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Autore: cjnnamon    01/02/2014    2 recensioni
Piove, adesso. È come se il cielo stesse piangendo per te.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ci sono molti modi per morire,
il peggiore è rimanendo vivi
 
 



Norah si siede svogliatamente sulla sedia in cucina, appoggia i gomiti sul tavolo, sospira e si scosta una ciocca castana dietro l’orecchio.
Fissa il foglio bianco, tante parole le frullano nella testa ma, come sempre, non riesce bene ad esprimersi, non riesce a dire tutto quello che vorrebbe.
È difficile. Estremamente difficile.
Prende nuovamente un grande respiro, afferra la penna, e inizia a scrivere.
 
«Harry,
non ho mai capito come iniziare una lettera, e credo tu lo sappia. "Caro" è troppo formale, e "ciao" troppo, come dire, incoerente.
Mi sento proprio una stupida a scrivere questa lettera. Il primo motivo è perché ormai le lettere non si scrivono più, no? Esistono le e-mail, i messaggi, invece io sono qui a scrivere una lettera con carta e penna; mi sento antiquata, ma un po’ mi piace. E mi sento anche stupida perché ho il vestitino color albicocca, il tuo preferito, e la corona di fiori che mi hai regalato, e mi sono messa il tuo profumo, ma non l’ho finito, tranquillo, so che ti saresti arrabbiato!, i tuoi scarponcini marroni e tutti rovinati sono per terra, accanto a me, al collo ho la tua collanina con l’aereoplanino, sul tavolo c’è del di sushi, il tuo piatto preferito, e per la casa risuona Lego House di Ed Sheeran. Ti ricordi quando l’ascoltavamo insieme? Dicevi che quella canzone ti ricordava un po’ me, io ridevo e probabilmente arrossivo. Ma soprattutto mi sento stupida perché sto scrivendo a te, Harry, che adesso non ci sei più. Sei morto. E un po’ non ha senso, vero? Ma oggi è il tuo compleanno, il ventesimo, e quindi volevo farti gli auguri. Tanti auguri, Harry. Spero tu stia bene lassù: sono sicura che sei in Paradiso, t’immagino coi tuoi riccioli, vestito tutto di bianco che vai a passeggio per le nuvole. Hai incontrato tuo nonno, la? Volevi tanto incontrarlo. E io volevo mandarti una torta ai pistacchi e panna, quella che ti piace tanto, ma non posso. Spero ce l’abbiano in Paradiso, così saresti veramente felice. Sai che non sono tanto brava coi regali, ma ieri sono uscita –stranamente l’ho fatto– e ho trovato un maglioncino adorabile, che sarebbe stato perfetto per te. Gli ho spruzzato un po’ del tuo profumo addosso e l’ho messo nell’armadio, insieme ai tuoi maglioni.
Mi sento tanto sola, Harry. Mi manchi davvero troppo, è come se una parte di me se ne fosse andata, mi sento vuota e ho come uno spazio incolmabile nel petto. Tutta colpa tua. Non dovevi lasciarmi così. No, è colpa mia. Io ti ho detto di andare a fare la spesa, quindi è colpa mia se sei stato investito. Ci pensi mai? Se fossi andata io a fare la spesa, le cose sarebbero andate diversamente, se tu fossi uscito da casa cinque minuti prima saresti ancora qui. È una cosa deprimente.
Piove, adesso. È come se il cielo stesse piangendo per te. Però mi piace la pioggia, mi ricorda la prima volta che ci siamo incontrati. Ti ricordi? Quando stavo tornando a casa è iniziato un diluvio e, con la fortuna che mi ritrovavo, non avevo neanche un ombrello. Poi sei arrivato tu, i capelli in aria e il sorriso sulle labbra, che «Signorina, vuole che l’accompagni visto che non ha l’ombrello?». Ad una prima impressione eri strano, insomma, chi avrebbe mai chiesto ad una ragazza tutta spettinata e struccata una cosa del genere? Ti stavo per rispondere qualcosa di cattivo, perché quella era stata una giornata da schifo, poi ti ho guardato e ho visto i tuoi occhi verdi, intensi e profondi, e allora ho accettato. È stato l’inizio di tutto.
Ecco, lo sapevo. Mi ero ripromessa di non piangere, e sto anche rovinando il foglio. Non è giusto, cazzo, non è giusto! Perché te ne sei andato, Harry? Perché mi hai lasciato così? Adesso noi potremmo essere felici e potremmo avere una famiglia, potremmo essere abbracciati nel letto mette ci contempliamo nel silenzio. Non potrà mai essere così e questa cosa mi distrugge solo a pensarci.
Per questo, ho deciso di passare a miglior vita. Con te, Harry. Sto arrivando. Non arrabbiarti, sono orgogliosa della mia decisione perché tu sei l’uomo ormai ventenne della mia vita, e non vedo l’ora di rivederti.
Aspettami, arrivo tra un minuto.
Ti amo.
Norah.»





 

ALOHA.
Non so neanche se si scrive così ahah.
Comunque, alzi il piedo chi mi vorrebbe ammazzare. È una pessima idea fare una cosa drammatica per il ventesimo compleanno di qualcuno vero? Lo so, ma l'ho postata lo stesso perché sono malvagia MUAHAHAHAH *risata cattiva* mi è venuto da scrivere questa robetta e boh, spero però vi sia un minimo sembrata decente ahah.
baci,

ire☾










 
  
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