Mi scuso in anticipo per questa ff scritta di fretta e.. Francamente non credo che sia molto bella, comunque mi sentivo particolarmente triste quindi ho deciso di scrivere qualcosa su degli eventuali pensieri di Kise se arrivasse a sentirsi talmente tanto inferiore ad Aomine da prendere in considerazione la più drastica delle soluzioni, sempre se così può essere chiamata.. Beh, spero di non aver rovinato un personaggio che apprezza molta gente, in particolare noi ragazze °^° Bene.. Ora vi saluto e vi lascio alla lettura di questa breve fanfiction, alla prossima. 


Non ci riesco. Non ce la faccio. Prorpio così, non lo supererò mai. Io: Kise Ryota sono destinato ad essergli inferiore per sempre. Fin da piccolo mi sono accorto di riuscire ad imparare tutto molto in fretta che si trattasse di sport, di materie scolastiche o adirittura del comportamente da usare in determinate situazioni. Fin dall'inizio del primo anno delle scuole medie ho provato tutti i club sportivi che c'erano, ne entravo a far parte, mi allenavo con quella che era la mia squadra poi trovavo il membro con le capacità più elevate e lo battevo. Era una routine così normale per me che divenne scontata e noiosa. Baseball, Tennis, Calcio.. Non c'era nulla in cui non riuscissi, i miei voti a scuola erano anche molto buoni e per finire avevo un lavoro da modello che pagava bene e che attirava l'attenzione di molte ragazze, anche troppe oserei dire. Un giorno, mentre avevo appena lasciato il club di nuoto avendo fatto vincere un torneo alla mia ex-squadra, mi misi a camminare verso la palestra. Arrivato lì, lo vidi. Ma non sono sicuro che quello fosse un essere umano, eppure da lui fuoriuscivano così tante emozioni che doveva esserlo per forza, non capivo.. Come poteva un ragazzo essere un tutt'uno con una palla da Basket? Ero rimasto imbambolato a guardarlo mentre palleggiava ed evitava avversari invisibili per poi arrivare a canestro e schiacciare con una forza distruttiva. Tutta quella forza però passava in secondo piano, perchè si vedeva chiaramente che il ragazzo in questione non stava facendo alcuno sforzo per fare tutte quelle mosse spettacolari e che mai in vita mia avevo visto. Dopo quella strabiliante azione si fermò e si girò nella mia direzione. Non sapevo cosa fare, ero spaventato all'idea di averlo disturbato eppure.. Volevo continuare a vederlo giocare o forse volevo continuare a vedere quel sorriso mentre giocava. Non capisco ancora molto bene quello che mi prese, ricordo solo che un attimo dopo essersi fermato andai verso di lui e mi presentai con il mio solito fare amichevole. Rimasi piuttosto stupito e deluso quando al mio caloroso saluto ricevetti solo una risposta fredda e priva di quelle belle emozioni che avevo visto prima. Mi stupii che stessi parlando davvero con lo stesso ragazzo che stava giocando poco prima. Comunque anche se non riuscii ad avere una pacifica discussione, riuscii a farmi dire il suo nome. Aomine Daiki. Quando me lo disse il cuore perse un battito, volevo sfidarlo e soprattutto, volevo conoscerlo! Aspettai il giorno dopo con non poca ansia e quado arrivò mi diressi subito al club di basket e non ci misi molto a giocare come titolare, ma.. Presi la cosa troppo alla leggera e questo mi portò alla mia prima disfatta totale. Sfidai quello che ormai avevo soprannominato Aominecchi in un one-on-one e.. Persi. Quando cominciammo non riuscii nemmeno a vedere la palla tra le sue mani. I nostri scontri continuarono all'infinito ed ogni tanto continuano anche ora che non siamo nella stessa scuola ma non riesco mai a vincere contro di lui. Sto buttando giù questo testo perchè penso sia una buona occasione per sfogarmi, per dire tutto quello che penso e che provo, non ce la faccio più ed essere inferiore a lui e a tenermi tutto dentro! Comunque passato un po' di tempo Aominecchi cominciò a vedermi solo come una seccatura da eliminare il prima possibile ed io, scioccamente, non lo capii subito.. Anzi al contrario, credevo che lui si divertisse almeno una piccola parte di quanto facessi io. Ma dopo tutto che mi aspettavo? Lui non è come me, lui non prova quello che provo io, lui non sta buttando giù delle righe sconnesse su un foglio bagnato da lacrime colme di dolore. Io non volevo essergli inferiore, io volevo solo che lui mi permettesse di amarlo.. Lo capii nel momento stesso in cui mi presentai che il giocare a Basket era solo una scusa che mi ero imposto per potergli stare vicino e.. Iinizialmente non mi importava essere sconfitto ma.. Ben presto il suo comportamento così come il suo sguardo nei miei confronti, cambiarono.. Ed io ne soffrivo. Nessuno se ne è mai accorto, tanto meno lui, la persona che mi ha distrutto. Spero tanto che dopo aver letto questa lettera tu stia male, Aominecchi. Non sono mai stato un tipo che porta rancore e tu lo dovresti sapere bene, ma essere distrutti dall'unica persona che si ama è un dolore che spero tu un giorno posso provare sulla tua pelle e che, in quel momento, ti troverai a pensare a me che.. Mentre ricordo per l'ultima volta a quanto è stata patetica la mia vita e che magari.. Se ti avessi detto prima qualcosa come "Aominecchi io ti amo!".. Non mi ritroverei qui con un Revolver puntato alla testa. Ma ora non ha più importanza sai.. Tanto la mia decisione già l' ho presa e quando tirerò il grilletto il proiettile sarà già passato da parte a parte portandosi via la sofferenza che ho tenuto repressa per tutto questo tempo.
Bene, detto questo, io andrei..

                                                                                                                                                   
                                            Sayonara Aominecci.