They say pain is an illusion
This is just a bruise and
You are just confused but
I am only human
Human - Krewella
Una macchina pronta a farli sentire fieri. Era questo quello che le persone che mi stavano intorno volevano da me.
Mi chiedevano di prendere dei bei voti per poi vantarsi con i propri amici di quanto fosse intelligente il loro bambino. E questo l'ho fatto.
Mi chiedevano di portare a casa una bella ragazza e presentarla come la mia fidanzata, così che i miei nonni sarebbero potuti morire in pace, sapendo che il loro unico nipote non sarebbe mai stato solo a questo mondo. E questo l'ho fatto.
Mi chiedevano di guadagnare dei soldi, così avrebbero potuto appagare i loro vizi esagerati. E si, l'ho fatto.
Ma credevano davvero che io fossi quel tipo di macchina? Credevano veramente che io dormissi dopo aver varcato la soglia della mia cameretta?
Se lo pensavano, si sbagliavano.
Le sigarette stavano vicino ai libri di scuola. Tra i cassetti si potevano notare alcuni sacchetti contenenti cocaina. Avevo una corda nella camera armadio, caso mai rivalutassi il suicidio.
Potrei definirmi una macchina vecchia, usata, rotta, ma che nella sua camera di manutenzione si aggiustava da sola con l'aiuto del libretto delle istruzioni, così da ritornar dai propri padroni brillante, pulita, pronta per l'uso.
Però solo l'aspetto veniva curato. Doveva essere sublime, affascinante, rinnegando il suo essere marcio, il suo esser distrutto all'interno.
All'esterno ridevo e anche dentro me stesso. Ma la differenza sostanziale erano i denti bianchi perfetti di quelli al di fuori e i denti inesistenti di quelli all'interno.
E forse fu per questo che scappai, probabilmente mi resi conto di tutto ciò che in me non esisteva più, benché le persone vedessero ancora tutto quel “ciò”.
Fatto sta che urlai per le bugie che mi erano state propinate come caramelle, per tutto quello che avevo consentito pur non volendo e per tutte quelle volte che non avevo preso la saggia decisione di volar via, verso un nuovo corpo, sperando in una sorte migliore.
Urlai più forte, perché nessuno sapeva chi era il vero me, come era la vera macchina. Nascondevo la mia omosessualità, come riuscivo a guadagnarmi ¥ 2457.69* in un giorno.
Questa vita è un livido. Ma non sempre se ne trovano di benigni.
*sarebbero 300 euro
Angolo autrice occhialuta:
Seeeeera.
Si, sono ritornata. E si, sempre con una fanfiction depressa.
Partiamo dal fatto che è scritta di punto in bianco, dopo aver cantato a squarcia gola in cameretta Human dei Krewella.
Questa FF la dedico alla nuova pagina di facebook , che publicizza un po' le mie fanfiction ( egocentricaaaa... no, giuro, andate nella pagina e poi scoprirete tutto)
https://www.facebook.com/pages/Momoka-Mida/218439238341761
Ringrazio le persone che hanno recensito la mia scorsa fanfiction :)
La vostra autrice occhialuta vi manda un bacio :3