Sinfony fissò il cielo azzurro costellato da qualche nuvola che assomigliava a un batuffolo di cotone. Sorrise e sentì l’aria fresca passarle fra i capelli mentre stesa sull’erba fresca ascoltava i rumori attorno a se: le risate, le grida, il chiacchiericcio, il vento, la musica di uno stereo portatile, il rumore delle macchine che lontane sfrecciavano sulla strada asfaltata. Tutto portava una strana armonia. Fissò una nuvola che le ricordava la panna di un gelato quando ad un tratto la sua visuale fu coperta dal volto di Gabriella che le sorrideva dolcemente.

-Ehi, che fai li sdraiata? Vieni con noi!-

-Glazie Gabry, ma voglio stare un po’ qui a fissare le nuvole…-

Gabriella sorrise e si sedette di fianco alla ragazza fissando anche lei il cielo.

-Ragazze! Che fate?-

La voce di un ragazzo che Sinfony conosceva molto bene catturò la loro attenzione.

-Guardiamo il cielo…-

Disse lei distogliendo lo sguardo da quell’azzurro immenso per poi concentrarla sui ricci ribelli del giovane che poco prima aveva parlato.

-Posso unirmi a voi?-

Chiese dolcemente il ragazzo sedendosi vicino alla ragazza.

Gabriella li guardò un attimo sorridendo furbetta così approfittò dell’occasione per lasciarli soli, allontanandosi con una scusa.

-Sono bellissime non trovi?-

Chiese Sinfony emozionata fissando il cielo e quei batuffoli di panna.

-Davvero magnifiche…-

Disse distratto il ragazzo, fissando la ragazza che gli sedeva d fianco, era rimasto affascinato sin dalla prima volta che l’aveva vista: quella ragazza un po’ particolare, sognatrice, romantica, dolce, sensibile, gelosa dei propri amici e delle proprie emozioni, sospesa tra sogno e realtà, un po’ tra le nuvole a primo impatto, ma vigile e attenta nella realtà, cosciente dei sogni e fiduciosa nella realtà.

Le piaceva, le piaceva spaventosamente. Le piaceva tutto di lei: il nasino, le labbra carnose ma al tempo stesso fine, gli occhi magnetici, i capelli ondulati che ricordavano il mare, il fisico dolce e morbido di ragazza fiorita in tutta la sua bellezza.

-Chad? Chad?-

si riprese dai propri pensieri quando si trovò sdraiato sull’erba verde con la ragazza che lo guardava preoccupato.

-Si…?-

Disse lui flebilmente.

-Stai bene? È mezz’ora che ti chiamo ma tu non mi rispondi….-

-S…sto bene!-

Scattò a sedere il riccio mettendosi una mano tra i ricci e arrossendo leggermente. Che figuraccia!

Una risata limpida, cristallina, divertita riecheggiò per il giardino. Chad la fissò sorridendo mentre Sinfony rideva di gusto di  fronte al rossore del giovane.

La risata della ragazza era così naturale che Chad non potè trattenersi dal ridere anche lui.

-Chad, sei troppo carino!-

Disse la ragazza ridendo e abbracciando il giovane divertita.

Chad ricambiò l’abbraccio e la strinse sorridendo.

-Chad…?-

Il ragazzo arrossì lievemente.

-Si…?-

-A cosa stai pensando?-

_A te! No questo non posso dirlo…. Cosa le dico adesso?_

I pensieri del ragazzo mentre fissava la testa di lei appoggiata sul proprio petto.

-Al cielo…-

Sinfony si mosse leggermente e Chad la guardò curioso.

-Ah…-

sentì dal tono di voce che sembrava delusa dalla risposta di lui. Il ragazzo si maledì. Perché non riusciva a chiarirsi con la ragazza? Perché era così difficile dirle quello che provava?

Basta, doveva parlare.

-Sinfony….io….-

Il suono di un cellulare lo bloccò. La ragazza rispose e parlò.

Si alzò e lo guardò negli occhi sorridendo dopo aver riattaccato il cellulare.

-Devo andare…scusa…ciao.-

La ragazza corse via lontana da quel ragazzo che le bruciava il cuore e le faceva male al petto.

E mentre correva una lacrima le scese lungo la guancia.

Chad fissò il punto dove era svanita ancora steso a terra.

-…ti amo…-

Concluse la frase che aveva iniziato sbuffando e reggendosi la testa con le mani.

Si alzò e raggiunse i suoi amici stesi su una tovaglia sull’erba.

-Come  è andata? È corsa via! Cosa le hai detto?-

Chiese ridendo Troy. Chad sbuffò e mosse la mano come per scacciare una mosca.

-Come fai ad essere così insensibile?-

Chiese Sharpay tirandogli un ceffone sulla guancia.

-Ha ragione…dovevo dirle qualcosa…anzi dovevo dirle quello che provavo…-

Disse Chad prendendo le chiavi della moto e iniziando a correre lasciandoli tutti lì immobili.

Arrivato alla moto salì su essa e la accese, per poi partire a tutta velocità verso casa di Sinfony.

Sinfony entrò dentro casa e subito la madre le si avvicinò.

-Sinfony, io devo andare di corsa da tuo padre… starò via per un po’ di ore…mi raccomando bada bene alla casa…-

Disse prima di uscire chiudendosi la porta alle spalle.

Sinfony si appoggiò con la schiena contro la porta e sospirò, mentre le lacrime che si era asciugata mentre tornava a casa venivano rimpiazzate da altre.

All’improvviso bussarono alla porta.

La ragazza si scostò e la aprì asciugandosi le lacrime.

-Mamma hai dimenticato qualche cos…-

Disse per poi vedere il ragazzo riccio di fronte a se.

-Tu non scappi via così proprio quando io sto per confessarti il mio amore per te…-

Disse prima di prenderle il volto tra le mani e unire le sue labbra a quelle di lei.

Sinfony rimase immobile tra le braccia di lui.

Ma quando lui approfondì il bacio la ragazza rispose mentre delle lacrime le rigavano il volto dolcemente.

-Ti amo.-

Disse lui quando si separarono accarezzandole il volto.

-Anche io…-

Disse ridendo in un mare di lacrime lei.

Si baciarono di nuovo felici di essere riusciti a chiarirsi.

Fine.

Dedicata alla mia sorellina, gemella, in tutto e per tutto:

SINFONY!!!!!!!!

Te l’avevo detto che te ne facevo una!!!!^^

Tutta per te per dirti mille cose, per ringraziarti di tutto il tuo appoggio durante il mio periodaccio!

Spero che ti piaccia, io mi sono divertita a scriverla!

Ciao a tutti

Vvb

Armony_93