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Autore: Bra    11/06/2008    12 recensioni
Nove vite mi ci erano volute, e tanti pianeti avevo dovuto vivere, prima di capire cosa rendeva forte una specie, cosa distingueva la Terra dal resto dell’Universo. Avevo trovato il mio compagno, avevo scoperto cosa significava la parola amore. FanFic su L'OSPITE (THE HOST) di Stephenie Meyer
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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L'unione

Dopo più di tre settimane di pioggia ininterrotta, ci fu concesso di tornare nelle nostre stanze. Ero già stata prima nella piccola stanza di Ian e Kyle, ma le mie mani sudavano ed io stessa ero un fascio di nervi; chissà se quella sensazione era colpa del mio nuovo corpo così timido.

La stanza era leggermente più fredda di quanto ricordassi, colpa della continua pioggia mi dissi. Feci attrito con le mani lungo le braccia, erano davvero fragili, capivo perché nessuno mi lasciava dare una mano nei momenti di scarico e carico di ritorno dalle missioni.

Mi avvicinai al piccolo specchio posto in un angolo della stanza, ero sicura di non averlo mai visto. Mi posai la mano sulla guancia colorata da piccole lentiggini. Quel corpo, quel viso, sarebbe davvero piaciuto a Ian? Lui diceva di amare me, la piccola anima argentea, ma per gli uomini il corpo era fondamentale, l’avevo capito stando in quello di Mel, rivivendo i suoi ricordi, i suoi desideri.

Ian mi cinse le spalle, inaspettatamente sobbalzai.

"Scusami non volevo spaventarti!" Mi disse stringendomi a sé. Potei percepire il battito del suo cuore, molto più regolare del mio, che invece galoppava come fosse stato un cavallo in piena corsa.

"Tranquillo, ero solo soprapensiero!" Gli dissi voltandomi a guardarlo. Le mie guance si tinsero di un leggero rossore; ormai perdermi nell’oceano dei suoi occhi era diventato una quotidianità.

"Sarai stanca!" Rallentò la presa lungo i miei fianchi "Andiamo a dormire!"

Solo quando ebbe finito di pronunciare quella frase, e si diresse verso i materassi, mi accorsi come erano posizionati vicini: uno appiccicato all’altro. Ebbi un tuffo alla gola, e le mani ripresero a sudare.

Mi portai lentamente su quello adagiato di fianco al muro e mi rannicchiai con le spalle al muro. Nell’ombra intravidi lo sguardo di Ian un po’ perplesso:

"Ancora non hai perso il vizio??" Disse in tono scherzoso "Eppure le scorse sere non mi sembrava che ti rannicchiassi tutta!"

"Ci credo!" Gli risposi cercando di velare l’imbarazzo e di apparire il più naturale possibile "Come ti addormenti occupi tutti i materassi a tua disposizione." Feci una piccola pausa "Grande e grosso come sei!"

"Ah, grande e grosso come sono?" Ribatté fingendo di essere leggermente offeso da quell’affermazione poco gentile e cercando i miei fianchi per solleticarli.

Il solletico, che buffa sensazione, prima di allora mai avevo avuto modo di percepirla e di soffermarmici. Era un’emozione solamente umana, in tutti i pianeti in cui ero stata nessuno rideva così di gusto solo lasciandosi toccare.

Ian incombeva sopra di me, con tutta quella massa muscolosa ancora non capivo come riuscissi a respirare. Mi trattava come un cristallo: un po’ era dovuto al mio corpo fragile –ne avrei preferito uno come quello di Mel, forte e robusto- ed un po’ alle sue continue attenzioni e premure, era così dolce. Posò le labbra sulle mie. Da prima fu un bacio lento, morbido, ma dopo poco cominciai a sentirmi ardere dentro. Bramavo la sua bocca come non mai, desideravo ogni lembo morbido. Istintivamente gli passai una mano sotto la maglietta, alzandogliela, e toccando quegli addominali ben scolpiti.

"Alt, alt Wanda!" Mi bloccò, portandomi a qualche centimetro dal suo viso, ancora riuscivo a percepirne il respiro irregolare "Sappi che non mi aspetto nulla questa sera" Disse con evidente imbarazzo nella voce "Mi basta averti accanto, sapere che resterai per sempre qui, per sempre con me!" Si fermò un istante "Ti amo!" Mi sussurrò piano all’orecchio, che a quel suono sentì rabbrividire. Adoravo ascoltare quelle due parole.

"Anche io ti amo Ian" Gli risposi subito "Ed è per questo che non sto facendo nulla che anche io non desideri!" Mi allungai per baciargli nuovamente la bocca, poi proseguii "So bene come funziona il vostro sistema di…" Mi soffermai imbarazzata e sentì il viso avvampare "Si, di accoppiamento" Dissi tutto d’un fiato e a voce flebile, quasi impercettibile "Ed è il più complicato, ma anche quello più duraturo e profondo dell’intero universo. Ed io voglio condividere questo con te, Ian, solo con te!"

Nonostante il buio che incombeva percepii il suo cambiamento nell’espressione; capivo che le mie parole lo avevano reso felice e più tranquillo.

"Ti amo" Sussurrò nuovamente all’orecchio "Come non avrei potuto amare nessun’altra!" Mi baciò gli occhi, gli zigomi, il naso, e poi l’altro occhio, fino a giungere all’orecchio opposto, il sinistro "Ti amo, ti amo, ti amo!"

Mi sollevai piano, portandomi leggermente sopra di lui. Di sicuro Ian non percepiva molta fatica nell’avermi sopra "Shsssss" E gli chiusi la bocca con le mie labbra. Fummo entrambi trasportati da quel vortice; le nostre lingue, i nostri respiri, e i nostri cuori che battevano all’unisono.

Gli sfilai piano la maglietta e, delineando i contorni del suo petto con le dita, cercai di immaginarlo nell’oscurità della stanza. Era bellissimo.

Anche lui non esitò a togliermi la camicia, che sentì delicata cadere in un angolo indefinito della stanza. Con dolcezza, mentre continuava a baciarmi, mi accarezzò ogni lembo di pelle. Ogni mia cellula bruciava al tocco leggero delle sue mani. Ero un ordigno pronto ad esplodere, ed Ian era la mia valvola di attivazione.

"Sei sicuro che questo volto, questo corpo ti piacciano?" Gli sussurrai veloce ed imbarazzata. Dovevo saperlo. Aveva sempre detto che non gli importava qual’era il mio aspetto, l’importante che al suo interno ci fossi io, la sua Viandante. Ma quanto questo poteva essere vero?? Ciò che avevo sempre compreso della razza umana era quanto per loro fosse importante l’apparenza e quanto una bella donna, rimorchiasse -questo mi sembrava il termine più giusto- rispetto ad una meno graziosa.

"Ma sei sciocca o cosa?" Interruppe il filo dei miei pensieri. Mi sfiorò la fronte "Ti amo per quella che sei dentro." Si fermò allontanandosi da me di qualche millimetro "Certo, l’aspetto conta, eccome, Melanie era, ed è, una bella ragazza, ma è la tua dolcezza, la tua essenza che io voglio!"
"Ma se avessi potuto scegliere" Lo interruppi "Avresti preferito una donna più matura, qualcuna…diversa!"

"Non ho voluto scegliere apposta, ti avrei amata ugualmente. Ma devo ammettere che questo corpo, così piccolo ed indifeso, mi fa sentire più importante!"
"Importante?" Mi ero persa qualche passaggio, oppure non riuscivo proprio a comprenderlo.

"Si Wanda, ora hai bisogno di qualcuno che ti protegga, che vegli su di te, non sei così forte ed indipendente come quando eri dentro Mel. Ora hai bisogno di me, ed io veglierò su di te, finché avrò fiato in corpo!"

A quelle parole gli occhi mi si riempirono di lacrime. Nove vite mi ci erano volute, e tanti pianeti avevo dovuto vivere, prima di capire cosa rendeva forte una specie, cosa distingueva la Terra dal resto dell’Universo. Avevo trovato il mio compagno, avevo scoperto cosa significava la parola amore.

"Ian?" Gli chiesi infine.

Lo sentì sorridere, evidentemente tutte quelle domande e la mia insicurezza lo divertivano "Dimmi piccola!"

"In realtà il mio corpo ha soli diciassette anni, e no diciotto!" Dovevo essere sincera con lui, non potevo cominciare con la menzogna. Inoltre non ero mai stata brava a fingere.

"Ma se sei più vecchia di me?" Mi fece Ian scoppiando in una fragorosa risata "Sei perfetta così, con i tuoi capelli dorati e quelle lentiggini sul viso…Sei perfetta!"

Mi sentì nuovamente sciogliere, sia per le sue parole che per i suoi movimenti. Lenti, pacati, ma passionali. Mi sentì in viaggio, lontano verso una nuova era, una nuova vita che per me era appena cominciata. E questa volta l’avrei vissuta a pieno. Eravamo diventati due anime ed un solo corpo. Fusi in una danza che mai avrei creduto di saper ballare. Avevo raggiunto il massimo della felicità ed appagamento.

"Ian sei tutto per me!"

"Io l’avevo capito dal primo momento in cui ti ho vista! Dal primo!"

Fine

Buongiorno a tutti.

Proprio ieri notte ho terminato questo fantastico libro...In poco più di una settimana ho dovuto dare tre esami universitari, e vi giuro, ogni pausa, ogni istante libero, lo passavo a leggerlo. Per chi già conosce la Meyer, è superfluo specificare la sua bravura e passione nello scrivere. Ma per chi, invece, non avesse ancora mai letto un suo libro, posso garantire che L'Ospite (O The Host in lingua originale) è davvero super. ti prende sin dal primo capitolo...e non si perde mai.

Insomma leggetelo!! ^^

Ed ora, passando alla fic, se qualcuno di voi vorrà lasciarmi un commento per sapere cosa ne pensate io ne sarò più che felice, e per questo ringrazio sin da ora chiunque leggerà e commenterà... PS:Come giustamente mi hanno fatto notare, e ci tengo a precisare, l'ho messa volutamente l'ultima frase di Ian riguardo ai sentimenti che prova per Wanda...Cioè io ho scritto dalla 'prima volta', intendendo da quando l'ha potuta conoscere, no come un colpo di fulmine, no dal primo incontro, ma dalla rpima consapevolezza...Non so se sono riuscita a spiegarmi...Ma cmq grazie a tutti per le recensioni!! :P

Un bacio Bra

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