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Autore: Flynn    10/06/2008    5 recensioni
Piccolissima One-Shot/Song-Fic fatta per un contest sul mio Forum.
Libro Ispiratore: The Picture of Dorian Gray - Oscar Wilde
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ispirami, modellami, raccontami, conquistami.
« Nulla mi pare possedere il minimo valore, a eccezione di quello che si ricava da noi stessi. »

Piccolissima song-fic fatta per un contest sul mio forum. Sostanzialmente si trattava di descrivere il meglio possibile il giovane protagonista del più famoso libro di Oscar Wilde, Il Ritratto di Dorian Gray. Le canzoni sono tutte di Carmen Consoli: Fiori d'arancio e Parole di Burro. E' stata pubblicata anche qui: ~D-for-Dorian-Gray



Dorian Gray. Dorian Gray.

Quando sentii il suo nome per la prima volta non sapevo nè chi fosse nè da dove venisse. Eppure gli altri accanto a me, nel sentirlo, andarono quasi in fibrillazione, specialmente le donne. Insomma erano tutti eccitati, ma per cosa?
Difficile che un uomo potesse suscitare così interesse, impazienza ed agitazione in un gruppo eterogeneo di persone. Che aveva mai questo Dorian Gray di così esaltante?

Quando vidi per la prima volta Dorian Gray rimasi.. Senza fiato.
Posai gli occhi sui di lui mentre stava entrando nella stanza e tutti, dico tutti, si girarono verso di lui. Sorrise e quel gesto non lo dimenticherò mai più. Un sorriso dai denti bianchi e perfetti.
Dorian Gray era un ragazzo giovane, poco più che vent'anni. Morbidi riccioli d'oro incorniciavano una pelle liscissima su cui spiccavano, al posto degli occhi, due due zaffiri blu. Nessuna ruga, nessuna imperfezione su quel suo volto perfetto. Sembrava quasi un angelo.
E non vi immaginate il perfetto connubio tra il suo viso e la sua voce, morbida, suadente e seducente. Ammaliatore di giovani, donne e anziani. Nessuno poteva resistere a Dorian Gray, nessuno.

Aveva uno sguardo intenso e diretto,
le dita curate e un sarcasmo congenito,
labbra sottili, armonioso contorno
di denti bianchi e perfetti.
Poche parole, eleganza nei modi,
una lieve cadenza d’oltralpe e dominio di sé.



La sua voce faceva trepidare tutti, in fibrillazione ascoltavano le sue parole, pendevano dalle sue labbra rosee. I suoi discorsi erano interessanti, mai banali.
Ed io, come tutti, ne ero affascinata.

Quell’uomo intrigante teneva le redini
con singolare destrezza.



Eppure nessuno avrebbe saputo dire con sicurezza chi fosse Dorian Gray. Per nessuno era lo stesso uomo, intrigante, fascinoso, ammaliante. Chi lo reputava un filosofo, chi un Dandy, chi uno studioso. E lui non faceva nulla per replicare. I suoi occhi così chiari, penetravano dentro la tua anima, colmandoti di gioia.. Sei appagato quando parli con Dorian Gray.
Avrebbe potuto farmi credere di tutto, avrebbe potuto dirmi 'sono un gatto' ed io l'avrei accarezzato, avrebbe potuto dirmi 'voglio volare' e l'avrei accontentato. Tutto purchè mi lasciasse passare la mano in quei ciuffi biondi morbidi come la seta, seguire il contorno delle sue labbra carnose e perfette. Avrei potuto morire in quegli occhi blu come il mare e sarei stata contenta.

Conquistami inventami dammi un'altra identità
stordiscimi disarmami e infine colpisci
abbracciami ed ubriacami di ironia e sensualità


  
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