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Autore: annies    30/01/2014    3 recensioni
«E io sono Harry Styles, supervisore di articoli e stagisti, quindi, tuo superiore».
Il modo pungente in cui pronuncia la parola "superiore" fa rimangiare tutti i pensieri carini che Kara aveva avuto su di lui fino a dieci minuti prima e le fa assumere un'espressione contrita; la stessa che Zayn odia, la stessa che sua madre fa fatica a sopportare e la stessa che mette su quando non le piace qualcuno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Are we humar
or are we
dancers?

2.

Harry entra nel suo ufficio, sono le otto in punto del mattino e già capisce che c'è qualcosa che non va: si guarda allo specchio, la camicia è abbottonata che quasi gli fa scoppiare la giugulare, il giubbotto di pelle è leggermente spiegazzato sulle spalle ma non è un problema, perché l'unica cosa che proprio non va è lo sguardo sfatto, le occhiaie profonde e il segno rosso del cuscino sulle guance. Questo perché, come al solito, sua sorella Gemma ha deciso di trascinarlo ad una delle sue stupide serate che cominciano alle tre del mattino, noncurante del mucchio di lavoro che avrebbe dovuto affrontare suo fratello il giorno dopo. No, perché tanto Gemma può andarci a qualsiasi orario, in quella stupida Università che frequenta solo per fare contenta mamma, può svegliarsi anche alle quattro e pranzare alle otto di sera, nessuno le dice niente. Harry, invece, è costretto a svegliarsi ogni volta che quella stupida canzone degli Arctic Monkeys parte e a vestirsi di tutto puto per affrontare decine di modelle impazzite e stilisti isterici.
In più, quel genio del suo capo ha pure avuto la brillante idea di assumere una stagista velenosa e saputella, e Harry di persone velenose ne ha davvero abbastanza. Quella Kara poi - e in fondo non sa perché, dato che l'ha solo vista mezza volta -, non fa che aumentare tutta la sua rabbia repressa; rabbia per le bollette che Gemma si dimentica di pagare, rabbia per sua madre che è in qualche paese sperduto della Papua Guinea con il suo fidanzato aviatore e rabbia perché quella laurea in Arte & Design gli è servita solo per lavorare in un giornale di moda. Sì, magari Interview Magazine è uno dei più famosi dell'Inghilterra, ma la passione di Harry è la musica e il suo sogno è sicuramente il Rolling Stones.
«E tu che ci fai qua?» domanda Harry, notando la figura minuta di Kara, seduta a gambe accavallate sulla poltrona di fronte alla sua scrivania.
Eppure il giorno precedente era stato molto chiaro, non pensava affatto di doverci interagire ancora, con quel fastidioso insetto che Miss Blanche aveva assunto.
«Oggi devo appoggiarti durante il servizio fotografico con Farrah Gustavsson, pensavo lo sapessi!» esclama scocciata la mora, prendendo a osservarsi le unghie smangiucchiate. Se le guardasse con attenzione il viso, Harry intuirebbe i mille insulti che le sta lanciando, e forse noterebbe anche il delizioso neo che ha vicino al naso; ma no, Harry non ama guardare chi non gli sta a genio e questa Kara, o Karrie qualsiasi sia il suo nome, le sembra solo una ragazzina piena di sé.
«Tu non devi appoggiare proprio nessuno, faccio questo lavoro da cinque anni e credo di avere le competenze adatte per fare le cose individualmente» sbotta il riccio, togliendosi il giubbotto per poi appoggiarlo alla sua sedia «potresti gentilmente, adesso, togliere il tuo culo dalla mia poltrona?».
A Kara non viene da piangere - ed è strano, perché di solito quando si innervosisce ha sempre una gran voglia di piangere - ma vorrebbe spaccargli la faccia, vorrebbe saltare sulla sua scrivania e scombinare tutte quelle carte e tutte quelle carpette maledettamente in ordine e vorrebbe gridargli contro quanto fosse maleducato; l'unica cosa che fa, però, è accavallare nuovamente le gambe, portare le mani giunte sotto il mento e sorridergli sorniona. Con chi crede di parlare?
«Senti, io non so perché tu mi odi, ma sembra proprio che mi dovrai sopportare per molto, molto tempo».
Kara non smette di sorridere, perché ha imparato che nella vita chi piange perde sempre e chi ride e chi sfida forse ha una chance in più e lei, di essere perdente proprio non ne ha voglia, soprattutto se questo implica far vincere il suo vanesio ed egocentrico "superiore".
«Senti, Karrie-»
«Kara Wright» lo corregge lei, e subito il viso di Harry si contrae in una smorfia di disgusto misto a nervosismo a cui Kara forse dovrà fare l'abitudine. Dovrà fare l'abitudine anche ai suoi insulti diretti, alla sua acidità e al suo caffè macchiato con due cucchiaini e mezzo di zucchero - non di più - se vuole tenersi caldo quel posto a Interview, e Kara, di farsi licenziare per gli isterismi di un venticinquenne frustrato non ha proprio voglia.
«Qualsiasi sia il tuo nome, la vedi questa faccia?» indica il suo volto stanco, e per un secondo - uno soltanto - il cuore di Kara comincia a ruotare vorticosamente, come la prima volta. Poi si riprende, e torna a guardarlo con la stessa smorfia infastidita di sempre «Beh, non è la faccia di uno che vuole avere a che fare con una stagista spratica, quindi sei pregata di uscire dal mio ufficio».
«Styles, sembri una donna mestruata, hai vent'anni-»
«Venticinque, e sono un uomo»
«Sei comunque isterico. Che ne dici se dico a Juli che hai bisogno di una valeriana? Secondo me dovresti cominciare a farne uso, dicono faccia miracoli!» esclama Kara, passandosi le mani sulle ginocchia e alzandosi in piedi, mettendosi quindi di fronte ad Harry, arrivandogli praticamente a pochi centimetri di distanza.
«Dovresti imparare a non sfidarmi, ragazzina, ricorda che posso farti licenziare in ogni momento, e per adesso sei proprio sulla buona strada» le ricorda Harry, poggiandole una mano sulla spalla e costringendola a puntare verso la porta.
«Sei proprio un'isterica, Edward» Kara imita Juli e il suo accento terribilmente americano ed esce dalla porta candida dell'ufficio di Styles, portandosi dietro il suo programma e un sorriso soddisfatto.
Non deve affatto appoggiare Harry per quel servizio fotografico, ha ricevuto l'incarico soltanto di fare l'inventario delle Jimmy Choo arrivate, ma la soddisfazione di avergli dato fastidio è ancora più piacevole di guardare qualsiasi paio di décollete.

Quando Gemma si sveglia, Harry è in cucina a preparare un piatto di maccheroni con il sugo dei quali ha trovato la ricetta su internet. Ha la pagina di Google aperta e una vecchia signora italoamericana che parla con un accento tremendo. Anche se non lo vede in viso, Gemma sa già che quella per Harry non è stata una giornata facile e sa già che il suo umore non sarà dei migliori, soprattutto perché lei si è svegliata così tardi e non ha fatto neanche la metà delle cose che avrebbe dovuto fare quella mattina.
«Hai dormito bene?» domanda il riccio, non voltandosi verso di lei ma mantenendo un tono piatto, come se in qualche modo la volesse rimproverare di qualcosa. E in effetti così è, perché Gemma è un po' la pecora nera di casa Styles - come Anne, del resto - e perché non ha proprio voglia di sprecare la sua vita stando dietro a doveri che l'annoiano.
«Harry, perché non prendi le cose più alla leggera, cazzo? Stai sempre a rimproverarmi in qualche modo, e non dire che non è così perché stavi per farlo!» dice Gemma seccata, sedendosi su una sedia vicino
«Gemma, fammi il favore, stai zitta»,
Ad Harry non piace parlare con sua sorella. Non sa neanche perché ci esce il venerdì sera, in realtà. Non condivide quasi nulla della vita di Gemma: non approva neanche il suo fidanzato alto due metri, pieno di tatuaggio e con un dilatatore da far paura. Odia tutto della vita di sua sorella e la cosa che gli fa più rabbia è che non riesce e non riuscirà mai a farla cambiare.
Intanto però Harry non può far altro che stare zitto, preparare la pasta al sugo e sperare che sua sorella non faccia mai qualcosa di troppo sbagliato. Può soltanto fuggire dal mondo, scappare, e rifugiarsi in un guscio fatto di rabbia e di ermetismo. Non ha una brutta vita, non vive sotto i tetti né muore di fame, ma non c'è niente di più orribile di fare un lavoro che odi, con persone che detesti e di vivere con una sorella che è praticamente un vegetale; e se ci aggiungi poi che una fastidiosa stagista ha deciso di starti tra i piedi Harry ha proprio ragione di essere stressato.

Zayn apre la porta di casa e Kara è sul divano, con il Macbook sulle gambe e uno yoghurt alla vaniglia poggiato sul divano, ancora chiuso. Poggia le chiavi di casa sul tavolo all'ingresso e sorride, sfregandosi le mani. Non vede la sua ragazza da quasi ventiquattro ore e non vede l'ora di accoccolarsi con lei di fronte Grey's Anatomy - oggi inizia la nuova stagione!
«Buonasera!» esclama lui, afferrandola per le guance e dandole un bacio sulla fronte «Andato bene il primo giorno di lavoro?».
Kara gli sorride, chiudendo il computer e si alza verso di lui, lasciandogli un bacio sulle labbra; in momenti come quello ha solo bisogno di Zayn, una copertina di pile e trenta yoghurt alla vaniglia. E' davvero troppo stressata.
«Ho dovuto fare l'inventario di un milione di scarpe appena arrivate, preparare otto caffè, rispondere a quaranta telefonate e correre da Costa per un muffin ai mirtilli. Tutto questo mi fa pensare che sono un'idiota e forse il lavoro di cameriera da Mac Donald's faceva più per me!» si lamenta Kara, abbracciando il suo ragazzo e stringendolo forte. L'unica, l'unica sicuezza della sua vita.
«Presto diventerai la direttrice, ne sono sicuro!» dice ridendo Zayn, e intanto cerca di sfuggire al suo sguardo, perché anche lui, come un po' Gemma Styles ha mille segreti che Kara non sa e che non deve sapere.



Buonasera a tutte ragazze! Devo dire che per la prima volta sono soddisfatta del mio lavoro :)  ho rivisto il primo capitolo, poco fa e ho visto che è un po' pieno di errori, al più presto lo sistemo, giuro! Beh, spero stiate capendo comunque, il corso della fan fiction: Harry ha un caratteraccio, è difficile ed arrabbiato con il mondo .. ma in fondo .. AHAH non ve lo dico! Entrano in "scena" anche altri due personaggi, Gemma e Zayn, che avranno molto in comune. Entrambi nascondono ualcosa, di cosa potrebbe trattarsi? Provate ad indovinare!
Spero vi piaccia la mia Kara, il mio Harry e la storia in generale. Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo!
Un abbraccio,
Ari

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