CAPITOLO 1    
 
Chicchirichìì – erano le 7 e 30 di mattina quando il canto del gallo della casa affianco fece svegliare Kagome.
-accidenti quello stupido pennuto più invecchia e più canta presto!!- disse allontanandosi le coperte dal corpo
- Kirara vieni qui!-
 al suo richiamo arrivò un piccolo demone gatto con in bocca una mini agenda…
-grazie mille piccola, adesso mi alzo e facciamo colazione. Dammi solo due minuti per controllare i programmi di oggi-
così dicendo la ragazza prese l’agendina di pelle color prugna dalla bocca dell’animaletto e si mise a sfogliarla con attenzione.
-allora vediamo un po’.. Questa mattina dobbiamo andare in agenzia alle 9 perché parleranno dell’affidamento del nuovo caso… Oh Kirara lo voglio io! Assolutamente!! Faremo di tutto per accaparrarcelo, ho passato notti intere a studiare i fascicoli che accomunano tutte quelle morti… sono documentata come un vocabolario… e poi dalla nostra abbiamo anche Sango e Koga, credo che alla fin fine sarà facile farcelo affidare-
Kirara fece un miagolio d’assenso e s’incamminò verso la cucina conscia del fatto che da lì a poco Kagome si sarebbe alzata, infatti così fu’ dato che dopo pochi minuti una figura alta, snella, slanciata e bellissima attraversò l’archetto che divideva il corridoio dalla cucina.
Kagome aveva la testa corvina persa nei meandri del frigorifero, in cerca di chissà cosa, e ne uscì fuori dopo circa dieci minuti con un cartone di latte per lei, e un po’ di pollo per il suo ‘’dolce’’ demone, così dopo aver fatto il piatto a Kirara, prese un’enorme tazza di porcellana con sopra disegnati dei fumetti della pantera rosa e vi versò all’interno quasi mezza confezione di latte dopo di ciò cominciò ad affogarci dentro dei biscotti, aspettando che si impregnassero di latte si alzò e tornò in camera.
 
-Ok, grande… grandissimo dilemma! Che mi metto?? Oggi c’è quello stupido dibattito per i casi quindi la serietà è d’obbligo… potrei mettere il vestito blu oppure quello rosso? Aaaaaaaaah dannazione  –
Dall’uscio della camera spuntò Kirara
-oh Kira come faccio??-
La gattina dal canto suo già non sopportava più l‘isterismo della padrona, così con uno scatto entrò nel grande armadio, si guardò un po’ intorno e con molta delicatezza staccò dalle stampelle una camicia bianca provvista di corpetto nero, ed una gonna nera a tubo fino al ginocchio, mentre dalla parte bassa dell’armadio tirò fuori un paio di scarpe con il doppiofondo che saranno state più o meno sui 12 cm.
-Sono sempre più convinta che tu sia il mio angelo custode sai Kira?-
Con queste ultime parole Kagome si congedò in bagno per prepararsi ad affrontare quella che sarebbe stata la giornata più lunga della sua vita.
 
Intanto in un appartamento vicino, nella nostra New York un ragazzo si girava e rigirava nel letto, conscio del fatto che da un momento all’altro la sua migliore amica anche detta sveglia gli avrebbe trapanato il cervello.
Infatti dopo nemmeno 30 secondi da questo suo pensiero l’insistente ti-ti-ti-ti di lei cominciò a fare ingresso nella sua testa.
Il ragazzo si sbrigò a zittirla con un cazzotto ben assestato; era più o meno la quarta che rompeva nel giro di una settimana, ma a lui non importava avere una sveglia, anzi l’idea di avere intorno il simbolo del tempo che passava lo infastidiva non poco.
Con una calma estenuante cominciò ad alzarsi ma prima di farlo si mise a sedere sul letto e voltandosi indietro si trovò a scrutare una ragazza,  una di quelle puttanelle incontrate in un pub che era solito portarsi a casa la sera dopo aver staccato dal lavoro. Lei lo guardava incantata, chissà da quanto andava avanti così…mah comunque per lui era ora di andare quindi lentamente si avvicinò all’orecchio di lei e con voce atona le disse che era mattina ed aveva 10 minuti per rivestirsi e “sloggiare” bel risveglio no?
Inuyasha andò in bagno, i suoi vestiti erano già pronti così dovette solo lavarsi e indossare ciò che si era preparato il pomeriggio precedente…
Lui se lo ricordava, si ricordava che ci sarebbe stata l’assegnazione del caso e anche se era certo che gli sarebbe stato affidato si era messo lo stesso in tiro solo per fare bella figura e magari per qualche altro credito in più.
Sarebbe passato prima dalla sua agenzia giusto per la conferma finale e per incontrarsi con i suoi colleghi e poi si sarebbe recato a quello stramaledetto incontro di cui i suoi capi parlavano da giorni.
Impugnò le chiavi di casa, e mise quelle della macchina in una tasca della giacca, così dando un’ultima occhiata fugace al suo appartamento, vuoto… proprio come piaceva a lui. Chiuse il portoncino e scese le scale fino ad arrivare alla sportiva auto parcheggiata nell’apposito box. Il segno che la sua giornata era davvero cominciata fu dato dal rombo prepotente dell’auto che schizzava fuori dal garage.
 
Lei, Kagome Higurashi bella e avvenente ragazza cresciuta nella convinzione di dover diventare la miglior agente segreta mai esistita, convinzione che traeva origine da una visione totalmente estrosa dei telefilm americani.
 
Lui, Inuyasha NoTaisho era di tutt’altro avviso, dopo la traumatica morte di sua madre decise di prendere la strada della “giustizia” avendo come unico scopo nella vita quello di mettere dietro a pesanti sbarre di ferro tutti coloro che a detta sua avevano avuto la sfortuna di nascere nel suo secolo.
 
Due personalità completamente opposte riusciranno a collaborare per poter fermare la scia di sangue che sta lentamente ricoprendo la città? Non vi resta che leggere… :)






Allora... primo capitolo andato... è stata una tragedia per me lo ammetto ma grazie al supporto della mia dolce "famiglia" ho fatto questa pazzia:') il capitolo è corto ma per il momento va bene così ahahaha
Dedico questo primo emh non so come definirlo alla mia Sisterrrrr che nonostante le minacce mi ha sostenuta in ogni modo.
Baci a tutti spero di ricevere pareri sinceri ^^