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Autore: AlltheKpop    01/02/2014    4 recensioni
Rieccomi con il sequel della mia prima oneshot, sperando che sia all'altezza della prima spero vi piaccia.
Non sono proprio brava con le introduzione eh? va beh che dire, in queste oneshot Sasuke e Naruto passeranno una intera giornata insieme. Sasuke dovra' riuscire a far capire a quel Dobe che lo ama e che nulla lo puo' fermare!
Spero gli darete una letta!! XD XD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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LOVE ME LIGHTS OUT

By LuvBlueMoon

Ti Amo, Dobe

 

Il sole entrava dalla finestra in modo prepotente facendo mugugnare I due che dormivano beatamente l’uno accanto all’altro ignari di quello che il giorno avrebbe portato.

Il biondo stava abbarbicato al moro, come un koala all’albero e pareva non avere nessuna intenzione di svegliarsi; non aveva mai dormito meglio nella sua vita, si sentiva così bene e al sicuro; il sole però non era dello stesso avviso a lasciarlo stare e continuare il suo sonno in pace, aprì gli occhi già irritato. Sentiva un forte cerchio alla testa, la bocca era strana, impestata dei resti dell’alcol che aveva bevuto a fiotti la sera prima, sospirò forte cercando di far smettere il dolore alla testa senza successo, guardò il soffitto mentre si portava una mano alla fronte per pararsi dal sole ma trovò un piccolo, leggero impedimento; deglutì rumorosamente prima di voltarsi lentamente verso la sua sinistra per vedere una cosa che lo lascio pietrificato.

Che diamine ci faceva il sex symbol della sua scuola nello stesso letto con lui?

Il biondo sgranò gli occhi deglutendo di nuovo tremando leggermente, cosa era successo la sera prima? Lo guardò di nuovo: i suoi bellissimi capelli neri erano sparsi sul cuscino il viso rilassato e che gli venisse un colpo poteva dire di vedere un piccolo, minuscolo sorriso sulle sue labbra! Quello non poteva essere accaduto, cercò di fare mente locale della sera prima: era arrivato alla festa, si era messo subito seduto al bancone e si era messo a bere qualche cocktail, poi doveva ammettere che le cose avevano preso una piega diversa aveva fatto una gara di bevute, poi aveva buttato giù ancora degli shots di vodka e da lì in poi le cose diventavano un po’ sfuocate nella sue memoria incrementando il suo mal di testa, ricordava vagamente di aver cominciato a ballare in pista senza sosta a ritmo di ogni singola canzone, poi…

“Urgh—non ricordo bene?”

Si mise le mani alle tempie cercando di massaggiarsi per alleviare il dolore lancinante che sentiva, aveva cominciato a ballare in pista, ricordava la gente che lo toccava ma poi e successo qualcosa di strano: rammentava un forte calore, baci e carezze, leccate ancora baci da e lì in poi piacere e ancora piacere ma il viso di chi lo stava dando era impossibile da decifrare!

Si tirò su di botto avendo un illuminazione ma dovette spegnere la lampadina, quando sentì un forte fitta al basso schiena correre lungo le vertebre fino al suo cervelletto che lo fece ricadere a peso morto sul letto, non poteva assolutamente crederci, alzò la coperta con la paura nel cuore e le mani tremanti e per poco non svenne a vedere che sia lui che Sasuke erano nudi!

“Oh nono… non me lo dire?! Che ho fatto… che ho fatto… ti prego dimmi che qualcuno mi ha dato un fortissimo calcio nel sedere per favore Kami, aiutami tu!” guardò il soffitto sperando che i cieli rispondessero immediatamente alla sua preghiera, ma nulla accadde… non poteva crederci, come aveva potuto?

Si morse un labbro cercando di sfogare la sua frustrazione, si passò una mano tra i capelli, doveva assolutamente andare via da lì, prima che Sasuke si svegliasse o non sapeva cosa sarebbe successo da lì in poi, era meglio dimenticare tutto, fare finta che nulla fosse accaduto, di sicuro non lo aveva fatto di proposito e successo tutto sotto l’influenza dell’alcol.

Cercò di strisciare fuori dal letto ma la presa del moro si fece salda sul suo braccio, si voltò di scatto incontrando gli occhi scuri dell’altro, deglutì di nuovo.

“Dove credi di andare Dobe?” come al solito, pure di primo mattino, la sua voce era gelida inespressiva una vera doccia fredda.

Il biondo era di sale, tremava leggermente non era mai stato a così pochi passi da lui, un brivido gli percorse la schiena mentre espirava leggermente mentre si perdeva in quei occhi profondi e scuri.

“A- a casa, la festa è finita, quindi Ermm… vado…” provò di nuovo a muoversi per uscire dal letto ma il maggiore lo tirò addosso a se, facendo cozzare i loro petti, avvicinando i loro visi a pochi centimetri l’uno dall’altro i loro respiri collidevano mentre una famigliare sensazione di aspettativa alleggiava sopra le loro teste, Naruto non sapeva che fare il corpo non rispondeva in modo normale, il cervello diceva che doveva allontanarsi il più velocemente possibile, ma il corpo non sembrava fare la stessa cosa!

“Non sono dello stesso avviso, biondino!” rispose con voce arrochita il moro mentre lo guardava diritto negli occhi, con uno strano ghigno in volto, quello era un brutto, bruttissimo segno; Sasuke lo strinse ancora più a se a sentire per evitare che si spostasse da lui; osservava con attenzione il viso sorpreso dell’altro mentre lui ricambiava molto serio.

“Senti i-io non so cosa sia successo e…Umm non voglio, mi dispiace” disse confuso Naruto, non sapendo cosa dire, ma riprese ad agitarsi con più forza finalmente sfuggendo alla presa dell’altri fino a finire fuori dal letto avvolto nel lenzuolo con il respiro affannato.

Sasuke si alzò a sua volta dal letto avvicinandosi al biondo che arretrò quasi terrorizzato e con gli occhi lucidi, il moro provò a fare una passo verso di lui ma il biondo prese a scuotere la testa con insistenza il gesto fece fermare il bruno sul posto.

“Dobe, che stai facendo?” Naruto si morse il labbro mentre con gli occhi cercava i suoi abiti accusando i dolori della sera prima mentre si chinava a prendere i suoi indumenti.

“Io vado via!” disse con voce insicura, sentiva solo il bisogno di uscire se questo implicava saltare dalla finestra lo avrebbe fatto, non voleva sapere cosa sarebbe successo, se si sarebbe rotto un braccio o una gamba non importava nulla se non uscire da lì e da quella orribile situazione.

“Ti ho appena detto che non te lo lascerò’ fare. Starai qui!” il moro si avvicino incurante dei passi che l’altro faceva per allontanarsi, lo prese per il polso facendogli perdere un battito, il respiro si fece di nuovo rotto come Sasuke chiudeva la distanze tra di loro unendo le loro labbra in un bacio dolce e passionevole allo stesso tempo.

Quasi sentì le sue gambe cedergli a quell’impeto, ma i ricordi di loro due nei corridoi della scuola degli sguardi che si lanciavano di tanto in tanto, delle poche parole convenzionali che si dicevano il fatto che lui fosse un Uchiha un nome una garanzia, mentre lui era nessuno lo costrinse a dividersi dal passionevole bacio del bruno.

“No no e poi no! Non importa cosa sia successo ieri ok? Non mi ricordo quindi non esiste e non lo voglio sapere! Qualunque cosa sia è sbagliato! Ok? Io non lo volevo non ero in me, come non lo eri tu!” disse tutto d’un fiato spingendo il moro lontano da lui zoppicando verso la porta con il lenzuolo addosso ed i vestiti in mano.

Il moro tirò un sospiro cercando di scaricare la sua frustrazione, mentre si infilava delle brache velocemente per seguire il biondo fuori dalla sua stanza, vedeva l’altro alla fine della scalinata mentre cercava di infilarsi l’ultimo indumento prima di lasciare la casa e andare e tornare forse mai più e non poteva permetterlo.

Corse giù per le scale prendendolo di sorpresa.

“Non ti lascio andare!”

“Sa-Sasuke?!” il respiro del biondo era affannato, ansioso, non poteva spiegarsi il motivo ma nello stesso momento in cui i loro corpi erano entrati in contatto una scossa elettrica era andata lungo il suo intero corpo mandando in subbuglio l’organismo.

“Tu… noi. Non può esistere. Non puoi capire…” Naruto scuoteva la testa da una parte all’atra mentre stringeva gli occhi cercando di ingoiare il magone che sentiva dentro, era cosi’ difficile lasciarsi andare in quella situazione, sentiva che gli serviva qualcosa di più non una notte di sesso, tre parole per fargli cadere il cuore nelle sue mani!

Riprese a torturare le sue labbra con forza nell’indecisione, si stacco dal forzato abbraccio dell’altro e lo guardo diritto negli occhi tirando un sospiro cercando di far ragionare l’altro.

“Tutto questo, Sasuke non va bene ok? Siamo troppo differenti. Tu sei il rampollo di una cosi’ buona famiglia, io invece… nulla, nemmeno una famiglia mi è stata concessa; non possiamo capisci? Tu hai dei doveri ed io non posso farne parte, non è normale che io ne faccia parte” disse cercando di dare senso alle sue parole, più per se stesso che per l’altro, nei suoi sogni mille volte lo aveva immaginato, ma doveva rimanere tale, un piccolo desiderio che doveva custodire nel cuore, nel posto più buio, non doveva incontrare la luce, con un ultimo sospiro fece un paio di passi indietro per uscire dalla porta senza poter più tenere dentro il magone di prima piccole perle salate scendevano lungo il suo viso illuminate dal sole.

Tutto quello non poteva accadere!

Sasuke guardava la porta in silenzio meditando, cercando di assimilare piano piano il discorso che il Dobe gli aveva fatto, cercando di dargli senso; ognuno aveva un suo modo di dimostrare e di dare affetto, e lui non era abituato a farlo come le persone “normali”, lui non era nomale! I lunghi discorsi non erano il suo forte lui era un uomo d’azione agiva, poi pensava alle conseguenze, ma a quanto pare si era dovuto innamorare di un Dobe!

Roteò gli occhi passandosi la lingua sulle labbra, prima di sfoderare il suo tipico sorriso Uchiha, avrebbe conquistato il dobe ad ogni costi, aveva sepolto quel sentimento troppo a lungo era tempo di portarlo alle luce.

Il giorno seguente si presentò al lavoro del biondo lo vedeva tra gli scaffali del negozio di giochi per bimbi, mentre tirava un sospiro di tanto in tanto, si avvicino cauto temendo che scappasse una volto lo avesse visto, una volta a distanza di sicurezza, con la sua voce calda e lasciva gli carezzò le orecchie chiedendogli un po’ del suo tempo per scegliere un gioco particolare per qualcuno, come dipendente non poteva certo dire di no, era il suo lavoro!

“Sasuke cosa vuoi? Che gioco stai cercando?” di per se sapeva che la prima e la seconda domanda facevano parte di due contesti molto differenti.

“Devo compare un giocattolo, nulla in particolare, qualcosa che faccia divertire mio cugino per il suo quinto compleanno” disse in tono pacato ma con una qualcosa in più che fece scuotere l’altro, cosa che non sfuggì agli occhi, che sorrise leggermente cercando di passare al sodo.

“Dopo il lavoro che fai?” il biondo alzò il sopracciglio mentre prendeva in mano il trenino meccanico in scatola, si volto verso di lui con uno sguardo interrogativo, dove voleva arrivare quel moro?

“Almeno un possibilità, so che lo voi anche tu… questo! Fammi dimostrare che non era solo una notte, che non volevo solo divertirmi, che non ero sotto l’influenza dell’alcol, ok un po’ devo ammettere che si ma      fammi manifestare ciò che provo e sento non solo da una notte per te” il suo sguardo era deciso e perforante tanto che Naruto sentiva di non potergli negare nulla, in fondo cosa aveva da perdere? Magari quella porta che aveva recluso in fondo al cuore poteva aprire un piccolo, minuscolo spiraglio per un giorno! Annui senza dire nulla facendo un corto sorriso prima di spingerli tra le mani il giocattolino e tornare di corsa a lavorare e per la seconda volta nella sua vita Sasuke sorrise.

Proprio nello stesso momento in cui il negozio chiuse le serrande ed i dipendenti uscivano dal posto Sasuke era già lì in attesa di Naruto per il suo giorno; timidamente il biondo si avvicinò a lui cercando in ogni modo di evitare il suo sguardo era davvero molto nervoso, non si sarebbe mai aspettato di andare ad un appuntamento con il bel Sasuke Uchiha, in tutta la sua vita per quanto lo avesse fantasticato ma quella era la realtà e non poteva essere più bella di così.

La loro prima tappa era il centro commerciale per del buon sano shopping per i negozi o solo uno sguardo alle bellissime vetrine piene ti oggettini da ammirare; Naruto si fermava a ogni vetrina quasi come un bimbo, facendo sorridere Sasuke a vedere l’innocenza che vedeva trasparire negli occhioni azzurri.

“Oh guarda che belli Sasuke…non credi siano davvero carinissimi” il moro si chinò verso l’ennesima vetrina per vedere cosa gli stava indicando Naruto: due bellissime collane in oro bianco uno con una piccola volpe mentre il secondo un lupo, entrambi con occhi in rubino per uno e zaffiro per il secondo, gli occhi di Naruto brillavano mentre sorrideva alle collane con un piccolo sospiro, pareva gli piacessero molto.

“Ti piacciono?” chiese il moro non aspettandosi veramente un risposta dato che nella sua mente aveva già deciso cosa fare ma doveva sbrigarsi e andare alla prossima tappa.

“Eh? Mmh-mmh” disse a bassissima voce, ma fu percepito benissimo dall’orecchio di Sasuke che fece un piccolo suono prendendo a maneggiare con il telefono, poi lo prese per mano dirigendosi verso la volvo scura, verso la seconda parte della giornata.

“Dove andiamo adesso scusami?” il moro restò in silenzio per un po’ cercando di lasciare suspense nell’atmosfera ma non poteva resistere allo sguardo che l’altro gli stava lanciando impossibile.

“Non pensavi che fare un giro al centro commerciale sia il mio modo di dimostrare quello che provo per te vero?! Tranquillo, nulla di pericoloso, non ti agitare ok? Sei al sicuro con il sottoscritto” Naruto fece una smorfia a sentire l’arroganza trapelare dalla voce dell’altro ma cercò di passarci sopra e vedere il lato positivo della storia, stava passando un intera giornata in compagnia di Sasuke, un ricordo che non avrebbe mai perso nella sua memoria! Che fosse finito bene o male, non avrebbe cambiato nulla della sua vita, lo spiraglio che aveva aperto poteva richiudersi in silenzio con il minimo dolore possibile, tirò un sospiro prima di voltarsi verso il finestrino poteva immaginarsi tutto quello che voleva nella sua testa ma la realtà sarebbe stata una e una soltanto e l’avrebbe affrontata quella sera.

La macchina si stava dirigendo fuori città in periferia, vedeva i grattaceli farsi radi, i rumori farsi più leggeri mentre il verde iniziava ad espandersi davanti ai suoi occhi per chilometri e chilometri, il moro fece una veloce svolta per imbarcarsi in un viale di ciottoli verso una specie di villa seicentesca, allargò gli occhi dove era finito?

Sembrava d’essere arrivata in un'altra parte del modo mistico e romanticissimo, poteva già sentire l’atmosfera nell’aria, un qualcosa di indescrivibile, che dava una sensazione di calore e benessere interiore dava il sorriso; cosa che fece il biondo fece un grande sorriso smagliante mentre si guardava intorno estasiato, tutto quello gli sembrava un sogno non sapeva che fuori da Konoha ci fosse un posto del genere, incredibile, senza tempo, affascinante, con un bellissimo giardino pieno di bellissime rose d’ogni colore e fiori di campo, tirò giù la finestra per inalare il dolce profumo

“spettacolare… questo posto è unico” i suoi occhi vagavano da un parte all’altra mentre scendevano dalla macchina, il moro lo prese per mano per portarlo a fare una passeggiata per il bellissimo giardino, salutando l’uomo che meticolosamente stava curando le siepi, il biondo si fermava di ogni qualvolta per sfiorare qualche petalo, odorare qualche fiore; una volta dentro la villa Sasuke portò il biondo in un enorme salone con un grande candelabro al soffitto, un imponente quadro al muro proprio sopra il camino raffigurante una bellissima donna dalla chioma scura in un bellissimo abito elegante sguardo dolce ma fiero e deciso con un piccolo sorriso sul viso, al centro della stanza si poteva vedere il massiccio tavolo in legno su cui erano adagiati lunghi nastri colorati, il viso di Naruto divenne un punto di domanda mentre guarda Sasuke che invece era serissimo in viso.

“Siedi qui Naruto e da adesso in poi ascolta e basta…” Naruto annui soltanto mentre osservava il moro di fronte a lui che nella sua freddezza poteva leggere un punta di nervosismo, deglutì mentre lo osservava guardare i nastri poi rivolgere lo sguardo enigmatico a lui, prima di inspirare ed espirare profondamente e prendere un nastro di seta in mano.        

“ok, Naruto con questi nastri voglio legarmi a te e non a caso sono di colori differenti, ognuno di questo colori per me è collegato ad una speciale caratteristica che hai che ti contraddistingue e ti rende unico ai miei occhi ed è anche collegato ad alcuni ricordi che tengo custoditi nella mia memoria di noi due insieme” disse tutto d’un fiato guardando i nastri prima di fare contatto visivo con lui, il biondo teneva le mani congiunte al petto ansioso di sentire cosa aveva da dire Sasuke, quali particolarità e ricordi ogni nastro aveva, respirò  a fondo anche lui pronto ad assimilare ogni parola, fece un cenno col capo segno che l’altro aveva il via di fare il suo discorso.

“Il primo nastro che sento che mi leghi a te è di color arancione, so per certo che questo è il tuo colore preferito perché’ lo portavi sempre i primi giorni di scuola, sai quelle tute che mettevi sempre? Quello fece sì che ti notassi, quel colore fece sì che io mi girassi a guardarti per la primissima volta, era il simbolo della tua originalità, stravaganza della tua non paura dei giudizi degli altri questo fece sì che io cominciassi a prestar attenzione osservarti interessarmi a te” Naruto arrossì pensando al suo primo giorno di scuola, non aveva avuto molto tempo per decidere cosa mettersi così si era messa una orrenda tuta arancione ma non sapeva che lo avrebbe portato a quel momento.

“Il secondo colore che vorrei dedicarti è il blu. Strano lo so, ma nella tua iperattività, la tua parlantina mi rilassa, mi fai sentire bene e calmo con me stesso, mi sembra di raggiungere un grande benessere interno che non riesco ad esprimere a parole. Il terzo colore è il giallo il colore più luminoso che io conosca, pieno di energia e vitalità proprio come sei tu, unico e inarrestabile tu sei il mio sole, illumini le mie giornate con i tuoi sorrisi e le tue risate anche se ti guardo da lontano. Ricordo quella volta dove avevo litigato con mio fratello ero di pessimo umore, nero, ma il tuo sorriso è stato tutto quello di cui avevo bisogno per cancellare tutto quello che era successo tra me e lui, a darmi una sensazione di calore.”

Naruto sorrise leggermente a quelle frasi, nessuno gli aveva detto cose cosi’ dolci da fargli muovere il cuore anche se stava cercando di impedirlo, la porta infondo al suo cuore si stava aprendo facendo entrare un raggio di sole.

“L’azzurro perché’ anche da distanza mi dai una sensazione di pacatezza, mi rendi in pace con me stesso e gli altri, il colore dei tuoi bellissimi occhi hanno la forza di fermarmi dal fare cose stupide, solo con uno sguardo è come se mi dicessi miliardi di parole, il che mi fa stare bene in pace con me stesso e risolvere i miei problemi senza passare alle maniere forti. Quando mi guardi è come se mi leggessi dentro togliendomi ogni difesa, sei la mia soluzione quando sono crucciato. Il verde simbolo della perseveranza e della speranza; guardandoti negli occhi posso vedere che ne hai passate tante ma posso sempre vedere che hai superato tutto, che hai avuto speranze, non hai mollato, non ti sei fatto sopraffare da tutto, il che mi dà la forza di superare i miei problemi, di non fermarmi affrontare i miei problemi a testa alta, così come dicessi a quel bimbo al parco, ricordi eri passato al parco quella volta dopo la scuola e hai visto un bimbo cadere e mettersi a piangere, tu gli dicesti che era un ometto che doveva superare ed affrontare i suoi problemi da uomo e andare avanti, perché’ grazie a quello sarebbe diventato più forte”

Il biondo chiuse gli occhi rivedendo quel piccolino cadere dall’altalena mentre cercava di saltare per scendere e si era messo a piangere, lui lo aveva consolato, il piccolo glia aveva sorriso e ringraziato non si era mai sentito più importante in tutta la sua vita. Sorrise a quel flashback, non aveva idea che Sasu fosse lì però!

“Anche se è poco mascolino, il rosa è un colore importante per me perché’ simboleggia la capacità di aprirsi verso il prossimo, vorrei che tu mi dicessi tutto di te, che mi dicessi le tue paure i tuoi sogni ed i tuoi desideri ed io li faro diventare i miei; vorrei confessarti tutto di me, dirti cosa sento dentro parlarti di me delle cose che nessuno conosce, darti la possibilità di togliere il mio scudo e vedere cosa sta sotto, puoi prenderti quello che vuoi tanto ormai hai il mio cuore”

Naruto sentiva gli occhi pizzicare, non poteva mettersi a piangere ma quelle parole erano così toccanti e nnon facevano altro che abbattere quella porta ed entrare sempre più in là. Sasuke sospirò leggermente per alleggerirsi dalla tensione, non aveva mai parlato così a lungo in tutti i diciotto anni della sua esistenza, si sentiva spossato ma poteva dirsi soddisfatto a vedere le tante espressioni che la persona di fronte a lui stava facendo, gli occhi dell’altro si illuminavano alle sue parole, velarsi leggermente mentre il labbro inferiore tremolava leggermente cercando di trattenere le lacrime.

“Per la tua voglia di cambiare, la tua immensa purezza anche dopo il tuo tempestoso passato, il bianco perché’ credi in un futuro migliore, perché’ sorridi in faccia ai tuoi nemici, perché’ sei buono e non paghi i tuoi nemici on la vendetta, cosa che farei io… dovrò imparare questo da te, un po’ difficile. Avrai la pazienza di insegnarmi?”

Tra le lacrime mal trattenute Naruto annuì con forza alla domanda, avrebbe fatto questo e altro per lui.

“Il rosso, come simbolo del nostro amore, passionale pieno di vita, indispensabile per noi come il nostro respiro, speciale, solo nostro e di nessun altro. Ti amerò con tutta la mia forza e il mio ardore per farti sentire apprezzato e voluto, a casa protetto da tutto e da tutti, il fuoco di questo colore sarà simbolo della mi forza per difenderti da chi ti vuole male, a costo di sembrare scemo, io sarò il tuo braccio destro, il tuo cavaliere per salvarti da tutti nessuno escluso, sostenerti e confortarti nei momenti difficili, dirti parole d’incoraggiamento e spingerti a fare ciò che desideri e sogni, mai rinnegare chi sei. Per la tua salute perché’ questo stesso coloro simboleggia anche la tua sanità mentale e fisica, voglio che tu stia bene in tutto e per tutto, sempre.”

Si guardavano diritto negli occhi, uno singultendo e singhiozzando l’altro con sguardo fiero di se stesso per l’effetto che stava facendo, le sue non erano parole buttate, ma le sentiva veramente ciascuna di loro era importante, come il suo Naruto e vederlo cosi’ commosso lo rendeva felice, voleva dire che stava facendo breccia in fondo.

“Anche se è un colore un po’ strano per una dichiarazione il marrone indica la tua infinita sensualità che traspira da ogni tuo poro, riesci a farmi venire cose perverse in mente solo a guardarti dormire. Questo colore è simbolo della nostra vivacità a livello fisico cosa che non mancherà tra di noi per non solo ti voglio spiritualmente ma anche fisicamente ti desidero, da morire, e sono disposto ad aspettare i tuoi tempi, non ho fretta, solo farti sentire a tuo agio.”

Naruto oramai piangeva a dirotto, senza parole solo singhiozzi, mai nella sua vita aveva sperato che qualcuno provasse un sentimento del genere per lui.

“Infine il color viola, questo simboleggia l’attitudine ad indentificarsi nel prossimo ed io ho deciso che quella persona sei tu, voglio identificarmi in te, diventare un tutt’uno una anima sola. Naruto con tutti questi colori nastri voglio dirti che voglio avere un legame con te, profondo non solo fisico ma anche emotivo, voglio tutto ciò che fa parte del tuo essere renderti felice, amarti con la stessa intensità di mille galassie e vorrei che tu accettassi questi miei sentimenti per te, vuoi?”

I nastri colorati ora intrecciati stavano tra le dita lunghe di Sasuke e le porgeva a Naruto mentre stava in ginocchio di fronte a lui attendendo una sua risposta che sapeva sarebbe arrivata una volta placata la forte emozione che il biondo sentiva dentro, la porta dentro di se ora spalancata aveva fatto entrare non solo un raggio ma tutta la luce del sole illuminando quello che aveva nascosto per tanto i sentimenti che provava per il moro non potevano essere più arginati da finte occhiate di indifferenza, da silenzi inutili e parole solo pensate tutto quello era vero ed ora Sasuke gli stava chiedendo di accettare tutto questo, come poteva rifiutare la domanda che aspettava da tutta una vita? Prese la lunga treccia di colori tra le mani sorridendo felice all’altro che ricambiò con un intenso bacio passionale sulle sue morbide labbra.

“Staremo sempre insieme d’ora in poi chiaro?”

“Sì, Sasu” disse Naruto in un sussurro mentre si guardavano diritto negli occhi leggendo amore e passione poi condivisero un bacio casto senza perversione ma colmo di quel sentimento che tanto avevano cercando e che finalmente avevano trovato e che di sicuro non avrebbero lasciato andare ma la giornata non era ancora finita anzi la giornata era appena cominciata.

“Um, Naru non abbiamo ancora finito” il biondo allargò gli occhi sorpreso non poteva crederci cosa altro poteva frullare dentro quella testa?

“Ancora? Ma sei pieno di sorprese Sasu!” il moro ghigno furbescamente mentre si tirava su dalla sua posizione e prendeva di nuovo la mano di Naru e trascinarlo fuori dalla villa verso un piccolo laghetto, il biondo si guardava intorno con interesse come al solito curioso dell’ambiente che gli stava intorno, camminarono fino al piccolo ponte dove stava un bella barca in legno scuro e due remi decorata con intagli di fiori.

“Ti va di fare un giro in barca?” mordendosi le labbra Naruto sorrise annuendo, Sasuke lo aiutò a salire ed salto su a sua volta prendendo a remare allontanandosi dal ponte verso il centro del lago, dove si potevano vedere i cigni bianchi che beatamente navigavano per lo specchio di acqua.

“Wow, che bella sensazione di calma” disse il biondo sfiorando l’acqua con le dita era tutto così rilassato e piacevole.

“Naru posso chiederti una cosa?” il tono di voce era serio ma pacato, non era freddo come quando gli parlava a scuola, lo stava guardando diritto negli occhi come per leggergli dentro e trovare qualche mistica risposta alla domanda che non aveva ancora posto. Naruto ricambiava lo sguardo piegando la testa leggermente di lato cercando di capire quanto serio potesse essere il discorso che dovesse fargli in quel momento.

“Ricordi quanto ieri stavi uscendo di fretta di casa hai fatto un discorso che non ho capito bene, non è che potresti spiegarti meglio?”

Lo sguardo blu si spostò da quello scuro per guardare prima l’acqua limpida poi osservare con attenzione i cigni all’orizzonte, prima di tirare un sospiro tra l’imbarazzato e l’amareggiato, le sue mani venivano nervosamente torturate; Sasuke non aveva per un solo secondo distolto lo sguardo da lui controllando ogni suo movimento cercando di decifrare tutto il possibile, gli occhi di Naruto incontrarono ancora i suoi.

“Vedi… Ermm… non so nemmeno da dove cominciare hehe” disse grattandosi una guancia nervoso.

“Come dire io non posso dire di essere un ragazzo pieno di fortuna, anzi tutto quello che tocco tende ad andare sempre male in tutte le occasioni tutto quello che provo sogno alla fine non funziona non solo tendo a portare con la mia sfortuna alle persone a cui tengo, per cui anche se mi lego agli altri non mi lego in modo troppo profondo per il loro bene; ieri volevo dire che se io e te stessimo insieme in modo serio inevitabilmente mi legherei a te” sospiro

“Cosa che vorrei che succedesse davvero sai, io ti amo da morire ma se accadesse le cose comincerebbero a prendere una brutta, bruttissima piega e a te non può succedere hai un nome troppo importante, un futuro davanti unico, prospero e se ci fossi io nella tua immagine questo… sigh. Non potrebbe avvenire, era quello che intendevo ieri. Lo so suona stupido e superstizioso ma ti dico ho sfidato tante, troppe volte la sorte ed ha vinto sempre lei, si è portata via i miei genitori le persone a cui volevo un mondo di bene ed ora sono solo, non vorrei perdere anche te… cerca di capire.”

Naruto stava piangendo di nuovo mentre nella sua mente vedeva ricordava i suoi genitori, i suoi cari amici sparire davanti ai suoi occhi, si morse un labbro con forza era stata tutta colpa sua se non erano più accanto a lui; Sasuke stava in silenzio analizzando il discorso nel modo più razionale che conosceva ma le lacrime di Naruto rendevano il tutto un po’ complicato, congiunse le mani sotto il mento guardando diritto davanti a se pensando a  come rispondere; Naruto sentendo il silenzio capì che il suo discorso era stato capito e recepito dall’altro e come tutto questo era iniziato sarebbe svanito, quella treccia di nastri l’avrebbe conservata nel cuore per sempre, sospiro triste piangendo ancora.

“Naruto non mi importa assolutamente di tutto quello che hai detto, voglio stare con te ed è quello che farò che tu lo voglia o no, chiaro? Pensavo avessi capito prima ma ovvio sei un Dobe e devo ripetertelo almeno una ventina di volte prima che tu comprenda.” Il tono di Sasuke era di nuovo serissimo senza una punta di timore, le parole dette erano piene d’orgoglio e decisione, mentre il suo sguardo era fisso in quelli blu senza indecisione infondendo a Naruto sicurezza e calore, non aveva mai smesso di piangere continuò più forte di prima mentre cauto Sasuke si avvicinava per abbracciarlo, consolandolo.

“Non ti lasco per nulla al mondo, anche se camminassi con una nuvola di pioggia sulla testa non mi importa nulla, voglio te così come sei! Spero di non dovertelo dire ancora che ti amo, sai che sono un uomo d’azione.”

Naruto sorrise leggermente alla frase lo guardò negli occhi la sicurezza che ci leggeva era tanta, era un Uchiha e nessuno lo avrebbe fermato dal prendere quello che voleva. Tornarono a riva a prendere quello che avevano lasciato poi Sasuke si allontanò per un minuto prima di ripartire e tornare in città per la prossima tappa della giornata.

“Kami Sasu, ma tu non ti stanchi mai? Non mi sento più nulla!” disse Naruto guardando il moro al posto di guida con i suoi occhioni, ma lui lo ignorò palesemente non rispondendo facendo imbronciare Naruto; il viaggio non fu molto lungo si fermarono di fronte ad un hotel-ristorante molto elegante.

“Immagino che tu abbia fame no? Su andiamo a mangiare qualcosa” Naruto lo guardava come se fosse un alieno appena sceso dal suo ufo, osservava prima lui poi l’edificio classico e raffinato fatto di vetrate di fronte a lui, la gente normale andava al Mc a soddisfare un languorino, non andavano al cugino de Ritz!

“Tu non sei un umano” disse solo prima di seguirlo dentro un poco intimorito dall’ambiente e l’atmosfera che lo faceva sentire un po’ a disagio e fuori luogo, lui era una persona semplice, non aveva bisogno di tutto quello per essere felice, una ciotola di ramen istantaneo avrebbe fatto il trucco ma tutto questo?!

“Tutto questo è troppo per me, non dovevi… davvero…” disse mentre si sedeva al tavolo in un locale privato lontano dagli altri.

“Non dire nemmeno Naru, su va mangiamo ok?” ordinarono e cenarono tra una chiacchera e l’altra arrivato il dessert Sasuke tirò fuori un cofanetto di velluto scuro, alla vista della scatolina Naruto si strozzò con un pezzo della sua torta di cioccolato, cominciando a tossicchiare cercando di respirare a fondo e deglutire con forza.

“Ermm… Sasuke?” il moro fece il giro del tavolo con il cofanetto in mano e lo porse al biondo terrorizzato, lo prese tra le dita tremanti mentre Sasuke lo guardava con un ghigno in viso.

“Avanti, aprilo” il biondo ubbidì e quasi tirò un sospiro di sollievo a vedere l’interno del cofanetto sorridendo apertamente a capire cos’era, la collana che avevano visto quella mattina al centro commerciale come aveva fatto?

“Owww… che bello Sasuke… ma quando, come?” l’interpellato fece spallucce non rispondendo, poi mostrò la sua e Naruto sorrise ancora ora condividevano quel piccolo segno del loro amore.

Finita la cena di nuovo in macchina Naruto era stanchissimo ma a vedere la faccia dell’altro avevano ancora da fare, fortuna che era lui quello iperattivo!

Erano tornati di nuovo a villa Uchiha ma non sembravano diretti all’ interno della casa ma da qualche parte in giardino, sempre per mano lo portò in un piccolo bellissimo gazebo ornato da piccole lucine dorate e lanterne da pavimento, il gazebo era decorato in rose bianche mentre una piccola orchestra sedeva lì in attesa del loro arrivo, gli occhi di Naruto si illuminarono per l’ennesima volta quella giornata a vedere quel bellissimo posto, così romantico, la luna in cielo a fare loro da testimoni in quel momento che volevano passare insieme, i musicisti cominciarono la loro sonata e con molto garbo Sasuke chiese un ballo a Naruto che non poté’ proprio rifiutare, si muovevano delicatamente alle note della canzone, volteggiando guardandosi negli occhi sorridendosi l’un altro, guardandosi negli occhi condividendo quel momento solo loro, si sussurravano parole dolci Sasuke baciava il suo collo sensibile dando i brividi a Naruto che rideva al leggero solletico.

“Sasuke, ti ringrazio… tutto questo, io non me lo sarei mai aspettato tutto questo è stata una giornata bellissima davvero, non mi sono mai sentito più speciale in tutta la mia vita, veramente ti ringrazio” finì il tutto con un bacio sulle labbra dell’altro innocente e dolce, lo abbraccio di nuovo mentre ballavano al delicato ritmo dato dai musicisti poi un altro tocco di labbra che immediatamente divenne più passionale e intenso, appena si divisero in cerca di aria gli sguardi erano differenti, velati di altro, prima che  potessero rendersene conto erano già nella camera del moro a baciarsi e scambiarsi calde effusioni; il moro lo stava baciano sul collo, leccando, lasciando marchi al suo passaggio si tolsero i vestiti accaldati, trovandoli d’un tratto ingombranti si buttarono sul letto baciandosi ancora fino a togliersi il respiro, Sasuke cominciò a vagare con la bocca in una perversa ispezione del corpo dell’altro baciò i capezzoli mordendo, succhiando e tirando forte fino a renderli rossi e turgidi, scese sempre più in basso dedicandosi allo stomaco, il suo ombelico giocandoci e con la lingua, poi ancora giù fino alla sua virilità ora bagnata ed eretta, piacevole sorpresa per l’altro, era pronto a concedere anche a quest’ultimo piacere ma i suoi piani cambiarono quando senti la sua schiena toccare il morbido materasso.

“Sasu sono sobrio ora, e di sicuro non faccio fare tutto a te… assolutamente, voglio divertirmi anche io” dicendo questo si leccò le labbra affamato del corpo dell’altro, lo bacio sulle labbra lasciandolo senza fiato e con pochi preliminari giunse subito a dare una lenta lappata al membro dell’altro che reagì all’istante allargando di più le gambe e reggendo la testa dell’altro chiedendo di più, non pensava che da sobrio sarebbe stato tutto così intenso e travolgente, la bocca di Naruto scese a prendere in bocca il suo sesso, strinse le labbra mentre incominciava a succhiare intensamente e velocemente, le mani di Sasuke stringevano i fili dorati incoraggiandolo nei suoi movimenti dettando il ritmo ma dopo poco si senti sciogliere nel piacere e venne nella sua bocca, il biondo lo ripulì per bene prima di tirarsi su e baciarlo e mordicchiare le sue labbra con dolcezza.

“Dico io, meglio farlo quando non siamo sotto l’influenza di alcolici non credi Sasu” disse ridacchiando Naruto, abbracciò di nuovo il moro mentre questo lo spingeva di nuovo sul letto e riprendere dove era stato piacevolmente interrotto, riprese a baciargli il petto ma a non ricevere alcun suono alzò lo sguardo per vedere cosa stesse succedendo e tirò un sospiro amareggiato nel vedere che il dobe si era addormentato nel bel mezzo dell’azione.

“Che amarezza! Perché’ ho scelto un Dobe?” si chiese prima di sorridere dolcemente e sdraiarsi accanto a lui, coprire entrambi abbracciarlo e cadere nel mondo dei sogni.

“Ti amo Dobe”

 

FINEE!

Whoa che roba, mi sento realizzata devo dire, la mia seconda fic yay, la sensazione che sento dentro è indescrivibile!

Ma che se lo aspettava che il nostro Naru s’addormentasse sul piu’ bello? Ma e colpa di Sasu che lo ha spuzzato tutto il giorno, non si fa no… nuuu Sasu!

Beh spero che sia valsa la pena aspettare cosi’ tanto per questa One-shot e mi scuso se fa schifo onestamente.

Avrei dovuto spedirla prima ma da brava sfigata mi sono ammalata, sapete quando non capite cosa avete di preciso sentite solo che state malissimo tanto da non riuscire a muovere neppure un muscolo? Beh ho avuto quello, comunque grazie a tutto per aver letto “Drunk In Love” leggere i vostri commenti mi ha fatto sentire bene e mi ha dato il coraggio di continuare.

Grazie a tutti:

Chi ha Recensito: Bettina25; Principessa 91; Naruto_Sasuke; ryanforever; mikanchan; sofyuchiha.

Vi ringrazio per aver lasciato un commento per dire quello che pensavate cercherò di migliorare e fare sempre meglio.

Chi ha Preferito: bettina25; xhexlove

Grazie per il vostro sostegno!

 

Spero vi piaccia davvero. Non è che potreste lasciare un commento anche questa volta? Hihihih XD XD

  
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