essersi allenato il suo stomaco brontolava dalla fame.  Sara preparò uno dei suoi migliori manicaretti che Goku divorò nel giro di pochi minuti. La ragazza inizialmente rimase sbalordita, ma poi ricordando che anche da bambino fosse così sorridendo gli disse che non era cambiato per niente. Nonostante avesse divorato tutto, per il nostro giovane eroe non era ancora sufficiente, ma per non offendere o comunque non far rimanere male la ragazza che aveva preparato tutto con molta cura e pazienza, decise di zittire nonostante il suo stomaco gli chiedesse ancora cibo.

- Però non è come la cucina di Chichi… Lei sa quanto cucinare, sa quanto ci vuole prima che io mi sazi… - pensò Goku ovviamente in silenzio.

- Ma tua moglie dov’è? – chiese improvvisamente Sara interrompendo i pensieri di Goku, il quale abbassando lo sguardo rispose: “ E’ andata a trovare suo padre insieme a nostro figlio..”

- E perché tu non sei andato con loro?

- Certo che sei molto curiosa! – proferì Goku alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la porta.

- Bhe…   se sono stata invadente scusa… - rispose Sara abbassando la testa.

- Non importa… Ora vado ad allenarmi, tu se vuoi nel frattempo puoi riposarti un po’! Fa come se fossi a casa tua! – le disse Goku non dandole molta importanza e uscendo di casa, si diresse col tele trasporto nel deserto dove continuare un pace i suoi allenamenti senza la preoccupazione di coinvolgere, sia la flora che la fauna. Sara non disse nulla, ma decise di prendere alla lettera ciò che Goku le aveva suggerito. “ Fai come se fossi a casa tua!” – “ Ha detto così? Bene! Allora inizierò col pulire la casa, qui è un vero disastro! Chissà cosa sarà potuto succedere per ridurre la casa in questo stato!” Si chiese Sara, guardandosi intorno. Decise così di iniziare a pulire tutta la casa, gettò i piatti rotti, lavò quelli che avevano sporcato, spazzò e pulì alla perfezione tutto il pavimento. Poi andando in bagno osservò la divisa sporca di Goku e decise di lavarla, ma non sapendo far funzionare la loro lavatrice, pensò di andare vicino al fiume. Aveva legato i capelli e mentre canticchiava qualche canzoncina, strofinava i panni nell’acqua del fiume. Tutto sembrava tranquillo quando all’improvviso una farfalla si posò sui suoi capelli, e catturata dalla bellezza piccolo animale, si distrasse un attimo facendo scivolare la divisa di Goku nel fiume.

- Oh no! Ma cosa ho combinato! – La ragazza osservò che la divisa era rimasta bloccata tra due pietre, decise così di allungare il braccio per cercare di recuperarla, ma invano in quanto scivolò, cadendo in acqua.

- Aiuto! – La corrente era troppo forte, e a malapena riusciva a rimanere a galla, nel frattempo Goku ignaro di quanto stesse accadendo, continuava ad allenarsi nel deserto, quanto improvvisamente si rese conto di aver ridotto a brandelli la sua divisa, decise così di tele trasportarsi a casa sua. Quando il giovane fu di fronte alla sua casa, avvertì la presenza di qualcuno in pericolo, e concentrandosi meglio capì che quel qualcuno era Sara. Si precipitò immediatamente dove lo portava il suo istinto e vedendo la ragazza che rischiava di annegare, la recuperò al volo prima che potesse cadere dalla cascata e in un batter d’occhio furono dentro casa.

- Stai bene? – chiese Goku notando ancora lo spavento sul volto di Sara, la quale starnutendo rispose: “ Bhe… A parte lo spavento, sì! Sto bene! Grazie, mi hai salvato la vita una seconda volta!”

- Figurati, ma come hai fatto a cadere nel fiume? – chiese Goku incuriosito.

- In bagno ho visto la tua divisa sporca e volevo lavartela, ma l’ho fatta cadere nel fiume… Mi dispiace! – si scusò Sara sinceramente dispiaciuta, ma Goku sorridendo, la rassicurò: “ Non importa per la divisa, nel mio armadio ne ho altre! E poi guardati, sei bagnata fradicia!”

- Lo so, ma con me non ho altri vestiti, quei banditi che mi hanno rapita mi hanno privata anche della mia valigia, e non so dove l’hanno buttata!

- Di certo se rimani così ti prenderai un malanno! Dai, vieni con me, ti darò uno dei vestiti di Chichi… - le disse Goku andando nel suo armadio e cercando un vestito.

- Sei sicuro che a tua moglie non darà fastidio? – chiese Sara sbirciando nella camera da letto e osservando una foto del matrimonio di Goku.

- Sì che si arrabbierebbe, ma tanto peggio di così! – rispose Goku ormai rassegnato.

- Perché avete forse litigato?

- Diciamo solo che ultimamente le cose non vanno come dovrebbero andare…

- Ti va di parlarne?

- Per niente! Senti scegli tu il vestito che vuoi, perché io non me ne intendo…  - disse Goku spostandosi dall’armadio.

- Ok, ma dove vai?

- Ad allenarmi! – rispose Goku andando in bagno a cambiarsi la tuta, dopo di che si tele trasportò di nuovo nel deserto per continuare il suo allenamento.

Nel frattempo dallo spazio più lontano, una navicella stava per raggiungere la terra, una navicella del tutto familiare… Era quasi uguale a quella utilizzata da Freezer e da suo padre quando volevano attaccare la terra.

- Fordak, tra un paio di ore atterreremo sulla terra!

- Perfetto! Ricordatevi di tenere a zero il livello di combattimento! Nessuno deve accorgersi della nostra presenza! – rispose Fordak, un essere mostruoso. In verità era un amico di Freezer, o meglio un suo ex rivale che voleva attaccare la terra, annientare i sayan e tutti coloro che avevano partecipato alla distruzione di Freezer e di suo padre. Essendo quindi un rivale, non voleva certo vendicare Freezer bensì dimostrare all’intera galassia che lui valeva molto di più rispetto a Freezer e che era in grado di annientare quel che rimaneva dei sayan ed essere così considerato il guerriero più forte dell’universo. Fordak però, aveva un piano… Si era allenato per tanto tempo, fino al saper finalmente controllare la forza spirituale. Non voleva che sulla terra si accorgessero della sua presenza, la sua vendetta doveva essere lenta e dolorosa. In più, prima di annunciare la sua presenza al mondo, voleva assolutamente impossessarsi delle sfere del drago per raggiungere l’obiettivo fallito da Freezer: ottenere l’immortalità. Dopo di che neanche un super sayan sarebbe stato in grado di distruggerlo.  Ovviamente nessuno dei nostri eroi immaginava il nuovo pericolo che presto avrebbe minacciato la terra, ne tanto meno Goku che, nel frattempo si stava allenando per cercare di superare lo stadio di super sayan… Sapeva che i cyborg che avrebbero attaccato la terra a distanza di un anno erano tremendamente forti e soprattutto spietati.

Vedendo il cielo oscurarsi, e sentendo il suo stomaco brontolare, decise di tornare a casa per riposarsi, ma non appena aprì la porta osservò la tavola bandita e guardando verso il frigorifero vide Sara con addosso un grembiule di Chichi.

- Ma tu che cosa ci fai qui? – chiese Goku sorpreso di rivederla ancora casa.

- Veramente è da questa mattina che sono qui! – affermò Sara.

- Non fraintendere, è che credevo che te ne fossi andata… Il tuo villaggio è molto lontano da qui e metterti in viaggio dopo cena potrebbe essere pericoloso!

- Ah per questo non c’è nessun problema! Posso restare a dormire qui? – chiese Sara sorridendo.

- Cosa?! – domandò Goku pensando di non aver capito bene… “ Restare a dormire qui?! Se torna Chichi, mi ammazza!” – pensò il giovane, ma improvvisamente fu sorpreso da un’idea: “ Ehi! Posso accompagnarti col tele trasporto!”

- Ma ti da davvero tanto fastidio la mia presenza? Io volevo restare qui con te perché è tanto tempo che non ci vediamo e oggi sei stato fuori tutto il giorno, così non abbiamo avuto tempo per parlare… - rispose Sara avvicinandosi sempre di più a Goku che indietreggiando cercò di spiegarle: “ Vedi Sara… A me non da fastidio che tu rimanga qui, ma…”

- Perfetto! Allora non c’è nessun problema! – affermò la ragazza. Goku non ebbe il coraggio di mandarla via, e così acconsentì nel farla restare a dormire. I due, così, si sedettero a tavola, Goku ringraziò Sara della cena, mentre Sara gli raccontava ciò che di più importante era accaduto nella sua vita dal giorno in cui non vide più Goku. Risero, scherzarono si divertirono molto, quando all’improvviso Goku guardando l’orologio commentò: “ Accidenti! Si è fatto tardi, è meglio andare a dormire…” poi abbassando la voce continuò: “ E speriamo che Chichi non torni per stanotte…”

- Hai detto qualcosa? – chiese Sara sentendolo bisbigliare.

- No, no, solo che si è fatto tardi… - rispose Goku alzandosi dalla tavola.

- Sai? Mi sono divertita molto! E’ stato bello parlare con te! – continuò Sara sorridendogli, ma il giovane, non dandoci tanta importanza le mostrò la camera di Gohan dicendole che avrebbe trascorso là la notte. La ragazza lo ringraziò e augurandogli una buona notte, si chiuse in stanza. Goku, entrato nella sua camera, osservò la fotografia del suo matrimonio, ricordò la brutta giornata con Chichi e confessando a se stesso di essere dispiaciuto per quanto era accaduto, si tolse i vestiti e si gettò sul letto addormentandosi di botto.

Il nostro eroe ignorava però che nel frattempo una navicella azzerando la forza di chi ci stava dentro, era appena atterrata sulla terra. Sì, si trattava proprio della navicella di Fordak, aveva messo piede sulla terra e soddisfatto del viaggio commentò: “ Bene! E così questa sarebbe la terra!”

- Sì, signore! – rispose Zibni, un suo fedele servitore. 

- Zibni ascolta! Voglio immediatamente le sfere del drago! Trovatele, recuperatele e portatele da me! Quando avrò le sfere potrò realizzare il mio sogno di immortalità! – ordinò Fordak spedendo i suoi scagnozzi in giro per la terra alla ricerca delle sette sfere, raccomandando però di fare attenzione alla loro forza spirituale. Per trovare con facilità le sfere utilizzarono un radar simile a quello progettato da Bulma; erano riusciti a crearlo seguendo le avventure dei nostri amici su Namek. Fortunatamente riuscirono a trovare con facilità solo sei sfere, non riuscivano a capire dove fosse la settima… Ignoravano totalmente che la settima sfera, quella dalle quattro stelline, fosse custodita da Goku come ricordo di suo nonno, e che non riuscivano a trovarla perché Bulma aveva fatto installare un dispositivo che impediva alla sfera di essere localizzata da altri radar. La cercarono da per tutto, in lungo e in largo, ma non vi fu traccia.

Nel frattempo, Goku ignaro di quanto stesse accadendo, riposava tranquillo, fino a quando Sara non decise di andare da lui. Entrò in punta di piedi per non farsi sentire, e sempre più silenziosamente si sdraiò accanto a Goku. Arrivò così l’alba, e Goku sentendo un calore femminile accanto a lui sperò che sua moglie fosse rientrata; ma nel momento in cui si girò e vide il viso di Sara, saltò dal letto urlando: “ Ma tu cosa ci fai qui?”

- Scusa, ti ho spaventato…? – chiese la ragazza ingenuamente.

- Se devo essere sincero sì! Ma perché sei venuta nel mio letto? – chiese Goku cercando di allontanarsi da Sara, che toltasi il lenzuolo, restò solo con una piccola camicia da notte.

- Bhe… Ho avuto paura… - rispose Sara avvicinandosi sempre di più.

- Alla tua età hai ancora paura del buio?

- Cosa ci vuoi fare? Sai? Sono stata davvero bene con te ieri! – gli confidò insistendo e continuando ad avvicinarsi, ma Goku cercando di allontanarsi sempre di più finì con l’avvicinarsi alla punta del letto.

- Goku! Sono tornata! – disse Chichi improvvisamente, entrando in casa. Goku sentendo la voce di sua moglie sobbalzò  dal letto cadendo per terra.

- Goku sei ancora a letto? – chiese Chichi avvicinandosi alla loro camera, ma entrando e vedendo nel suo letto un’altra donna e Goku per terra con addosso solo dei box, lanciò un urlo.

- Ahhhhhhh!  Ma questa chi è?! E che diavolo ci fa nel mio letto?!! – domandò Chichi infuriata.

- Chichi tesoro, posso spiegarti tutto… - balbettò il sayan cercando di alzarsi, ma Chichi non volendo sentire alcuna spiegazione corse via.

- Chichi aspetta! Non andare via! – disse Goku cercando di bloccarla, ma non appena uscì di casa, si scontrò con il principe dei sayan.

- karoht! Dannazione ma perché non guardi dove metti i piedi?! – disse Vegeta infuriato, ma Goku ancora più adirato di lui gli rispose che era casa sua e che faceva quello che gli pareva.

- Ma ti sembra modo di uscire? Sei praticamente in mutande! – notò Vegeta ridacchiando, ma quando vide Sara sbucare dalla porta, con addosso solo una piccola camicetta da notte, scoppiò in un’incredibile risata dicendo: “ Adesso ho capito perché tua moglie correva come una disperata! Ma guarda un po’! Non l’avrei mai detto! Lui che parla di lealtà, e poi finisce col tradire sua moglie! Ah! Ah! Ah!”

- Guarda che io non ho tradito mia moglie! – affermò Goku ancora infuriato.

- Ah no? Ehi donna! Perché non prendi i tuoi vestiti e sparisci? Devo parlare con Karoht! – disse Vegeta guardando Sara, la quale non rispose ma si limitò a guardare Goku che continuò: “ Sara ti prego, credo sia arrivato il momento che tu vada via… Avevo già litigato con lei e adesso è peggio di prima!”

- Va bene… Mi dispiace Goku, io non credevo… - Sara cercò di scusarsi e di cercare spiegazioni che in realtà non esistevano, poi chiese: “ Ma come faccio a tornare? E’ troppo lontano dalla strada principale!”

- Stai tranquilla donna, sai guidare? – chiese Vegeta. La ragazza annuì, e il principe dei sayan lanciandole una capsula contenente una macchina le disse:  “Con questa non ci metterai molto…” Sara vedendo di non poter far nulla, prese la macchina e scusandosi ancora decise di andarsene.

- Il principe dei sayan che se ne va in giro con delle capsule! Mi deludi Vegeta…- commentò Goku sorridendogli maliziosamente.

- Attento a come parli Karoht! Prima di tutto è stata quella stupida donna a dirmi che mi potevano servire e poi non sono io quello che se la spassa con le altre donne tradendo la moglie! Ma… Ora che ci penso ti stai comportando come un sayan!

- Adesso basta Vegeta! Il fatto che io abbia accettato di essere un sayan non significa che sono un mostro come loro! O dovrei dire come te!!

- Piantala Karoht! La mia pazienza ha un limite! E poi sono venuto da te perché Bulma ha detto che qualcuno sta cercando le sfere del drago; il radar ne indica tutte e sei in un unico punto!

- E questa volta chi vorrà impossessarsi delle sfere!?

- Non ne ho la più pallida idea e sinceramente la cosa non mi interessa tanto, ma quella donna dice che sono poche le persone a conoscenza del segreto delle sfere… Così alla fine mi ha convinto a venire qui per dirtelo… - confessò Vegeta.

- Devo ammettere che Bulma ha un certo effetto sull’orgoglioso principe dei sayan! – commentò Goku divertito.

- Che hai detto?! Guarda che io sono il principe dei sayan, ovvero il tuo re! E non provarci a prenderti gioco di me!!! – rispose Vegeta sbraitando come un pazzo.

- Oh agl’ordini maestà! – continuò Goku divertito e continuandolo a prenderlo in giro, facendo inoltre crescere la rabbia del principe. Vegeta, così, non sopportando oltre, lo sfidò dicendo: “Vuoi combattere?!”

- Con immenso piacere!

- Ma prima mettiti qualcosa addosso che non mi va di combattere con te che sei in mutande! – Goku, così entrò in casa, indossò una maglia nera e la sua solita vecchia ma comoda tuta arancione. I due potenti combattenti iniziarono così a lottare dimenticandosi del motivo per il quale Vegeta era andato a trovare Goku. Erano ignari del fatto che un altro malefico mostro stava tramando contro la pace sul pianeta.

Infatti, proprio in quel momento Fordak stava cercando di spiegarsi, insieme ai suoi uomini, come mai non riuscisse a trovare la settima sfera.

- Maledizione non riesco a capire! Eppure il radar funziona! Come mai non si trova?! – si chiese l’orribile mostro urlando contro a Zibni, il quale suggerì:  “Perché non provate con i vostri poteri signore? Forse uno di quei sayan l’ha nascosta in un luogo sicuro!”

- Pensi che non ci abbia pensato?! Non ci riesco… Però devo riprovare! Con i miei poteri potrò vedere dov’è quella maledetta sfera! – dichiarò Fordak sicuro di se e ,nervoso più che mai, si concentrò subito e poté vedere che la sfera che cercava con tanto affanno era custodita in un luogo a lui estraneo.

- Ho individuato dov’è la sfera ma non riesco a capire perché il radar non la segna! Adesso non so neanche da che parte andare! – Fordak spazientì e improvvisamente ribadì il suo piano: “ Maledizione! Io devo distruggere tutti i sayan e poi conquistare non solo la terra, ma anche l’immortalità e diventare così il padrone dell’universo!!! Io devo distruggere quei scimmioni in qualunque modo!!!” Ancora furioso, uscì dalla sua navicella e si allontanò per pensare al da farsi. Non voleva essere impulsivo, non voleva soprattutto che i sayan si accorgessero della sua presenza sulla terra, almeno non prima di aver realizzato il suo desiderio. Mentre camminava però, intravide una donna seduta vicina al fiume mentre piangeva; appena la donna ebbe alzato lo sguardo, Fordak la riconobbe immediatamente…

- Ma quella è la moglie di Karoht! Il super sayan! – Fordak aveva studiato tutti gli affetti di Goku perché voleva distruggerlo, e per farlo non si sarebbe fatto scrupoli nel colpirlo dritto al cuore.

- Ho trovato! – esclamò il mostro facendosi vedere dalla giovane donna.

- E tu chi sei? Cosa vuoi? – chiese Chichi spaventatasi.

- Tu potresti essere la chiave per il mio successo! – affermò l’alieno avvicinandosi sempre di più, ma Chichi ancora terrorizzata dall’aspetto del mostro, cercò di allontanarsi ma senza successo. Spalancando gli occhi emise un raggio di energia che costrinse la donna a fermarsi.

Nel frattempo però, mentre i due sayan stavano combattendo Goku si fermò di scatto chiedendo: “ Hai sentito?”

- Sì, chi diavolo è stato? – domandò Vegeta interrompendo il duello.

- Non ho sentito alcuna presenza avvicinarsi alla terra, quindi deve essere un terrestre… - si disse Goku fra sé e sé.

- Andiamo a dare un’occhiata, così se si tratta di qualcuno da fare fuori, ti farò vedere di che cosa è capace il principe dei sayan! – affermò Vegeta alzandosi in volo e iniziando a dirigersi verso il luogo da dove avevano sentito la presenza estranea. Goku lo seguì a ruota, commentando che nonostante il tempo, Vegeta era sempre il solito. Intanto, Fordak, aveva portato Chichi alla base e scaraventandola a terra ribadì ai suoi uomini che era la moglie di un sayan e la chiave per prendere la sfera mancante.

- Si può sapere cosa vuoi da me brutto mostro?! – chiese Chichi gridando.

- Sta calma bellezza! Se non vuoi lasciarci le penne vai a recuperare la sfera mancante, ma senza parlarne con Karoht! – le ordino Zibni.

- Cosa?! Voi sapete delle sfere del drago!? Ma si può sapere chi siete?!!

- Mi presento, io sono Fordak! Il rivale numero uno di Freezer! – dichiarò Fordak incrociando le braccia.

- Freezer?! Ma non è quel pazzo che ha distrutto il pianeta Namec e che stava per uccidere il mio bambino? – domandò Chichi temendo la risposta.

- Sì, ma lui adesso è soltanto un ricordo così come lo diventeranno gli altri sayan! – rispose Fordak ridendo con gusto e cattiveria. Chichi capì subito che sia Gohan che Goku erano in pericolo e doveva assolutamente fare qualcosa per aiutarli. Pensò al suo bambino, non aveva alcuna intenzione di perderlo; poi pensò a Goku… Le aveva fatto male vederlo con un’altra, ma lei lo amava e non avrebbe sopportato l’idea di perderlo… Decise così di tentare la fuga. Mentre Fordak emetteva ordini, Chichi decise di approfittarne e si diresse quatta quatta   verso l’uscita della navicella, ma sfortunatamente venne immediatamente bloccata da alcuni raggi mandati da Fordak che le ferirono un braccio. Chichi gridò e in quel momento Goku si bloccò di colpo avvertendo una fitta al cuore.

- E adesso che cosa c’è? Perché diavolo ti sei fermato?! – chiese Vegeta, notando l’espressione spaventata del sayan.

- Ho avuto una fitta al cuore… – rispose Goku toccandosi il petto.

- Non mi dire che la malattia al cuore ti è arrivata con un anno di anticipo!? – domandò Vegeta quasi divertito.

- Vuoi piantarla di fare l’idiota?! Oh no… - improvvisamente Goku si risentì quella stessa fitta. In quel momento Chichi aveva ricevuto una sberla da Fordak che le raccomandava di non riprovarci o l’avrebbe fatta fuori.

- Chichi! – enunciò Goku

- Ma che stai dicendo? – chiese Vegeta non capendo.

- E’ successo qualcosa a Chichi! E’ in pericolo lo sento! – Così dicendo raddoppiò la sua velocità per raggiungere il luogo dal quale avvertiva la presenza della moglie, e Vegeta lo seguì iniziando ad avvertire anche lui la presenza di qualcuno in pericolo.

Nel frattempo Fordak, avvertì la presenza dei sayan che si stavano velocemente avvicinandosi alla navicella.

- Maledizione! – urlò Fordak sbattendo Chichi contro il pavimento.

- Cosa c’è? – chiese Zibni.

- Avverto la presenza dei sayan! Quei due traditori di Karoht e Vegeta si stanno dirigendo a forte velocità!!! – si allarmò il mostro che voltandosi verso Chichi e prendendola per un braccio continuò: “ E’ tutta colpa tua! … Se non fossi  scappata non avrei utilizzato i miei poteri, e di conseguenza nessuno si sarebbe accorto della nostra presenza!!”

 - Non è colpa mia se sei così idiota da non renderti conto di ciò che fai! – rispose Chichi alzando la voce e cercando di liberarsi dalla presa di Fordak, il quale sempre più adirato, trascinò Chichi fuori dalla navicella dicendo: “E va bene! Se siamo arrivati a questo punto… Se il tuo maritino vuole riaverti viva, mi dovrà consegnare la sfera del drago mancante!”

- E allora puoi anche uccidermi subito, perché a lui non interessa nulla di me! – rispose Chichi con gli occhi lucidi.

- Lo vedremo! – Fordak legò Chichi ad un albero bloccandola con dei cerchi magici che le stringevano la gola, il cinto e le gambe.

- No!!! Lasciami andare! Lasciami brutto mostro! – urlò Chichi mentre i cerchi la stringevano sempre di più. Nel giro di due minuti, le urla della donna iniziarono a infastidire il mostro, che puntandogli l’indice contro dichiarò: “ Adesso mi hai veramente stancato! Non ti sopporto più! Le tue urla da cornacchia mi stanno facendo diventare matto! Troverò la sfera in un altro modo perché adesso ti faccio fuori!!”

Alle parole di Fordak, Chichi diventò viola dalla paura, e chiuse gli occhi col terrore di aprirli nell’aldilà. Accadde però che nel momento in cui Fordak stava per colpirla, un fascio luminoso deviò il raggio che colpì l’albero accanto a quello di Chichi. La donna aprì gli occhi e davanti a se non vide nulla se non il mostro stupito, poi guardando meglio in alto, osservò una figura maschile… Era lui, Goku! Non poteva credere ai suoi occhi, l’aveva salvata… Ma era andato lì per salvarla realmente o perché aveva avvertito una presenza malvagia? Poi notò che accanto a lui, c’era anche Vegeta. Anche lui? Di certo il principe dei sayan non si sarebbe scomodato per salvare una comune mortale. Vegeta non era lì per lei, di questo ne era sicura.

- Si può sapere chi diavolo è stato?! – chiese Fordak guardandosi intorno, poi alzando lo sguardo notò i due sayan e percepì la potenza che proveniva dai loro corpi. Non c’era bisogno del rilevatore, sarebbe stato solo d’intralcio. Avendo seguito il combattimento con Freezer aveva potuto notare che i terrestri e in particolare i sayan rimasti in vita, erano in grado di cambiare la potenza a loro piacimento. Il mostro impallidì, capì subito che non avrebbe mai potuto affrontare i sayan da solo nonostante durante i due anni che erano passati dalla morte di Freezer, si fosse allenato molto. Aveva imparato sì a controllare la sua forza, ma quella dei due sayan era decisamente superiore.

- Allora? Si può sapere chi sei?! – chiese Goku scendendo a terra.

- Un momento! Io mi ricordo di lui! … Ma è quello svitato del rivale di Freezer! Fordak! – disse Vegeta indicandolo e scendendo anche lui a terra.

- Cosa? Freezer… ?! – borbottò Goku confuso.

- Ci si rivede Vegeta! – disse Fordak salutando maliziosamente il principe sayan.

- Perché sei venuto sulla terra? Che cosa vuoi?! – chiese Vegeta con un tono scontroso, beh… come al solito tra l’altro.

- Mi sembra ovvio! Per sterminare voi sayan una volta per tutte e conquistare la terra! – rispose Fordak sicuro di sé.

- Se sei come il povero Freezer, puoi anche preparare i bagagli! – continuò Vegeta ridendo con gusto.

- Staremo a vedere chi avrà la meglio! Karoht! Consegnami immediatamente l’ultima sfera del drago! – ordinò Fordak alzando il tono della voce.

- Mi hai preso per uno scemo!? Ritorna da dove sei venuto! – rispose Goku anche lui estremamente sicuro.

- Sapevo che avresti risposto così! Perché non guardi laggiù Karoht! – continuò Fordak indicando Chichi. Goku, però, non si fece inibire e guardando Fordak disse: “ Te lo richiedo di nuovo, mi hai preso per uno scemo! Avevo già visto mia moglie! Sono stato io a bloccare il tuo raggio! Hai la memoria corta…Fordak!”

Intanto Chichi ancora attaccata all’albero continuava a muoversi per cercare di liberarsi, ma più si agitava e più i cerchi la stringevano, così Goku accortosi di questo, guardò la donna e con un tono pesante le disse: “Stupida! Vuoi piantarla di muoverti! Non l’hai ancora capito che più ti muovi e più i cerchi ti soffocano!”

- Come ti permetti di darmi della stupida!? Ah! – il cerchio la strinse di nuovo, Goku strinse lo sguardo.

- Cosa fai non corri a salvare la tua mogliettina?! Se mi darai la sfera che cerco ti prometto che la lascerò andare! Sai? Quei cerchi obbediscono solo ai miei ordini! – cercò di patteggiare Fordak.

- Puoi fare di lei quello che vuoi! Anche se mia moglie, non mi interessa niente di lei!

- Questo non è possibile! Vi ho visti in questi anni! Non è possibile che tu…

- Che non mi importi nulla della sua vita? Ti sono sfuggiti gli ultimi giorni! – rispose Goku ancora più sicuro. A quelle parole, Chichi rabbrividì. Allora era vero! Goku non era andato lì per salvarla, non gli importava più niente di lei! Era davvero finita… Si era recato in quel luogo solo per sconfiggere quel mostro e non per lei.

- Se volevi spaventarmi dovevi portarmi qualcun altro! – continuò Goku.

A chi si stava riferendo? Al loro bambino? No, non poteva riferirsi a lui, non avrebbe mai messo in pericolo la vita di Gohan… Forse era un chiaro messaggio che di lei non gli importava nulla, magari si stava riferendo a quella donna con cui l’aveva trovato…

Nel frattempo, Zibni si era allontanato dalla base, alla ricerca della casa di Goku per recuperare la sfera. Non ci impiegò molto nel trovarla, e non fu neanche scoperto da Goku e Vegeta perché aveva azzerato il livello di forza. Entrò in casa e la sfera spiccò in mezzo ai vari oggetti in cucina; così Zibni la prese in mano, la osservò e notò una cimice microscopica. Pensò che a causa di quell’affare non era riuscito a trovare prima la tanto desiderata sfera.  Non perse tempo e tenendo sempre basso il livello di forza, riunì la sfera alle altre sei che si era portato dietro e conoscendo la formula magica, evocò il drago Scenron. Delle nuvole scure occuparono l’intero cielo, facendolo diventare tenebroso; Goku, Vegeta e Chichi alzarono lo sguardo verso il cielo.

- Non è possibile! – esclamò Goku.

- Come mai il cielo si è fatto scuro? Ho già visto questo fenomeno! -  disse Vegeta e iniziando ad immaginare, si voltò velocemente verso Goku chiedendo: “ Non sarà mica Scenron?!”

- Purtroppo il cielo diventa così scuro solo quando c’è lui in arrivo! – dichiarò il sayan spaventato. Fordak rimase in silenzio, non riusciva a capire cosa stesse accadendo, poi però, mettendosi in collegamento telepatico con Zibni, capì cosa fosse successo e iniziò a ridere con gusto.

- Si può sapere cos’hai da ridere!? – chiese Vegeta iniziando anche lui a preoccuparsi.

Zibni vide comparire davanti a sé Scenron, ne rimase impressionato dalla grandezza del drago, poi senza perdere tempo espresse il suo desiderio…

- Fordak, mi ha promesso che se lo aiutavo e lo servivo fedelmente in questa impresa, avrebbe riportato in vita anche tutta la mia razza annientata in passato dai sayan! … Drago Scenron! Io ti chiedo di trasformare il mio padrone Fordak nell’essere più potente della galassia – Zibni aveva espresso il suo desiderio.

- Non esiste niente di più facile! – rispose Scenron con la sua solita voce rauca. Ecco che gli occhi del drago divennero di un rosso più intenso e brillante; stava per esaudire il suo desiderio. Improvvisamente una luce fosforescente circoscrisse il corpo di Fordak provocandogli delle strane sensazioni.

- Oh no! Quel pazzo sta per realizzare il suo desiderio! – esclamò Vegeta, guardando Goku, il quale era sparito e diretto accanto a Chichi.

- Come stai? Stai bene tesoro? – chiese Goku accarezzandole il viso, poi osservando i cerchi magici che stringevano la donna continuò: “Cercherò di liberarti!”

- Ma si può sapere cosa ti prende?! Sei diventato matto?! Prima ti trovo nel nostro letto con quella donnaccia, poi ti sento dire che non t’importa niente di me e adesso mi liberi?! Ma sei diventato scemo? – chiese Chichi urlandogli contro.

- Adesso stai calma, non agitarti altrimenti è peggio! Dopo ti spiegherò tutto! – rispose Goku cercando di liberarla dai cerchi, ma senza successo; sembravano incollati…

- Maledizione non ci riesco! – continuò Goku tirando il cerchio dalla gola.

- Fai presto Karoht, perché quando il desiderio si sarà realizzato completamente non ci penserà due volte a farla fuori! Quello è più pazzo di Freezer! – esclamò Vegeta, cercando di aiutare Goku, ma improvvisamente un raggio li colpì alle spalle.

- Oh no! Goku! Vegeta! – urlò Chichi vedendo accasciare i due sayan, i quali si rialzarono in un batter d’occhio e voltandosi notarono Fordak che era riuscito a realizzare il suo desiderio. Avvertirono subito un enorme potenza.

- E adesso scimmioni! Chi è il guerriero più potente della galassia? – chiese il mostro sorridendo maliziosamente.

Intanto Zibni, appena espresso il desiderio lasciò il luogo dove si trovava Scenron. Rientrò alla base e osservando la potenza del suo capo, capì che il desiderio era stato esaudito.

- Sei stato grande Zibni! Mi sento potentissimo! – affermò Fordak.

Vegeta, nonostante avesse capito che non avrebbe avuto grandi possibilità di batterlo ora che era diventato immortale, decise di provarci ugualmente. Così si lanciò su di lui dicendo: “Karoht! Io lo distraggo mentre tu cerca di liberare tua moglie! Ma fai presto! Non so quanto potrò resistere!”

Accadde però che mentre il pugno di Vegeta colpì il petto di Fordak, i cerchi magici strinsero sempre più forte Chichi.

- Ah!!!! – gridò mentre un cerchio le bloccò la pancia.

- Oh no! Chichi! – esclamò Goku vedendo la moglie soffrire.

- Ah! Ho dimenticato di dirvi un piccolo particolare… Per ogni colpo che voi infliggerete su di me, i cerchi la stringeranno sempre di più fino ad ucciderla! Sapevo che t’importava qualcosa di lei sayan! – confessò Fordak divertito.

- Maledizione io non ti permetterò di averla vinta! – rispose Goku cercando di liberare Chichi dai cerchi.

- Sono io che non ti permetterò di aiutarla! – Ma mentre Fordak si preparava ad attaccare Goku, Vegeta gli si lanciò contro dicendo: “ Sono io il tuo avversario!”

- Va via! Mettiti in salvo! Hai visto quello che è successo! Quel mostro è diventato immortale! I cerchi non si staccano e se resti qui morirai anche a tu! Vai via! – disse Chichi piangendo.

- Non lo dire neanche per scherzo! Io non ti lascio! – Goku cercò con tutto sé  stesso di allargare i cerchi magici, ma non vi fu modo di liberare la donna.

- Ah!!! – Urlò di nuovo mentre un cerchio stava per strangolarla.

- Vegeta! Cerca di non colpirlo o Chichi morirà! – esclamò Goku; ma mentre Fordak stava per colpire Vegeta con un raggio di energia, un fascio di luce lo deviò. Il principe dei sayan alzò la testa e vide di fronte a se un guerriero trasformatosi in super sayan.

- Il ragazzo del futuro! – esclamò Vegeta, notando che dopo l’arrivo del famigerato Trunks, arrivarono anche Crillin, Junior, Yanco, Ten – Cing, il piccolo Riff e Gohan che si precipitò per aiutare il padre a liberare Chichi.

- Papà ti aiuto io! – esclamò Gohan, ma Fordak notando la presenza degl’altri guerrieri lanciò un fascio di luce multiplo che colpì tutti compreso Goku, che per salvare sua moglie la protesse con il suo corpo.

- No!!! Goku! No!!! – urlò Chichi nel vederlo accasciare su di sé. Dopo essersi rialzato, Junior chiese: “Goku si può sapere perché non ti occupi prima di questo mostro e poi di tua moglie?!”

- Perché ogni qual volta che quel mostro viene colpito i cerchi la stringono sempre di più! – rispose Vegeta, il quale rialzandosi continuò: “Ma non possiamo più fare altrimenti se quel mostro non viene eliminato ci rimettiamo la pelle prima dell’arrivo dei cyborg!”

- Che cosa hai intenzione di fare? – domandò Goku preoccupato!

- E’ semplice! Toglierlo dalla faccia dell’universo! – Goku si allarmò immediatamente, sapeva che Vegeta non avrebbe avuto molti scrupoli, ma non poteva permettere di perdere sua moglie. Così avvolto dalla rabbia e dall’immensa voglia di salvare le persone che amava, raccolse tutta l’energia e improvvisamente trasformandosi in super sayan, acquistò talmente tanto potere, che riuscì a spaccare in due i cerchi che bloccavano Chichi, facendo cadere la donna tra le sue braccia.

- Oh no!!! Maledetto scimmione! … Ma come hai fatto! Quei cerchi li ho creati io personalmente e non potevano assolutamente rompersi! Come ci sei riuscito?! – strepitò Fordak fuori di sé. Nel frattempo Goku abbracciò Chichi raccomandandole di nascondersi e promettendole che avrebbe eliminato in un batter d’occhio il mostro che le aveva fatto del male.

- Mamma! Mamma come stai? – chiese Gohan abbracciando Chichi.

- Bene! Ora sto bene!

- Adesso nasconditi, penseremo noi a dargli una lezione! – Così Chichi non se lo fece ripetere una terza volta e si allontanò un po’ per proteggersi, ma volle cercare un posto dove poter anche guardare il combattimento.

- Finalmente ti sei deciso a staccare quei cerchi! – commentò Vegeta. Goku non rispose, ma ancora super sayan si limitò a guardare i suoi amici dicendo che era arrivato il momento di distruggere Fordak.

- Ah! Ah! Ah! Come potete pensare di distruggermi?! Non ricordate che ora sono immortale! – ricordò il mostro incrociando le braccia. Zibni gli andò accanto e sicuro di non rischiare nulla disse: “Adesso per voi è finita! Siete solo delle nullità in confronto al mio padrone!”

Vegeta stanco delle chiacchiere dello scagnozzo di Fordak, aumentò sempre di più la sua aura, iniziando ad urlare. Improvvisamente fu avvolto da una fiamma quasi solare e i suoi occhi divennero sempre più chiari, poi azzurri. Anche i capelli cambiarono colore, fino a raggiungere un biondo splendente. Poi scatenando parte della sua potenza, lanciò un siluro di energia che raggiunse Fordak e Zibni, il quale non ebbe alcuna speranza di sfuggire. Fu polverizzato.

Ormai non c’erano più dubbi, Vegeta era diventato un super sayan con lo stupore di tutti i presenti.

- Accidenti Vegeta! Non credevo che anche tu… - cercò di commentare Goku esterrefatto.

- Volevo risparmiarmi questa sorpresa per l’arrivo dei cyborg, ma visto che non si è potuto fare altrimenti… - rispose Vegeta soddisfatto di quanto era accaduto.

Dopo che l’accumulo di polvere scomparve, i nostri amici notarono che purtroppo l’energia di Vegeta non era stata sufficiente per distruggere Fordak.

- E’ inutile! Credevi che bastasse tanto per eliminarmi?! – chiese il mostro sicuro di sé.

- Adesso la pagherai per aver fatto del male alla mia mamma! – Gohan si scagliò contro Fordak sferrandogli calci e pugni senza fermarsi un istante; ma senza rendersi conto che i suoi colpi non sfioravano nemmeno il corpo dell’orribile creatura.

- Gohan! Arrivo!!! – Crillin cercò di aiutare il giovane sayan ma senza successo.

- Quel mostro è più veloce di quanto pensassi – commentò Junior osservando i veloci spostamenti di Fordak.

- Dobbiamo aiutarli! – esclamò Ten – Cing, così gli altri guerrieri si lanciarono uno ad uno contro il mostro, cercando di colpirlo con i loro colpi migliori.

Crillin e Gohan unirono le loro onde energetiche per cercare almeno di scalfirlo; ma Fordak era terribilmente veloce considerando che Scenron lo aveva fatto diventare il guerriero più potente dell’universo. I due giovani combattenti furono messi a k. O. nel giro di pochi secondi. Nel frattempo Ten – Cing provò con il suo cannone spirituale e Yanco con l’onda energetica, ma anche per loro non ci fu nulla da fare. Furono messi al tappeto. Vegeta, non potendone più, aumentò per la seconda volta la sua forza scagliandosi contro Fordak.

- Sei un illuso! Non riuscirai mai a distruggermi! Sono io l’essere più forte dell’universo! – disse Fordak per l’ennesima volta e sorridendo fiero di sé.

- Piantala di dire chiacchiere e combatti! Se non l’hai capito io sono il principe dei sayan! Non puoi battermi! Si tu l’illuso!!!

Vegeta scagliò contro il mostro tutte le bombe di energia che possedeva e più lo colpiva più sentiva la necessità di colpirlo di nuovo. Fordak lo aveva ferito nell’orgoglio, come gli era saltato in mente di dire che lui era il guerriero più forte dell’universo? Già era abbastanza difficile per lui accettare che Goku lo avesse superato, figuriamoci se era disposto ad essere sottomesso da un essere come quello.

Al mostro però non importò nulla dell’orgoglio del principe sayan e iniziò a colpirlo violentemente senza che l’avversario potesse avere il tempo di bloccare i suoi attacchi. Tranks vedendo suo padre in pericolo si lanciò contro sferrandogli una bomba di energia e liberando Vegeta dalle grinfie del mostro.

- Lasciami stare! Come ti sei permesso di aiutarmi?! – chiese Vegeta bruscamente e spingendo il figlio per terra.

- Ma tu eri in pericolo… - si giustificò Tranks.

- Io non ho bisogno di nessuno! Sono io il principe dei sayan!!! – si arrabbiò talmente tanto da scatenare una seconda onda di energia. Poi ritornò ad attaccare Fordak che dandogli una ginocchiata allo stomaco e un colpo in testa lo fece precipitare a terra facendolo ritornare normale.

Junior concentrandosi lanciò il suo cannone, ma anche questo attacco risultò inutile; così Goku scatenando sempre di più la sua forza si lanciò contro il mostro cercando di colpirlo. Con lo stupore di tutti, era l’unico in grado di tener testa ai veloci spostamenti di Fordak che a sorpresa gli lanciò un raggio esplosivo alle spalle facendo precipitare anche il nostro amico.

Un po’ stordito, ma imperterrito, Goku si alzò e anche se la sua tuta era a brandelli e il suo corpo mostrava varie ferite, lanciò un’onda energetica verso Fordak che stanco dei continui tentativi di distruggerlo, la rilanciò contro tutti mettendoli a tappeto.

Chichi guardava da lontano lo scontro, era senza parole… Suo marito, suo figli e i loro amici si trovavano in serio pericolo e lei non poteva fare nulla per aiutarli… Temeva per la loro vita, ma più che pregare non poteva fare altro.

Intanto il mostro notando con quanta facilità fosse riuscito a mettere al tappeto tutti i guerrieri commentò divertito: “Non posso crederci! Sono potentissimo!! Allora Vegeta? E tu Karoht!? Cosa ne pensate?! Non sono io il guerriero più potente della galassia?! Ah! Ah! Ah!”

- Maledetto… Me la pagherai… - parlottò Vegeta nell’intento di rialzarsi, ma venne immediatamente messo fuori uso da un nuovo attacco di Fordak.

Nel frattempo Goku cercò di alzarsi e di raccogliere le poche energie rimaste per sferrare al nemico un triplo Kaio Can.

- Devo farcela… Triplo Kaio Can!!! – urlò il sayan scagliandosi contro Fordak che sorpreso dalla determinazione dell’avversario non ebbe tempo per evitare l’attacco di quest’ultimo che riuscì a colpirlo in pieno. Dopodiché Goku cadde per terra privo di forze.

- L’ho colpito… - commentò sdraiandosi sul terreno.

- Sei grande papà… - riuscì a dire Gohan senza però potersi alzare a causa delle varie ferite. Tutti i guerrieri, compreso l’orgoglioso principe dei sayan dovettero ammettere l’incredibile miglioramento di Goku, che recuperando le forze necessarie per alzarsi, commentò: “Urca! E’ stata una faticaccia!”

- Uno scherzo, vero Goku? – scherzò Junior voltando lo sguardo verso il nostro eroe, il quale gli rispose elevando il pollice come segno di ok. Improvvisamente però il guerriero namecciano, sgranò gli occhi urlando: “Goku attento alle spalle!!! Goku!!!”

Un potente raggio di energia colse Goku di sorpresa facendolo cadere al suolo sempre più indebolito.

- Ma cosa…? Non è possibile, non ci credo… - commentò Vegeta osservando l’ombra della creatura che aveva sferrato l’attacco.

- Non ci credo, ma di cosa è fatto quello? – si chiese Trunks quasi rilassandosi e temendo che fosse davvero giunta la fine.

- Papà… - provò a chiamare Gohan.

- Goku, amico mio… - sibilò Crillin.

- Ah! Ah! Ah! – Una forte risata sciolse il temuto dubbio che il mostro Fordak fosse ancora vivo. Goku a malapena riuscì ad alzarsi e a guardarlo in faccia. Non riusciva a spiegarsi come, dopo un triplo Kaio can, quel mostro potesse essere ancora vivo. Aveva cantato vittoria troppo presto, si era distratto commettendo un errore imperdonabile…

- Sai Karoht? Ci è mancato davvero poco… Devo ammetterlo… Sono stato davvero irresponsabile a sottovalutarti! Nonostante gli immensi poteri che il drago mi ha donato! Ma non devi dimenticare che ormai sono il guerriero più potente della galassia e che quindi nessuno potrà sconfiggermi!!! – proferì Fordak ridendo con gusto e pronto per infliggere a Goku il colpo di grazia. Il sayan era talmente debole che non aveva la forza di rimettersi in piedi e anche lui pensò che fosse giunta la fine, anche se mai avrebbe voluto finire così all’altro mondo. Dal palmo della mano di Fordak uscì una sfera di energia pronta per essere scagliata addosso al povero sayan.

- Sei pronto per andare all’altro mondo?! – ironizzò Fordak estremamente divertito. Accadde però che nel momento in cui il mostro scagliò la sua bomba di energia qualcuno protesse Goku con il proprio corpo. Il giovane rimase pietrificato quando vide Chichi intromettersi nel duello e porre il proprio corpo come scudo per salvare lui.

- Chichi!!! – urlò il giovane levando immediatamente Chichi dalla sfera di energia prima che potesse finirla. La donna gli cadde tra le braccia pronunciando debolmente il suo nome.

- Chichi! – frusciò Goku tremante nel vedere sua moglie in pericolo di vita. – Perché? Perché ti sei intromessa? Perché?!! – continuò stringendola a sé.

- Non avrei mai permesso che quel mostro ti portasse via da me di nuovo… - enunciò Chichi con un filo di voce.

- Ti prego Chichi, tesoro mio… Resisti per favore!

- Mi sento così debole… - confessò la donna a fatica.

- Andrà tutto bene vedrai… - cercò di tranquillizzare Goku prima sua moglie poi sé stesso.

- Mi dispiace per la scenata di ieri… - concluse la donna chiudendo gli occhi e perdendo conoscenza.

- No Chichi! Chichi! Chichi!!! – urlò il sayan disperato, poi appoggiando delicatamente la propria moglie sul suolo a qualche metro di distanza sicuro di sé disse: “Ti vendicherò Chichi… Hai la mia parola!” Poi voltò uno sguardo cattivo e minaccioso verso il mostro che aveva colpito Chichi. Goku non sembrava più in sé, pian piano la rabbia e la collera iniziarono ad impossessarsi della sua mente e del suo corpo cancellando la minima ragione.

- Non dovevi farle del male… Non dovevi! Me la pagherai!!! – urlò il sayan tirando fuori tutta la sua energia che sembrò essere rinata e ritrasformandosi nuovamente in un super sayan.

- Pensi di spaventarmi?! – domandò Fordak non temendo minimamente il proprio avversario che concentrando tutta l’energia tra le sue mani era pronto per scagliare la sua potentissima onda energetica.

- Sei finito!!! Onda e – ner – ge – ti – ca!!! – Senza pensarci due volte, Goku scagliò un’onda energetica di proporzioni cosmiche, sicuramente la più potente che avesse mai lanciato fino a quel momento. Fordak sicuro di poter bloccare l’attacco del nemico scagliò a sua volta una sfera di energia che non potette avere speranze contro l’onda energetica di Goku che polverizzò Fordak in men che non si dica. Ci fu un forte boato e dopo qualche secondo calò il silenzio.

Goku esausto cadde al suolo ma non volle chiudere gli occhi. Ancora preoccupato per Chichi, si precipitò da lei per vedere come stesse. Pian piano anche gli altri guerrieri ripresero conoscenza e Gohan vedendo la madre moribonda corse ad abbracciarla dicendo: “Mamma! Mamma apri gli occhi! Mamma!!!”

- Chichi mi senti tesoro? – bisbigliò Goku colpendo delicatamente il viso della donna. Poi rivolgendosi verso Crillin chiese: “ Crillin presto! I fagioli di Balzar!”

- Subito! – rispose Crillin prendendo dei fagioli di Balzar e dandoli a Goku, il quale senza pensarci due volte li fece masticare a Chichi aspettando e pregando che facessero effetto.

Lentamente Chichi aprì gli occhi e guardando stordita suo marito, bisbigliò: “Goku…”

- Oh Chichi! Urca! Ci è mancato davvero poco, ma stai bene!!! – esultò Goku stringendo sua moglie a sé.

- Mamma! – enunciò Gohan buttandosi tra le braccia della mamma.

Tutti i presenti, a parte Vegeta che mostrò indifferenza, erano contenti di sapere Chichi ancora in vita. Quando tutti i guerrieri si salutarono, ognuno intraprese la propria strada tornando alla vita di sempre. Vegeta ritornò nella navicella dove poteva usufruire di un ottimo allenamento grazie all’avanzata tecnologia della capsule corporation. Ten – cing e il piccolo Rif tornarono alle loro cascate dove potevano concentrarsi indisturbati negl’allenament. Yanco rientrò nella sua palestra, Crillin ritornò sull’isola del genio, insomma andarono tutti quanti via tranne Gohan, Junior, Chichi e Goku che voltandosi verso la moglie si scusò dicendo: “Dispiace tanto anche a me per ieri…”

- Non fa nulla, forse eravamo entrambi un po’ nervosi… Piuttosto vorrei sapere chi diavolo era quella donna e cosa ci faceva nella mia casa e soprattutto nel mio letto!!! – sbottò improvvisamente la donna puntando l’indice contro il marito.

- Calmati tesoro, ti ho detto che non è come pensi… - Prima però che i due ricominciassero a discutere, Gohan intervenne dicendo: “Scusate… Possiamo andare a casa?”

Goku osservò suo figlio poi guardò Chichi e voltandosi verso Junior chiese: “Junior potresti occuparti di Gohan per qualche giorno?”

- Chi?! Io?!! – domandò Junior incredulo.

- Ma papà…

- Chichi ha ragione, forse mi sono concentrato un po’ troppo sugli allenamenti trascurando anche i miei doveri di marito… - Chichi non poteva credere alle sue orecchie. Goku che faceva questi discorsi? Anche a Junior e Gohan la cosa apparve alquanto strana.

- Ci prenderemo una bella vacanza tesoro! – enunciò il sayan sorridendo.

- Cosa? E poi come ti viene in mente di lasciare Gohan nelle mani di questo scellerato! – commentò Chichi.

- Ma come ti permetti donna?!! – obiettò Junior quasi perdendo le staffe.

- Ma no Junior scherza! Dai Chichi non farla lunga, Gohan starà bene con Junior… E adesso vediamo se il tuo cuore è ancora puro… Nuvola speady!!! – Goku chiamò la sua cara e vecchia nuvola che come sempre non ci impiegò molto per raggiungere il suo padrone. Chichi sembrò quasi incredula…

- Dai Sali! – la incoraggiò Goku. Inizialmente la donna aveva paura di cadere in quanto non era più tanto sicura della purezza del suo cuore, magari con gli anni le cose erano cambiate. Con suo stupore però la nuvola non fece nulla per mandarla via e le concesse di sedersi su di essa.

- Visto? Sapevo che non saresti caduta! – postillò Goku alzandosi in volo insieme alla nuvola.

- Ma papà… - Gohan cercò delle spiegazioni, ma non avendo risposte accennò un sospiro di resa poi finì in una lieve risata.

- Non pensare di stere in vacanza anche tu con me! – gli fece notare Junior quasi con un tono di rimprovero.

- Non capisco…

- Ti farò fare il doppio degli allenamenti che fai con tuo padre e non ti riposerai fino a quando non ti vedrò privo di energia! – spiegò meglio Junior con lo stesso timbro di voce.

- Va bene… - rispose Gohan temendo un po’ i giorni successivi.

Nel frattempo Chichi e Goku salutarono loro figlio e si alzarono in volo pronti per andare in un luogo che concedesse loro un po’ di meritata vacanza.

 

 

 

 

Fine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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