Anime & Manga > I cinque samurai
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Autore: SoltantoUnaFenice    01/02/2014    6 recensioni
“Shu! Mi hai fatto la doccia!”
“Quante storie! - Shu si sganciò dallo snowboard, si sfilò la mascherina e si strofinò i capelli per far cadere un po' di cristalli di ghiaccio. - Ti ricordo che la neve è acqua!”
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cye Mouri, Kento Rei Faun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una figurina vestita di nero e rosso spuntò da dietro il crinale innevato. Scese a gran velocità, planando sulla neve fresca. Fece un paio di salti, si girò. Scese di taglio su un bordo affilato di neve più ghiacciata, poi rientrò al centro della pista. Quando ormai era vicina, approfittò di un dosso per un ultimo salto. Per un attimo sembrò che dovesse perdere l'equilibrio, ma atterrò in piedi.
Frenò a due metri da Shin, sollevando una grossa onda di neve farinosa. Qualche piccolo grumo ghiacciato arrivò anche su tavolo di legno, e due o tre finirono a sciogliersi dentro la tazza di tè fumante che Shin teneva tra le mani, fasciate da grossi guanti di lana bianchi e azzurri.
“Shu! Mi hai fatto la doccia!”
“Quante storie! - Shu si sganciò dallo snowboard, si sfilò la mascherina e si strofinò i capelli per far cadere un po' di cristalli di ghiaccio. - Ti ricordo che la neve è acqua!”
“Questo tè non mi scalderà, se me lo riempi di neve.”
Shu si sedette sulla panca di lagno, davanti a Shin, e si sfilò anche i guanti.
“Perchè non hai provato anche a tu a venire su con me? Un po' di pratica sullo snowboard ti avrebbe sicuramente scaldato più di quell'acqua calda!”
“Te l'ho detto, non è il mio sport. E poi mi ci vorrebbe una settimana prima di ottenere qualcosa di accettabile, e a quel punto sarebbe ora di tornare a casa.”
“E' così che si inizia uno sport, sai?”
“Lo so. Ma non credo che avrei occasione di proseguire.”
“Non ti piace qui?”
“No, è bellissimo. Prima ho fatto una bella camminata tra gli alberi, si sta davvero bene.”
“Te l'avevo detto, ma tu sei uno sfiduciato...”
"Ma no, smettila. E' solo che è davvero fuori mano, per me.”
“Non è che Sapporo sia dietro l'angolo neanche per me...”
“Lo so, ma tu ami le montagne. Faresti solo questo genere di vacanze!”
“Di certo non seguirò mai più Touma in uno di quei suoi tour culturali, puoi starne certo!”
Shin rise piano. Ricordava bene lo sguardo vitreo di Shu e Ryo davanti all'ennesima discussione filologica sull'origine di un nome di un determinato monumento, per la precisione l'ennesimo monumento della giornata.
“Sai... - Shin si accorse che la voce di Shu si era fatta un po' più malinconica. - Mi chiedo come siano le altre montagne del mondo. Mi piacerebbe tanto vedere l'Himalaya, o la Cordigliera delle Ande. Sarebbe bello anche andare sulle Alpi. Così magari Touma potrebbe sfogare la sua sete di cultura in Europa, e noi avremmo un po' di tregua.”
Shin si limitò ad annuire, guardando verso la vallata, nello stesso punto indefinito che stava fissando Shu.
Questo era un argomento che ogni tanto veniva fuori. Anche lui avrebbe voluto andare per mare. Vedere isole lontane, immergersi in fondali sconosciuti. Ma un paio di incidenti accaduti negli anni precedenti aveva fatto capire a tutti e cinque che non era il caso di farsi separare da lunghe distanze.
E anche allontanarsi dal Giappone tutti insieme gli dava la sensazione di uscire di casa lasciando la porta d'ingresso spalancata.
“Shu... Tu pensi che noi siamo i soli?”
“I soli a far cosa?”
“Beh, lo sai. Ad indossare le Yoroi. A combattere questo tipo di battaglie.”
Shu si fermò un attimo a pensare.
“Me lo sono chiesto anch'io, sai? Non mi sembra possibile che le forze del male si manifestino solo qui. Sarebbe assurdo. Se fossimo soltanto noi ad arginarle, basterebbe che sbucassero fuori lontano da qui, e avrebbero molte più possibilità di riuscire nell'intento.”
“Sì, lo credo anch'io. Quindi ogni luogo ha i suoi demoni, e ci sono altri come noi che li contrastano?”
“Può darsi. Magari ci sono armature in ogni cultura, e la loro storia è intrecciata a quella degli uomini in ogni parte del mondo. In fondo, ne abbiamo incontrate anche lontano da qui.”
Shin sobbalzò impercettibilmente. Ogni volta che l'argomento sfiorava anche lontanamente la loro avventura in Africa, finiva con l'irrigidirsi.
“E allora perché non li abbiamo mai incontrati? In fondo è come se facessimo parte di un'unica grande rete...”
“Ti sentiresti meglio, se fosse così?”
“Forse... Beh, sì. Sarebbe confortante, credo.”
“Da quando è iniziata tutta questa storia, niente è successo per caso. Io sono convinto che il destino ci abbia guidato ogni volta. Quindi... se esistono davvero altri come noi, e se sarà destino che dobbiamo incontrarli... beh, credo che succederà, e basta.”
Shin sorrise. Shu aveva la capacità di inquadrare sempre ogni cosa in un'ottica rasserenante e positiva.
“Nel frattempo – Shu si alzò, indossando di nuovo guanti e mascherina – io torno a godermi questa neve. E non ti ho portato qui perchè tu passi il tempo tra il rifugio e le vasche termali. Avanti, andiamo a noleggiare l'attrezzatura anche per te!”
“Ma Shu...”
“Niente ma! Ti ricordo che io ho imparato a fare surf, su tua insistenza. E con un maestro come me, vedrai che tra un giorno appena adorerai la neve!”
Shin suffò, mostrandosi seccato, ma lo seguì verso il noleggio.
“E se invece imparassi a sciare?”
“Argh! Ma cosa dici! Lo snow e gli sci sono nemici naturali!”
“Bene, allora ho deciso. - Si rivolse al commesso con un sorriso a trentadue denti. - Vorrei un paio di sci, per favore.”


Esiste una deliziosa e delicata ff, scritta da Francine per esaudire il desiderio espresso da Shin e fargli incontrare qualcun'altro simile a lui. Si chiama "Message (in a bottle)" e potete trovarla tra i crossover in questa sezione, oppure nella sezione "Saint Seya"...

 

 

 

 

  
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