Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Scarlett__    01/02/2014    1 recensioni
[Stannis/OC. What if. Spoiler.]
Durante l’Inverno, quando cade la neve e spirano venti ghiacciati, il lupo solitario muore mentre il branco sopravvive.
Quando Jon Arryn muore improvvisamente per malattia, nell'aria dei Sette Regni vi è già l'accenno dell'acre e ferruginoso odore del sangue. Una guerra è alle porte e Stannis Baratheon, erede al Trono di Spade, ritorna senza alcuna ragione apparente a Roccia del Drago, da sua moglie, la sorella del nuovo Primo Cavaliere, pronto a richiamare quante più truppe possibile in vista di ciò che diverrà la più imponente e sanguinosa guerra a memoria d'uomo. Poiché nel gioco dei troni o si vince o si muore.
Genere: Guerra, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Stannis Baratheon
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Autrice: Scarlett__
Titolo: Broken Crown
Personaggi: Stannis Baratheon, Altair Stark, Steffon Baratheon, Jon Connington, Eddard Stark, Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen.
Note: Ambientazioni e personaggi ( a parte quelli creati da me) non appartengono a me, bensì a George Martin e alla HBO. La storia non è scritta a scopo di lucro. Il titolo è ripreso dall’omonima canzone dei Mumford&Sons. 
Dopo la burocrazia aggiungo soltanto che questa storia è nata dalla fusione del mio amore per gli Stark e quello per Stannis Baratheon, con un po’ di delusione scaturita dal fatto che non otterremo neanche quest’anno The Winds of Winter e quindi non scoprirò di più riguardo Jon Connington e Young Griff. Ma le fanfiction esistono anche per immaginare un futuro alternativo nelle saghe e quindi mi diletterò a pensare alla mia personale soluzione alla guerra dei Cinque Re. 

Broken Crown
 
Quando il Sole tramonta, non basta la luce di una candela per sostituirlo.
 
Durante l’Inverno, quando cade la neve e spirano venti ghiacciati, il lupo solitario muore mentre il branco sopravvive. 
 
Le parole di suo padre non le erano sembrate mai più vere e vivide, tangibili in tutta la loro irruenza.
L’Inverno degli Stark era arrivato nell’anno della Falsa Primavera, quando le nevi avevano incominciato a sciogliersi e liberare le floride terre aldisotto dell’Incollatura. 
Era arrivato per Lord Rickard, onesto e gentile, nobile e giusto, il loro buon padre, il loro unico punto di riferimento dalla morte di Lady Lorein, ingannato e arso vivo dal Re Folle. 
Era arrivato per Bran, il suo fratello maggiore che soleva abbracciarla e baciarle le gote appellandola piccola stella, strangolatosi nel tentativo disperato di salvare il loro padre da un destino orribile e perverso. 
Era arrivato per Ned, il lupo tranquillo, l’unico in grado di poter riscattare l’onore degli Stark, costretto a combattere senza esser certo di poter vedere suo figlio nascere, di poter rivedere la casa della sua infanzia e gli affetti passati. 
Era arrivato per Ben, il lupo bambino che aveva perso la propria innocenza nel sangue versato, deciso a prendere il nero e fuggire da ogni ricordo.
Era arrivato per Altair, per la lupa gentile, quando le avevano riferito che l’uomo che tanto aveva amato era stato esiliato e spogliato di ogni titolo e possedimento.
Era arrivato quando Lyanna era scomparsa e Altair non aveva potuto impedirsi di sospirare. Poiché sapeva. Sua sorella non era stata rapita né violata. Era semplicemente fuggita con l’uomo che amava, con il principe d’argento, con l’erede al trono di spade.
Rhaegar Targaryen era un bell’uomo, nel fiore degli anni, dai capelli di platino e dagli occhi indaco, scuri e grandi, dalla forma allungata e accattivante. Altair poteva ricordarlo bene anche a distanza di anni. Qualsiasi dama aveva bramato intimamente di essere almeno per una volta guardata dal principe. Il principe, però, non era interessato a nessuna tra esse. 
Rhaegar Targaryen era stato catturato dalla semplice bellezza di Lyanna, dai suoi modi selvaggi e pregni d’un’eleganza soffusa scorgibile soltanto da chi ben l’osservava, dalla profezia che li intravedeva indissolubilmente legati per generare il Principe del Ghiaccio e del Fuoco. 
Ghiaccio e Fuoco. 
Ambedue letali nella loro intensità. Mortiferi e vitali al tempo stesso. 
E quella profezia per la quale il principe ereditario aveva combattuto e vissuto era stata la causa della loro rovina. 
Rhaegar e Lyanna era morti alla fine dell’Inverno, lo spettro dell’ultimo gelo ancora sulle labbra. Di loro rimanevano soltanto petali azzurri di una rosa invernale, una promessa sussurrata al buio per non far rumore. 
L’Inverno era stata la loro stagione. In Primavera tutto si era perso ed era crollato come un castello di neve calpestato da un bambino bizzoso. 
Ciò che le altre fiere della foresta consideravano la rinascita della natura era arrivata con Robert Baratheon, con il Gigante tra i Principi, il Demone del Tridente, ma per Altair Stark non v’era alcuna luce in essa, solo un immenso oblio che rischiava di vederli scomparire nel nulla. 
Gli Stark erano stati una famiglia un tempo, una famiglia felice e affiatata come poche. Era stato l’Inverno a unirli ed era stata la Primavera a dividerli adombrando qualsiasi gioia in un dolore acuto ed ineluttabile. Un dolore che li avrebbe irrimediabilmente annientati. 
  
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