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Autore: fulmineo    31/01/2014    7 recensioni
Olimpia, dopo la morte di Xena, è in viaggio per l'Egitto. Ma nel corso di una notte, una sua preghiera verrà realizzata ed avrà modo di aprire finalmente il cuore all'amore della sua vita.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Gabrielle, Xena
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Pensava, Olimpia, mentre la nave sulla quale era salita per poter arrivare in Egitto navigava nelle calme acque dell'Oceano ed il suo pensiero era sempre rivolto a Xena, la Principessa Guerriera perita in uno scontro nel lontano Giappone, ove erano accorse per aiutare Akemi, una Principessa che aveva conosciuto Xena in un lontano passato.

Olimpia, seduta nella sua stanza, fissava il cerchio rotante di Xena e le sembrava che ogni volta l'amica di sempre fosse lì, accanto a lei ad accarezzarle i capelli oppure a fissarla in silenzio, pensando a chissà cosa.

E quegli ultimi dieci giorni passati senza di lei la logoravano, ma Olimpia sapeva che doveva essere forte anche per Xena, per onorare la memoria dell'amica caduta appunto con onore in battaglia in una lontana terra. Ma Olimpia sapeva che Xena era sempre accanto a lei.

Non sapeva spiegarsi come o perchè, ma spesso riusciva a vederla e sentirla. Come in questo momento.

"Una moneta per i tuoi pensieri?" Chiese la mora Guerriera, apparendo alle spalle di Olimpia, cingendole la vita con le forti braccia.

"Parecchi, Xena. Ma tu sei al centro di tutti loro." Rispose la biondina, poggiandosi all'amica.

"Mi spiace moltissimo, Olimpia. Non vorrei mai farti soffrire così, perdonami!"

Olimpia sorrise appena, malinconicamente, mentre qualche lacrima rigava il suo del viso "I-Io cerco di essere forte, ma non passerà mai, Xena! Mi manchi immensamente e la mia vita non è più uguale senza di te al mio fianco."

A Xena si spezzò il cuore nel vedere le lacrime di quella giovane che, viaggiando con lei, aveva trovato la forza di essere forte e le aveva fatto battere il cuore come mai nessuno aveva fatto, nè Aristarco e nemmeno Marte o Hercules ne erano stati capaci. Ma Olimpia era diversa da tutti loro, perchè all'apice dei suoi pensieri non vi erano guerra ed onore ma pace e amore e Xena aveva sempre ricercato tutto questo in una persona, in cuor suo.

"Mi dispiace immensamente, Olimpia." Disse Xena, posandole un bacio sulla nuca "Vorrei esser lì ad asciugare le tue lacrime."

"Anch'io vorrei che tu fossi qui con me! Io... Io vorrei amarti, Xena! Non ho mai avuto l'occasione di farlo."

"Ti sbagli." Ribadì la mora, addolcendo gli occhi cerulei e sorridendo teneramente, come solo lei sapeva fare "Da quando ci siamo conosciute e ti ho accettata come mia compagna di viaggio, ho sempre sentito il tuo amore! Olimpia, tu sei la persona che mi ha amata di più in assoluto dopo mia madre ed i miei fratelli. Tu mi hai insegnato parecchie cose e mi hai fatto capire che alla base dell'amore c'è il rispetto, non la possessione."

Olimpia sapeva che aveva ormai perduto il controllo sulle sue lacrime e si portò le mani al viso "V-Vorrei poter sentire il calore della tua pelle. Mi piacerebbe poterti amare l'unica ed ultima volta."

E fu come se qualche Divinità avesse udito la preghiera di Olimpia, esaudendola e Xena, che si trovava alle sue spalle sotto forma di spirito, divenen visibile ed Olimpia si buttò fra le sue braccia, incredula, piangendo di gioia. Anche se sapeva che quella felicità sarebbe durata solo una notte.

"Ora che sono qui amami, Olimpia! Amami in quel bellisismo modo che tu stessa mi hai insegnato."

Olimpia non se lo fece ripetere due volte e posò le mani sulle robuste spalle di Xena, sedendosi sulle sue gambe, rubandole un bacio molto dolce che si fece presto appassionato e la bionda si spostò poi dalla sua comoda posizione per raggiungere quello che era il letto e si stese, aspettando solo che il suo amore la raggiungesse "Mai visto un'invito più chiaro di questo!"

"Ci sono cose di me... O meglio, di questo mio lato, che non conosci."

"Spero tu voglia mostrarmele tutte perchè sono certa di trovarle molto interessanti!" Ribadì la Principessa Guerriera, sorridendo con malizia ed Olimpia sorrise a sua volta ma, quando Xena la raggiunse, prima le asciugò le ultime lacrime coi pollici e solo dopo la baciò, con un'intensità tale che la bionda potè giurare di aver sentito il fuoco bruciare in lei e correrle per vene ed arterie, sino al più piccolo capillare.

E non poteva essere altrimenti, visto che quella era l'unica notte d'amore che avrebbero passato assieme, prima che Xena ritornasse nel Paradiso degli Eroi.

"Ne sarò ben lieta!" Rispose Olimpia, mentre toglieva l'armatura a Xena quasi senza guardare, come se conoscesse a memoria ogni punto di quella corazza che celava una persona nobile, dal cuore d'oro ed inviolabile come una cassaforte. Che solo Olimpia aveva aperto, senza nemmeno scassinarla.

Le due Guerriere, che per molto tempo si erano amate in silenzio senza mai dichiararsi e consapevoli dei loro sentimenti, si ritrovarono ben presto senza abiti e Xena utilizzò l'unica coperta disponibile per nascondere i loro corpi ad eventuali sguardi indiscreti. E si amarono con intensità e passione, stimolando ogni loro punto sensibile e provando un piacere tale che nessuna delle due aveva mai provato prima. Eppure ad entrambe i compagni non erano mancati.

Ma un gemito di piacere più acuto degli altri attirò l'attenzione di Xena "Ti ho fatto male?"

"In un momento come questo non lo sentirei, fidati." Sorrise Olimpia "Ho raggiunto l'estremo piacere cinque volte e... E inizio ad avere un po' di sonno."

"Allora riposa. Ti terrò stretta a me."

Olimpia la fissò "Non voglio, perchè domattina tu non ci sarai più e sarò di nuovo sola."

"Non lo sarai mai! Io ci sarò sempre e lo sai. Vivrò per sempre nel tuo cuore e staremo insieme per sempre, amandoci nei tuoi sogni." Rispose Xena, accarezzandole i morbidi capelli biondi "Se lo vorrai, il nostro amore potrà vivere ancora! Finchè la Morte non ci riunirà, donandoci l'Eternità."

"Lo vorrò sempre. Ti amo, Xena!" Riuscì a dire Olimpia, prima che il sonno la rapisse.

"Anch'io ti amo, Olimpia! Ti amerò per sempre."

Poi anche Xena s'abbandonò all'abbraccio di Morfeo, ma tenne sempre stretta a sè la sua amata e qualche ora dopo, quando i primi raggi del sole cacciarono le tenebre, la Principessa Guerriera s'alzò, cercando di non svegliare Olimpia e si rivestì "Non andartene..." Sentì e s'avvicinò al letto.

"Devo andare. Ma credimi, darei tutto ciò che ho per poter ritornare in vita e stare con te." Sussurrò Xena, posando teneri bacetti sulla nuda schiena di Olimpia, sulla quale vi era ancora il tatuaggio di Akemi "Ma non temere. La mia vita rinascerà presto dentro di te, amore mio e so per certo che alleverai con amore quella parte di me che ti ho donato stanotte."

"Non ti dimenticherò mai. Ti amerò per sempre, finchè il mio cuore batterà." Continuò a mugugnare Olimpia, senza svegliarsi, come se fosse in uno stato di dormi-veglia "Per sempre."

Xena sorrise, con malinconia e soddisfazione, prima di sparire in un fascio di luce "Per sempre!"

  
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