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Autore: D a k o t a    30/01/2014    2 recensioni
Nessuno ci pensa mai, a lei che forse in TO, è quella che ha perso più di tutti. Io ho voluto dedicare questa OS, provando a immaginare lontanamente il suo dolore, cercando e sperando di rendere la sua forza caratteriale senza renderla OOC. Una OS, la prima su EFP credo, dedicata a Sophie Deveraux, o come mi piace chiamarlo, la principessa guerriera. Ambientata dopo la 1x11, subito dopo la morte di Davina.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sophie Deveraux si ritrovò sola, quella notte, davanti a quattro corpi. Piangeva, come mai aveva fatto prima d’allora. Piangeva come si piange quando le forze, la voglia di combattere viene meno.

She never really had a chance
On that fateful moonlit night
Sacrificed without a fight
A victim of her circumstance

“Cosa? Cosa diavolo state facendo? Monique, vieni subito qui!”
Sophie era furiosa nel trovarsi davanti quattro ragazze vestite come principesse, ligie al dovere, convinte  e felici di diventare l’orgoglio delle loro famiglie, perché erano state selezionate per il Raccolto. Sapeva bene cosa si nascondeva dietro tutto ciò, a cui nemmeno lei credeva più.
“La mamma ha detto che va bene.”
Quella ragazzina inclinò la testa verso un lato, sbattendo gli occhi verdi. Era così simile a sua sorella, e così diversa da lei che tutto ciò non l’aveva mai accettato. Sophie era una ribelle ,nel vero senso della parola. Ancora alla ricerca della sua strada nel mondo. Lei di certo non si sarebbe fatta abbindolare da quelle stupide tradizioni.
“Non mi importa di cosa dice tua madre. Adesso vieni via. Vieni via con me.”
Prese la ragazzina per mano, mentre quella cercava in tutti i modi di divincolarsi. Non le importava assolutamente nulla delle conseguenze, di quello che avrebbero pensato le anziane e sua sorella. Monique non sarebbe morta.

Sophie tirò via una lacrima di rabbia, davanti a quei ricordi così vividi che le scorrevano davanti. Sua sorella aveva mandato sua nipote incontro alla morte. Lei aveva promesso che l’avrebbe riportata indietro. E aveva fallito. Non era servito allearsi con un Originale, stare alle sue condizioni, sopportare la collaborazione non con un vampiro, ma con l’Ibrido più sanguinario della storia.
Non avrebbe mai più riavuto indietro Monique.

Now that I`ve become aware
And I`ve exposed this tragedy
A sadness grows inside of me
It all seems so unfair

“Sophie, Sophie! Cosa stai facendo?”
Sophie si fermò come stordita, guardando Agnes, e accorgendosi degli  occhi color bosco di Monique inondati di lacrime. Era stata scoperta.
“Non mi importa del potere, Agnes. Mia nipote non è un mezzo per i vostri scopi.”
“E’ stata tutta colpa sua! Io non volevo scappare, io….”cominciò Monique.
Rimase basita nel capire che le lacrime di sua nipote non erano per la paura di morire, ma per la paura del disonore che il suo disertare avrebbe portato disonore alla sua famiglia. Agnes le si era avvicinata, sfiorandole la guancia. Sophie l’aveva guardata , sollevata. Infondo immaginava, che una madre di famiglia come lo era stata Agnes, potesse capire una cosa del genere.
“Capisco, Sophie. Capisco perfettamente.”
Le si avvicinò, abbracciandola. Eppure una parte di lei aveva captato qualcosa di falso in quell’abbraccio.
“Génévieve” chiamò poi Agnes.
Sophie si guardò attorno, smarrita, mentre all’improvviso due braccia forti la tirarono indietro, costringendola a lasciare Monique, che stava ancora piangendo.
“Vieni, Tesoro”
Agnes si rivolse alla ragazza con fare protettivo mentre Sophie scalciava, e imprecava contro quelle braccia che la tenevano ferma,che le strappavano via tutto ciò che di buono c’era nella sua vita.  Quegli occhi innocenti si posarono su di lei, rivolgendole uno sguardo di scuse.
“Ci vediamo dopo, zia”mormorò con aria triste.
Sophie non sapeva che quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe incrociato quello sguardo.

Non sapeva quanto stesse mentendo, eppure, quando Agnes gli e l’aveva strappata dalle braccia, una parte di lei sapeva che non l’avrebbe mai più rivista. Era tutto così ingiusto. Si avvicinò al cadavere della sua bambina, passandole una mano fra i capelli. Quella ragazzina dolce, gentile, obbediente, docile, che sprizzava voglia di vivere da tutti i pori.


I’m learning all about my life,
by looking through her eyes.
Just beyond the churchyard gates
Where the grass is overgrown
I saw her writing on her stone
I felt like I would suffocate

Monique era morta. Tutto ciò per cui aveva lottato era morto. Alzò lo sguardo al cielo, arrabbiandosi con sé stessa, maledicendosi per non aver fatto abbastanza, chiedendosi cosa avesse sbagliato. Guardò le labbra smorte di sua nipote, il taglio netto sotto la gola, e si sentì soffocare. Doveva andarsene da lì, subito.

Inloving memory of our child
So innocent, eyes open wide
I felt so empty as I cried
Like part of me had died

Correva a perdifiato, Sophie, alla ricerca di una pace che nessuno quella sera, avrebbe potuto darle. Si fermò davanti a una lapide, per riprendere fiato e aprì gli occhi di fronte a lei: Jane Anne Deveraux.
Sua sorella. Un moto di rabbia e desolazione  la pervase.  Non aveva parlato con Jane Anne per un lungo periodo, dopo il Raccolto. Non l’avrebbe mai perdonata per ciò che aveva fatto a Monique.
“Sophie, abbiamo poco tempo. Gli Originali stanno tornando. Qualcosa di grande sta per succedere. “
Sophie era sempre stata scettica e remisisva quando si trattava di quella svitata di sua sorella e del suo allarmismo.
“Ho fatto un incantesimo. Avevi ragione tu, qualcosa è andato storto. Promettimi che la riporterai indietro.”
La più giovane si sentì mancare. Jane-Anne aveva fatto un incantesimo. Sapeva a cosa corrispondeva. Jane-Anne la stava lasciando sola a combattere contro il mondo, stava fuggendo, scegliendo la strada più semplice un’altra volta.
 “Jane, non proverai nemmeno a salvarti? Sei impazzita?”
La maggiore si avvicinò alla più piccola, prendendole il volto fra le man e rivolgendole uno sguardo carico di comprensione. Non erano mai andate d’accordo. Non si erano mai dette”ti voglio bene”, separate da cinque anni di differenza e un’incongruenza caratteriale, eppure in quel momento si resero  conto di quanto fosse forte il loro legame.
“Avevi ragione tu sul Raccolto. Sei sempre stata quella più sveglia fra noi. Io non sopravviverò a mia figlia, ma c’è ancora speranza. Promettimi che farai tutto il necessario per riportare indietro Monique”

She wasn`t given any choice
Desperation stole her voice
I`ve been given so much more in life

Sophie aveva promesso. Ed era anche con quella promessa che doveva fare i conti quella sera. Jane-Anne si era sacrificata per un incantesimo che non era servito a nulla. Lei era morta come sua nipote ,mentre lei stava lì mettendosi le mani fra i capelli e chiedendosi perché la vita era così ingiusta. Perchè era costretta a vivere con il peso del sopravvissuto?Perchè Jane-Anne l’aveva abbandonata?  Sophie dalla sua vita aveva avuto molto di più. Si era divertita, aveva girato il mondo. Aveva visitato posti come Parigi, posti in cui in cui sua nipote non sarebbe mai stata. Non le era stata data nessuna scelta, mentre lei aveva avuto tutto ciò. E per la prima volta desiderò morire al posto suo.

I had to suffer one last time
To grieve for her and say goodbye
Relive the anguish of my past
To find out who I was at last


-Mi dispiace.-
Sentì una voce alle sue spalle, e la riconobbe subito. Elijah, nel suo completo elegante e quell’atteggiamento sempre rispettoso. Elijah, compassionevole perfino con lei, che solo poche ore prima aveva trafugato le ossa del suo amore. Ma Sophie non aveva bisogno della sua compassione.  Si alzò in piedi ricomponendosi e asciugandosi gli occhi velocemente. Lo guardò dritto negli occhi, orgogliosa come sempre.
Poi guardò la tomba davanti a lei, guardò Jane-Anne e il suo sorriso. Non era pronta. Non era pronta a dire addio a tutto ciò, forse perché il sole stava sorgendo, portandosi via i fantasmi del passato. E fu in quel momento, che ancora una volta prevalse il suo carattere forte, la sua indole combattiva.
-Non è ancora finita, Elijah. Non finirà fin quando Monique non sarà qui accanto a me.-
Poi, a passo deciso e dignitoso si diresse verso la porta del cimitero, mentre un nuovo giorno iniziava e un nuovo piano prendeva forma. Già, perché lei non si sarebbe fermata. Non finché non avrebbe potuto riabbracciare Monique.

Note dell'autrice.
Riuscirò mai a scrivere qualcosa che non faccia scendere il latte alle ginocchia e faccia venire la depressione? Ne dubito. Comunque sia, considero Sophie il mio personaggio preferito, la mia principessa guerriera in TO. E in questi giorni ho sentito tanti "Povera Davina", "Povera Camille", ma non ho mai sentito un "Povera Sophie". Forse perchè Sophie è davvero brava nel mascherare il dolore, infatti vederla crollare è stato straziante. Ammiro questo personaggio, ammiro la sua determinazione. Spero di non averlo reso OOC, e spero vi sia piaciuto. Ciao! Lasciate una recensione, se vi va!

   
 
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