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Autore: Aspirante_scrittrice    01/02/2014    0 recensioni
Tre amiche: Allison e Gaia hanno quindici anni e Ginevra la sorella di Gaia ne ha 13. Insieme affronteranno tante sfide!
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Si svegliò tutta sudata,dopo lo strano sogno che aveva fatto.. -Una persona che dice che sono bellissima? Wow,.e poi chi è questo Michael?-pensò ad alta voce. Allison si era trasferita in Italia dall'Inghilterra,da solo due settimane e mezzo,e la scuola non era ancora iniziata,non conosceva nessuno..e poi quando andava a scuola a Reading,non conosceva nessuno che facesse di nome Michael. Non aveva più sonno..si alzò a guardare l'ora nel cellulare messo a caricare la notte prima in cucina. Erano le sei meno un quarto. Era presto ma non aveva sonno. Ansò a prendere la roba dall'armadio di camera sua. Non sapeva cosa mettersi,aveva così tanti vestiti,alla fine optò per dei leggins neri e una maglietta bianca abbinata ad una felpa garzata celeste. Andò in bagno a cambiarsi,l'odore di crema depilatoria era quasi scomparso del tutto. Si mise difronte allo specchio e si guardò bene il colorito pallido. -Sembro un vampiro- si disse schifata. In effetti Allison era una ragazza molto magra con un colorito biancastro, quasi cadaverico. Non era proprio una ragazza bellissima ma non era nemmeno brutta, insomma una ragazza normale con pregi e difetti come tutte le altre. Si pettinò in fretta e furia i lunghi capelli biondi,si vestì,si mise un velo di mascara sulle ciglia e uscì dal bagno. Bevette una bottiglia d'acqua e uscì di casa senza fare colazione,ripromettendosi di comprarsi un gelato appena uscita. Erano le sei e mezzo. Si infilò gli auricolari nelle orecchie,mise una canzone a caso senza guardare, e si incamminò col navigatore del suo cellulare,alla ricerca di un parco. Appena arrivata si erano già fatte le sette e un quarto, si sedette nella panchina più vicina all'altalena per vedere i bimbi giocare, si tolse gli auricolari e si dedicò a guardare i bambini giocare nell'altalena che sembravano davvero molto felici e divertenti. Una mamma fulminò Allison con lo sguardo, come per dire -Smettila di guardare mio figlio!-. Allison ricevette il messaggio e si voltò di un poco in modo tale da evitare gli sguardi fulminanti della “mammina protettiva”. Quando la mamma di quel bambino se ne fu andata via dall'altalena insieme al figlio Allison potè rivoltarsi a vedere i bambini che giocavano nell'altalena. -Scusa,posso sedermi?- Una ragazza molto magra si avvicinò ad Allison. -Come scusa?- -Oh no, mi dispiace tanto non volevo disturbarti,ciao e scusa ancora- -Come? No,no siediti pure.- -Oh grazie.. beh, io sono Gaia. Gaia Bernulli..tu saresti?- -Non ti ho mai vista da queste parti.-disse Gaia. -Allison Campbell. Mi sono appena trasferita da Reading.- -Inghilterra- aggiunse Allison vedendo che Gaia aveva una faccia alquanto confusa, forse ignorava dove era situata Reading. -Oh che nome interessante, in che scuola andrai?- -Frequenterò il liceo qui all'angolo, non so come si chiami ma so che è un liceo turistico.-rispose Allison. -Beh perfetto,anche io vado li, ti sei fatta una nuova amica. Se vuoi ti ci porto questo pomeriggio,così ti faccio conoscere qualcuno.- -Ma non sono chiuse le scuole?- -Si ma certi ragazzi che conosco frequentano i corsi estivi.- rispose Gaia. -Beh allora acceto la tua proposta. Facciamo alle cinque qui?- -Si certo.. beh a dopo allora.- Gaia si allontanò dalla panchina. E dopo un quartodora passato a fare niente, anche Allison decise che quello era il momento di tornare a casa.
  
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