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Autore: Tem_93    10/06/2008    3 recensioni
-Il vento soffia forte, in questa notte oscura.
Il vento soffia forte e smuove i granelli del deserto.
Il vento soffia forte e il deserto si muove.

La bambina, cullata nel piccolo letto dormiva ormai, mentre la donna continuava a dondolare il lettino. Osservava la piccola creatura. Era una femmina, purtroppo. Lei aveva sempre voluto avere una bambina, ma non se la poteva permettere.
Fic corta corta che non so ancora se continuare. Un bacio Tem_93
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suo destino

-Il vento soffia forte, in questa notte oscura.
Il vento soffia forte e smuove i granelli del deserto.
Il vento soffia forte e il deserto si muove.

Non aver paura, il vento ti protegge
Non aver paura, la sabbia non ti farà del male
Non aver paura, il deserto è la tua casa

Dormi mio piccolo tesoro, che la mattina non è lontana
Dormi, io sono al tuo fianco
Dormi e sogna mentre il deserto vive-

La bambina, cullata nel piccolo letto dormiva ormai, mentre la donna continuava a dondolare il lettino. Osservava la piccola creatura. Era una femmina, purtroppo. Lei aveva sempre voluto avere una bambina, ma non se la poteva permettere. Non ora, che era sposata con il quarto Kasekage del grande villaggio della sabbia. Avrebbe dovuto partorire un maschietto sano e forte, che come primogenito, sarebbe poi potuto diventare un grande kasekage. Mentre nelle femmine, solitamente, si riponevano meno speranze. Di solito erano solo gli uomini a diventare Kasekage e non le donne. E la sua prima figlia era proprio una bambina. Una bellissima bambina che dormiva dolcemente nel suo lettino. Un amaro sorriso le apparve sulle labbra. Sapeva già che non avrebbe avuto vita facile. Nessuno a Suna l’aveva, sicuramente essendo la figlia del Kasekage avrebbe ricevuto una dura e rigida educazione che l’avrebbe trasformata in un’arma da guerra. Non avrebbe voluto che diventasse un’arma da guerra, ma non avrebbe potuto opporsi. Riguardò dentro la culla e notò il sorriso sereno sulle labbra della neonata.

Un uomo le arrivò alle spalle, senza farsi sentire. Appoggiò le fredde mani sulle spalle della moglie. Questa sobbalzò ma appena vide la tunica bianca e il cappello dello stesso colore si tranquillizzò.

-Kakura, è molto bella- affermò guardando la piccola figlia.

-Lo so, ma non avrà mai vita facile, non è vero?- lo guardò con gli occhi carichi di preoccupazione. Lui non potè smentirla, perché sapeva che aveva ragione.

-Temari sarà una ragazza forte, proprio come me e te- sussurrò solo. Si avvicinò alla culla, e con la mano chiara accarezzò la testolina della piccola. I pochi e corti capelli biondicci si mossero, al tocco della grande mano. Era così fragile, che l’uomo tolse la mano avendo paura di ferirla.

Dopotutto quelle mani avevano ferito tante persone, quelle mani erano infangate di sangue, a volte non innocente, altre volte …

Guardò la donna. Lei osservava nervosa la bambina, pensando al suo futuro.

-magari non sarà una brava ninja. Se non lo sarà mi prometti che la farai smettere?- chiese speranzosa la donna. L’uomo la guardò storto. Sua figlia non poteva non essere una buona ninja, sua figlia sarebbe stata la miglior ninja del villaggio. Non capiva perché la moglie non volesse che lei diventasse un ninja.

-Perché non vuoi che diventi un ninja?- chiese gelido. Non ammetteva che la donna s’imponesse su lui con queste fantasie.

La donna abbassò lo sguardo. Era chiaro il perché, perché aveva un’immensa paura.

-perché ho paura che possa perdere la vita in missione. Quello del ninja è un mestiere pericoloso, troppo pericoloso per una ragazza.- ammise senza rialzare lo sguardo.

-Ti prometto che se non sarà capace la farò smettere- mentì l’uomo. Non poteva far decidere alla moglie il destino della sua primogenita, lui avrebbe deciso la vita di quella nuova creatura. Ma amava la moglie, e non voleva vederla triste.

Infatti la donna sorrise, si avvicinò all’uomo e lo abbracciò. L’uomo ricambiò l’abbraccio, affondando le fredde mani nei capelli castani della donna. Inspirò il suo profumo. Profumava di sabbia, di deserto. O forse del vento del deserto, perché lei era unica e inconfondibile come il vento del deserto. Per questo lui l’amava.

-Questa sera, dormi con me- supplicò la donna i un sussurro –sono sempre sola nel nostro letto -concluse senza sciogliere l’abbraccio.

Il marito le accarezzo la schiena e i capelli. –Va bene, per stanotte resterò- accettò lui. Alzò il mento della giovane donna e lasciò che le loro labbra si unissero.

***

Prima di tutto dedico questa fic a Stefy90 per spronarla a scrivere qualcosa, a Shikatema perché mi dovrà aiutare a convincerla e a tutte quelle che adorano tem, come me!!

Alloooooora gente, non so come mi è venuta, ma ho scritto questa fic velocissimamente, in dieci minuti l’ho messa giù e l’ho pubblicata. La bimba è chiaramente la mia bellissima tem ^^Non so se finire qui la storia, come one-shot, o continuarla. Non so veramente. Datemi un consiglio ! Spero che vi abbia detto qualcosa questa breve fic. La ninna nanna l’ho inventata in due minuti, quindi se fa schifo ditelo pure !

Inoltre volevo informare tutti, quelli che in particolare mi seguono, che il 14 parto e non potrò più aggiornare e recensire fino al 28 giugno. Mi dispiace. Probabilmente venerdì aggiornerò nuovamente le storie perché dopo per due settimane non potrò aggiornare. Mi scuso in anticipo. Un bacione

Tem_93

  
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