Fumetti/Cartoni americani > Adventure Time
Ricorda la storia  |      
Autore: EiryCrows    31/01/2014    5 recensioni
Una notte insonne passata pensando al moro e al bacio segreto sotto un cielo splendente. E tutto per colpa dei suoi doveri da principe. O forse no. Forse per una volta doveva ringraziare le sue noiose mansioni reali. Perché lui non era sicuro che quello che era accaduto sul balcone fosse una cosa del tutto negativa, anche se ormai non era più certo di nulla...
Nuova storia incentrata su una coppia che adoro. È una Gumlee, ossia una storia d'amore (?) tra due ragazzi dello stesso sesso. Se non vi piace il genere scorrete la pagina sono sicura che ci saranno altre bellissime storie pronte a catturavi ^^
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gommorosa/Gumball, Marshall Lee
Note: OOC | Avvertimenti: Gender Bender
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~Just a Kiss~

La giornata era trascorsa lenta e piatta, come del resto, tutte le altre giornate lì al castello. Aveva ricevuto i sudditi, aveva ascoltato le lamentele e aveva promesso loro di fare qualcosa in proposito. Suo padre, il Re, lasciava la maggior parte dei doveri regali a lui, così da poter essere adeguatamente pronto quando gli sarebbe toccato governare. Almeno così si diceva.
 Gumball si sedette sulla sua soffice poltrona rosa con un libro, voleva rilassarsi un po’ dopo la lunga e noiosa giornata.
Era nel bel mezzo di un saggio sulla Politica Storica quando la porta cigolò aprendosi.

-Permesso!- Peppermint entrò interrompendo la lettura. Il Principe la guardò con stanchezza, se era lì, sicuramente non era per cortesia.

-Buonasera Peps - chiuse il libro facendo attenzione a non perdere il segno - dimmi pure-

-Vengo a portarvi grandi notizie! – disse - La principessa dei Colli Saltellanti verrà domani al castello come ambasciatrice, per rinnovare il trattato di pace tra i due regni! Vostro padre mi ha incaricato di insegnarvi le loro tradizioni cosicché possiate comportarvi in modo appropriato.-

Il Principe annuì, non era la prima volta che studiava i costumi di altre culture. Le ambascerie di pace a volte arrivavano al castello con animi alquanto bellicosi e sapere cosa fare per placarle era uno dei suoi doveri da principe.
Soddisfatta, iniziò a descrivere tutte le loro usanze più comuni, finché l’orologio non scoccò le undici.

 -Oh Glob, com’è tardi!-esclamò –Chiedo il permesso di congedarmi!- Ottenuto il consenso, salutò con un inchino e uscì dalla stanza.

Gumball sbadigliò stancamente, era stata proprio una lunghiiissima giornata. Di riprendere a leggere non se ne parlava proprio, non si sentiva per niente concentrato e poi aveva già per la testa troppe informazioni per l’incontro di domani, meglio andarsene dritti a letto. Stava per infilarsi il pigiama quando qualcuno bussò alla porta. Sospirò, tentato di non rispondere.

- Avanti- disse invece. Peppermint spuntò sulla soglia –Vogliate perdonarmi, ma ho dimenticato un piccolo particolare- disse – sono soliti salutarsi con un bacio, ma non credo che per voi possa essere un grande problema.- Fece un altro inchino per salutarlo e andò via.

Gumball rimase immobile per un po’, con la maglietta infilata per metà, scioccato.  – Un..bacio? Un BACIO!- disse poi riprendendosi con voce più alta del solito mentre, camminava avanti e indietro per la stanza. – Non è un problema? E’ gravissimo invece! Non ho mai baciato nessuno, non so neanche come si fa! E se fallissero i trattati di pace per colpa mia? – Ragionava a voce alta, mentre cercava una soluzione – Cosa farebbe Fionna?- Si fermò un’istante, alzando gli occhi al cielo – Ma certo! Lei è una ragazza sicuramente saprà cosa fare! – Si sbatté un pugno sulla mano, felice di aver trovato una soluzione e si avvicinò alla scrivania per prendere il suo cordless, compose il numero della casa sull’albero e attese.

-Ciao! Io sono Fionna!-E io sono Cake!- Siccome non siamo in  casa, lasciate un messaggio…- Un messaggio!-

Ascoltò in silenzio per poi riattaccare sconsolato, certo che quelle due avevano scelto il giorno perfetto per un’avventura serale. Rimise il telefono al suo posto.

“Magari il cielo notturno mi calmerà un pochino”.  Uscì sul balcone e si sedette ammirando le stelle splendenti.

-Ehi Bubba!- Marshall spuntò dal buio, spaventandolo a morte.
-Mi hai fatto quasi venire un infarto! – esclamò senza neanche salutarlo, incrociando le braccia con sdegno. Eh certo mancava solo lui alla lista dei suoi problemi!

-Oh? Sua Altezza voglia perdonare la mia scortesia!- rispose l’altro prendendolo in giro, poi si sedette accanto a lui, anche se sarebbe più corretto dire che si mise seduto sull’aria.

Gumball non era in vena di scherzi, perciò decise d’ignorarlo, tornando a guardare il cielo stellato. Il Vampiro lo fissò per un pezzo, si era accorto che qualcosa non andava e quell’atteggiamento serviva solo a confermare la sua sensazione.

-Cos’è che ti turba? – gli chiese. Gumball si girò verso di lui, non era affatto stupito che Marshall avesse capito tutto semplicemente guardandolo. Fu combattuto, rivelargli o meno il suo problema? Alla fine cedette, emise un brevissimo sospiro e gli raccontò ogni cosa. Lui ascoltò in silenzio senza fare commenti ma poi non riuscendo più a trattenersi, scoppiò a ridere. Il Principe si alzò di scatto ferito, da quella reazione e anche leggermente imbarazzato. Incrociò nuovamente le braccia, la giornata non poteva concludersi peggio di così, pensò.

Il Vampiro si asciugò le lacrime ridacchiando e levitò di fronte a lui.

- E non hai pensato di chiedere a me? – disse cercando di mostrarsi offeso ma senza riuscirci abbastanza –Ho una vita piuttosto lunga io. Ho accumulato un sacco di esperienza. - disse con voce suadente al Principe, il quale pensò istintivamente che non si stesse riferendo solo ad un puro e semplice bacio.
Scosse la testa per scacciare il pensiero e uno sbadiglio si fece strada prepotente. – Mi arrendo – disse con voce stanca- per favore spiegami tu la meccanica del bacio -. Marshall si chinò, così facendo i loro nasi si sfiorarono.

-Non si può mica spiegare- gli sussurrò –ma sì, posso insegnartelo.-

Le labbra screpolate del Vampiro si posarono delicatamente su quelle morbide del Principe, che si schiusero al contatto permettendo così alle loro lingue di intrecciarsi, concatenandosi l’una all’altra. La lingua di Gumball sfiorò tremula i canini di Marshall, prima che lui la riafferrasse con la propria. Un gemito di sorpreso dolore uscì dalla bocca del Principe quando l’altro gli morse il labbro. Troppo. Si staccò bruscamente da lui. 

Erano rimasti in quella posizione a lungo e non si era accorto di aver trattenuto il fiato. Si concesse un lungo respiro, Marshall lo guardava mostrando un grande sorriso. Incrociò i suoi occhi cremisi e le gambe gli cedettero; di certo sarebbe caduto a terra se il Vampiro non l’avesse impedito, sostenendolo prontamente con un braccio. I pensieri del Principe correvano impetuosi, mentre cercava di metabolizzare quello che era appena successo. Malfermo si appoggiò alla vetrata e lo spintonò via.

-Vattene- disse con un filo di voce, mentre il cuore gli martellava il petto. 

Senza aspettare neanche un istante, si rifugiò dentro la stanza serrando ben bene la finestra. Si succhiò il labbro inferiore piacevolmente dolorante, ripensando a quell’unico bacio e a tutte le emozioni che aveva portato. Un deciso rossore si diffuse sulle sue guance. Si rintanò sotto le coperte ancora sconvolto, coprendosi il volto con le mani. Le sue dita si soffermarono sul morso, il labbro stava già iniziando a gonfiarsi.

“ Maledetto.” pensò “Un solo bacio, mi hai conquistato con un solo bacio. Chi diamine sei, Marshall Lee? ”  continuava a pensare e ripensare al bacio e ogni volta il suo cuore accelerava, pensava a lui e il suo respiro si faceva più corto.

In quello stato d’animo non riuscì a chiudere occhio, pensava al bacio poi a Marshall, al suo sorriso e ai suoi occhi, si girò dall’altra parte, aveva caldo poi freddo, era agitato e preoccupato e se Marshall se la fosse presa per la sua reazione? E se lui avesse deciso di non parlargli mai più? Non era più sicuro di niente, per tutta la notte continuò a girarsi e rigirarsi fra le coperte, non riuscendo a dormire.

Il mattino seguente, Gumball si sentiva veramente uno straccio, le occhiaie violacee e il volto stanco erano molto evidenti. Si fece coraggio mentre aspettava la principessa che arrivò poco dopo sopra un cavallo bianco, scortata da quelli che dovevano essere le sue guardie. Smontò e raggiunse il principe, lo salutò con un veloce bacio a stampo ed entrò nel castello. Il Principe si concesse un attimo prima di alzare lo sguardo e sorridere rivolto al cielo. Una leggera brezza gli scompigliò i capelli. Ripensò per l’ennesima volta a Marshall e al suo bacio. Rientrò anche lui. Un'altra faticosa giornata cominciava e lui già non vedeva l’ora che il sole tramontasse per rivederlo ancora. Aveva troppe cose da dirgli.

--
-Etciù!- Il vampiro interruppe la canzone con un sonoro starnuto, seguito poi da uno dei suoi soliti enormi sorrisi – Ci stai ancora pensando Gumball?- Guardò fuori dalla finestra verso il castello e riprese da dove si era interrotto

♪ …I'm a thousand years old, I'm a riddle. Bad little boy, yes, I'm bad, but not little.  ♪
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Adventure Time / Vai alla pagina dell'autore: EiryCrows