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Autore: Simon Petrikov    01/02/2014    3 recensioni
Sono passati quattro anni dal ultimo avvistamento del Lich, i nostri personaggi preferiti nel frattempo hanno intrapreso diverse strade . L'inaspettata sparizione di Hunson ( il padre di Marceline) però , li costringerà a seppellire l'ascia di guerra e a collaborare per fare luce su questo mistero.
Genere: Avventura, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Gommarosa, Marceline
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il cielo stava piangendo,il ritmo delle gocce era spezzato dal suono forte dell'acqua calpestata . Dolcelandia era cambiata in questi quattro anni, da quando il regno dei limoncelli era stato conquistato ,Leomongrab bazzicava per la città incutendo terrore nei dolcibotti , era diventato una grossa spina nel fianco per PB, lei però non era lì per questo.Le nuvole sbuffarono il suo felpone nero ,quest'utlimo l'avvolgeva in un comodo abbraccio e il cappuccio le copriva il roseo viso .Amava quella felpa,le faceva tornare in mente l'estate in cui era andata in tour con Marcy, era come se fosse un bozzolo che la proteggeva da tutto e tutti.Questi vecchi ricordi le avevano fatto smarrire la strada .Si guardò in torno  ma  era finita in una landa desolata tipica dei film horror, da un momento all'altro sarebbe potuto spuntare un serial killer o peggio Maggiormenta. Stava per allontanarsi ,quando una voce familiare l'attirò verso una minuscola porta color porpora dal pomello scheggiato e,  sopra vi era inciso il simbolo di limoncello.Il rischio era grosso, da un momento all'altra l'avrebbero potuta riconoscere , sarebbe stato meglio tornare al castello e lasciar fare il lavoro sporco a Root beer guy ma quella voce, solo Glob sapeva quanto era magnetica e coinvolgente.Spalancò timorosamente la porta e immediatamente attirò lo sguardo del barista, che la scrutò con quell'occhio di vetro.Era soprannominato "il Corvo" perché nessuno poteva mentire al suo sguardo. PB per fortuna aveva passato la sua intera vita a schivare i problemi, e di certo poteva resistere ad un'occhiata di un criminale qualunque, così a testa china si diresse verso il tavolo nel angoletto accanto alla porta di servizio. Nell' istante in cui alzò il capo vide Marcy. Dopo una manciata di secondi di preparazione incominciò a suonare. Le unghie lunghe pizzicavano lo strumento, mentre la voce seguiva in un perfetto miscuglio omogeneo, si poteva persino dire che era migliorata.Andando avanti  arrivò il momento del suo pezzo forte (I'm just your problem) e lì PB si accorse che qualcosa non quadrava .La melodia era sciapa ,e  la passione era così carente che nemmeno l'autrice stessa credeva realmente nelle parole che scandiva.Scocciata troncò l'esibizione e lasciò il palco dirigendosi fuori per fumare.
Passò accanto a PB la quale era rimasta immersa nei suoi pensieri e non sapeva cosa fare.Quando hai lasciato perdere per così tante volte, ti accorgi dei tuo errori e desideri riparare a tutto velocemente ,ma ci vuole tempo .Voleva raggiungerla, voleva capire la fonte di quella musica così insipida , in questo momento le mancava la vecchia Marcy , la sua Marcy. Oltrepassata la porta di servizio vi era un scalinata a chiocciola che conduceva alla terrazza .Il cielo era ancora nuvoloso ma non pioveva più, solo un vento impetuoso smuoveva quell'atmosfera cupa .Era una di quelle serate vuote , se cercavi risposta nelle stelle nemmeno loro ti rispondevano e perfino la luna, una delle poche sicurezze della vita era oscurata , era una di quelle serate in cui ti passava la voglia di vivere. Marceline fluttuava in aria e i suoi capelli danzavano mentre una nube di fumo fuoriusciva dalle sue labbra.Gomma era rimasta lì sull'uscio della porta ,ad osservare la bellezza della regina dei vampiri, stava cercando le parole giuste per iniziare la discussione ma Marcy l'anticipò:
" Che cosa vuoi , Principessa?" 
"Io devo parlarti, c'è un problema che riguarda tuo padre e tutta la terra di OOO"
"Non m'interessa"
"Marcy per favore, abbiamo bisogno di te..."
Marceline scese violentemente verso Gommarosa per trovarsi faccia a faccia con lei.
“Ah, quindi ora hai bisogno di me? E quando Simon è impazzito ,o quando Ash mi ha spezzato il cuore ,tu dov'eri? Sono sempre stata solo un peso vero? “
Gommarosa era paralizzata ,Marcy stava tirando fuori tutta se stessa e lei non aveva nemmeno la forza per respirare.Improvvisamente le due si ritrovarono a un palmo dal naso, gli occhi rossi indemoniati solitamente pieni di scoppiettante energia e sicurezza, in quella occasione erano vuoti senz'anima .Ora era chiaro, Marcy era caduta e le sue sole forze non bastavano per rialzarsi.Codesto sguardo durò un minuto di profondo silenzio , ma ormai il vaso di Pandora era aperto.
“Per favore vattene io sono sbagliata, è per questo che tutti mi hanno abbandonato ,scappa prima che ti trascini con me nel mio baratro ,non merito di vivere "
 A quest'ultima frase, piene di rassegnazione Gommarosa rispose inarcando il braccio, e tutte le parole non pronunciate si concentrarono in un manrovescio aggressivo che si posò sulla guancia della vampira , la sua mano rimase lì per poi trasformare quel gesto violento in una tenera carezza, aveva finalmente trovato il coraggio.
"Non devi nemmeno pensarlo, io ho bisogno di te e non puoi lasciarmi .Non sei mai stata un peso, anzi eri la mia ancora di salvezza, con te anche una noiosa riunione reale diventa uno spasso, non perdevi mai il sorriso ed andavi avanti senza mai fermarti ".“Mi dispiace,avrei voluto asciugarti le lacrime  e restarti accanto per dirti che tutto sarebbe filato liscio. Io ti amo, anche se continuiamo a farci male a vicenda , io desidero solo passare le giornate di inverno sotto le coperte in tua compagnia, io ti amo anche se siamo come la luna e il sole e anche se le nostre strade percorrono diversi sentieri"."Mi dispiace sbaglio continuamente non è colpa mia, mi accorgo di aver perso qualcosa solo quando è troppo tardi, ma stavolta non ti lascio andare, perché ti amo".
Marcy dopo le due famose parole non sentiva più niente , vedeva solo quelle minute labbra muoversi freneticamente e c'era solo un modo per farle smettere. Il cielo si stava liberando degli ultimi chicchi di pioggia , esse scolpivano il viso della principessa zuccherosa, successivamente rapide le due si strinsero in un intreccio di affetto, mentre le labbra sovrapposte componevano un tenero cuore, e così il cielo non fu l'unico a piangere quella notte.

 
   
 
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