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Autore: avana98    01/02/2014    0 recensioni
Harry ha appena compiuto 17 anni e scopre che i suoi genitori gli hanno lasciato un inaspettata eredita, un certo Severus Piton. In meglio o in peggio?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao a tutti sono Avana98. premetto che questa storia non è mia appartiene a Keina Snape, perchi volesse leggere l'originale ecco il link 

https://www.fanfiction.net/s/4626577/1/All-The-Way-From-Hell.

Bene, spero che piaccia.Cercherò di aggiornorare il prima possibile anche perchè la storia in originale è gia conclusa. Vorrei che recensiste, per sapere cosa ne pensate, accetto anche critiche costruttive quindi non siate timidi.(ripeto critiche costruttive, niente insulti per favore).









 

31 luglio 1997 Harry sì getto a peso morto sul suo letto incapace di riuscire a dormire, una rapida occhiata all'orologio da polso disse che la mezzanotte era a pochi minuti di distanza presto avrebbe compiuto 17 anni, nel mondo dei maghi avrebbe finalmente raggiunto la maggiore età non vedeva l'ora, era davvero contento anche se il russare di Ron e l'afoso caldo estivo gli impedivano di dormire. Ma aveva una tradizione da onorare, facendo la massima attenzione cerco di scivolare fuori dal letto senza svegliare il suo amico, ma i suoi sforzi risultano vani a causa del pavimento antico che scricchiolava sotto il suo peso il russare di Ron fermo mediatamente e rivolse il suo sguardo assonnato verso Harry. "stai uscendo" " solo prendere una boccata d'aria fresca" Harry lo rassicurò "torna dormire" "ok" borbottò al suo amico, "non stare via troppo lungo. Giornata lunga domani: il tuo compleanno, il matrimonio tutta quella roba" Ron si addormentò ancor prima di terminare la frase ed Herry non potete fare a meno di sorridere mentre si avviava nel corridoio. I fratelli Weasley avevano tutti una cosa in comune potevano dormire dovunque, comunque e in qualsiasi momento. Riuscito ad uscire dalla casa senza essere notato, entrò nel giardino illuminato dalla luna con un sorriso di sollievo. Tutto era in vigore per l'imminente nozze tra Bill e Fleur la casa era tutta in fermento in questi giorni quasi facendogli dimenticare quello che doveva fare dopo il matrimonio: andare a caccia di horcruxes insieme ai suoi due migliori amici proprio come aveva detto silente. Non era sicuro che questo piano avrebbe davvero funzionato ma entrambi sia Hermione che Ron avevano agito riponendo la loro fiducia in lui ancora non aveva idea di cosa aveva in serbo per loro, Silente non gli aveva dato molto tempo per riflettere la delicata brezza lo tranquillizzata e camminare sull'erba era molto più rilassante di quel che aveva pensato. Camminava tranquillamente al confine dei reparti sul bordo del giardino, si appoggio all'alta quercia che segnava la fine della proprietà. da qualche parte si udii un grido: un gufo è Hedwing? Probabilmente no! Solo 10 secondi a mezzanotte 9 8 7 6 5 4 3 2 1 crack?! Prima che potesse mormorare il tradizionale happy birthday per se stesso Harry fece un balzo all'indietro, avvolgendo automaticamente le dita intorno la bacchetta. Conosceva fin troppo bene quel suono, qualcuno si era appena materializzato qui alla tana nel bel mezzo della notte. Tremando leggermente, puntò la bacchetta sulla sagoma appena distinguibile a pochi metri di distanza, chiunque fosse sembrava ferito. L'uomo del mistero subito cade in ginocchio con un gemito, non sembrava sul punto di rialzarti tanto presto. Completamente preparato a combattere Harry fece un passo avanti. Era un uomo aggiudicare dalla voce, tutto vestito di nero...... magro il capo chino non gli permetteva di vedere il suo volto, ma quei capelli unti e gli abiti neri erano molto familiari. Salto all' indietro con un grido Furioso "Piton"?! Alla Tana le luci si accesero, Harry poteva sentire il signor Weasley e suoi figli gridare il suo nome ma non riusciva andavi importanza la sua mente era totalmente assorbito dall'odio che provava per l'uomo inginocchiato ai suoi piedi."Tu traditore come ti permetti" Sibillo, "come hai fatto ad entrare? Ti ha mandato lui qui? Voldemort? Credi che ti lascerò uscire di qui vivo ha idea.... " "Harry,Harry, allontanati" la voce di Arthur Weasley lo risveglio da quello stato di trance in cui era caduto. Dietro di lui Weasley famiglia al completo, bacchette mano correre in l'aiuto di Harry. Il moro non si mosse tenendo fermamente la bacchetta puntata verso l'intruso. "Chi è" chiese Arthur Weasley a voce alta rivolto ad Harry. Un Lumos rivolto verso il professore fornire una risposta rapida. "Tu" intorno a loro i fratelli Weasley si erano disposti in cerchio con sguardo minaccioso e bacchette puntate verso l'uomo in nero immobile. "Come hai fatto ad entrare qui"? Chiese Arthur Furioso, "i reparti, sono impostati in modo che solamente i membri dell'ordine possano materializzarsi qui, dubito che ti possa considerare tale, traditore"! Intorno a loro commenti meno lusinghieri volavano verso il loro ex professore di pozioni. Infine l'uomo alzo la testa lentamente come se così facendo riusciti a recuperare un po' di forza di volontà che gli rimaneva. Ignorando Arthur e i sui figli, posò i suoi occhi di ossidiana su Harry "maestro, io vengo oggi a presentare me stesso come tuo servo fedele, i tuoi diritti su di me sono assoluti io appartengo a te nel corpo e nella mente, la prego di accettare la mia servitù". Ha parlato con voce lenta priva di emozioni, il suo volto impossibile sotto la luna. Stordito Herry fece una smorfia e un passo indietro. "Cosa.... di cosa sta parlando"? chiese con disgusto rivolto al signor Weasley. anche sotto la fioca luce delle stelle poteva notare che l'uomo era diventato mortalmente bianco. "Merlino". Arthur rimase senza parole fissando l'uomo inginocchiato sull'erba,"e... tu... sei...." impossibile senza dire una parola Piton sì rimbocco le maniche scoprendo impulsi nudi porgendoli a Herry. Il ragazzo notò due tatuaggi identici sui polsi sottili color rosso sangue che sembravano quasi brillare sulla pelle bianca dell'uomo. "Merlino" mormorò nuovamente il signor Weasley "questo è orribile Harry è necessario.... Merlino non sapevo che...." ovviamente non riusciva a trovare le parole giuste il mago abbassò la bacchetta e gemette, intorno a loro diversi fratelli Weasley emisero un mormorio di protesta in risposta a questo improvvisa manifestazione di fiducia. In quel momento Molly Weasley corse in soccorso con la bacchetta in mano "Arthur cosa sta succedendo? Ho chiamato l'ordine stanno arrivando" "Molly torna casa" disse il signor weasley con voce ferma che non aveva mai sentito. Mai questo non ha impedito alla strega paffuta di avvicinarsi all' uomo inginocchiato nel suo giardino, Chi... Severus Piton" non cercando nemmeno di trattenere la sua furia...."come ti permetti" Molly basta è complicato" la interruppe Arthur prendendola per le spalle. "Severus doveva venire, non aveva scelta "non capisco" disse Harry. Lo strano silenzio di Piton era snervante almeno quando lo strano comportamento del padre di Ron. "che cosa significa? Perché è qui non dovremo legarlo o qualcosa del genere? Almeno prendergli la bacchetta! Il signor Weasley apri la bocca ma prima che potesse parlare Piton tolse la bacchetta da dentro i suoi abiti e la posò ai piedi di un'alquanto stordito Harry. la pallida luce lunare illumino i tatuaggi di Piton ed Harry senti la signora Weasley sussultare prima di avvicinarsi al marito "Arthur..... " "oggi è il 31 luglio Molly. Herry ha 17 anni". poi voltandosi verso Harry disse "buon compleanno ragazzo mio" dal tono si poteva percepire che questo non era un compleanno come tutti gli altri. Volgendo lo sguardo ai fratelli Weasley noto che Bill e Charlie avevano entrambi rivolto uno sguardo pensieroso ha Piton abbassando lentamente le bacchette. Fred, George e Ron tuttavia continuavano a puntare la bacchetta sul loro ex professore di pozioni mentre guardavano i loro genitori con preoccupata aria interrogativa. "Lui deve sapere papà" disse Bill "digli" Arthur Weasley rimase in silenzio per un attimo cercando ovviamente di trovare le parole giuste per spiegare l'accaduto prima di voltarsi verso Harry "vedi ragazzo mio tutto questo ha a che fare con il tuo nuovo status di adulto" cominciò goffamente per poi fare una pausa e prendere un sospiro profondo, quando una voce glaciale lo interruppe. Piton aveva deciso di prendere la situazione in mano "tu, signor Potter sei entrato in possesso di una parte della tua eredità, ovviamente se accetti" "non capisco" disse e semplice rispose Piton, ma non con la sua solita nota sarcastica ed insofferente che lo caratterizzava quando faceva da insegnante di pozioni "io appartenevo hai tuoi genitori dopo la loro morte, uno schiavo non può appartenere ad una autorità minorenne, quindi sono stato trasferito in custodia ad Albus Silente come previsto dalla volontà dei Potter, grazie a questo spetta a te decidere se vuoi rivendicare i tuoi diritti su di me." Quattro rantoli seguirono quest'affermazione "sei.... sei." Harry balbeto incapace di pronunciare una frase di senso compiuto, " uno schiavo" completo Piton al posto suo " al tuo servizio" non poteva crederci eppure sul pallido volto dell' uomo non vi era nessuna traccia di ironia ma solo una cupa rassegnazione. "No" esclamò improvvisamente Harry "no, è fuori questione mi rifiuto il volto di Piton si contrasse leggermente ma ora Arthur e Molly Weasley erano visibilmente spaventati "non puoi decidere così, pensaci per un attimo" disse il signor Weasley preso dal panico "stai scherzando, dopo quello che ha fatto a Silente"! Esclamò Harry, per poi dire con più calma "se lo prendo allora Voldemort non sarà più in grado di utilizzarlo giusto" " sì è vero Harry, ma non è questo il punto della questione" disse Arthur visibilmente sudato nonostante il vento freddo "che farai se mi rifiuto" disse rivolgendosi a Piton "tornerai direttamente ad Hogwarts per diventare preside e torturare gli studenti he"?! sputo Harry con tutto il disprezzo che provava per quell'uomo, ma Severus Piton rimasto impassibile mentre rispondeva "non andrò da nessuna parte signor Potter, se rifiuti la mia servitù morirò".
  
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