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Autore: Shatzy    11/06/2008    9 recensioni
Sulle note di "No one", una piccola riflessione senza pretese sul rapporto tra Roy e Riza, al termine di una giornata lavorativa, con una leggera malinconia di fondo e una punta di romanticismo.
RoyAi (Day)
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi citati appartengono ai loro legittimi proprietari

Disclaimer: i personaggi citati appartengono ai loro legittimi proprietari. La canzone citata è “No one” di Alicia Keys, e in quanto tale non mi appartiene.

 

Nota: questa piccola shot rappresenta per me una novità. Primo perché è una songfic, e spero di aver fatto un lavoro decente, dato che non sono pratica di questo genere. E poi perché l’argomento è serio, non c’è comicità di mezzo, una volta tanto.

Non è una fic particolarmente bella, non ne sono affatto soddisfatta, ma è il massimo che sono riuscita a fare (leggete fra le righe: siete ancora in tempo per chiudere la pagina e non rovinarvi la giornata XD). L’importante è festeggiare tutte insieme questa giornata: il RoyAi Day ^^  

 

 

Dedicate a tutte le fan del RoyAi.

In particolare a (in ordine alfabetico): Lely, Sisya, Stray e Valy.

A Clari e Ciarly, che si sono aggiunte da poco.

E a Nimpha, che non leggerà mai queste righe.

Perché siete un po’ la mia famiglia. E vi ringrazio per questo.

 

 

 

NO ONE

 

 

 

 

La debole luce del tramonto filtrava attraverso la grande finestra dell’ufficio, illuminando fioca il profilo pensieroso dell’Alchimista di Fuoco, seduto con le spalle rivolte al resto dell’ambiente e lo sguardo oltre il vetro, lontano.

Il movimento lento e ritmato di una penna, che ondeggiava sul suo baricentro, segnava lento il tempo che scorreva nella stanza. Piccolo metronomo tra le dita di Roy.

Ogni tanto i suoi occhi, stanchi del paesaggio esterno, sbiadito alla luce rossastra del sole, si posavano sulla figura seduta poco lontano da lui, la schiena ritta e il collo perfettamente teso mentre scriveva con leggeri movimenti del polso, calibrati ed eleganti, su fogli troppo immacolati per resoconti dell’Esercito Nazionale.

 

 

 


I just want you close
Where you can stay forever

You can be sure
That it will only get better.

 

[Voglio solo che tu mi stia vicino
dove potrai restare per sempre
puoi esserne certo 
tutto potrà solo andare meglio.
]


 

 

 

Il silenzio ovattato in cui era caduto l’intero ufficio isolava entrambi dal mondo circostante, almeno per quel poco che serviva per rimanere persi nei loro pensieri, seppur insieme.

Quel particolare momento della giornata, ormai soli all’interno della stanza, e probabilmente circondati da pochi, sparuti soldati nell’intero edificio del Quartier Generale, li rendeva partecipi della reale presenza dell’altro, dei respiri leggeri, del battito delle ciglia, del profumo discreto.

Non accendevano la luce elettrica, nonostante l’avanzare del crepuscolo: la loro giornata lavorativa, la loro tacita possibilità di stare insieme, finiva nel momento in cui la stanza diventava troppo buia per proseguire oltre. Quando gli occhi di Riza non riuscivano più a distinguere il contrasto tra inchiostro e foglio, quello era il momento di tornare a casa, di spegnere la sintonia instaurata in quei momenti di solitudine e compagnia silenziosa.

 

 

 


You and me together
Through the days and nights 
I don't worry 'cause
Everything's gonna to be alright.

 

[Io e te insieme

attraverso i giorni e le notti
io non mi preoccupo perché
tutto andrà bene.]


 

 

 

La ruvidità della carta, sotto le sue dita esperte e dure, esprimeva il contrasto essenziale con il suo cuore, liscio, sotto la scorza ruvida dietro la quale si nascondeva sempre. I sentimenti che gravavano dentro di lei richiamavano di continuo scene già vissute, spezzoni della sua vita che si mescolavano con la rapidità di uno sparo. La tomba della madre, lo studio del padre, la solitudine di una casa troppo grande per  una bambina e troppo piccola per i suoi ideali, la sabbia dell’Est, il sangue di quel bambino abbandonato sul ciglio della strada. E le armi, pistole, fucili, proiettili, caricatori. L’odore dell’olio. E i suoi occhi, gli occhi del signor Mustang sul campo di battaglia. Gli occhi di un assassino. Gli occhi di un sognatore.

Quel silenzio stanco non faceva che amplificare tutto ciò che Riza voleva nascondere dentro di sé, durante il giorno, davanti agli altri, alla luce chiara del sole.

Eppure, quella piccola condivisione del silenzio rossastro che era sparso nella stanza l’avvicinava più di ogni altro momento alla consapevolezza di non essere sola.

 

 

 


People keep talking

they can say what they like
But all I know is everything's gonna to be alright.

No one, no one, no one
Can get in the way of what I'm feeling
No one, no one, no one
Can get in the way of what I feel for you, you, you.

 

[Le persone continuano a parlare
possono dire quello che vogliono
ma tutto quello che so io è che tutto andrà bene
nessuno, nessuno, nessuno
può capire quello che sento
nessuno, nessuno, nessuno
può capire quello che sento per te, te, te.]


 

 

 

Il sapore amaro che gli impregnava la bocca non riusciva a distrarlo abbastanza a lungo dal flusso di pensieri che aveva deciso di invadere la sua mente, come ogni volta. Il sole ormai era completamente nascosto dall’orizzonte, rimaneva soltanto l’alone purpureo come fonte di luce, vanesia parvenza del suo stato d’animo, dove il dolore era celato ben dentro al proprio cuore, il brillio incerto dei suoi occhi come unico indizio.

Sbuffò. Leggermente, piano, debole. Prima di rivolgere la sua attenzione all’esterno, nuovamente.

Ma la sentì. Sentì il suo Tenente alzarsi delicatamente dalla sua sedia, e muovere i passi leggeri verso di lui.

 

 

 


When the rain is pouring down
And my heart is hurting
You will always be around
This I know for certain.

 

[Quando cadrà la pioggia
e il mio cuore soffrirà
tu sarai sempre qui
questo lo so per certo.]


 

 

 

Percepì l’odore caratteristico di fiori, e il rumore di un plico di fogli che venivano sistemati con accuratezza sulla sua scrivania, e la sua sottoposta avvicinarsi alla grande finestra, di fianco a lui, per guardare la giornata ormai spegnersi.

Su quel biondo chiarissimo i raggi del sole riverberavano diverse sfumature di rosso, che si riflettevano anche sulla carnagione lattea e sui bottoni d’ottone della divisa perfettamente stirata.

Si voltò improvvisamente, verso di lui, notando quanto il suo gesto lo avesse risvegliato. I loro occhi si ritrovarono a scrutarsi come se fosse la prima volta che si guardassero. Ma era uno sguardo complice e sincero, che infondeva dolcezza.

Quando il giorno stava per terminare, i fantasmi del passato facevano la loro comparsa, misti a sensi di colpa e rimorsi. Ma Riza aveva imparato a non lasciarsi andare, mai. Ma aveva accolto con fare protettivo, e con una punta di materno – o almeno di ciò che il suo istinto le indicava come tale – il compito che aveva scelto di portare a termine. E come un’ossessione, aveva deciso che doveva essere la sola, a sentire un’anima così pesante.

 

 

 


I know some people search the world
To find something like what we have.


[So che alcune persone cercano nel mondo
per trovare qualcosa come quella che noi abbiamo.]


 

 

 

Allungò una mano per impilare i documenti che lui aveva disposto disordinatamente sulla superficie del tavolo. A Roy sembrò di aprire gli occhi per la seconda volta, quel giorno. Vide quel braccio, e quella mano bianca muoversi lentamente, e come una vela issata che lo conduceva fuori la bonaccia, fu portato a muoversi senza riflettere.

Improvvisamente, e con delicatezza, raccolse quella mano delicata, proprio davanti al suo viso, tirandola verso il suo petto. Con l’altro braccio andò a circondare la vita di Riza, che si ritrovò stretta stretta a lui.

Roy le strinse di più la schiena con entrambe le braccia, affondando il viso contro il suo ventre.


 

 

 

I know people will try, try to divide something so real
So till the end of time I'm telling you there ain't no one
No one, no one, no one
Can get in the way of what I'm feeling for you.


[Lo so, le persone cercheranno di dividere qualcosa di così reale quindi
fino alla fine del tempo ti dirò che nessuno

Nessuno, nessuno, nessuno

può capire quello che sento per te.]


 

 

 

 

Eccomi qui. Il famoso capitolo che non voleva uscire fuori dalla tua testolina ^^ Inizio con il dire che è lunghissimo, e che solo per questo lo adoro *___* Il titolo non fa presagire nulla di buono, e figurati che alla fine del cap, con tutti i discorsi fatti, ero convinta anche io che un addio fosse la cosa migliore... Ed è grave, vista la quantità di fangirl presente in me! Mi sono piaciute le scene che hai descritto, perchè anche se nessuna è nuova, rispetto all'anime, hai inserito dei ragionamenti molto profondi e IC, rendendole ancora più dense di quello che rappresentavano nell'originale. E, beh, per rendere più profondo Last Exile ci vuole solo un grande talento, secondo me. Allora, Sophia. Sei riuscita a descriverla come una ragazzina, che "sbaglia" con il suo comportamento. Ma bisogna anche dire che il bacio l'ha turbata parecchio, e quindi tutti i suoi pensieri sono normali. Si inizia con una Sophia quasi infantile, che si rigira nel letto pensando al bacio di Alex, è dolce in questa scena, e infantile. E' un aspetto diverso da come siamo abituati a pensarla, ma sicuramente fa parte di lei. Però almeno si sente felice, spera in qualcosa di più, è una cosa bella. Ma poi arriva la lettera di Marius a smorzare questa neonata felicità, e allora ricorre all'ultima arma, per conquistare Alex. Magari non ci pensa davvero che poteva somigliare a Yuris e fare del male ad Alex, forse è convinta che ormai la sua immagine per lui sia diversa da quella dell'amata perduta. Peccato che il nostro Alex è confuso e sicuro allo stesso tempo. La presa di coscienza di Sophia, che si rende conto di essersi resa infantile con la trovata della seduzione, mi ha stretto il cuore. Perchè da una parte c'è la ragazzina che ama e che vuole fare di tutto per restare con lui, ma dall'altro c'è la futura imperatrice, la donna, che ormai ha capito di far parte di un destino più grande di lei. La sua scelta di lasciare la nave per andare incontro a ciò che le riserva il futuro è senza dubbio matura, eppure non posso non pensare che sia anche merito di Alex, che l'ha rifiutata. Qualcosa di buono l'ha fatto, dopo averla distrutta psicologicamente con quel bacio! (è tutta colpa sua XD). Ma le pare mentali di Sophia sono ancora ben lontane dal raggiungere quelle di Alex! E infatti lui è lì, nella sua cabina, calmo all'apparenza, ed è l'uomo più complicato del mondo. Vuole Sophia e non la vuole, vuole liberarsi di Yuris e vuole amarla per sempre, vuole uccidere il Maestro e rimane intrappolato nel suo passato grazie a Claus.Rimase impassibile. Il calore della sua pelle sembrava averle aperto un vuoto all’altezza dello stomaco, dove lui riposava. Sentiva le sue braccia potenti che la stringevano con ardore fino quasi a bloccarle il respiro, per la dolce morsa in cui era avvolta o per la sorpresa che le aveva velocizzato i battiti del cuore, mentre le sue mani si artigliavano con foga alla divisa, alla pelle, alla sua essenza.

Lottò contro il desiderio di alzare le proprie braccia e cingergli la testa, le spalle, passare con le dita tra quei capelli così morbidi, sfiorare la sua pelle tanto bramata.

Non era consono, non era permesso. Eppure, in quella stanza solitaria, c’erano soltanto due esseri umani in preda ai loro desideri di affetto, rassicurazione, desiderio, consolazione. Non era possibile dall’esterno comprendere un legame tanto indissolubile.

Le mani chiuse con forza, le braccia tese lungo i fianchi, il suo compito in quel momento era soltanto lasciare che il silenzio li avvolgesse, che il ghiaccio dentro al petto di lui si scaldasse fino a bruciare di amicizia, e affetto, e amore, mentre il vuoto della solitudine di entrambi lentamente si colmava di una consapevolezza spontanea e dolcissima.

 

Nessuno può capire quello che provo per te.

 

 

 

Fine

 

 

 

 

 

Note: so che non è niente di speciale, ma è il massimo che la mia crisi ispirativa mi abbia concesso. Abbiate pietà e mangiate un pasticcino virtuale con me XD

Spero sia chiaro il passaggio continuo dall’uno all’altra, volevo indicare che i sentimenti fossero simili per entrambi, quindi il discorso finito da uno ricomincia con l’altra.

 

 

 

Pubblicità Progresso: il Contest RoyAi scadrà il 20 giugno, affrettatevi! C’è ancora un posto disponibile ^^

Per ulteriori informazioni, rivolgersi ai numeri in sovraimpressione, o visitare il sito del Contest RoyAi su EFP, o del Contest sul Forum RoyAi.

Per chiarimenti, richieste, minacce e quant’altro, è possibile contattare le due bravissime giudici del Concorso: la sottoscritta e Valy88.

 

   
 
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