Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: Fire Glare    30/01/2014    1 recensioni
"ti ho aspettato l'intera vita di una stella". Non so cosa significhi esattamente, ma non importa, perché sono in un mondo perfetto, in una clessidra di vetro finissimo, che mi sta donando attimi meravigliosi, che faranno parte del mio "per sempre"
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~La punta del mio naso sfiora la superficie di quel lago dimenticato dal mondo e congelato nel tempo. L’acqua scivola sui miei occhi, sulla mia pelle, finché tutto il mio viso non ne è sommerso completamente, e solo allora, con le dita, inizio a percorrere delicatamente tracciati invisibili, lasciando che le mie mani affondino pian piano nell’acqua, seguite dalle mie braccia, dalle mie gambe, dal mio collo. A quel punto non una singola parte del mio essere si trova più sulla terra ed io divento parte di tutto ciò che mi circonda. Inizio a scivolare giù, sempre più in profondità, trascinata da un vortice ordinato di piccole bolle d’aria. Scendo, ruoto, giro su me stessa, scivolo, fino a che le bolle si condensano in una, trasparente, lucida. Ed io mi trovo all’interno di essa. C’è calma, una grandissima calma, che mi pervade e mi spinge a muovermi con delicatezza, leggera, quasi non avessi un peso. Ad un tratto, ecco che noto un’altra bolla, e man mano che si avvicina scopro che anch’essa porta con sé qualcuno. Scopro che sento il bisogno di riunirmi, di essere tutt’uno, con chiunque si stia muovendo verso di me dentro quella bolla, le mani poggiate sulla sua superficie. Ci raggiungiamo e ci fermiamo, l’uno davanti all’altra. Lentamente, quasi senza accorgermene, prendo il frammento di uno specchio dalla tasca dei miei jeans, quel piccolo frammento che porta ancora con sé la luce di un sole ormai lontano anni luce. Un singolo, splendente raggio, si dirama fuori dallo specchio e attraversa la mia bolla, giungendo alla sua. Sulla superficie di entrambe si formano due fori, quasi invisibili, che iniziano ad allargarsi, finché i lembi delle due bolle riescono ad unirsi, formandone una sola. L’impatto ci spinge l’uno verso l’altro, cosi mi trovo davanti a lui, tanto vicina da riconoscere ogni singola sfumatura dei suoi occhi. Poi, d’improvviso, la bolla esplode e si trasforma in un candido e scintillante tappeto volante, che fluttua nelle correnti. Perdo l’equilibrio, e cado distesa sulle minuscole bolle, che fremono impercettibilmente sotto il mio peso. Lui si avvicina al mio viso, con lo sguardo più dolce che io abbia mai visto, e sussurra sulle mie labbra: “Alikhé?”, annuisco impercettibilmente, “Ti ho aspettata l’intera vita di una stella”. Non sono sicura di capire, ma non importa, perché con un sorriso mi bacia e mi trascina in un mondo ancora migliore di questo. Continuiamo a baciarci e il tappeto scivola via, o forse siamo noi, che precipitiamo insieme, nel vuoto di una clessidra di vetro finissimo. Ed è mentre precipitiamo insieme che i miei capelli diventano lucenti e chiari e lunghi, i miei occhi più intensi di quello stesso mare in cui sto sprofondando, i miei vestiti si trasformano in vesti d’acqua, di spuma, di finissime bolle, leggeri come aria. Poi vedo lui, quella sua camicia di spuma, rosa di corallo, quei capelli scuri, più della più profonda e insondabile insenatura delle profondità marine, quei suoi occhi. Quei suoi occhi verdi come smeraldi che splendono di infinite sfumature di acquamarina e verde bosco ed erba bagnata e speranza. E appena guardo nei suoi occhi, conosco il suo nome: Will. E capisco che anch’io l’ho aspettato a lungo, fino a questo momento. Sulle mie spalle scende un lungo mantello di correnti, che ci avvolge e ci spinge petto contro petto, naso contro naso, cuore contro cuore. Stiamo scendendo sempre di più, verso il fondo di quella clessidra perfetta, quando questa si rovescia e ci ritroviamo di nuovo in alto, tanto in alto che anche i raggi di sole riescono a raggiungerci. E quando uno di essi mi sfiora e la luce dorata riflessa infinite volte sulle gocce d’acqua mi raggiunge, dal mio petto parte una scintilla da cui scaturisce un incendio in tutto il mio corpo, che una volta spento lascia solo cenere. E allora l’acqua mi entra ovunque, nella bocca, nel naso, negli occhi e mi inonda il petto, appesantendo terribilmente la cenere che giaceva ancora calda nei miei polmoni, nel mio cuore, nella mia testa. Sto affondando, troppo pesante per restare a galla, quando l’aria che mi rimaneva nei polmoni esce sinuosa dalla mia bocca, portandosi via la cenere scura, un granello nero per ogni frammento di respiro. Risalgo fino a Will, mentre i miei capelli si fanno rigidi e gelati, la mia pelle si cristallizza, i miei occhi diventano lastre di ghiaccio. E prima di esplodere in una miriade di minuscoli frammenti di cristallo guardo Will, e seguo sul suo viso il percorso della lacrima che è scesa dai suoi occhi e che adesso sta fluttuando dritta verso il mio cuore. Continuo a fissare quella piccola goccia trasparente, e lei sta toccando il mio petto, quando esplodo. Esplodo e vado a fondo, e l’ultima cosa che scorgo è il riflesso di quella lacrima nei suoi occhi. Di quella lacrima che viaggerà per sempre nell’immensità dell’oceano e che contiene la sua anima. E anche il mio cuore.

ciao! tutto questo è nato mentre stavo cercando di addormentarmi con la febbre... non so come sia venuta quindi recensite!!!!
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Fire Glare